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The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

Premesso che, come forse traspare dal mio racconto, per me la contestualizzazione E' TUTTO, io ho ancora il mega-dubbio esistenzio-concettuale su Golem.

"Perché?"

Perché io dovrei "tenere" per il cabalista piuttosto che per il Golem. Per quello che ne traggo dla testo, sono poco più dei due rimbalzelli di Pong.

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Jegriva
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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

Mornon ha scritto:

però i miei dubbi restano.. un minimo di trama e significato andavano messi per contestualizzare la storia, l'occasione di descrivere al meglio la spettrale città cabalistica è stata purtroppo sprecata e l'alternanza golem-cacciatore da parte del giocatore ne ha ammazzato la giocabilità..
un'opera che a me è piaciuta molto, ma che sconta qualche difetto consistente

Secondo me a limitare il Golem ha influito molto la brevità del contesto. E' la tipica opera che a mio parere andrebbe molto di più se trasformata in un libro più che in un racconto, perché si potrebbero definire meglio i personaggi, dare più senso alla scelta dell'uno e dell'altro, spiegare meglio l'ambientazione e consentire al lettore di calarsi di più nella vicenda. Tutte cose impossibili da realizzare in 40 paragrafi, ma fattibilissime in un volume di 300...

Prodo
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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

EGO ha scritto:

A me ha ricordato subito quello, e se ti ricordi il mio commento si apriva dicendo "credo di aver capito chi è l'autore".

non ricordavo il tuo intervento, ma ti confermi mr. memoria da elefante di lgl! wink

Seven_Legion ha scritto:

incredibile...

???

Jegriva ha scritto:

Perché io dovrei "tenere" per il cabalista piuttosto che per il Golem.

perchè nessuno ti vieta di farlo. come nessuno ti vieta di tifare il golem. come nessuno ti vieta di giocarlo a mo' di god-game. questione di attitudini, sia come immedesimazione che come modo di giocare un lg.

Prodo ha scritto:

Secondo me a limitare il Golem ha influito molto la brevità del contesto. E' la tipica opera che a mio parere adrebbe molto di più se trasformata in un libro più che in un racconto, perché si potrebbero definire meglio i personaggi, dare più senso alla scelta dell'uno e dell'altro, spiegare meglio l'ambientazione e consentire al lettore di calarsi di più nella vicenda. Tutte cose impossibili da realizzare in 40 paragrafi, ma fattibilissime in un volume di 300...

infatti, come ho detto già subito dopo la conferma della spedizione del racconto, sto valutando come effettuare questa trasformazione. e penso che i paragrafi saranno più di 300... wink

mi trovate anche su http://temalibero.forumfree.it/
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SkarnTasKai
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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

    EGO ha scritto:
    A me ha ricordato subito quello, e se ti ricordi il mio commento si apriva dicendo "credo di aver capito chi è l'autore".

non ricordavo il tuo intervento, ma ti confermi mr. memoria da elefante di lgl! wink

Lo disse brevemente nella recensione, mi pare. Poi parlando via PM si spinse a far ipotetici nomi che vennero smentiti dai fatti (anche se alla luce della tua ultima dichiarazione, la sua teoria viene parzialmente riabilitata). Fu uno dei pochi, comunque, a non scommetterci parti del corpo "delicate". smile2

    Seven_Legion ha scritto:
    incredibile...
???

Concorrenti che si ispirano a racconti di altri concorrenti dell'anno precedente. Sembra una puntata di X-files dove credono di aver capito chi e' il serial killer ma si scopre che era solo un secondo individuo che agisce per emulazione.
smile2 smile2

Seven_Legion
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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

Ecco il mio making of, dovrebbe dire praticamente tutto.


L'idea di base per il racconto m'è venuta in mente quasi subito, dopo un breve periodo di meditazione su altri progetti poi scartati. Preciso che fin dall'inizio volevo fare un racconto in stile Scegli la tua avventura: per me 40 paragrafi erano troppo pochi per sfruttare appieno un regolamento completo, per ben fatto che fosse. E poi, con una semplice storia a bivi mi levavo proprio il pensiero di ideare un regolamento: se avessi dovuto pensare anche a quello, è probabile che non avrei mai finito il lavoro, anzi non avrei neppure iniziato davvero. Inoltre, volevo che il racconto fosse originale sotto tutti gli aspetti possibili, e poiché avevo osservato che praticamente tutti si sforzano sempre di inventare regolamenti "nuovi", diversi da quelli dei LG classici, come se fosse un elemento fondamentale, ho voluto distanziarmi anche da questo tacito "standard" di progettazione.

