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Vorrei solo dire che la frase

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E così la nerd e il demone vissero per sempre felici e contenti.
Il demone un po’ meno.
E' una delle cose più belle che abbia mai letto in tutta la mia vita.

Zakimos
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Re:

Dove finisce il racconto-gioco e inizia il racconto-coi-giochi?
Il confine può non essere così chiaro, ma chiaro è che questo corto sta sicuramente nel secondo gruppo.

Senza introduzione, senza regole, senza prologo e con poche virgole, questo corto ti getta subito nella mischia, lasciando ai paragrafi il compito di descrivere il setting.

In genere preferiscono prendere decisioni che risolvere indovinelli, quindi questo non è proprio il corto che fa per me.
Non amo nemmeno quando gli enigmi trovano risposta fuori da gioco o centrano poco col testo. Ma amo i meta-testi e la follia. E di queste caratteristiche il corto ne ha da vendere. E' divertente ed ironico, a tratti politicamente scorretto.

In conclusione mi ha divertito leggerlo, un po' meno giocarlo.

Guarda dietro di te! Una scimmia a tre teste!
Scoprimi su Amazon https://www.amazon.it/Antonio-Costantini/e/B076VTJ3F7 !

Ubik
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Re:

Prodo ha scritto:

Anima di Lupo ha scritto:

Diverse soluzioni vanno trovate al di fuori del Corto

Ne sei certo? Perché secondo me

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 Il corto l'ho completato in ogni sua diramazione, e l'unica cosa che ho dovuto cercare su google è stata l'immagine della lapide della chiesa di San Giovanni in Carife. Il resto sono sciarade o indovinelli facilmente risolvibili, e dove sono richieste conoscenze più specifiche il blocco è aggirabile grazie agli aiuti che si trovano nel paragrafo collaterale (che puoi esplorare se cogli la citazione) True Path. Mi rimane il dubbio su Anna Marrone: è l'unico enigma di cui non sono ancora riuscito a venire a capo, anche se ho scovato, a caso, il paragrafo corrispondente

Ok, potrei sbagliarmi, controllerò meglio.

Io stamattina mi riferivo al fatto che:

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 il riferimento a True Path dell'anno scorso, Gabriel Garcia Marquez, il sanscrito e le chiavi militari lacedemoni sono esterne. Ma, ripeto, potrei sbagliarmi. Devo giocarci con più calma.

Fa che ciò che ami sia il tuo rifugio

Anima di Lupo
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Re:

L'impressione iniziale e' molto interessante, ma dovro' riprendere la lettura in un altro momento, quando avro' almeno un paio di neuroni a disposizione...

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re:

Yaztromo ha scritto:

L'impressione iniziale e' molto interessante, ma dovro' riprendere la lettura in un altro momento, quando avro' almeno un paio di neuroni a disposizione...

No questo racconto va giocato a bruciapelo.  smile

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re:

Pero' Franco Franchi ha ufficialmente rinnegato L'ultimo tango a Zagarolo.

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re:

Adriano ha scritto:

Yaztromo ha scritto:

L'impressione iniziale e' molto interessante, ma dovro' riprendere la lettura in un altro momento, quando avro' almeno un paio di neuroni a disposizione...

No questo racconto va giocato a bruciapelo.  smile

Grazie per la tua indicazione sullo spirito giusto per apprezzare questo corto: e' stata un vero toccasana.

Magari mi sono perso qualche passaggio, ma siamo sicuri che questo corto e' veramente una storia "a bivi", come richiesto dal regolamento?
Si, ti manda da un paragrafo all'altro, ognuno col suo bravo titoletto, ma alla fine di ogni paragrafo la storia prosegue in un solo altro paragrafo, senza scelte alternative (tranne alla fine del primo paragrafo, dove ho trovato due possibili prosecuzioni, una delle quali pero' ti rimanda immediatamente indietro al primo paragrafo dal quale provenivi. Altri "bivi" io finora non ne ho trovati.

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re:

Yaztromo ha scritto:

Altri "bivi" io finora non ne ho trovati

Ne esistono altri 3 se non ricordo male, anche se in tutti casi poi, dopo aver percorso la "variante" si torna sulla direttrice principale. Quindi non si tratta di veri e propri bivi. Ma del resto vere alternative non esistono nemmeno in collane di librogame storiche, come Rupert o certi volumi di Compact.

Prodo
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Re:

Aggiungo anche l'osservazione di Yaztromo ai difetti di questo Corto, che francamente non riesce a entusiasmarmi, tutt'altro. Alla fine la struttura può essere assimilabile a quella di Detective's Club, con un unico filone principale da seguire. Forse non sarà un difetto in generale ma in questo caso sì.

Qualcuno può spiegarmi come si arriva al paragrafo

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 borsetta
?

GGigassi
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Re:

Prodo ha scritto:

Yaztromo ha scritto:

Altri "bivi" io finora non ne ho trovati

Ne esistono altri 3 se non ricordo male, anche se in tutti casi poi, dopo aver percorso la "variante" si torna sulla direttrice principale. Quindi non si tratta di veri e propri bivi. Ma del resto vere alternative non esistono nemmeno in collane di librogame storiche, come Rupert o certi volumi di Compact.

Nelle serie di librigame storici c'e' anche Detectives club che ha solo "finti" bivi (ovvero se scegli "sbagliato" ti prendi una torta in faccia e torni indietro finche non scegli "giusto"), pero' il regolamento di quest'anno dice:

Aloona ha scritto:

Sono ammessi unicamente racconti o fumetti che, anziché essere letti dall’inizio alla fine, presentano possibilità alternative (“bivi”) mediante l’uso di paragrafi numerati (o identificati chiaramente in altra maniera) e, eventualmente, di un Regolamento di gioco.

Qui non ho visto grandi possibilita' alternative...

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re:

Il regolamento pero' quest'anno richiede esplicitamente che ci siano delle possibilita' alternative.

Aloona ha scritto:

Sono ammessi unicamente racconti o fumetti che, anziché essere letti dall’inizio alla fine, presentano possibilità alternative (“bivi”) mediante l’uso di paragrafi numerati (o identificati chiaramente in altra maniera) e, eventualmente, di un Regolamento di gioco.

Un' idea, un concetto, un' idea, finche' resta un' idea e' soltanto un' astrazione.
Se potessi mangiare un' idea avrei fatto la mia rivoluzione.

Yaztromo
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Re:

Yaztromo ha scritto:

Prodo ha scritto:

Yaztromo ha scritto:

Altri "bivi" io finora non ne ho trovati

Ne esistono altri 3 se non ricordo male, anche se in tutti casi poi, dopo aver percorso la "variante" si torna sulla direttrice principale. Quindi non si tratta di veri e propri bivi. Ma del resto vere alternative non esistono nemmeno in collane di librogame storiche, come Rupert o certi volumi di Compact.

Nelle serie di librigame storici c'e' anche Detectives club che ha solo "finti" bivi (ovvero se scegli "sbagliato" ti prendi una torta in faccia e torni indietro finche non scegli "giusto"), pero' il regolamento di quest'anno dice:

Aloona ha scritto:

Sono ammessi unicamente racconti o fumetti che, anziché essere letti dall’inizio alla fine, presentano possibilità alternative (“bivi”) mediante l’uso di paragrafi numerati (o identificati chiaramente in altra maniera) e, eventualmente, di un Regolamento di gioco.

Qui non ho visto grandi possibilita' alternative...

Forse il bando voleva sottolineare la non sequenzialità dell'ordine di lettura piuttosto che la necessità di presentare sviluppi diversi della trama, ma sono comunque sostanzialmente d'accordo con te.
Nel caso specifico, rimando a solutori più bravi di me che abbiano notato l'esistenza di veri bivi come Prodo più sopra. Lo snodo finale

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 evacua/caveau
può essere considerato un bivio? hmm

GGigassi
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Re:

GGigassi ha scritto:

può essere considerato un bivio?

Finale doppio: secondo mi ci sta che possa essere considerato un bivio.

GGigassi ha scritto:

Qualcuno può spiegarmi come si arriva al paragrafo

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 Borsetta: io l'ho interpretato come un indovinello al pari di quello che ti consente di passare dal paragrafo iniziale al paragrafo diavolo. Nella prima occasione devi indovinare, sfruttando gli indizi forniti dal testo, chi sta cercando di controllarti (il diavolo). Nella seconda ancora una volta il testo ci instrada: l'accenno è alla necessità di ricordare la nostra "identità". Questo rimando richiama alla mente il documento di identità che una giovane ragazza come noi conserva certamente nella borsa o nel portafogli. Da qui il passaggio: agendo come in occasione del "bivio" precedente ho cercato prima portafogli, poi, non trovandolo, borsa. Ho scovato il paragrafo borsetta e ho proseguito da lì

Prodo
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Re:

Prodo ha scritto:

GGigassi ha scritto:

può essere considerato un bivio?

Finale doppio: secondo mi ci sta che possa essere considerato un bivio.

Approfitto per chiederti una cosa, Prodo: come si arriva al paragrafo

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 borsetta
?

(ho già postato questa domanda due volte ma non me la prende, magari se quoto...)

GGigassi
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Re:

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 Pensando: da dove comincio a cercare prove della mia identità se sono una donna?

Zakimos
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Re:

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Zakimos ha scritto:

Pensando: da dove comincio a cercare prove della mia identità se sono una donna?

Ah, ok, non c'erano sciarade o altro di mezzo.

GGigassi
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Re:

GGigassi ha scritto:

(ho già postato questa domanda due volte ma non me la prende, magari se quoto...)

Ti avevo risposto su dopo un edit, ma sei stato più veloce tu a ripostare la domanda smile.
Ho messo sotto opzione spoiler i vostri ultimi due messaggi, per evitare che qualcuno possa leggere gli indizi scorrendo il thread

Prodo
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Re:

Prodo ha scritto:

GGigassi ha scritto:

(ho già postato questa domanda due volte ma non me la prende, magari se quoto...)

Ti avevo risposto su dopo un edit, ma sei stato più veloce tu a ripostare la domanda smile.
Ho messo sotto opzione spoiler i vostri ultimi due messaggi, per evitare che qualcuno possa leggere gli indizi scorrendo il thread

OK wink

Sono l'unico ad avere problemi con i post? Anche prima quelli doppi me li ha fatti cancellare solo dopo un po' hmm

GGigassi
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Re:

Recensione di "Apocalisse!"



