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Ed eccoci con i voti della giuria:

GIUDIZIO DI BEN KENOBI:
Intricato... non solo da leggere, ma anche da giudicare ! Le Metamorfosi si presenta come un "giallo" in cui l'enigma da risolvere è ricostruire la vera storia del protagonista, vittima di un'amnesia e totalmente ignaro della propria identità. Se all'inizio gli NPC (passatemi questo termine: Non-Playable Characters, personaggi non giocabili, come i compagni d'avventura di un gioco di ruolo non impersonati dal giocatore) che vediamo ci sembrano dei perfetti sconosciuti, col proseguire della storia scopriamo che l'intreccio delle relazioni personali sia tra protagonista ed NPC che tra gli NPC stessi è quantomai complesso e difficile da sciogliere. L'aderenza al tema dell'immagine scelta è un po' tirata per i capelli: c'è sì una scena in cui il protagonista incappucciato va sui tetti a riflettere di notte, ma a parte questo non c'è alcun collegamento con la storia principale né fa parte del background del racconto.

Il sistema di gioco prevede un meccanismo attacco-difesa-danno per i combattimenti ed un inventario di 6 oggetti, ma il fulcro del gioco è scoprire il "true path" attraverso i paragrafi per incrementare il proprio punteggio di Memoria, che cresce di 1 ogni volta che un evento o un dialogo ci mostra nuovi dettagli sulla nostra storia personale. E' interessante veder riaffiorare i ricordi a poco alla volta: l'idea di fondo di sbloccare finali via via più "completi" e soddisfacenti a seconda del numero di "strati di verità" scoperti è molto intrigante, ed inoltre il dispositivo narrativo dell'amnesia del protagonista è un classico intramontabile.

Secondo me ci sono diversi problemi nel modo in cui l'autore ha gestito la situazione. Un primo difetto è la mancanza di interattività, soprattutto nella prima parte dell'avventura: non c'è alcuna struttura labirintica o particolarmente complessa da esplorare per scoprire il percorso giusto, né particolari combattimenti o gestione degli oggetti, quanto piuttosto una successione di bivi in cui la scelta giusta è abbastanza ovvia (se salti addosso ai soldati all'inizio del libro muori, quando cogli un'ombra a frugare nella tua roba devi intervenire immediatamente, quando Mirtesia è ubriaca devi riaccompagnarla invece di cacciarla via, etc...). Il sistema dei combattimenti non dà molta soddisfazione: nulla da obiettare su come è architettato, ma il combattimento finale, che sembrava divertente a prima vista per come è orchestraro, risulta in realtà piuttosto macchinoso e poco divertente da giocare. Altro problema è che il lettore non ha assolutamente alcun indizio per intuire da solo quale sia la chiave del "giallo": chi è l'assassino ? Perché ti trovavi in una cella senza memoria all'inizio del libro ? Tutte queste cose le vieni a scoprire semplicemente scorrendo i paragrafi e leggendo i vari "spiegoni" che vengono di volta in volta proposti, che a volte sono davvero molto lunghi, e non perché il tuo intuito o l'interpretazione di un indizio ti hanno permesso di imboccare la strada giusta. C'è da dire poi che lo stile narrativo è spesso incerto: non mi piace evidenziare troppo gli strafalcioni degli scrittori ma in questo racconto ce ne sono parecchi, e nessuna storia per quanto bene architettata riesce a convincere il lettore se non è raccontata bene.

Il giudizio sarebbe insufficiente se questi difetti non fossero bilanciati da un'ottima trama, l'unico elemento che mi ha veramente preso. Un intreccio che raramente si vede in un librogame, impressionante che sia stato sviscerato in maniera completa in un corto di soli 40 paragrafi; il lettore è a volte confuso mentre tenta di seguire tutti i passaggi e non è divertente sorbirsi gli spiegoni ma c'è lo sforzo lodevole da parte dell'autore di giustificare ogni singolo passaggio del racconto senza lasciare nulla al caso. Il pregio migliore è la gestione del finale: il giocatore può parlare con gli NPC rimasti nell'ordine che preferisce e prendere decisioni che, unitamente al punteggio di Memoria totalizzato, consentono di giungere ad una grande varietà di finali, che reputo tutti soddisfacenti anche se naturalmente più punti di Memoria si hanno più ci si sente appagati (non disprezzo il finale "Fuggitivo" di certo è meglio porsi un obiettivo ed uccidere colui che riteniamo "responsabile" !).