I numeri dei paragrafi scritti in lettere sono un'altra idea originale che mi è venuta quasi subito, e per gli stessi motivi appena detti: volevo un racconto leggibile da chiunque senza quella tipica "rottura" narrativa che sono i numeri dei paragrafi. In sostanza non volevo che il racconto avesse qualsiasi aspetto tipico del gioco, e integrare i rimandi nella narrazione, in lettere, era un altro modo per riuscirci. Non solo: con questo trucchetto potevo dare ai paragrafi qualsiasi numero, svincolandomi da quell'altra tacita "logica" che li vuole tutti in rigoroso ordine numerico a partire dall'1. In effetti avevo persino intenzione di metterci il paragrafo mille, e fin da subito avevo avuto quell'idea per il quarantaquattro e ho voluto inserirla a tutti i costi: era anche un modo per giocare con il sistema da me creato. Chiaramente questa cosa dei numeri in lettere mi ha dato qualche grattacapo nell'inserire nel contesto alcuni numeri, quindi alcuni appaiono forzati perché lo sono davvero: come dirò più avanti, avevo fretta e non potevo perdere tempo a farmi venire idee migliori.

La giocosità e l'ironia totale volevano inizialmente essere i leitmotiv del racconto. Del resto partivo dal presupposto di scherzare sulla caccia ai librogame, usando come nomi per i "cattivi" i nick eBay o da forum dei più famigerati mercanteggiatori del genere, immancabilmente esosi e misteriosamente sempre rifornitissimi di ogni presunta rarità e di libri ex-biblioteca. Questo era un aspetto proprio imprescindibile, anche se rimango convinto che non fosse necessario conoscere i retroscena della scelta e sapere che questi soggetti esistono veramente per comprendere la situazione. In principio, comunque, il racconto voleva essere totalmente scherzoso, sulla falsariga di Squilibrio, e l'introduzione e i primi paragrafi riflettono l'intento originale; per di più all'inizio della stesura ero sotto l'influsso di Terry Pratchett e volevo ispirarmi in parte a lui, come si vede da quelle note a piè di pagina all'inizio del racconto.

Senonché, è successo che dopo aver steso i primi paragrafi sono arrivate le ferie di fine anno e ho accantonato il lavoro, ripromettendomi di progettarne lo svolgimento in alcuni momenti liberi, per poi mettere tutto per scritto una volta decisa la struttura complessiva. Come poi mi capita sempre, non ho fatto nulla di tutto ciò e mi sono ritrovato a finire il lavoro, con oltre 30 paragrafi da scrivere... la domenica della consegna, in cui ho scritto quasi ininterrottamente dal dopopranzo fino alle 23.20 (a proposito: la consegna tardiva mi è valsa una bellissima risposta di Mornon: "PAZZO SCRITERIATO!!!" smile2). Poi ho dovuto ancora smanettare un po' per formattare adeguatamente il testo e inserire l'immaginetta al paragrafo uno, e così non ho potuto aggiungere i link (che avrei dovuto inserire a mano uno per uno, non potendo e non volendo lavorare con LGC data l'assenza di paragrafi con numeri romani). Anche l'erroraccio nei rimandi relativi alla parola d'ordine, naturalmente, è conseguenza della fretta con cui ho riletto il testo (sì, l'ho riletto tutto da cima a fondo), mentre la mancanza di un registro su cui segnare oggetti e note è una cosa voluta (mentre negli altri racconti è colpa degli autori, cicca cicca tongue).