Tema/Protagonista

Amico autore, ti faccio i miei più sinceri complimenti per aver parlato di una specie così rara che pochi ne conoscono l'esistenza: la nerd femmina. Eh sì, esistono e ne ho già viste una o due, ma stranamente non sopportano a lungo i loro compagni maschi. E' davvero coraggioso di aver scelto il tema dell'Apocalisse: il mondo va a rotoli (Regina) ma c'è la possibilità di un' ultima avventura per salvare il mondo già ben danneggiato dalle orde infernali ( o dalle scorribande dei fan di Povia). Quindi, su questi argomenti, va tutto bene.

Giocabilità

Contrariamente a quello che ha scritto il sagace e perspicace Ubik, c'è un regolamento in “Apocalisse!”: la definizione di “Sciarada” subito dopo il brano del Libro della Rivelazione di San Giovanni. Questa definizione contiene tutto quello che serve per saper giocare a questo Corto. Ritroviamo gli ingredienti già visti in “True Path” l'anno scorso e non c'è niente di nuovo. Si deve indovinare quali sono i paragrafi da leggere per poter proseguire : li possiamo scoprire con delle parole importanti, dei calcoli o delle “sciarade”. Ed è  questo che rende il Corto difficile, ma una volta che si è capito il meccanismo, va tutto liscio e dobbiamo far prova di logica per arrivare alla sorprendente fine. Purtroppo, possiamo mettere più o meno tempo a risolvere gli enigmi, ma una volta che l'abbiamo fatto è finita : abbiamo seguito il True Path e non c'è più niente da fare. Un vero peccato che “Apocalisse!” abbia una durata di vita così breve.   

Narrazione

Ho apprezzato il tono auto-ironico e l'esilarante finale che da il colpo di grazia alle favole classiche. Mi è piaciuta la presenza di paragrafi totalmente inutili come quello su “Dago” e la “Barzelletta ” che mi ha fatto molto ridere (conoscevo più o meno la stessa con un Papa che litiga con il Grande Rabbino). L'ambientazione di fine del mondo imminente è illustrata bene, i PNG sono molto credibili e la vita prima del Grande Cataclisma è rappresentata in un modo molto convincente.

Conclusione

“Top Gun” ha avuto “Hot Shots!”, “Scream” ha avuto “Scary Movie” e adesso, tocca a “True Path” di avere la sua parodia. Penso che “Apocalisse!” sia un vero UFO dei LG e ce ne ricorderemmo per questa ragione. Un Corto simpatico, divertente, ma non eccelso: ci si gioca bene, personalmente l'ho fatto durante una notte insonne e mi sono divertito un sacco nonostante il fatto che alcuni enigmi mi hanno dato del filo da torcere. Chissà se l'anno prossimo questo figlio nascosto di Adriano proporrà una nuova parodia di un corto di quest'anno...


Voto inviato ad Aloona con un tucano

(e sì, non utilizzo la posta tradizionale io, babbani!)

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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Re:

Questo Corto ha un unico, grandissimo, pregio: a confronto tutti gli altri sembreranno capolavori.

Basta come giudizio, organizzatori, o devo motivare un po' di più? rolleyes

GGigassi
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Re:

GGigassi ha scritto:

Questo Corto ha un unico, grandissimo, pregio: a confronto tutti gli altri sembreranno capolavori.

È il Fi'a'za del 2017. E non è un complimento.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re:

Mi trovo in difficoltà.
Il racconto complessivamente è grazioso e dichiaratamente ironico: si presenta come una parodia, ma senza rinunciare a una sua giocabilità e a una sua coerenza di fondo, ragion per cui credo possa essere giudicato e portato a termine al pari degli altri. Mi piace la verve narrativa ironica dell'autore, mi piace l'intreccio che sviscera ed esaurisce il tema dell'Apocalisse oscillando costantemente tra un approccio catastrofico e uno quasi comico, mi piace la caratterizzazione di Anna, che rende molto l'idea della brava ragazza nerd finita per caso in una storia che non comprende appieno ma da cui è determinata, pur con un modo di fare a tratti "rintronato" e un po' illogico, a venire a capo.
Questa cavalcata a metà tra racconto adolescenziale e horror story di base ha tutti gli elementi per divertire, e anche la struttura regolamentare inesistente ma allo stesso tempo esistente, con le imbeccate inerenti la sciarada e le spiegazioni tra le righe dedicate all'approccio enigmistico dell'opera, seppur quasi basilare alla fine funziona bene e garantisce un buon grado di sfida.
Complessivamente però il racconto non mi ha entusiasmato come fecero l'anno scorso True Path, che l'autore misterioso cita più volte, e l'anno precedente il diabolico cortod i Abeas di cui momentaneamente mi sfugge il nome.
Ho cercato di coglierne i motivi in due giorni di analisi interiori e alla fine ho concluso che:
- Il racconto sfrutta male lo spazio a disposizione e finisce per essere troppo sbrigativo: non offre reali alternative (a parte il finale doppio e qualche possibile diramazione dal percorso principale che però, se imboccata, ci fa perdere indizi; in pratica se si vuole portare a compimento la storia le uniche possibile variabili sono al primo e all'ultimo paragrafo) ma soprattutto si indulge eccessivamente sui paragrafi "non stai davvero giocando" che sono stati messi lì per impedire un reverse engineering troppo immediato immagino, ma che sono troppi e troppo lunghi. All'inizio l'ho trovata un'idea simpatica, ma alla lunga leggere la storia di Franco e Ciccio o di Umberto Smaila o una barzelletta Kilometrica mi ha annoiato. Francamente rendere più complesso l'intreccio, variare qualche enigma e sfruttare meglio lo spazio sarebbe stato un approccio migliore.
- Gli enigmi: sono tutti identici a parte un paio. Una volta compreso il meccanismo della Sciarada si arriva in fondo senza problemi. La difficoltà maggiore l'ho riscontrata con l'enigma del nome Anna Marrone, che ha, a mio parere, un sistema di risoluzione basato su elementi troppo vaghi. Ma questo potrebbe dipendere da un mio limite: in ogni caso proprio il livello di sfida troppo blando dettato da delle problematiche facilmente gestibili lo ha reso ai miei occhi meno godibile di altre variazioni sul tema. E questo elemento, in un racconto enigmistico, seppur ironico, non può pesare poco.
- Ho trovato diversi errori di battitura e qualche frase un po' bislacca. Peccato veniale per carità, ma il racconto ha bisogno di un'ulteriore revisione.

I primi punti pesano sul mio giudizio: il lavoro complessivamente, nonostante alcuni lo destestino a quanto ho letto scorrendo i vari commenti in questo stesso topic, secondo me è ben pensato, ottimamente narrato, fresco e divertente. E soprattutto pieno di vis comico-ironica. Lascia una sensazione piacevole, e dimostra che l'autore non solo sa scrivere, ma conosce bene la struttura dei corti interattivi e questo concorso in particolare.
Lo stesso autore però ci dice che odia le storie a sfondo enigmistico: e le variazioni sul tema "inutili" e numericamente importanti, l'approccio eccessivamente conciso (che oltretutto lascia aperte molte variabili non approfondite) e il livello di sfida non particolarmente elevato secondo me sottolinenano proprio la sua scarsa attitudine per questa tematica. Anche per questo l'ha buttata sulla parodia secondo me, perchè "odia" il genere. Ma, nonostante ciò, la percezione di questo presupposto, è, a mio parere il limite più importante di Apocalisse, che finisce per pesare sull'esperienza di gioco e renderla meno divertente di quando sarebbe potuta essere. Perchè i numeri per sfornare un capolavoro ci sono tutti, e rinunciarci a priori arroccandosi dietro la "scusa" della parodia è stato un vero peccato.
L'ottima verve narrativa, alcune trovate eccezionali (il doppio finale è un capolavoro di ironia, così come i nomi Gesyca e Endriu, che scimmiottano le controparti inglesi, o i pensieri perfidi e pieni di volgarità in cui indulge Anna quando si lascia trascinare dalla sua "possessione"), l'eccellente caratterizzazione di ambienti e personaggi (gradevole anche la collocazione della vicenda in in una piccola chiesa di campagna, S. Giovanni in Carife, che presumo sia ben conosciuta da chi scrive, e che ben si addice alla storia demoniaca e calustrofobica che stiamo vivendo) gli consentono comunque di ottenere una larga sufficienza: tuttavia, secondo la mia modesta opinione, ancora una volta quest'anno alle ottime premesse non corrisponde quella realizzazione di primissimo livello che mi aspettavo dopo aver letto i primi paragrafi. Peccato per l'occasione persa, anche se lo scrittore merita comunque i complimenti per il buon lavoro svolto e la grande ironia che permea ogni riga della sua opera.

Voto inviato a Babacampione

Prodo
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Re:

Ah perché, questo corto si può anche giocare?

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re:

Recensire seriamente un corto che ha tra i suoi pararagrafi "questo corto è una merda" e che si presenta dichiaratamente come una presa in giro potrebbe sembrare - e probabilmente è - senza senso; ma si tratta di un corto tecnicamente in gara, per cui è giusto farlo. Magari senza perderci troppo tempo (so già che non riuscirò a trattenermi EDIT infatti).

STILE: A me è piaciuto moltissimo. Mi ha fatto ridere, sorridere e sghignazzare. L'umorismo è becero ma non eccessivamente pesante (non siamo dalle parti di Squilibrio, per intenderci). Alcune trovate, come il "gli" al posto di "le" o i nomi assurdi, sono davvero azzeccate. Non ho riscontrato particolari refusi e ho letto tutto con piacere. Anche i paragrafi fasulli.

STORIA: Anna è una protagonista credibile (nel suo genere) e la possessione demoniaca che la fa straparlare è un tocco simpatico, usato a mio avviso meno volte di quanto sarebbe lecito aspettarsi da un twist così banale. Abbiamo visto spesso bruttine nerd diventare strafighe o vendicatrici assassine attraverso possessioni e simili, ma non altrettanto spesso delle autentiche stronze.

