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Recensione

Faccia a Faccia 1: Sfida per il trono - Il Libro del Guerriero
Edizione EL 1988
autore/i Andrew Chapman,Martin Allen
Recensore pippo79

Parallelamente alle continue pubblicazioni nell'ambito della serie Fighting Fantasy da loro creata (e tuttora attiva e ricca di inediti), Steve Jackson e Ian Livingstone idearono a metà anni ’80 anche quest'opera, tradotta in Italia come Faccia a Faccia, che comprendeva due librogame in un unico cofanetto. La trovata innovativa alla base di questo progetto prevedeva due avventure da giocare da solo, oppure un’avventura da giocare in coppia con un amico. In quest’ultimo caso ci si dovrà cimentare in un vero e proprio faccia a faccia (da cui il titolo della collana nostrana) tra i due lettori, impegnati a vestire i panni di due fratelli gemelli, ovvero Clovis il guerriero e Lothar il mago. La contesa in cui i due eroi si trovano coinvolti servirà a stabilire chi dei due sarà il legittimo erede al trono di loro padre, re Gunderbrock XVI; il primo che riuscirà ad impossessarsi di una delle sacre gemme di Gundobad al termine di un lungo e periglioso viaggio nei territori circostanti la città-stato natia, sarà il successore al trono.
Il regolamento utilizzato per questo nuovo e interessante scenario è comunque lo stesso di quello caratteristico della serie Fighting Fantasy; ai soliti punteggi di Abilità, Resistenza (qui nominata Energia) e Fortuna calcolati nel consueto modo, si aggiunge (nel caso si deciderà di vestire i panni di Lothar) il parametro Magia e un buon campionario di Incantesimi da combattimento (volti a compensare la ridotta abilità del mago negli scontri corpo a corpo), nonché altri sortilegi che verranno indicati nei vari paragrafi qualora si dovesse cercare di superare determinati ostacoli. Oltre a quello Magia, gli altri nuovi punteggi dei due libri sono quelli di STATO e AZIONE; essi sono dei valori numerici suggeritici dal testo e da riportare su un foglio in alcune situazioni, tenendo conto delle quali si dovrà successivamente proseguire l’avventura da solo o con il nostro compagno.
Sia nel caso di Clovis che in quello di Lothar, per recuperare una delle gemme di Gundobad si dovrà venire in possesso di quattro oggetti specifici percorrendo un cammino discretamente lungo (la meta finale ci verrà rivelata in un incontro obbligatorio a circa metà di esso), costellato di incontri interessanti e anche di alcuni classici indovinelli da risolvere, come nella migliore tradizione delle opere di Jackson e Livingstone. Bisogna dunque affrontare anche in questa occasione un percorso obbligatorio per conquistare il successo finale,come acacde in tanti capitoli della collana Dimensione Avventura; nel caso di Lothar va comunque segnalato che al massimo si potrà venire in possesso di tre oggetti (incongruenza dovuta probabilmente a un bug  presente nell’opera), ma essi potranno anche bastare per rispondere alla domanda che ci rivolgerà, alla fine del viaggio, un orribile e ben illustrato Demone Infernale. Leggermente più complessa è la risposta che dovrà dare Clovis, ma fortunatamente per lui  e per noi è possibile reperire tutti gli oggetti da utilizzare per rispondere al diverso quesito postogli dal Demone (è necessario ovviamente individuare il giusto percorso che permetterà al giocatore di reperire questi quattro artefatti).
Dopo l’indovinello del Demone, in entrambi i casi vi è un ultimo enigma da sciogliere, nel quale occorre intuire a cosa si sono ispirati gli autori per poter riconoscere l’oggetto che ci consentirà di diventare i legittimi eredi al trono e re di Gunderbrock.

Longevità 7.5: 

C’è un true path per raggiungere l’obiettivo finale, ma tutto il viaggio offrirà svariati percorsi alternativi che ci riserveranno degli incontri molto interessanti, anche se non si dovessero trovare i quattro oggetti chiave per uno degli enigmi finali. Questo è una fattore che pesa a favore di un'ulteriore rilettura dei due libri.

Difficoltà 6.5: 

E' data esclusivamente dal solito true path, anche perché gli scontri corpo a corpo non presentano avversari insuperabili o esageratamente forti, a meno che non si abbia un punteggio di Abilità bassissimo. Il mago poi, come già detto, può usufruire di un ottimo campionario di formule magiche.

Giocabilità 5.5: 

E' necessario un buon punteggio di Fortuna all’inizio dell’avventura, non poche saranno le occasioni in cui essa verrà messa alla prova. Si potranno trovare anche degli oggetti utili in combattimento per entrambi i personaggi, o anche per superare al meglio alcuni ostacoli specifici della missione, ma occorre dire che i due volumi sono molto più godibili se giocati da solo anziché in coppia con un altro giocatore. In quest’ultimo caso, infatti, l’avventura in doppio costituisce solitamente un breve intermezzo alla missione vera e propria, dato che inevitabilmente i due verranno separati presto da qualche evento particolare. Inoltre i quattro oggetti chiave per la prova del Demone potranno essere reperiti solo in ciascuna delle fasi in cui giocheremo in solitario . Altro punto che può pesare negativamente, a livello di giocabilità, è l’eccessivo ricorso a situazioni di combattimento; infatti non esiste luogo in cui prima o poi non si è impegnati in un duello obbligatorio, e questo può alla lunga esser noioso per i lettori.

Chicca: 

Uno dei due autori dell'opera, Martin Allen, nella sua carriera di scrittore interattivo realizzerà un solo altro librogame, il primo da giocare in “solitario” tra quelli da lui ideati: si tratta di Sky Lord (tradotto anche in Italia col titolo Missione nei Cieli), a cui spetta (a detta di molti lettori esperti del genere) la palma di peggior Fighting Fantasy della storia.

Totale 6.5: 

Un prodotto interessante, che forse però poteva essere ancora più godibile se i due colleghi Jackson e Livingstone si fossero impegnati in prima persona anche della stesura del testo, invece di lasciarne lo sviluppo a Chapman e Allen, due scrittori che all’epoca erano da poco entrati nel novero degli autori di capitoli della serie Fighting Fantasy. Per quanto riguarda Andrew Chapman, egli collaborerà alla collana realizzando alcuni numeri di non eccelsa qualità. Sia lui che Martin Allen, centrano con Sfida per il Trono probabilmente il loro miglior risultato in campo della lettura interattiva.