Ritrovandomi a scrivere di getto, ho abbandonato l'idea di fare un racconto tutto umoristico e ho lavorato a briglia sciolta, preoccupandomi solo dell'atmosfera e del flusso degli eventi. Ecco perché il tono è passato dall'idiota dei primi paragrafi a quello che si vede più avanti, dove ormai mi preoccupavo solo di scrivere bene e di rispettare lo spazio a disposizione. Ho anche abbandonato alcune idee che avevo all'inizio della stesura: per esempio avevo in mente di fare una possibile deviazione su Deimos, dove ci sarebbe stato Gelox, mentre Elektra si sarebbe trovata su Marte, e avevo pensato a un sistema di password per cui sarebbe stato possibile incontrare alla fine SP affiancato da uno degli altri due nemici, oppure da solo. Ma ciò significava riunire le varie diramazioni verso un unico finale, e invece, complice anche la fretta, ho preferito imitare SLTA anche nel fatto che si possa arrivare a più finali diversi. In uno di questi finali, dopo uno scontro sulla curvilinea il nostro personaggio si sbarazzava del nemico ma perdeva anche il libro, e a causa di un incidente alla sua astromobile finiva sulla Terra e lì avrebbe risolto la sua ricerca in qualche mercatino terrestre... A proposito di mercatini: la visita al mercatino di Mediasetia è una strizzata d'occhio, e il salvadanaio di Zio Paperone e le vecchie foto sono oggetti realmente visti da me in un mercatino di queste parti, quando ancora credevo alla favola che nei mercatini si trovano tonnellate di librogame.

L'unico bivio realmente sprecato è quello in cui si deve decidere se accettare o no l'offerta di Elektra: il fatto è che non volevo, in quella situazione, dare una sola via d'uscita al paragrafo, né far subito capire che la situazione deve per forza arrivare allo scontro, per cui ho messo un bivio che porta però alle stesse conseguenze e alle stesse scelte. In alternativa avrei usato il paragrafo rimasto per creare una terza uscita dall'episodio della moneta: oltre a testa o croce, avrei voluto mettere l'opzione in cui la moneta rimane in piedi e si crea un paradosso spazio-temporale, per cui avrei fatto un paragrafo che imita i paragrafi di Blood Sword in cui si perde un pezzo della spada e si finisce nel vuoto con i Veri Maghi. Così avrei avuto il paragrafo-burla in stile Misteri d'Oriente.

Una cosa che è importante precisare è che, all'inizio, era anche mia intenzione fare un racconto in cui non si potesse assolutamente morire. Volevo una storia in cui il lettore vince sempre, qualsiasi cosa accada, e da qui nasce l'idea dei tiri di dado impossibili: un po' per prendere in giro gli stilemi dei librogame, un po' per dare la suspense delle situazioni mortali ma rendendole inattuabili, visto che troppe volte nei "veri" librogame una buona partita è finita male sul più bello per colpa dei dadi. Anche per questo il paragrafo tredici voleva essere più una citazione a Brennan che un evento realizzabile, da andare a leggere se il lettore era curioso o abbastanza pazzo da pensare che il suo personaggio potesse davvero morire per un colpo di sfortuna assurdo. In parte sono anche stato ispirato da un paragrafo della serie Samurai, in cui veniva concesso di sfuggire a una situazione irrisolvibile... a patto però di fare 13 con due dadi. Poi, nella foga del lavoro e nel brainstorming che ne è derivato (da cui è nato anche l'inserimento di Koala, che naturalmente non volevo insultare o offendere in nessun modo e perciò ho reso in quel modo per scherzare sul suo nick e sulla sua sterminata collezione), ho deciso che qualche morte istantanea ci poteva stare, anche per segare delle diramazioni che non avevo tempo e spazio per sviluppare, e ne ho approfittato per un'altra citazione, stavolta a Lupo Solitario.

Infatti alla fine il racconto ha finito davvero per diventare un omaggio e una strizzata d'occhio a tutti i librogame che riuscivo a infilarci, a partire dallo stemmino di SP che nelle mie intenzioni doveva essere più o meno così:

http://img576.imageshack.us/img576/1332/rattosolitario.png

ma che non mi sono preso il tempo di disegnare personalmente come volevo, e perciò sono ricorso ad una elaborazione fatta dalla mia fidanzata. Per l'edizione in volume penso che però ripristinerò il simbolo originale. Le citazioni sono varie, più o meno riconoscibili. La tecnica SOAVE è davvero una parodia di EUMATE, e l'idea di fondere la Elektra ex utente del forum di Librogame's Land con la famosa supereroina dei due pugnali mi è venuta in corsa.



Per finire voglio accennare ad altre due idee che avevo avuto per il concorso. La mia prima idea era un racconto intitolato Luna calante, in cui la Luna esce dall'orbita e comincia a cadere verso la Terra, provocando tutti i disastri del caso. Lo spunto mi veniva dalla bellissima storia di Jerry Siegel Zio Paperone e la scorribanda nei secoli. L'ho però accantonata in parte perché non avevo molte idee, e poi perché, in una situazione del genere, qualsiasi cosa si faccia si finirà comunque per morire!