La storia per certi versi mi ha ricordato il film "Facciamola Finita". Anzi: se devo essere onesto, una storia a la "Facciamola Finita" era ESATTAMENTE la prima idea che ho avuto per il mio corto quando è uscito il bando! Ho evitato solo perché ho immaginato che sarebbe stata l'ambientazione più gettonata (sbagliando), o magari non è così e sono io l'autore di questo corto, non lo saprete mai. 
Sia quel che sia, la storia interessante finisce paradossalmente per diventare un punto debole del titolo, perché avrebbe potuto fare da base a un qualcosa di più complesso, divertente e interessante.

GIOCO: Quattro/cinque sciarade, un enigma da risolvere cercando su internet (?!), un altro non risolvibile senza andare per tentativi (nome e cognome, a meno che non mi sia perso qualche dettaglio per strada), uno mal posto

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la borsetta
che poteva essere reso meglio e un enigma numerico preso pari pari da un corto dell'anno scorso.
Eppur funziona. Ed è questo il problema del corto!! Perché se non funzionasse lo si potrebbe bollare come una trollata mal fatta, sghignazzare un pochino e passare oltre. Invece no. Qui siamo più dalle parti di "Una pallottola spuntata" che i vari "Scary/hot/merda movie". E l'asticella si alza.

Dal punto di vista della giocabilità il corto è penalizzato dall'assenza di un sistema più preciso per spostarsi tra i paragrafi (come ha fatto l'autore del corto precedente con gli hashtag) e dal fatto che le sciarade non siano sempre amalgamate al testo (io avrei evitato i rimandi esterni, come quello al doc Manhattan). Troppi inoltre i paragrafi "riempitivo" a danno della storia, davvero breve.

Ma questi difetti spariscono di fronte al più grande, ossia il fatto che l'autore non ci abbia creduto abbastanza. Chi ha detto che un corto, solo perché è una parodia, debba essere una "merda"? Lo dice l'autore stesso, nell'infame paragrafo "questo corto fa schifo/etc.". Ed è un peccato, perché se da un lato Apocalisse! centra il suo obiettivo di essere una presa in giro (e si prende 10 in tal senso), dall'altra manca la possibilità di vincere il Concorso con un'opera goliardica, cosa a cui l'autore non ha neppure cercato di puntare.

USO DELLE TEMATICHE: Assolutamente perfette. Sorprendente, per non dire inspiegabile, il fatto che si tratti dell'unica Apocalisse affrontata da un Nerd vista finora.

IN DEFINITIVA: Incuriosito dal commento di Rygar su Fi'a'za sono andato a recuperarlo, ma le due opere non sono minimamente paragonabile. Fi'a'za era follia pura ma il suo autore credeva tantissimo in lei, e si vede. Questo corto è divertente, ha un ottimo stile, trovate che fanno sganasciare e uno dei finali più belli che abbia mai letto; ma il suo autore ha commesso l'errore di creare un'opera trollica che si avvicina troppo ad una BUONA opera per non generare il desiderio di qualcosa in più, senza neppure tentare di arrivare a quel qualcosa.

Un ultimo appunto ai vari riferimenti a True Path: una parodia per essere un capolavoro deve essere fruibile e divertente anche per chi non conosce l'opera da cui è tratta. In questo caso senza conoscere l'assurdo caso di evacua/caveau una grossa fetta del divertimento scema, come confermato dall'amico Entagled che ha letto questo corto senza sapere nulla di True Path, asserendo che: "trollare, come si dice, è un arte, e qui c'è più mestiere che arte."

Non è così, a mio avviso, ma una cosa è certa: Apocalisse! è un Fi'a'za che non ci ha creduto abbastanza. Voto massimo per il divertimento, molto meno in ottica concorso.

Voto inviato a Hieronymus.

Zakimos
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Re:

Soluzione di Apocalisse (da leggere solo se vi siete incastrati e volete capire come andare avanti)

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 1) Il paragrafo 1 ci dice che per andare avanti dobbiamo capire chi ha cercato di insinuarsi nella nostra mente, e ci comunica che è lo troviamo scritto anche nel testo precedente. E' un indovinello e le opzioni percorribili sono due, il diavolo o Cristo. Nel secondo caso l'autore ci dirà che abbiamo capito il meccanismo, ma ci rimanderà al primo paragrafo, dicendoci di riprovare, e di rivolgerci alla concorrenza. Quindi l'unica opzione possibile resta diavolo: recarsi al paragrafo corrispondente.

2) Paragrafo diavolo: ci viene detto "Allora, da dove inizi la ricerca della tua identità?", chiaro accenno a un documento di identità da cercare. Dove può conservare la carta di identità una giovane ragazza? Nella borsa! Recarsi perciò al paragrafo borsetta

3) Paragrafo borsetta: dobbiamo capire osservando la carta di identità come ci chiamiamo; il testo ci dice che dobbiamo pensare a un colore. Nella prima riga compare una stringa in codice di 7 lettere: osservandola ci accorgiamo che la terza e la quarta sono uguali. E' lecito pensare che i 7 caratteri riportino il nome di un colore di 7 lettere con una doppia all'interno. L'unico colore possibile, nella lingua italiana, è marrone. La stringa successiva è composta da 4 lettere e riporta due caratteri già presenti nella parola marrone, quelli corrispondenti alla A e alla N. Oltretutto il nome è palindromo, altro indizio importante, che restringe il campo delle possibilità. In ogni caso scambiando le lettere con quelle desunte dalla riga precedente ci accorgiamo che il nome è Anna. Possiamo pertanto recarti al paragrafo Anna Marrone o a quello Marrone Anna (è indifferente, sono identici). La soluzione dell'enigma è a cura di Yaztromo.

4) Paragrafo Anna Marrone (o Marrone Anna): In fondo al paragrafo compare la lapide. Se risolviamo l'enigma della lapide possiamo andare direttamente al paragrafo procedi, ma se lo facciamo ci perdiamo un indizio fondamentale per arrivare al finale della storia. Se proseguiamo con la lettura incontriamo la prima sciarada. Vediamo un topo che mangia uova ingoiandole senza masticare, e il testo ci dice che abbiamo la sensazione che manchi una N. Di conseguenza topo non mastica con una n in meno diventa toponomastica: recarsi al paragrafo corrispondente.

5) Paragrafo toponomastica: dobbiamo risolvere l'enigma della lapide. Alcune lettere sono oscurate: di queste in realtà la P, la O e la I si leggono perché sono state coperte male. Ma non importa, l'enigma si può risolvere con l'aiuto di Google, o ricercando la foto della lapide con Google ricerca per immagine (compare appunto la lapide della Chiesa di San Giovanni in Carife, che è quella dove è posizionata l'iscrizione, metodo più rapido per scovarla utilizzato da Zakimos) o cercando in google immagini scrivendo chiesetta San Giovanni MDCCLIV (la data di apposizione della targa, scritta in basso) e ravanando un po' tra le varie foto così reperite (la trovate in quarta o quinta fila, metodo più farraginoso che ho ideato io). In ogni caso ci accorgiamo che il risultato della decrittazione ci conduce al paragrafo procedi

6) Paragrafo procedi: All'inizio incontriamo il protagonista di True Path, il raccondo terzo classificato del concorso dello scorso anno. E' un rimando, dobbiamo visitare il paragrafo True Path, dove troveremo utili indicazioni che ci aiuterranno nel prosieguo dell'avventura. Tornati al paragrafo procedi verso la fine ci accorgiamo che ci sono due possibili rimandi. Il primo è legato al mobile: il blogger citato chiama le tamarrate cose da "zingaro" (potete trovarlo su google o cogliere il suggerimento che trovate nel paragrafo true path) ma il testo ci dice che dobbiamo essere politicamente corretti: da qui rom. Il mobile è vecchio, vetusto, quindi antico. La sciarada ci rimanda a romantico. C'è anche una sciarada successiva; il testo ci dice che ci vorrebbe la mente (ma per i Greci era l’anima) del profeta che fuggì nel deserto, ovvero la psiche d'Elia, quindi psichedelia. Ma tra i due dobbiamo optare per il primo rimando, e visitare il paragrafo romantico, altrimenti perdiamo un indizio fondamentale per raggiungere l'epilogo.

7) Paragrafo Romantico: recuperata parte del codice esagonale che ci servirà a fine racconto risolviamo l'enigma di Elia e ci rechiamo al paragrafo psichedelia.

8) Paragrafo psichedelia: troviamo la seguente imbeccata: Pensi a tua madre, a cosa farebbe lei dall’alto della sua esperienza e dei suoi studi… questo pensiero ti rimanda però anche a uno dei sette nani di Biancaneve e alla folla che pervade la tua amatissima Lucca Comics & Games. Nostra madre è una dottoressa, uno dei sette nani, Dotto, e la folla di Lucca, ressa, quindi dottoressa: rechiamoci al paragrafo dottoressa.

9) Paragrafo Dottoressa: doppia sciarada anche qui. Per non perdersi l'indizio dell'esagono dobbiamo privilegiare la prima. Ti piacerebbe capirlo, ma d’altra parte ti piacerebbe pure che dei monarchi (Re) si posizionassero all’interno di strutture mobili atte al campeggio (in tende); di conseguenza in tende re, ovvero paragrafo intendere. La sciarada successiva: vedi di usare quella cosa che hai sopra il
collo (testa), magari unitamente alla parte inferiore che delimita il tuo viso (mento). Fino a poco fa pensavi di essere troppo giovane per fare l’unione delle due cose. Quest'ultima frase ci conferma che la parola che cerchiamo è testamento. Mettiamola da parte però e rechiamoci al paragrafo intendere.

10) Paragrafo intendere: ci siamo quasi, troviamo l'ultimo frammento dell'enigma dell'esagono. Uniamolo agli altri e rechiamoci al paragrafo testamento.

11) Paragrafo Testamento: l'ultimo indovinello della serie. Fai per rispondere (qualsiasi cosa andrebbe bene, arrivati a questo punto) ma la voce non ti esce dalla bocca o meglio dalla gola o meglio ancora dalla cassa toracica dove si trova ciò che ti servirebbe per articolare compiutamente i suoni. Vabbè, non
proprio: ma alcuni cantanti o attori lo usano per articolare i suoni. Che poi è anche un pezzo delle macchine fotografiche e un metodo contraccettivo. La risposta al quesito è diaframma: rechiamoci al paragrafo diaframma.