In sintesi: dò la sufficienza, per me i pregi della parte "intreccio" compensano le varie lacune della parte "game" e della parte "narrazione" ma non mi sento di spingermi oltre.


VOTO: 6



GIUDIZIO DI YANEZ
la prima cosa che mi ha colpito de "le metamorfosi" (indubbiamente un titolo impegnativo) è la scrittura fitta dei paragrafi che spesso soffrono di elefantiasi (alcuni paragrafi occupano un'intera pagina A4!), o quanto meno mancano di capoverso e di respiro, come se in questo modo essi si accorciassero magicamente. è tutto ammassato in un muro di parole e sarebbe il male minore...se il testo stesso non fosse cosparso di punteggiatura ballerina, refusi ed errori grammaticali.
sembra più una versione bozza che una versione definitiva, è evidente che lo scrittore non l'ha riletto oppure l'ha riletto ma solo superficialmente; ammetto che l'impaginazione e il modo in cui è scritto non mi ha ben disposto...alcuni passaggi si salvano ma sono gocce in un mare di 40 paragrafi per altro parecchio contorti in alcuni punti.

se paragonato ai precedenti racconti il regolamento è piuttosto ostico con un tutorial finisce per renderlo più oscuro, obbligandoci ad una rilettura più attenta; perfino l'uso dell'inventario risulta approssimativo con la scelta e l'utilizzo minimale degli oggetti e delle armi, quest'ultime rese praticmante inutili a causa di quella bonus che si può trovare successivamente.
denaro? talleri? perché tirarli a random se non servono? diamo una quota fissa iniziale e facciamo trovare quelli che servono durante la strada...

un peccato, davvero un peccato tutta questa approssimazione in un corto che ha un'ottima storia...peccato sia ostico leggerla!
per renderlo migliore servirebbe una rilettura ed una sfoltita ai paragrafi, sistemare il regolamento e bilanciare l'uso dell'inventario ma... dobbiamo giudicare quello che abbiamo in mano, non quello che poteva essere.
questa volta l'immagine non è solo ben evidente nel racconto, ma vi è stata creata una vera e propria didascalia ad inizio del paragrafo 40.

alcune trovate sono interessanti (inclusa quella che permette di aggirare il limite dei quaranta paragrafi) come la trama complessa "tinta di giallo" e i punti memoria...tutto manca però alla fine e nel complesso...di compiutezza.

spero in una futura revisione e sfoltimento per avere un librogame con molti più paragrafi in modo che sia possa avere una lettura più agevole. la trama merita e può essere utleriormente ampliata, ma è una fatica leggerlo così; speriamo in una sua "metamorfosi"!

non aggiungo le correzioni o gli errori trovati per l'eventuale fase di stampa in quanto lo faranno o lo hanno fatto già gli utenti più attenti in sede popolare.

ahimé non mi sento di dare più di 5.


VOTO: 5


GIUDIZIO DI LUCKY
Le metamorfosi è un racconto che mi ha molto combattuto.
Il regolamento minimale comprende i classici valori di attacco difesa e resistenza uniti ad un inventario che prevede uno zaino per gli oggetti, una cintura per un'unica arma ed una borsa per il denaro. Un tocco di personalizzazione è dato dall'attributo Memoria, caratteristica intorno alla quale ruota tutta l'avventura.
L'attribuzione dei punti aggiuntivi alle caratteristiche iniziali avrebbe dovuto aumentarne la longevità ma leggendo le regole di combattimento ho preferito subito aggiungerli tutti all'attacco senza mai pentirmene.
Una nota sulle regole di combattimento spiegate con tanto di esempi passo passo ed eccessivamente complesse anche quelle per il combattimento finale con il mago.
Lo stile narrativo alterna buone e coinvolgenti descrizioni ed altre troppo lunghe e contorte che si perdono in prolissi ragionamenti, ad ogni modo la lettura nel complesso non mi è dispiaciuta tanto da non risentirne anche dopo alcune riletture.