La seconda idea era steampunk e aveva come protagonista una specie di cacciatore di taglie che cerca il boss di una banda di criminali all'interno di un parco divertimenti chiamato SteamWorld, dove ovviamente tutti i macchinari sono a vapore. All'interno del parco, di notte, si affronta uno di due possibili scagnozzi del boss e poi il boss in persona, ciascuno a cavallo di animali meccanici di forma e capacità diverse. Ma ormai l'idea di Collector's Item mi aveva catturato, e inoltre SteamWorld avrebbe richiesto un regolamento, cosa che se possibile volevo evitare.

EGO
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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

Per quanti come me fossero avulsi da certi discorsi:
-chi era poi questo Gelox?
-perche' qualcuno ha affermato di aver capito che l'autore eri tu dalla citazione di Elektra?  E chi era veramente Elektra, cosa ha fatto?

ps: con "Luna calante" rischiavi di finire poco dietro a "faro d'argento",
con "SteamWorld" poco davanti a "io sto in crisi".. renditene conto!
smile2

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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

Seven_Legion ha scritto:

-perche' qualcuno ha affermato di aver capito che l'autore eri tu dalla citazione di Elektra?

L'ho capito io: ricordo che quando sul vecchio forum si presentò questa utente nel mercatino per vendere la sua collezione a tipo 2000 euro l'amico ego fu uno dei più calorosi dello spernacchiare questa venditrice di polli. smile

kingfede
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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

Seven_Legion ha scritto:

Per quanti come me fossero avulsi da certi discorsi:
-chi era poi questo Gelox?

Un venditore eBay che una volta ha organizzato una notevole truffa intorno, manco a dirlo, a Sfida di coppa, dimostrando un'organizzazione diabolica che coinvolgeva più collaboratori.


Seven_Legion ha scritto:

-perche' qualcuno ha affermato di aver capito che l'autore eri tu dalla citazione di Elektra?  E chi era veramente Elektra, cosa ha fatto?

elektra (con la e minuscola, per la cronaca) era questa utente che un giorno se ne arrivò sul vecchio forum e cominciò a chiedere le quotazioni dei vari librogame per poter speculare il più possibile sulla sua collezione, che da quanto diceva lei era completa. Ogni volta che su eBay un librogame o un rolegame veniva battuto a prezzi altissimi (e in quel periodo succedeva tutti i giorni), lei scriveva un post in cui diceva "visto? Ma certo, 'sti libretti non valgono niente, come no, guardate quest'asta, ma chi volete fregare?". E poi sì, alla fine, visto che nessuno si sbilanciava a dire dei prezzi, lei disse "E vabbè, io ci provo: vendo tutta la mia collezione completa di librogame a 2000 euro".


Seven_Legion ha scritto:

ps: con "Luna calante" rischiavi di finire poco dietro a "faro d'argento",
con "SteamWorld" poco davanti a "io sto in crisi".. renditene conto!
smile2

Non ho capito la battuta hmm

EGO
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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

SkarnTasKai ha scritto:


Jegriva ha scritto:

Perché io dovrei "tenere" per il cabalista piuttosto che per il Golem.

perchè nessuno ti vieta di farlo. come nessuno ti vieta di tifare il golem. come nessuno ti vieta di giocarlo a mo' di god-game. questione di attitudini, sia come immedesimazione che come modo di giocare un lg.

vabbé, ma un game-designer non deve solo fornire una scatola vuota e dire "gioca con questa"... serve la motivazione, lo stimolo, serve il coinvolgimento emotivo, serve la giustificazione narrativa... serve che tu dica "questo è un elmo spaziale!".

Per me il cabalista e il golem erano due figure vuote, prive di quasliasi scintilla vitale, ombre sgombre di ogni interesse.

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Re: The Making of "I Corti di LGL - Edizione 2009/2010"

beh, ti capisco, sono il primo ad ammettere che lo stile di golem è fin troppo asciutto. ti rigiro la domanda: se avessi scritto un prologo in cui golem e cacciatore fossero equanimamente caratterizzati, avresti avuto le stesse difficoltà a giocare immedesimandoti nell'uno, nell'altro o in una "forza superiore"?

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