12) Dobbiamo unire i vari foglietti numerici trovati in precedenza: ci compare un esagono con varie cifre sulle punte. A numero corrisponde lettera secondo lo schema A=1, B=2 ecc ecc. Unendo tra loro le lettere otteniamo due parole di senso compiuto: Caveau o Evacua, a seconda del senso di lettura. Possiamo sceglierle entrambe e recarci al paragrafo corrispondente: ognuno di essi ci offrirà un finale altamente ironico e alternativo all'altro. L'ultimo enigma della serie è la riproposizione esatta di un quesito numerico contenuto nel racconto True Path dell'edizione 2016 de I Corti di LGL.
Che ci crediate o no, avete finito il racconto! Tutti i paragrafi presenti e non rientranti in questa soluzione sono stati utilizzati dall'autore come variante non inerente al filone principale del racconto, per testare la comprensione delle meccaniche di gioco da parte del lettore.

Prodo
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Re:

Rygar ha scritto:

GGigassi ha scritto:

Questo Corto ha un unico, grandissimo, pregio: a confronto tutti gli altri sembreranno capolavori.

È il Fi'a'za del 2017. E non è un complimento.

I Corti belli si assomigliano tutti, ma i Corti brutti sono ognuno brutto a modo suo teach

Sul serio trovate che i paragrafi "falsi" siano troppi? Per me sono invece troppo pochi per assolvere al ruolo che il suo autore ha dichiarato (se poi servano per ulteriori derivazioni non lo so, ma da quanto scritto sopra da Prodo non direi).

GGigassi
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Re:

Zakimos ha scritto:

Chi ha detto che un corto, solo perché è una parodia, debba essere una "merda"? Lo dice l'autore stesso, nell'infame paragrafo "questo corto fa schifo/etc.". Ed è un peccato, perché se da un lato Apocalisse! centra il suo obiettivo di essere una presa in giro (e si prende 10 in tal senso), dall'altra manca la possibilità di vincere il Concorso con un'opera goliardica, cosa a cui l'autore non ha neppure cercato di puntare

E' esattamente questo il limite più grande che lascia amaro in bocca. Peccato perché al di là della goliardata e dell'ironia, se ci fosse stata un po' più di "fiducia" questo corto, anche con l'approccio parodistico di fondo, avrebbe potuto sbancare. Lo hai detto meglio di quanto sia stato capace di fare io caro Zak.

Prodo
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Re:

Zakimos ha scritto:

Chi ha detto che un corto, solo perché è una parodia, debba essere una "merda"? Lo dice l'autore stesso, nell'infame paragrafo "questo corto fa schifo/etc.".

Il Corto che fino ad oggi mi ha più appassionato è stato IL PRESCELTO di Jhongalli!!

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

Cioè, boh.

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re:

Mi giro un attimo e partono tutte le dissertazioni del mondo senza di me!

Giusto una precisazione per Yaztromo: te quest'anno ce l'hai proprio con l'ammissibilità più o meno lecita dei corti, figlio mio (si fa per dire). XD
Come denotato da qualcuno, la clausola del regolamento intende sottolineare principalmente la "non linearità" dei racconti, tant'è che penso sia una delle clausole prese pari pari e pro forma dai regolamenti precedenti. In ogni caso, già il fatto di avere "l'opzione di sbagliare" è certamente un'opzione. DC è un ottimo esempio, grazie a chi l'ha citato.

Personalmente, ho incontrato il problema opposto ad alcuni: le sciarade non sono sempre l'unico modo di risolvere gli enigmi e questo fa sì che non ci sia esattamente UN sistema da capire una volta e fine del problema. Ammetto che questo particolare mi ha leggermente contrariata: se si fornisce un sistema, poi quello deve essere, altrimenti mi impiccherò per tutto il corto a capire come mai non mi quadri più in alcuni punti.

Per il resto: risate a gogò e protagonista esaltante.

A head full of dreams

Aloona
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Re:

Aloona ha scritto:

Yaztromo: te quest'anno ce l'hai proprio con l'ammissibilità più o meno lecita dei corti, figlio mio

Scoop! Yaztromo è il figlio segreto di Aloona! Per saperne di più leggete il prossimo LGL Magazine di Marzo, dove ci saranno anche le foto di Dragan nudo!

Prodo
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Re:

Oltretutto rileggendo il bando di concorso mi accorgo che "il" Protagonista viene sempre declinato al maschile (anche quando viene scritto che il Robot può essere "una" macchina), forse sottintendendo che non sono ammesse protagoniste femminili. Viene contemplata la possibilità di usare più Protagonisti, ma sempre al maschile.
In tal senso tutti i Corti precedenti rispetterebbero questa clausola tranne questo: in particolare, per quanto sia ridicolo parlare del sesso di un robot, nel primo Corto la versione originaria del protagonista era effettivamente un uomo.
Hai visto mai che l'autore ha voluto inficiare volontariamente il suo corto? "Sì, il mio corto è una minchiatina, ma tanto era fuori concorso..."

GGigassi
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Re:

GGigassi ha scritto:

forse sottintendendo che non sono ammesse protagoniste femminili

Ritengo chegli organizzatori, parlando in generale e avendo la lingua italiana l'usanza, quando non si identifica chiaramente il genere di riferimento, di declinarlo al maschile, abbiano optato per il maschile allo scopo di estendere a qualsiasi genere le affermazioni riguardanti il protagonista.
Anche perché in caso contrario ci troveremmo di fronte a un cavillo-trappola di una "cattiveria" unica, e non mi sembra nello stile del concorso (né degli organizzatori).

Prodo
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Re:

GGigassi ha scritto:

Questo Corto ha un unico, grandissimo, pregio: a confronto tutti gli altri sembreranno capolavori.

Basta come giudizio, organizzatori, o devo motivare un po' di più? rolleyes

Mi rispondo da solo e metto in giudizio più articolato:

Per cominciare, la scelta dei titoli dei paragrafi andava ricercata meglio, o almeno l’autore avrebbe dovuto evitare di mettere lo stesso termine che è la soluzione di un enigma (e quindi il titolo di un paragrafo) nel corpo dei singoli paragrafi così tante volte: in questa maniera si usa a vuoto il tasto “cerca” per troppe volte e magari all’ennesimo risultato intra-paragrafo si potrebbe desistere dalla ricerca e perdersi quel collegamento.

Mi accodo a quanti hanno segnalato negativamente che la risoluzione di alcuni enigmi richiede delle conoscenze esterne al corto (il paragrafo collaterale citato da Prodo francamente non ho capito qual è). Probabilmente molti utenti di LGL conoscono L’Antro Atomico del Dottor Manhattan, ma l’eventuale lettore che non lo conoscesse potrebbe procedere solo a intuito o per puro caso.

Su un altro piano, ma a un altro livello, trovo che i molteplici riferimenti a True Path (che alla lunga stufano) costituiscano senz’altro un’occasione per farsi qualche risata, ma sono totalmente incomprensibili per un utente che si sia iscritto da poco o che comunque non abbia letto il Corto dell’anno scorso. Segnatamente, pensavo a Ubik, che curiosamente non ha però lamentato la cosa. Ma in ogni caso resta più un limite che un pregio.

…e a proposito di True Path, non mi è sembrato proprio il colmo del buon gusto usare gli stessi identici indizi (i tre pezzi di carta) che aveva messo il suo autore l’anno scorso, modificandone solo uno e in maniera rozza (se non fosse che i numeri si leggono lo stesso, mi verrebbe da pensare che la modifica è stata involontaria e dovuta al passaggio da Word a Pdf). Oltre al fatto che l’autore di True Path potrebbe pure incazzarsi, questa cosa secondo me denota una scarsa voglia di impegnarsi, in fondo sarebbe bastato poco per modificare quelli esistenti o farne altri ex novo senza copiare il lavoro di un altro. Le citazioni sono già evidenti senza prendere di peso un ulteriore elemento da quel Corto.
Sempre ammesso che l’autore non sia lo stesso, che ha voluto offrirci un epilogo più leggero al suo Corto esistenziale dell’anno scorso.

La trovata dei paragrafi-trappola, oltre a essere di per sé discutibile (sono ancora indeciso se giudicarla una cattiveria gratuita o un infantilismo), “funziona” poco o nulla. Il Corto ha solo una trentina di paragrafi, il che giustamente non gli è bastato a garantirgli l’apprezzamento di Yaztromo, ma di questi solo dieci sono “sbagliati”: quindi sono troppo pochi per sviare veramente il lettore che scorre il Corto, e oltretutto mi sembra che siano stati posizionati principalmente all’inizio vanificando ancora di più il loro ruolo di disturbo. E poi di pagine a disposizione ce n’erano ancora, anche in questo frangente l’autore avrebbe potuto impegnarsi un po’ di più e arrivare alle concesse 40 pagine di testo: alla fine sarebbe andato anche a suo beneficio.

Passando all’aspetto letterario, non ho gradito molto l’alternanza di magniloquenza e popolarismi. Può servire a rappresentare lo stato confusionale della protagonista o strappare qualche sorriso, ma non mi sembra affatto calibrata bene. Oltretutto questo Corto presenta qualche volgarità tutto sommato gratuita (forse Ubik si riferiva a questo parlando di “politicamente scorretto”?), che stona ancor di più col resto.

Per quel che riguarda il tema del concorso, dal mio punto di vista Apocalisse e Nerd sono stati inquadrati perfettamente. Ma anche questo in realtà è un difetto: la Nerd è esattamente quella che mi immaginerei io, col MIO punto di vista, ma il bando parlava di tutt’altro e non della classica otaku sfigata. Si è già discusso sul fatto che quello descritto nel bando sia più un “geek” che un “nerd”, ciò non toglie che alla luce dello splendido lavoro fatto sul protagonista in Sistema Enigma: Londra la protagonista di Apocalisse! risulta banale e stereotipata. E forse a questo punto anche fuori tema e fuori concorso.

voto inviato a babacampione

GGigassi
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Re:

Prodo ha scritto:

GGigassi ha scritto:

forse sottintendendo che non sono ammesse protagoniste femminili

Ritengo chegli organizzatori, parlando in generale e avendo la lingua italiana l'usanza, quando non si identifica chiaramente il genere di riferimento, di declinarlo al maschile, abbiano optato per il maschile allo scopo di estendere a qualsiasi genere le affermazioni riguardanti il protagonista.
Anche perché in caso contrario ci troveremmo di fronte a un cavillo-trappola di una "cattiveria" unica, e non mi sembra nello stile del concorso (né degli organizzatori).