Già dalla prima lettura ho notato però come il racconto pecchi di alcuni errori di battitura, un errore di rimando e di coerenza narrativa, insomma necessitava di un po' più di attenzione in fase di betatest.
Nelle varie partite giocate mi è capitato ad esempio di arrivare ad un solo punto dall'eliminazione di Mirtèsia nel nostro combattimento al buio, evento non gestito nel testo ma che è pero' possibile.
L'uso dell'inventario è stato quasi del tutto trascurato. Tutte le armi che troveremo saranno inutili in quanto sempre meno potenti della spada +3 che ci viene fatta trovare nel nostra camera quasi a inizio racconto. I soldi serviranno solo in un'unica occasione per godere del finale completo.

Sono invece colpito molto positivamente dell'ambientazione e dalla trama che mi ha spinto a rileggere diverse volte il racconto per riuscire a completare il gioco di controspionaggio in tutte le sue parti. Un sapiente mix di colpi di scena e di situazioni impreviste che mi ha divertito e soddisfatto anche nei multifinali che completano il racconto.
L'ambientazione inoltre si sposa perfettamente con l'immagine tema prescelta che viene valorizzata oltre che dalla descrizione del paragrafo finale anche dalla continuo bisogno del protagonista di rifugiarsi sul tetto e godere del fresco della notte.

In conclusione un 7 abbondante per la storia ed un 4 per la realizzazione incerta.

VOTO : 5.5


Risultato finale: 5.431

Lucky
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Re:

il ribaltone non c'e' stato ne' in positivo ne' in negativo. Il voto s'e' aggiustato di qualche decimo avvicinandosi ad un onorevole 5 e 1/2.
Diro' la verita', piu' sopra facevo un po' il sarcastico perche' reputavo improbabile un capovolgimento dei giudizi all'ultimo secondo dopo che decine di persone hanno ribadito i pregi e difetti del lavoro in questione in modo pressoche' uniforme...

Seven_Legion
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Re:

Continua la tendenza per cui i giudici aumentano il voto di noi giuria popolare... Siamo troppo cattivi! smile

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re:

Non credo gliene freghi a molti, ma voglio svelarvi i piccoli retroscena di questo racconto penultimarrivato.
Ho scritto il racconto con un certo anticipo, abbastanza velocemente. Stavo ancora con la mia fidanzata. Poi l'ho messo a riposare, con l'idea di tornarci un po' di tempo dopo e di risistemare il tutto. Ho buttato giù una storia, un regolamento e ho messo insieme le cose così come venivano: tanto avevo tempo per risistemarle.
Poi è successo il finimondo. La mia fidanzata mi ha buttato fuori di casa e non ho fatto altro che traslocare da un posto a un altro (e vi assicuro che fare tre traslochi in un mese non è il massimo...). La mia situazione psico-emotiva è stata fortemente turbata da questa storia finita e da tutti i casini che le sono succeduti: amicizie che si sono messe in mezzo e si sono rovinate, altre situazioni legate a quella, l'odio della mia ex, etc (e vi assicuro che le cose cominciano adesso a sistemarsi un po'). Chi ha seguito sul forum le mie vicende ha avuto un assaggio delle mie piccole tragedie.
Il tempo stringeva e il concorso si avvicinava inesorabilmente. Io non avevo avuto né tempo né energie per riguardarlo. Preso dalla disperazione ho mandato il racconto a 4 amici a firenze, chiedendo loro di fare i betatester, vista la mia situazione. Loro se la sono presa comoda e, vicino ormai il tempo di consegna, mi hanno finalmente dato le loro risposte: una più inconcludente dell'altra: chi ha letto il racconto senza fare i combattimenti, chi mi ha saputo solo dire delle cose sui punti iniziali, chi qualche errore di grammatica, chi niente. Insomma, dei pessimi betatester (ottimi amici però, per fortuna). Lì per lì mi sono fidato di loro, pareva che le cose potessero andare. Io mi ricordavo poco di quello che avevo scritto e, causa mancanza di tempo, ho corretto solo le cose che mi avevano detto loro, senza rileggere il tutto (ahi ahi ahi ahi!).
Così ho consegnato il mio racconto (ricordo che dissi a Lucky che riuscivo a consegnarlo proprio perché l'avevo già scritto tempo addietro, sennò non ce l'avrei fatta). Quando è partito il concorso ed è arrivato il turno del mio racconto, scaricandolo e rileggendolo mi sono messo le mani nei capelli. Ma ormai era fatta.
Dice un vecchio detto: il sonno della ragione genera mostri. Io l'ho sempre interpretata che si deve sempre usare il preservativo, invece ci si deve anche ricordare dei figli partoriti dalla nostra mente.
Questo è quanto. Non sono scuse, né giustificazioni: è solo come sono andate le cose.
Mi spiace di aver presentato un lavoro così. Ringrazio tutti quelli che si sono sforzati di leggerlo, giocarlo e soprattutto di commentarlo.
Per il resto complimenti a tutti gli altri.
Non credo che qualcuno di voi abbia domande da farmi. Se ci fossero sono ben disposto a rispondere

Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene

Lamello
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Re:

bè... anche tu hai passato delle metamorfosi!!!
coraggio, magari se hai voglia e tempo, rimettici mano e fai uscire la farfalla (che comunque è quasi del tutto formata) dal bozzolo...

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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Re:

questo racconto con i dovuti ampliamenti e aggiustamenti (e questa volta correzioni e betatest) può tranquillamente diventare un libronostro

Yanez
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Re:

Lamello ti considero tra gli utenti piu' simpatici tra i nuovi arrivati del forum.  cool
Mi erano del tutto sfuggiti i precedenti accenni ai tuoi problemi personali, forse perche' anche io ero con l'acqua alla gola due mesi fa...
Inutile rivangare: tenuto conto delle comprensibili avversita' spero che la penultima posizione non ti scoraggi, un anno passa veloce e  ti rifarai col prossimo concorso!

Una lezione imparata? I betatester, meglio arruolarli su questo stesso forum... dove e' piu' probabile trovare persone che si appassionino alla materia!   teach

Seven_Legion
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Re:

ma non si può!!!
poi saprebbero chi ha scritto cosa!!!

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re:

intendo utenti che poi non partecipano al concorso ne' alle votazioni, ovvio!

Seven_Legion
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Re:

Ciao Lamello e complimenti per il racconto. Ovviamente ignoravo tutti i retroscena personali e mi dispiace, ma il tuo librogame ha stuzzicato parecchio il mio interesse. Ti rigiro in questo topic la domanda che ho posto nel thread dedicato alla classifica:

BenKenobi ha scritto:

@Lamello: ottima idea. Probabilmente l'idea più promettente di tutto il concorso a livello di sistema di gioco. La verità stratificata ed il meccanismo dei finali sovrapposti, che possono essere scoperti in base alla quantità di scelte corrette effettuate dal lettore, è estremamente interessante. Sei stato svantaggiato dalla forma del "Corto", ma con più paragrafi a disposizione questo sistema di gioco e questa profondità di trama possono essere veramente esplosivi ! Hai in cantiere qualche progetto al riguardo ?

Cerchi di strappare la mannaia di mano al vecchio pazzo, ma il tuo gesto lo fa infuriare ancora di più: maledice Re Ulnar, i Ramas e i cittadini di Holmgard, accusando tutti di essere agenti dei Signori delle Tenebre. [...]

