Fate costruire un min-librogame ai ragazzi di quella classe e inseritelo nei corti 2020.
Oppure fate un libronostro completo con copertina e illustrazioni disegnati da loro.

djmayhem ha scritto:

possiamo inserire come premio dell'edizione 2020 che il vincitore avrà l'onore di "leggiocare" il suo corto nella classe del nostro insegnante fan dei LG

la vedo dura... se il vincitore deve attraversare mezza Italia per andare a trovare la classe?

Adriano ha scritto:

Francesco credi ci sia la possibilità di coinvolgere la classe in letture di gruppo o approfondimenti sul tema librogame, tramite il professore?
Una cosa che per esempio mi verrebbe in mente di fare è far partecipare l'intera classe alla votazione dei prossimi Corti, con tanto di resoconto settimanale!
Che ne pensi?

Ma non ci sarà da mettere in mezzo tutta la scuole, il preside e i gruppi whatsapp delle madri? Le scuole sono diventate posti peggiori dei campi minati, per via dell'organizzazione.

GGigassi ha scritto:

Ma ci sarà un'edizione dei Corti quest'anno?

Bella domanda, non ci sono più risposte sul topic che hai aperto da fine Agosto...

E' un bene che questa classe sia entusiasta e che l'insegnante abbia saputo introdurre i LG, ma  per quanto riguarda includere tutto ciò nei Corti, sono un po' scettico.

Pirata delle Alpi ha scritto:

djmayhem ha scritto:

possiamo inserire come premio dell'edizione 2020 che il vincitore avrà l'onore di "leggiocare" il suo corto nella classe del nostro insegnante fan dei LG

la vedo dura... se il vincitore deve attraversare mezza Italia per andare a trovare la classe?

infatti la mia era una battuta
e concordo sul rischio di "corruzione di minore"

sentiamo il nostro professore cosa ne pensa

Salve a tutti, sono il professore :-)
Ho letto i vostri commenti e le vostre domande, oggi mentre mio figlio dorme cerco di rispondere a tutto!

Contrordine, riesco a scrivervi ora :-)
Grazie a tutti per le vostre suggestioni, provo a rispondervi con ordine.

@Ubik: ti assicuro che i ragazzi di oggi non solo leggono (molto) meno rispetto a non troppi anni fa, a volte non leggono per niente. In linea peraltro con una discreta parte della popolazione adulta. I ragazzi che leggono infatti sono solo quelli che hanno genitori lettori…

@kenfalco: avevo pensato a una cosa del genere, nello specifico di attivare un progetto pomeridiano di lettura-scrittura finanziato con i Fondi Strutturali Europei (per chi di voi ha figli alle Medie o alle Superiori, sono i famosi progetti PON), partendo dall’utilizzo del kit di Steve Jackson per lavorare con i librogame in classe.
In questo momento, però, come ho spiegato a Prodo in un’altra mail, sono impegnato nel corso di specializzazione per insegnanti di sostegno (sono precario), che mi porta via un sacco di tempo e di energie.
Gli ultimi due anni ho avuto la fortuna di tornare nella stessa scuola, dove – complici anche ottimi colleghi – ho potuto “sperimentare” alcune cose durante le supplenze o con la collega di Italiano. Collega assolutamente in gamba che però, essendo vicinissima alla pensione, è fortemente legata una didattica abbastanza “legnosa” che risente del peso degli anni. Per capirsi, sarebbe complicato organizzare un progetto come quello di cui sopra durante le sue ora per una parte dell’anno scolastico…

Questo in parte risponde anche @Adriano: non è semplice coinvolgere una classe in un progetto come quello proposto da te. Ci sono ostacoli burocratici e altri legati ai singoli insegnanti: i più anziani ad esempio fanno fatica ad adattare il loro modo di insegnare alle nuove linee guida sull’inclusione, che prevederebbero momenti di lavoro cooperativo in classe, superando la vecchia concezione dell’insegnamento frontale (spesso mortalmente noioso)…
Ma questo può valere anche per i più giovani: a una mia carissima amica, insegnante di ruolo di Italiano alle Medie, che insegna usando il metodo WRW (Writing and Reading Workshop: il nome è inglese ma si utilizza per insegnare l’italiano) ho parlato del kit di Steve Jackson: ha storto il naso…probabilmente a causa del fatto che non ha mai letto un librogame in vita sua (niente commenti sessisti, grazie!).
Nel mio piccolo faccio quello che posso, dalla mia posizione di insegnante di sostegno: tra l’altro, se quest’anno mi assegnassero una cattedra sulla materia, insegnerei Inglese e non Italiano, oltretutto (ma ho scoperto che esistono letture graduate, quindi semplificate, della serie “Choose Your Own Adventure”…).

Un possibile percorso potrebbe essere lanciare un concorso nazionale nelle scuole, idea suggestiva che richiederebbe, immagino, uno sforzo organizzativo notevole… Una casa editrice che riuscisse a presentare i propri volumi nella scuola, per tornare alla mia suggestione iniziale, potrebbe:
– ottenere un discreto ritorno economico: se anche solo il 5% degli studenti iscritti alle Medie nell’anno scolastico 2018-2019 (1.629.441, dato del Miur dall’Istat) acquistassero un libro, da leggere durante l’anno o durante le vacanze estive, sarebbero circa 8.000 copie vendute
– fare da volano per ulteriori iniziative come il concorso di cui sopra o altre, tutte da inventare.

Infine, su una partecipazione attiva dei ragazzi al forum di LGL, qui sono più pessimista: è vero che sono dei gran comunicatori, soprattutto digitali, ma lo sono in modo estremamente superficiale…e no, pochissimi hanno Facebook…i social network che vanno per la maggiore (parlo della fascia d’età delle medie, 11-14 anni) sono Instagram e Tik Tok…

Scusate il muro di testo!
Spero di essere stato chiaro: magari non risponderò subito ma rimango in ascolto ;-)