Anch'io credo/immagino che sia così, ma in effetti rileggendo il bando mi accorgo che avevo dato delle cose per scontate, e forse scontate non lo erano. "Cavillo-trappola" è un termine fighissimo, tra l'altro.

GGigassi
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Re:

Recensione di Apocalisse!

Regolamento

Essenzialmente, le regole del Corto si riassumono nella risoluzione delle sciarade sparse qua e la dall'autore (ne ho contate 6 in totale) con l'aggiunta di qualche ragionamento da fare osservando gli indizi sparsi nel testo.
Risolvere le sciarade è stato abbastanza facile mentre tradurre gli indizi ha richiesto maggiore attenzione, soprattutto per il fatto che non erano chiari certi dati di partenza.
Il Corto è privo di paragrafi numerati e anche di domande ai bivi, fatto che lo rende alquanto particolare e che evidenzia la vera difficoltà del racconto: ordinare nella giusta maniera tutti i passaggi.
Proprio quest'ultimo aspetto però è quello che più mi ha "scosso" in un Corto che altrimenti aveva poco da dire.

Giocabilità e Difficoltà
Dunque, trovare il giusto ordine dei paragrafi (se così si possono chiamare...) mi ha richiesto numerose letture e diverso tempo. Le letture mi hanno però anche fatto apprezzare la trama (se così si può chiamare...) dove la Ludovica versione nerd/2017 (eh, lo so ma a me Anna ha ricordato l'indimenticabile protagonista di È un gioco da ragazzi) si ritrova da un momento all'altro al centro di una Apocalisse assai ben riprodotta: versi di bestie, pioggia di melma verde, demoni, autocombustioni ecc..

Sperando di non aver fatto errori, ecco il mio percorso:

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
1) INIZIO, chiesa di San Giovanni. Chi è che mi si insinua nella mente? Cristo o il Diavolo. Quindi abbiamo il primo bivio.

2) DIAVOLO  (da lì proseguo alla borsetta)
oppure
3) CRISTO (che però è sbagliato. È come se fosse una ID)

4) BORSETTA (al "Diavolo" c'è scritto qualcosa che hai visto durante il tragitto. Cioè scorrendo le pagine si è vista la C.I.).
La C.I. si risolve con un bivio per Anna Marrone o Marrone Anna ma non ho saputo tradurre i simboli. Dopo tre giorni passati a cercare sulla tastiera i simboli, su internet le chiavi militari lacedemoni, la chiave personale dell'imperatore Augusto (quest'ultima l'ho trovata ma non era possibile applicarla al testo scritto sulla C.I.), l'alfabeto sanscrito e a ragionare sulla pagina 342 di Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcìa Màrquez, mi sono arreso.
La migliore soluzione che ho trovato è stata la frase (a pagina 342 appunto) nel libro di Màrquez "...Aureliano saltò undici pagine per non perdere tempo con fatti fin troppo noti..."
Allora da pagina 7 del Corto ho aggiunto 11 e sono finito a pagina 18 dove c'era Anna Marrone. Sono consapevole che questa non è una soluzione ma credo che i simboli davvero non c'entrino nulla.
Il fatto che si debba cercare un colore poi, cosa c'entra? Non è una sciarada e non c'entra niente con gli altri indizi. Sembra appeso li a caso. E perché dovrei tenere bene a mente il passaggio del libro di Màrquez, come scrive espressamente l'autore? Sembra voglia dire che la soluzione sta lì, in Cent'anni di Solitudine e invece non è così.
La soluzione proposta da Yaztromo nella recensione di Prodo, poi, anche se giusta non mi è piaciuta per niente. Non ha alcuna logica all'interno del racconto, non è una sciarada e non si può dedurre dalle info del testo, è troppo causale.

4) MARRONE ANNA (speculare di ANNA MARRONE: secondo bivio del racconto)
Vado a TOPONOMASTICA perché vedo il sorcio mangiare l'uovo (manca la N in NON MASTICA).

5) TOPONOMASTICA (topo No "N" mastica). Qui mi viene detto di risolvere l'enigma dell'iscrizione. Vado a "procedi" dopo aver recuperato la prima parte 1/2 (rossa, 3,1: CA) dell'enigma di True path.

6) PROCEDI (sotto i simboli giallo/arancio ci sono 7 lettere: PROCEDI).
Qui mi viene detto del mobile vetusto e il programma che cita i ROM nella maniera politicamente scorretta (zingari): il risultato è Rom antico. Ma viene anche citato il Corto di Adriano True path (opzione esterna al racconto, non si può sapere se non si è letto il racconto dell'anno scorso) quindi si può andare anche al paragrafo TRUE PATH.
In fondo viene anche detto di usare la mente e il nome del profeta che fuggì nel deserto (Psichedelia)
Puoi andare dunque in 3 posti: ROMANTICO, TRUE PATH e PSICHEDELIA. Questo è il terzo bivio del racconto.

7) ROMANTICO
Prendi il foglietto nero 1/1 (1,21: AU) di true path e prosegui a PSICHEDELIA perché vengono citate la mente e il profeta che fuggì nel deserto.

 8) TRUE PATH (vai qui perché ti compare il fantasma che dice "cerco mio padre Charles" al paragrafo "procedi". Poi al paragrafo "true path" il testo mi conferma che sono nel giusto citando il profeta che fuggì nel deserto (Elia) e il tizio del blog che usa termini tamarri (Doc Manahttan). Inoltre qui dice che "davanti al diavolo spesso la gente si caga addosso". Torni a PROCEDI e vai a ROMANTICO e da li, dopo aver preso il foglietto nero di true path, vado a PSICHEDELIA.

9) PSICHEDELIA (arrivi qui grazie alla sciarada tra psiche e il profeta Elia come suggerito in fondo a ROMANTICO e in fondo a PROCEDI e come espressamente detto anche a TRUE PATH). Per capire il prossimo tassello bisogna unire la "ressa" del Lucca Comics e "dotto" il nano di Biancaneve.

10) DOTTORESSA (a "psichedelia" il nano Dotto e la ressa del Lucca Comics ci porta a "dottoressa"). Ci viene già suggerito testa/mento ma non si va li. La sciarada qui è tra monarchi (RE) dentro le strutture da campeggio (IN TENDE).

11) INTENDERE  arrivi qua da "dottoressa" e trovi la seconda citazione di true path 2/2 (foglietto rosso 5,22: EV). Poi ci viene detto (per la seconda volta) di usare testa e mento.

12) TESTAMENTO  (a "dottoressa" ci viene chiesta l'unione della testa e del mento ma non è da li che si arriva qui. Ci si arriva da "intendere"). Non c'è la sciarada ma un indovinello classico per giungere a "diaframma"

13) DIAFRAMMA (a "testamento" i cantanti lo usano per articolare i suoni, metodo contraccettivo e pezzo di macchina fotografica). Viene espressamente detto di usare i foglietti.

14) CAVEAU (arrivo qua perché ci viene chiesto di usate i foglietti di True path). Da qui si va ad evacua ricordando il suggerimento del paragrafo "TRUE PATH"

15) EVACUA (perché a "True path" dice che davanti al diavolo la gente si caga sotto?). Spostando le lettere si ricava evacua da Caveau ma è brutto come indovinello e ancora una volta è troppo casuale.

Paragrafi ininfluenti:
-sbattimento
-barzelletta
-versamento
-delibera comunale
-transustanziazione
-respingente
-citazionismo
-travestimento
-frangipane

Secondo me sono troppi e troppo lunghi.
Ho trovato qualche errorino ma poca roba:
A BORSETTA "Della documento" e "Dei protagonista"
A DOTTORESSA "sono successo".

Insomma, una giocabilità legata alla risoluzione di 6 sciarade (carine e giuste) e di altri 5 indovinelli "campati per aria" che non mi sono piaciuti. Io avrei fatto tutto il Corto con le sciarade, senza dubbio.

Longevità e trama
La trama non è per niente male, anche accurata in certi passaggi dove vengono descritte le varie "piaghe" che stanno cadendo sulla Terra. L'autore scrive bene e usa una cadenza ironica non eccezionale ma passabile. A volte cade nell'errore (a mio avviso) di parlare al lettore, inficiando un'immedesimazione altrimenti ottima. Sarebbe stato bello vedere un Corto con questo tema ma impostato in maniera classica, con qualche sciarada e/o indovinello ma senza l'impostazione "alla True path" dove il gioco è l'enigma stesso.

Totale
Questo Corto mi è piaciuto nella fase narrativa e nello stile dell'autore: complimenti, davvero.
La parte game lascia abbastanza a desiderare, soprattutto per gli indovinelli diversi dalle sciarade.
Non mi è piaciuta l'esternazione autocritica che il Corto fa schifo, è una merda ecc...

Voto inviato a Baba

Fa che ciò che ami sia il tuo rifugio

Anima di Lupo
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Re:

Aloona ha scritto:

Yaztromo: te quest'anno ce l'hai proprio con l'ammissibilità più o meno lecita dei corti. XD [...]
penso sia una delle clausole prese pari pari e pro forma dai regolamenti precedenti.
[...]
In ogni caso, già il fatto di avere "l'opzione di sbagliare" è certamente un'opzione.
[...]

... ah...

monpracem
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Re:

Anima di Lupo ha scritto:


Non mi è piaciuta l'esternazione autocritica che il Corto fa schifo, è una merda ecc...

Io invece ho apprezzato l'onestà intellettuale. Forse potevo dargli mezzo voto in più, in effetti hmm

GGigassi
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Re:

.................. O_O

Massimo rispetto!!!

...intanto per l'autore misterioso che dimostra talento e una mente fervida (pero' mancando sostanzialmente il "colpo", come spieghero' poi.)
...e poi per la stoffa dimostata dagli utenti del forum.
Per la serie: "Lo critico, pero' gioco fino in fondo perche' lo voglio capire bene".
Veramente complimenti a tutti per la passione dimostrata e, in special modo a Prodo, che nostante gli anni e fatiche librogammesche di ogni genere e' sempre sulla barricata cercando di scovare il buono di ogni lavoro con instancabile pazienza! La sua guida m'ha fatto cadere la mascella (oltreche' salvarmi spesso!)