Vecchio Pazzo: Combattività 11 Resistenza 10

BenKenobi
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Re:

BenKenobi ha scritto:

Ciao Lamello e complimenti per il racconto. Ovviamente ignoravo tutti i retroscena personali e mi dispiace, ma il tuo librogame ha stuzzicato parecchio il mio interesse. Ti rigiro in questo topic la domanda che ho posto nel thread dedicato alla classifica:

BenKenobi ha scritto:

@Lamello: ottima idea. Probabilmente l'idea più promettente di tutto il concorso a livello di sistema di gioco. La verità stratificata ed il meccanismo dei finali sovrapposti, che possono essere scoperti in base alla quantità di scelte corrette effettuate dal lettore, è estremamente interessante. Sei stato svantaggiato dalla forma del "Corto", ma con più paragrafi a disposizione questo sistema di gioco e questa profondità di trama possono essere veramente esplosivi ! Hai in cantiere qualche progetto al riguardo ?

Grazie ancora, sono contento che le mie idee, per quanto mal sviluppate, siano piaciute a qualcuno. Questo è il mio primo racconto-gioco mai scritto (a parte un abbozzo incompiuto di un altro, mai letto da nessuno). Anche a livello narrativo classico non ho una lunga esperienza, giusto qualche raccontino, filastrocche e pensieri. Ne presentai uno a una rivista, Appunti di Viaggio, e me lo pubblicarono. Per il resto è tutta roba scritta per me e per gli amici.

La prossima volta cercherò betatester nel forum, Seven si era proposto ma io ho preferito che partecipasse alla votazione del concorso. Ci penserò due volte next time!  bigsmile