Si perche' lo dico subito: il principale difetto di questo corto, a mio avviso, e' quello di prendere troppo dal lettore! L'autore misterioso era partito con una bellissima idea per la struttura, spiazzante e "diversa"... Ci sono pochissime delle cose esplicite che troviamo normalmente nei libriGioco convezionali: non ci sono indicazioni precise ne' rimandi a paragrafi. Ci sono degli enigmi ma spesso manco questi  sono chiari: dobbiamo "scovarli" noi, tra le righe del testo!
Ho attraversato varie fasi: la prima esaminando il corto globalmente, come faccio sempre, e subito venendo catturato dal testo dei noti paragrafi "burla". ...scherzetto perfettamente riuscito, caro autore misterioso, visto che - dopo l'iniziale sensazione di WTF?!? - m'e' scattata la risata liberatoria di chi e' finito nella trappola come un pollo! bigsmile
Nella seconda fase mi son detto: "Ok, adesso comincia il gioco serio"... no, non comincia... che e' sta roba? cosa devo fare? E qui, lo ammetto, e' stato spiazzante e affascinante capire per gradi la logica del gioco... genialata che non staro' a spoilerare (e' tutto un "aguzza la mente") ma che purtroppo, per come e' stata realizzata, comporta 3 grandi problemi:
1) gravuccio: con tanta importanza dedicata agli enigmi, la trama sembra portata avanti giusto come "collante". La premessa parte alla grande... poi pero', pur restando scritto bene, offre una protagonsta che salta di palo in frasca coi pensieri, giusto per introdurre il prossimo enigma... Peccato, avrei gradito ogni tanto una pausa in questo meccanismo di gioco, per dare corpo alla storia.

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Autore, attenzione,  che ho detto:
"per dare corpo" ...non "per andare di corpo"! E' diverso, eh!  rolleyes 
2) grave: e' evidente che la tecnica dell' "enigma ti dice dove andare" riduce il libro ad un percorso sequenziale. Io l'ho trovata originale ed affascinante ma non posso ignorare che il concorso e' per racconti "a bivi" e qui di bivi c'e veramente il minimo sindacale per non essere esclusi.
Come sembra aver scoperto Prodo nella sua analisi (aiutato anche da altri) i paragrafi "procedi" e "dottoressa" dovrebbero contenere doppi enigmi che portano a paragrafi diversi. Sarebbe un notevole caso di narrativa a bivio "proprio" ma "completamente implicito" e tanto di cappello all'autore. Pero' per cambiare realmente la mia opinione in merito, l'autore dovrebbe dimostrarci (a fine concorso) che c'eran vari altri casi del genere, disseminati nel corto.
Che a questo punto, evidentemente, non siamo stati in grado di cogliere. Colpa nostra, anche perche'...
3) ... l'ho gia' detto, questo corto pretende troppo dal lettore! Non sono contro gli enigmi difficili (anzi sono quelli che danno maggiore soddisfazione). Sarebbe bello vivere in un mondo ideale dove ho giornate libere da dedicare ad elucubrare su cosa intendeva dire il libro in risposta ad una domanda che non ha nemmeno fatto (!) Qui si parte "duro" da subito e, nel proseguio, gli indizi vengono dati con toni  sempre piu' beffardi! Una bella pretesa anche la quantita' di citazioni buttate sul lettore come fosse tutto noto.  Insomma, ho la sensazione che l'autore sia di quelli con una gran bella testa (lo dico sinceramente e senza ironia) ma, almeno per quanto mi riguarda, avrei gradito una partenza piu' graduale per non shockare noi poveri umani!

In definitiva lo ritengo un esperimento molto affascinante nel "concept" ma mi unisco a varie critiche gia' piovute sul topic : forzature nell'inserimento del tema "nerd", livello minimo di scelte, finali ironici ma senza"crederci veramente", sopprattutto una protagonista abbozzata e dai ragionamenti forzati...
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 ...tanto che al lettore viene continuamente da chiedersi: ma sta tipa, di testa... e' un po' TOCCA ...o e' SANA???   

( Tie'! ...caro autore, beccati pure tu la sciarada!  bigsmile )
Voto ampiamente sufficiente, e anche qualcosa di piu', ma con un piede sul freno perche' e' anche un'opera decisamente "non per tutti", sotto molti aspetti.
Voto inviato ad Aloona.

Seven_Legion
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Re:

Con Apocalisse! l'autore ha voluto tentare la rischiosa strada della sperimentazione per centrare la vittoria. A mio modesto avviso non ci riesce, anzitutto perché manca la caratteristica fondamentale: i bivi. Ciò che racchiude questo corto è una serie di tracce da trovare nel testo per collegare il paragrafo che si sta leggendo al successivo e spesso queste tracce sono così labili che il lettore è spinto a cercare il collegamento scorrendo i paragrafi, ossia barando.
Il regolamento è tutto nella definizione di sciarada posta all'inizio. Nulla di più si può fare dal punto di vista "game". Personalmente ho cercato di insistere nel tentare di risolverlo onestamente, ma l'elevata difficoltà e di conseguenza le lunghe pause nella lettura mi hanno fatto perdere interesse.
Anche la rigiocabilità è prossima allo zero.
In conclusione, mi sono trovato veramente in difficoltà sia a giocarlo che a esprimere un voto per un lavoro così particolare ma confrontandolo con le sensazioni che mi hanno dato tutti gli altri corti che ho letto e giocato negli ultimi due concorsi, non posso che posizionarlo in basso nella mia personale classifica. Peccato perché lo stile e la prosa sono più che buone.
Voto inviato ad Aloona

Votiamo In Enciclopedia!
Copiate i messaggi prima di inviarli -pericolo slog/perdita dati!-

sancio
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Re:

A me mi ha piaciuto moltamente!

(volevo scrivere anche io una recensione colta)

Vittima sacrificale "abbastanza vergine da non sapere come va il mondo" (cit.)

Lunargento
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Re:

Preannuncio che i nostri giudizi verranno pubblicati tra domani e martedì. Ci scusiamo, ma la voce informale della giuria ha un weekend di fuoco e non nel senso che pensate voi. Magari.

A head full of dreams

Aloona
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Re:

Aloona ha scritto:

Ci scusiamo, ma la voce informale della giuria ha un weekend di fuoco e non nel senso che pensate voi.

E qual è il senso a cui pensiamo noi? Il mistero si infittisce.


Ma intanto si è fatta una certa e devo votare questo corto. Tanto lo so che anche quest'anno sono destinato al Tartarughino d'Oro.

Allora, premetto subito che io il corto non lo ho risolto. Non me ne voglia l'autore, ma davvero non ero in grado. Io amo questi giochini, sia ben chiaro, avendo passato innumerevoli pomeriggi con la Nonna (buonanima) e "La Settimana Enigmistica", ma in un librogioco cerco altro. Mi vanno bene gli enigmi matematici "à la Dever" o i true path "à la Livingstone", ma basare un corto solo su questo è troppo.

Iniziamo con lo stile. Io direi che è brillante, perché l'autore misterioso coglie benissimo i pensieri della nerd/geek/otaku/altro diciassettenne, auto-emarginata e razionale, ma pronta anche a eccessi ormonali non da poco. Questo richiedere un notevole sforzo interpretativo, perché è ovvio che l'autore appartiene alla categoria (non mi risulta che al forum partecipino ragazzine minorenni. Ci sono anche piccole perle qua e là, tipo la lettura di Marquez senza davvero capirlo, ma solo per darsi un tono da intellettuale (ai miei tempi lo vedevo fare con Dostojevski). Insomma, chi ha scritto questo testo, oltre che un enigmista è anche un bravo narratore: chapeau. E, credetemi, uno stile scorrevole è un vero... No, non dirò quella parola!

Ok, torniamo a noi. Come accennavo, tutto il gioco comprende un paio di indovinelli, un messaggio in codice e una serie di sciarade. Tra l'altro, cosa secondo me più grave, le possibilità di perdere i tre indizi fondamentali si basa solo sulla sciarada che uno deicide di risolvere nei tre paragrafi corrispondenti. Avrei preferito qualcosa come "se non sai cosa sia X allora pensa a Y".
È evidente, come altri hanno sottolineato, che l'autore non si stia prendendo sul serio, visto anche il paragrafo auto-deprecativo o quello in cui consente al lettore di barare comunque, tanto chi se ne frega. Niente di male, non è certo il primo corto-parodia che vediamo. Anzi, secondo me questo aggiunge qualcosa al fascino dell'avventura: noi siamo qui incaponiti e l'autore misterioso se la ride delle nostre bestemmie.
I pragrafi riempitivi mi lasciano abbastanza indifferente, ma capisco la necessità di "farcire" un po' il testo prima di presentarlo. Diciamo che sono come la carta di imballaggio: ci dia un'occhiata, scoppi un po' di bollicine per divertirti e poi la voli nella spazzatura senza un secondo pensiero.

Per l'attinenza al tema non ho problemi a riconoscere l'Apocalisse quando la vedo (solo che non vorrei essere lì quando accadrà), ma il "nerdismo" di Anna Marrone è più un "informed attribute" che altro. Alla fine gli enigmi sono volti chiaramente al lettore ed è lui a usare il proprio ingegno enigmistico.

Insomma, "Apocalisse!" è un racconto sperimentale, dalla forma impeccabile ma non immediatamente fruibile. Ragione per cui non gli posso dare un voto sufficiente.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re:

Racconto - diciamo - "sperimentale" che mi è piaciuto per alcuni aspetti, molto meno per altri.
Nel complesso - per quello che riguarda gli elementi negativi - l'ho trovato troppo spesso "non-sense" ed estremamente criptico. Questi 2 elementi - oltretutto - sono un po' troppo forzati e "ostentati", della serie "eh guardate, ho scritto una roba che si capisce poco" e questo credo sia il suo principale difetto.
Gli "enigmi" (uno dei quali risolto grazie a Prodo e altri 2-3 fondamentalmente barando/per tentativi) li ho trovati proprio noiosi, la maggior parte delle volte "difficili" non tanto per la complessità dell'enigma in se, quanto piuttosto ma per la mancanza di indizi e la fumosità/incomprensibilità del tutto.
Nel complesso la storia è brevissima - e in fondo piacevole - ma è troppo diluita tra numerosi paragrafi troppo astrusi, paragrafi "filler" e inevitabili errori nell'interpretazione degli enigmi: tutto questo "allungare il brodo" fa perdere molto mordente ad una sceneggiatura altrimenti abbastanza interessante.
Infine, per chiudere l'elenco dei difetti, non mi è piaciuto per niente il fatto che il "soggetto" del racconto - l'apocalisse appunto - sia stato spoilerato fin dal titolo, quando avrebbe potuto essere una sorta di piccolo colpo di scena/rivelazione - diciamo - di metà racconto.
Per quello che riguarda gli elementi positivi direi sicuramente il soggetto che sebbene spoilerato mantiene un suo fascino e mi ha molto ricordato un bellissimo film di qualche anno fa, "This is the end", arrivato in Italia come "Facciamola finita", che consiglio a tutti di vedere assolutamente.
Abbastanza divertente anche il linguaggio a tratti scurrile che rompe la monotonia rispetto alla "solita roba", anche se in altre parti ho trovato la forma di scrittura e i termini utilizzati un po' farraginosi (forse era un effetto voluto, ma nel non-sense/incomprensibilità complessiva è veramente difficile capirlo).
Infine, sicuramente validi i 2 finali.