Retroscena del mio racconto:
Allora, mi è dispiaciuto un sacco che non sia stata apprezzata la scelta di accentare i nomi. Io ho sempre odiato imparare i nomi dei racconti fantasy in un modo e scoprire che si pronunciavano in un altro (vedi Signore degli Anelli). Quindi ho pensato fosse una cosa carina. Vabbè, de gstibus.
La mia voleva essere una storia di ambientazione fantasy (la 2° immagine era l'unica che mi avesse stimolato qualcosa), anche perché è un genere che conosco abbastanza e permette una grande libetà di azione. Però ho voluto dare subito un taglio diverso e sono contento che almeno in questo sono riuscito. Devo ammettere che mi sono ispirato ad AD&D 16, le Ombre di Nordmaar, come Ego ha subito notato. E' stato un librogame che da ragazzo mi è piaciuto tanto, soprattutto quando giocandolo avevo scoperto che si poteva vivere due identità diverse a seconda di che tiro di dado facevi all'inizio. Anche lì eri vittima di un'amnesia e dovevi scoprire la tua identità compiendo una missione. C'erano i punti memoria, che ho preso in prestito. Ma lì si trovavano solo 2 finali, a seconda di chi eri. Io invece ho voluto sviluppare l'idea della memoria e dell'identità: noi siamo quello che ricordiamo di noi. E la memoria agisce sia a livello conscio che inconscio. Andare a scavare nella profondità del nostro inconscio per scoprire la nostra origine, il nostro vero essere. E questo avviene, nel mio racconto, in modo "simbolico" con l'incontro di alcuni fatti. Succedono delle cose che "sbloccano" la memoria del protagonista. Questa oscillazione tra essere "buoni" o "cattivi", non capire più cosa dobbiamo fare, il fatto che le nostre azioni dipendano dalla nostra natura intima mi ha intrigato. Se scopri di essere un assassino, ammazzi, senza tanti moralismi. Se invece sei un mercante, vendi, e così via. L'accettazione di sé. C'è da dire che io avevo davvero pochi paragrafi per sviluppare un'idea così complessa, così, grazie alle parole d'ordine (sia ringraziato Morris e Cuore di Ghiaccio!), sono riuscito un minimo ad aggirare il problema.
Io non amo molto i true path, preferisco le scelte multiple ognuna che porta alla meta in modo diverso. Ma con i pochi paragrafi che avevo ho deciso di seguire la tecnica del true path: solo una combinazione giusta di scelte e di oggetti e fatti ti poteva sbloccare la memoria in maniera totale. Solo che queste scelte e questi oggetti da possedere nel mio racconto sono troppo arbitrari, poco ragionate. Avrei voluto cercare di renderle più realistiche possibile, ma come ho spiegato, non ne ho avuto il tempo.
Perché qualcuno ha trovato insensato avere due armi e poterne portare solo una??? Voglio dire, uno non può aver avuto un mezzo di trasporto che gli concedesse di avere con sé degli oggetti e poi però addosso può portarne solo uno? Voi non avete molte magliette nell'armadio ma addosso non ne mettete solo una?
Mi sono ritrovato a scegliere un regolamento molto gdr classico per necessità: avendo poca esperienza di LG sono andato sul sicuro, con l'idea di rimaneggiarlo con calma, cosa che non è potuta avvenire. Il combattimento l'ho preso da Superpoteri: volevo delle regole che mi permettessero di avere nemici duri a morire ma non necessariamente che producessero un danno alto, come Mirtèsia. Il combattimento con Rèigar è stato un macello: è una di quelle parti che mi sono messo a ritoccare all'ultimo e l'ho solamente incasinato di più.
L'idea di avere delle abilità e dei punti da distribuirvi senza lancio di dadi mi è piaciuta sempre tanto e la trovo molto equilibrata e giusta per creare un personaggio.
L'equipaggiamento è una parte dolente: non sono riuscito nella bozza a dargli un ruolo fondamentale, avrei voluto farlo nelle mie revisioni, ma non ci sono state.
Per quanto riguarda i nomi Rèigar e Yanosh: qlc (non ricordo chi) mi ha chiesto se erano nomi presi o ispirati da altro: no, sono tutto frutto della mia fantasia. Non ricordo di averli sentiti altrove (magari aleggiavano nel mio inconscio). A chi si ispirano?
I personaggi avrei voluto renderli più caratterizzati, ma non ho avuto né spazio, né tempo. Forse ne ho messi troppi. All'inizio non avevo idea che Rèigar fosse in realtà Yanosh. Lo è diventato dopo. Né che tu (Pèretar) avessi una missione ancor più segreta di quella di un semplice assassino. Làira doveva essere meglio costruita (e non essere così antipatica) ma tutto mi è sfuggito di mano come la sabbia del mare: più la stringi più se ne va.
L'immagine ammetto che non è inserita al 100%, a mio avviso. Non che ci stia come il cavolo a merenda ( tongue ) ma neanche è totalmente integrata. Il fatto che Pèretar vada spesso a riflettere sul tetto ce l'ho messo dopo per rendere la sua presenza lì alla fine più sensata (all'inizio il finale doveva essere che tu scappavi sul tetto dopo aver compiuto la missione).
Ho fatto un lavoro di editing, abbastanza leggero, anche grazie ai vostri commenti. Ho semplificato molto il combattimento finale, la distribuzione dei punti, ridotto il num di oggetti trasportabili e aggiustato qualcosa nella scrittura (errori e frasi senza senso e l'uso del taso invio smile ). Per il resto lo stile è quello: o ci agisco in maniera massiccia o lo lascio così. Se qualcuno ha voglia di prendere il mio lavoro editato e dirmi che ne pensa mi farebbe un gran servizio.

Questo è quanto, credo. Non mi sembra ci si altro da dire.

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Lamello
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Re:

A parte l'editing poco curato (dovuto a cause improrogabili come da te precisato) e l'infame, almeno per me, paragrafo 19, hai fatto un ottimo lavoro Lamello.
Ricordo come rimasi preso dalla trama nel passare da un paragrafo all'altro.
Con il voto finale sono stato un pò basso (5,5) ma solo perchè mi sono sentito di punire le caratteristiche del corto appena citate.
Ad ogni modo mi auguro che tu possa sfornare un LG da 400 paragrafi per dare libero sfogo alle tue idee, magari trattando argomentazioni a te care, esulando dal fantasy.  wink

Curiosità: ho notato giusto ora che hai votato il tuo stesso corto. Personalmente non riuscirei ad autovotarmi rimanendo super partes.
L'idea è la stessa che calza per l'editing. Il betatester vede gli errori che non vede l'autore. Così l'autore, che conosce il making of, credo rimanga fuorviato nelle proprie valutazioni dai dettagli e dalle sfaccettature che sono ignote al giudice esterno.
Domanda: hai votato il tuo corto solamente per sviare le indagini sul totoautore oppure per la volontà di esprimere la tua valutazione personale sul corto?

Per concludere rinnovo comunque i miei complimenti per un lavoro che, se avesse avuto a disposizione un lasso di tempo maggiore, avrebbe potuto sfondare.

Icedlake
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Re:

Lamello ha scritto:

Devo ammettere che mi sono ispirato ad AD&D 16, le Ombre di Nordmaar, come Ego ha subito notato.

Mado', veramente ci ho azzeccato? Pensavo fosse una somiglianza casuale, dopotutto è un librogame tra i meno noti del catalogo EL!

EGO
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Re:

Icedlake ha scritto:

A parte l'editing poco curato (dovuto a cause improrogabili come da te precisato) e l'infame, almeno per me, paragrafo 19, hai fatto un ottimo lavoro Lamello.
Ricordo come rimasi preso dalla trama nel passare da un paragrafo all'altro.
Con il voto finale sono stato un pò basso (5,5) ma solo perchè mi sono sentito di punire le caratteristiche del corto appena citate.
Ad ogni modo mi auguro che tu possa sfornare un LG da 400 paragrafi per dare libero sfogo alle tue idee, magari trattando argomentazioni a te care, esulando dal fantasy.  wink

Curiosità: ho notato giusto ora che hai votato il tuo stesso corto. Personalmente non riuscirei ad autovotarmi rimanendo super partes.
L'idea è la stessa che calza per l'editing. Il betatester vede gli errori che non vede l'autore. Così l'autore, che conosce il making of, credo rimanga fuorviato nelle proprie valutazioni dai dettagli e dalle sfaccettature che sono ignote al giudice esterno.
Domanda: hai votato il tuo corto solamente per sviare le indagini sul totoautore oppure per la volontà di esprimere la tua valutazione personale sul corto?

Per concludere rinnovo comunque i miei complimenti per un lavoro che, se avesse avuto a disposizione un lasso di tempo maggiore, avrebbe potuto sfondare.

Grazie ancora di tutto.
Ho votato per vari motivi:
1) Sviare le attenzioni
2) Non faccio troppi problemi a votare le mie cose, non ho tutti quegli scrupoli da te elencati (legittimi)
3) Me l'hanno così fatto a pezzi che ho pensato di darmi un voto che mi alzasse un minimo il morale (tanto nel mucchio non è che ha alzato la media). E devo dire che sono stato un po' altino, ma alla fine a me non mi è sembrato così male come corto, a parte gli errori (spero che nessuno se l'abbia a male se mi sono dato un 7!)

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Lamello
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Re:

EGO ha scritto:

Lamello ha scritto:

Devo ammettere che mi sono ispirato ad AD&D 16, le Ombre di Nordmaar, come Ego ha subito notato.

Mado', veramente ci ho azzeccato? Pensavo fosse una somiglianza casuale, dopotutto è un librogame tra i meno noti del catalogo EL!

L'incontro con quel LG è stato grazie a un amico che me l'ha regalato per il compleanno, tanti tanti anni fa. Io avevo una brutta esperienza con gli AD&D, mi ero comprato (o mi avevano regalato, non ricordo) il n° 13, I cancelli della morte, e non mi era piaciuto.
Le ombre di Nordmaar, nonostante avessi delle riserve, mi prese da subito

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
  La prima volta che lo giocai mi toccò il ladro. Arrivai alla fine e non sai quante maledizioni ho mandato a quel principe che mi aveva soffiato la compagna. Passò diverso tempo e poi lo rigiocai. Stavolta mi toccò a me essere il principe!! Non sai come ne rimasi stupito e incredulo. Veramente un intreccio favolosamente congegnato.
Sono stato fortunato ad averlo. Peccato che ormai è finito al macero...

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Lamello
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Re:

Yanez ha scritto:

questo racconto con i dovuti ampliamenti e aggiustamenti (e questa volta correzioni e betatest) può tranquillamente diventare un libronostro

Io ci sto, e la prendo sul serio, se siete d'accordo. Ma solo se mi aiutate, da solo non credo proprio che ce la farei

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Lamello
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