Dovendo sintetizzare il mio giudizio, direi: SPADE, NON SCIARADE!

Voto inviato a Babacampione

Still
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Re:

Sui paragrafi "extra" s'e' detto di tutto:
-Che son troppi oppure peccato che sian messi solo all'inzio.
-Che siano messi per scherzo o soltanto un far "riempitivo".
Io ho l'impressione che siano li proprio perche' la gente normalmente, in mancanza di bivi espliciti, proseguirebbe a leggere avanti e quindi l'autore li ha messi in coda ai primi paragrafi in modo da abituare il lettore all'idea che deve trovare diversamente il posto dove saltare...
Ecco perche' dopo un po' non servono piu'.
Comunque, a giochi finiti, l'autore ci chiarira' il senso... wink

Seven_Legion
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Re:

Still ha scritto:


SPADE, NON SCIARADE!

applauso

GGigassi
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Re:

Come per tutti gli altri corti, parto da ciò che si nota al primo impatto.
E qui le cose che si notano sono due, e sono entrambe eccezionali:
la prima è che questo corto ha un regolamento molto complicato, ma così intuitivo che si riesce a comprendere dal primo paragrafo senza che ci venga spiegato. Questo aspetto, secondo me, è incredibile e molto innovativo (è il primo corto in cui vedo realizzata una meccanica di deduzione delle regole, o almeno è il primo in cui vedo realizzata questa meccanica così bene), tanto da spingermi a pensare che, in questo ambito, il corto sia riuscito a fare molto meglio de "La nebbia" (che prendo ad esempio perché è considerato da molti il miglior corto ad enigmi) in cui, malgrado ci fosse un regolamento che spiegava punto per punto, mi ci sono volute quattro letture prima di capire appieno le indicazioni per passare da un paragrafo all'altro.
Subito dopo aver osservato il testo nella sua interezza, il mio occhio è stato inevitabilmente attirato dal titolo del paragrafo "evacua": e qui, autore misterioso, ti dirò la verità, mi sono commosso. Sarà che sono stato io ad imbattermi in quella parola, ma sei stato davvero geniale ad inserire lo stesso enigma di True Path in chiave parodistica.
Sono fiero di affermare che, sotto molti aspetti, questo corto è il Fi'a'za del 2017.
E per me non potrebbe esserci complimento migliore.
Innovativo, geniale, folle, questo corto ha reinventato a livello logico il concetto di librogame come non succedeva da almeno due anni.
Anche lo stile, frizzante e allegro -quasi mai banale - contribuisce a rendere l'opera ancora più godibile, con un umorismo tagliente che sicuramente riesce a strappare qualche risata.

Se il primo impatto è grandioso e fenomenale, leggendo più volte, però, ci si rende purtroppo conto che l'idea iniziale dell'autore non è supportata da una realizzazione all'altezza e che spesso vari spunti non sono stati sfruttati come avrebbero meritato: tutto ciò trasforma il corto da eccezionale a buono/mediocre.
La storia è abbastanza banale e stereotipata, con un finale, purtroppo, molto approssimativo, in cui non si spiega bene cosa sia successo (quasi nessuna sottotrama della protagonista viene chiusa per bene).
La stessa protagonista (ma in generale tutti i personaggi) non è credibile perché ha una psicologia che non è coerente con il suo background: fidati autore, te lo dice un diciassettenne liceale, che ti assicura che una mentalità del genere è di una ragazza delle medie, non di fine superiori.
Gli enigmi, e in particolare tutti gli enigmi che non sono sciarade, non sono così ben pensati (mi dissocio, però, da chi ha addirittura cercato l'immagine della lapide su google: dai ragazzi, strabuzzando un po' gli occhi si risolve benissimo!).
La longevità è sicuramente un punto dolente visto che il corto è brevissimo (tu stesso, autore, lo ammetti dandoti la zappa sui piedi) e la rigiocabilità è zero dato che c'è un unico true path.
Persino i paragrafi nascosti, in cui l'autore aveva interamente carta bianca su cosa scrivere, diventano il peggiore degli incubi per il recensore che, per essere sicuro di non essersi perso niente, si mette a leggerli tutti dall'inizio alla fine. L'unico che mi ha un po' intrattenuto, penso sia stato quello della barzelletta, ma mi aspettavo sicuramente di più.

Voto inviato ad Aloona, con la speranza che l'autore rimetta mano a questo corto che potrebbe diventare un vero capolavoro.

FinalFabbiX
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Re:

Cioè, boh.
L'enorme problema delle parodie è che sono parodie. E a me piacciono poco, perché è un avvoltolarsi su qualcosa che originale non è.

E dire che di originale qui c'è una premessa grandiosa. Un regolamento nascosto, un enigma che dà il via a una serie di enigmi.
Ma poi ci si perde. Lo stile scorrevole c'è, ok, ma i contenuti non mi soddisfano. Poi, che per arrivare in fondo serva conoscere un blogger e un Corto del passato... bah. L'autoreferenzialità è una brutta bestia, e il fatto che siamo in 4 gatti a parlare di librogiuochi non è un'attenuante.

Mi scuso per la fretta, ma altri hanno detto cose più interessanti delle mie che condivido. All'autore basterà! wink

Voto inviato a Babacampione

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

I miei racconti

Apologeta
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Re:

Stavolta ho davvero una manciata di minuti per votare...

PRO
- è per certi versi molto divertente;
- ha una componente di enigmi che comunque tiene impegnato il giocatore;
- la parodia è ben fatta, la continua presa in giro a True Path e i numerosi altri riferimenti sono ben riusciti;

CONTRO
- troppo breve;
- ci sono troppi paragrafi riempitivi usa-e-getta, che una volta letti non servono più a molto;
- la rigiocabilità è molto bassa: dopo averlo finito non ci sono più molti stimoli a rigiocarlo;
- l'assenza (o quasi) di bivi.

Ad ogni modo, Apocalisse! è stato divertente, ma sicuramente si potevano sfruttare meglio i paragrafi (mettere meno riempitivi, o farli più corti) e mettere almeno qualche bivio reale.
La sensazione è che ci sia un'unica strada da percorrere, quindi il tutto si traduce nella risoluzione di enigmi e sciarade, cosa che se segue la lettura di tutto il corto alla lunga può risultare un po' monotona.
Comunque bravo autore, meriti un applauso per l'idea di fondo e per l'innovazione.

Voto inviato ad Aloona.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re:

Come preannunciato, ecco i nostri (tardivi) giudizi. Perché noi giudici ci facciamo desiderare.

babacampione ha scritto:

Apocalisse! È un divertente racconto che si ispira, senza neanche nasconderlo, a un bel Corto dello scorso anno che ha suscitato emozioni contrastanti tra i lettori.
Declina però il True Path in maniera scanzonata, senza pretendere di voler sorprendere a tutti i costi e generare dibattito: mi sembra un divertissement dell'autore che ci regala questa piccola per lo più fatta di enigmi più o meno difficili, ma tutti gustosissimi da risolvere.
Ne ho apprezzato la mancanza di Regolamento e dell'influenza del caso, cosa che in un Corto di questo tipo stonerebbe di certo.
La scrittura è piacevole e la narrazione scorre via rapida, proprio come un divertente passatempo per una mezz'oretta libera, con alcune piccole perle tra i paragrafi che non appartengono al true path (ho apprezzato particolarmente il paragrafo su Franco e Ciccio).
Interessante anche la presenza di un doppio finale.
Entrambi calzano appieno con lo stile di questo racconto e sposano alla perfezione lo spirito che anima l'autore.
A questo punto avrei potuto dare anche un voto altissimo a questo Corto.
Non me ne voglia l'autore se non lo farò: non ho mai amato i Corti demenziali e non cambio la mia posizione oggi che svolgo il ruolo di Organizzatore.
Ricorderò a lungo questo Corto, ma non lo posso considerare tra le pietre miliari della pluriennale storia del Concorso di Librogam's Land, che hanno saputo coniugare regolamento, narrazione e intensità della storia in maniera sublime.
L'opera comunque merita un voto alto e, nella mia personale classifica tra i Corti demenziali di tutti i tempi, sale sicuramente sul podio.

***

Hieronymus ha scritto:

Apocalisse!
Dal titolo mi aspettavo qualcosa di non banale, e ci ho azzeccato. Un titolo così banale non poteva che anticipare qualcosa di originale e bizzarro.
Adoro la letteratura dai contorni umoristici, e questo corto lo accolgo a braccia aperte (o forse sarebbe meglio dire "a occhi aperti"), anche se allo stesso tempo non mi ha appassionato più di tanto.
Andiamo per gradi.
Non abbiamo introduzione, non abbiamo regole, e questo per me è più un pregio che difetto, se lo rapportiamo al resto del corto, che ci getta subito in pasto a una serie di enigmi.
Parlare di questo corto senza dare spoiler è molto difficile e mi limiterò a tracciare un quadro generale. Anzitutto la protagonista è quella che vorrei io come compagna, una nerd! Mai che riesco a trovarne un a disponibile, ma questo non ha niente a che fare col concorso...
Scrittura fluente anche se a tratti trovo che sia forzatamente ironico anche quando non dovrebbe. Ben descritto il cataclisma a tema col concorso.
Ma nel tutto, il vero protagonista è True Path, ovvero la sua parodia. La parodia di un vecchio corto. Un'idea fantastica! E se l'anno prossimo qualcuno facesse la parodia di questa parodia?
Staremo a vedere.

(No, l'ultima frase non te la pubblico. Hai rotto. *Aloona*)


***

Aloona ha scritto:

Due parole: folle e originale.
Normalmente non sarebbe il mio genere di librogame; ma forse per questo è da apprezzare maggiormente, in quanto riesce a farmi dannare (passatemi il gioco), ridere e aggrottare la fronte in parecchi passaggi. Classico Corto che spaccherà il pubblico tra amanti dell'enigma e classicisti che ne hanno piene quelle cose con cui si catturano i Pokémon, ma… ahi ahi… ciò che trovo più difficile in questo libro non sono tanto gli enigmi, quanto (passatemi anche questo) stabilire la difficoltà del libro.
Una volta capita la chiave, gli indovinelli non sono poi così tosti; alcuni, vedi il foglietto del diavolo o l'epigrafe di San Giovanni, sono di una semplicità addirittura imbarazzante; tanto da non essere riuscita a risolverli sulle prime, per aver ricercato soluzioni complesse, rifiutando l'idea che fossero così semplici. Quel che ho riscontrato è invece una certa "incoerenza" nel metodo. Per meglio spiegarmi, ho passato moltissimo tempo a ricercare sciarade plausibili già nel primo paragrafo, senza riuscire a trovarle, fino a ricorrere per disperazione all'aiuto del pubblico. Ho scoperto che, in effetti, non sbagliavo: era quel che cercavo a non essere sempre presente. Come arrivare, infatti, al paragrafo "borsetta", se non a intuito ("dove inizio a cercare la mia identità? Ma dalla carta! E dove sta la carta? nella borsetta!"), mancando totalmente nel testo elementi che formasse questa parola? Idem per "Cristo" e "diavolo", cui posso arrivare solo a intuito; trattandosi, però, di "paragrafi d'aiuto" ci si può anche stare; ma nel PRIMO paragrafo principale, mi aspetto che vi sia subito modo di applicare la chiave suggerita. Le sciarade con cui abbiamo a che fare non sono poi testuali, ma, a loro volta richiedono la risoluzione di veri e propri rebus: l'indicazione iniziale può addirittura fuorviare, in questo senso, lasciandoci a cercare parole presumibilmente già presenti nel testo, ma che in effetti non ci sono. Sarebbe bastato aggiungere un altro piccolo indizio, ad esempio  la stessa definizione di "rebus".
D'altra parte, "un po' di fantasia, Alo!", grida una voce nel mio cervello (che non so assolutamente da dove provenga… ma forse è il mio cervello che ha svalvolato del tutto e io sono la Nerd) e forse per gli altri non cambia poi molto. C'è da dire che, nel tentativo di riscattare il mio q.i., ho dato in pasto il racconto ai migliori enigmisti/betatester tra i miei amici e neanche loro sono riusciti a venirne a capo senza andare a leggere tutti i titoli dei paragrafi, per procedere poi a ritroso e cercare di intuire quali potessero abbinarsi meglio ad alcuni indovinelli. Emblematico quello della "toponomastica". Ma in fondo… fanculo, lo dice l'autore che possiamo barare come ci pare!
Quanto al resto: siamo di fronte a un'ironia fortemente dissacrante, che non risparmia niente e nessuno (Corto e lettori compresi), condito da un finale dal gusto Jacovittiano, in cui l'apparente "nonsense" delle nostre azioni assume un senso impeccabile alla luce dei giochi di parole (come solo sa chi abbia avuto la fortuna di incappare bravura di scoprire il paragrafo "True Path"), in linea con l'intero lavoro. La scelta di una protagonista femminile è sempre gradita, anche se la caratterizzazione del personaggio risulta, in questo caso, per lo più di un pretesto funzionale agli enigmi; il nostro autore riesce, tuttavia, a tratteggiare la psiche di una nerd "hardcore" (così hard da essere quasi superata) con le giuste pennellate, se non rendendocela "simpatica", quantomeno lasciandoci solidarizzare.
Interessante la scelta di rovesciare le classiche iconografie del Bene in figure maligne: santi che divengono demoni, il diavolo in veste angelica. Suggerisco all'autore, se già non l'avesse fatto, la visione di "Legion".

A head full of dreams

Aloona
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Re:

Aloona ha scritto:

Suggerisco all'autore, se già non l'avesse fatto, la visione di "Legion".

Dovresti specificare che si tratta di una serie TV, senno' magari la gente crede che deve ubriacarsi fino ad avere le visioni del sottoscritto!...   bigsmile

Seven_Legion
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Re:

Io veramente parlavo del film... ma fa lo stesso.

A head full of dreams

Aloona
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Re:

Apocalisse! secondo me ha il grande problema di essere troppo “di nicchia”: non tutti apprezzano questa quantità di enigmi. Ma ero consapevole fin dall’inizio che una a buona fetta di voi non sarebbe piaciuto.
Ho deciso comunque di scriverlo nonostante tutto: era un esperimento troppo ghiotto, un’idea troppo particolare per non essere provata... Immaginavo sarebbero piovuti almeno due o tre 4, ma i voti non sono tutto: i librogame sono anche sperimentazione, se non si sperimenta non ci si evolve.
“La nebbia”, in questo senso, è stato un maestro magnifico di sperimentazione, anche se a suo tempo non sono riuscito ad apprezzarlo come meritava.

Butto giù qualche riga per provare a spiegare l’idea che sta dietro ad Apocalisse!.
L’intero corto ruota intorno ad un concetto: l’accanimento.
Troppo spesso, nella vita, capita di accanirci nei confronti di qualcosa/qualcuno, e il mondo dei librogame ne è un ottimo esempio.
Lanci di dadi su lanci di dadi, rigiocare un librogame infinite volte per finirlo, i grafi, le guide strategiche... E’ tutto accanimento. I grafi, soprattutto, sono l’esempio più eclatante. Non si riesce a finire un libro? Molti di noi fanno un grafo in cui indicare i guadagni, le perdite, i nemici, le armi, gli oggetti... si mappa tutto e alla fine si riesce a risolvere il groviglio. E’ accanimento (nel senso positivo del temine, eh...).
In Apocalisse! ho voluto provare a fare questo: scrivere un corto che rendesse nella pratica il concetto di accanimento, con una storia/trama che fossero al servizio di questo concetto.
Ecco come penso sia andata la partita per la maggior parte di voi:
partita iniziale: morte;
altre X partite: sempre la morte;
controllo se c’è almeno un’altra conclusione (-> accanimento): c’è;
controllo se c’è una strada per portare a quest’altra conclusione (-> accanimento): non la trovo;
controllo dei check/oggetti/orologi (+ eventuale grafo), per vedere se riesco (-> accanimento): non riesco.
Non riesco a finirlo: frustrazione. Il voto è 6.

In questo accanimento nel cercare la fine, il paragrafo “Caveau” offre una chiave di lettura: non esiste una strada giusta, non c’è un unico percorso, non esiste “la strada”, il true path. Nella vita non c’è mai una strada giusta, ci sono semplicemente tante strade da percorrere, e non c’è un premio se si raggiunge un certo risultato.
A questo punto, ci si accorge che il paragrafo “Evacua”, riconosciuto da tutti come finale positivo, è in realtà un finale troppo amaro e codardo per essere la fine della storia. E ci si accorge che il paragrafo “Caveau” è l’unico vero finale positivo della storia. Quindi, il corto è perfettamente completabile se si ribalta questo punto di vista.

Ecco, in questo corto ho provato a sperimentare questo tipo di approccio: un ribaltamento dei concetti, come una specie di prova comportamentale. Il continuo rimpallo tra Apocalisse! e True Path è stato un espediente per trattare la tematica dell’accanimento.
Capisco che, come fulcro dell’intero corto, è forse un po’ troppo estremo, pretestuoso, assurdo e difficile da interpretare, ma ripeto ho voluto provare ad uscire un po’ dal classico corto, per scrivere qualcosa di un po’ più “al limite” e poco classificabile.
Il corto è venuto esattamente come volevo: la sensazione straniante, a tratti incomprensibile, esasperata, il non capire cosa succede, il ribaltamento dei concetti, ecc. Dal punto di vista tecnico sono molto soddisfatto, anche se, ripeto, sapevo già che un approccio di questo genere non sarebbe piaciuto quasi a nessuno.

GGigassi
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Re:

Io avevo pensato fosse una presa per il culo di True Path e basta :-O. L'intento era nobile ma per veicolare un messaggio del genere non sarebbe stato più opportuno creare un impianto di gioco a se stante? Ti assicuro che dal mio punto di vista l'ho presa come una goliardata e basta. E comunque quel finale, confermo, è una delle cose più belle che io abbia mai letto in un librogame.

Zakimos
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Re:

Dov'è Adriano? hmm

GGigassi
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Re:

Ovviamente il Corto è una satira dei giochi con indovinelli ed enigmi, assolutamente intollerabili.

Gessyca ed Endriu volevano essere un esempio di nomi “a la page” dati da genitori burini che li storpiano a modo loro pensando di dare un tocco di esotismo con una grafia che non conoscono. Un po’ i Brad e Jonathan di Paolo Bitta ma ancora più cafoni. Ovviamente mi scuso con quanti tra di voi si chiamano veramente Endriu o Gessyca.

La chiavi lacedemoni ecc. sono un riferimento a Cent’Anni di Solitudine di Gabriel Garcia Marquez.

I party arcobaleno sono una leggenda metropolitana che gira nei college americani riguardante festini orgiastici in cui le ragazze si mettevano rossetti di colori diversi e si davano da fare coi ragazzi col risultato di ottenere degli “arcobaleni” colorati nelle loro parti intime.

Anna Marrone è la traduzione di Anne Brown (o Browne), una delle prime donne a scrivere materiale per giochi di ruolo e sicuramente tra le più prolifiche. Davide Cuoco è invece la trascrizione di David Cook, uno degli artefici principali della seconda edizione di Advanced Dungeons & Dragons.

Non vi siete accorti che nel paragrafo prima di “borsetta” le prime lettere di ogni riga formano appunto la parola “borsetta”!
Avevo gettato l’esca nel thread del Corto per farlo rivelare da qualcuno, in modo da rispondere: “Ma questa non è una sciarada! L’autore è un imbroglione! Questo Corto è una merda!” e invece non è successo… sad

GGigassi
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