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Gazzetta 2019
Delibera n. 4 (23 febbraio 2019)


Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  Varie ed eventuali.


L'assemblea si riunisce alle ore 7:31, iniziando la discussione del primo punto all'ordine del giorno.
Alle 7:32 si conviene che non ci sono argomenti da affrontare e l'assemblea viene sciolta in un clima di allegria (!!).
Alle 7:33, quattro micidiali deflagrazioni scuotono la città, in un'atmosfera d'odio così compressa che non si taglia neanche con la motosega.

La Gazzetta 2019 è mia!
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Re:

Fossero tutte così le riunioni di condominio applauso

(Tranne, forse, ciò che è successo alle 7:33) hmm

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
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Re:

La delibera n. 4 è tanto breve quanto intensa.
Incredibile l'escalation di eventi in soli 3 minuti: questi che si svegliano prestissimo sabato mattina per vedersi alle 7:31 con una puntualità assurda, capire in un solo minuto che non hanno niente da dirsi (farsi una chiamata no eh?), chiudere l'assemblea in falsa allegria (si capisce dai punti esclamativi) tanto che dopo un minuto avviene l'orrore. Mi sono immaginato ciascuno dei 60 secondi di quel lunghissimo minuto, chissà quante urla devono esserci state...
Non sapremo mai l'esatto svolgersi degli eventi in quei 120 secondi.

Grandi!

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re:

Gazzetta 2019
Delibera n. 5 (26 febbraio 2019)


Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  Discussione del corto "Alla fine della terra";
-  situazione equivoca TotoAutori;
-  Eventuali e varie.


Alle ore 12:34 l’assemblea inizia la discussione del primo punto all’ordine del giorno:

Alla fine della terra
Informazioni di base:
Titolo: Alla fine della terra
Illustrazioni: No (e non se ne sente la mancanza(
Ambientazione: Ambientazione?? Un luogo imprecisato che confina a nord con Diazepam, a sud con Alprazolam, a est con Aclonium, e a ovest con una nube fatta di acidi, clorofenoli ad alta concentrazione, anfetamine e vapori sulfurei.
Enigmi: Se vabbè, mettiamoci pure gli enigmi e abbiamo fatto tombola!
Resoconto statistico:
Numero di pagine: 27 (qualcuno fa notare che è quasi la metà delle pagine del primo corto)
Numero di paragrafi utilizzati: 60 (il dato non tiene conto della rotazione terrestre)
Instant Death: 2 (il dato è stato elaborato da DarkSeed, per qualsiasi tipo di protesta o ricorso rivolgetevi pure a lui!)
Utenti che hanno espresso un giudizio: 17  (il dato è incerto, visto che tiene conto dell’umidità alle 7:10 di mattina)
Pagine del thread alla mezzanotte: 6
Numero di messaggi alla mezzanotte: 54
Resoconto dei contenuti:
Attinenza col tema: Si, attiene.
Giudizio sulla struttura: ONOFRIO DEL GRILLO prende la parola e chiede di verbalizzare questo segue: “Possibile che nessuno abbia notato che la Delibera n. 3 è errata e che vengono mischiati primo e secondo corto?”.
L’assemblea, per protesta, abbandona l’aula, tra atroci urla e rumore di vetri infranti.

Ore 12:51. I componenti del gruppo rientrano in sede: OXFORD è completamente sporco di fango, ONOFRIO DEL GRILLO è così zuppo che neanche il contatto con un termosifone riuscirebbe ad asciugarlo. EL LOCO appare completamente disidratato e in grave stato di ipotermia. CHISSENEFOTT’, infine, è completamente ricoperto di miele (probabilmente miele d’acacia, stando alla smorfia della scimmia intenta a leccarlo), coriandoli, noce moscata e basilico.
In un clima completamente surreale, l’assemblea riprende.
Viene archiviato il primo punto all’ordine del giorno dopo una bestemmia proveniente dall’oltretomba, quindi si passa alla discussione del punto successivo: la situazione del TotoAutori merita un appunto. EL LOCO interpreta la ripetizione della prima gazzetta del TotoAutori come una chiara provocazione politica filo-coreana, cosa che va in conflitto con l’interpretazione di CHISSENEFOTT’. Questo genera una rissa, saggiamente placata da ONOFRIO DEL GRILLO.
Il cinguettio del canarino introduce infine l’ultimo punto all’ordine del giorno, al che EL LOCO fa notare a tutti che il punto è equivoco e andrebbe scritto al contrario, cosa che lo fa uscire completamente di zucca e si rende protagonista di una sceneggiata della quale – per rispetto di coloro che soffrono – si preferisce omettere i dettagli.
L’assemblea si chiude in modo tragico con un peto della segretaria, che scatena un’indignazione tale che la sala rimane deserta.

Ore 13:10: rientrato in sala per controllarne l’agibilità, ONOFRIO DEL GRILLO constata che il canarino, unico essere vivente rimasto in sala al momento della tragedia, è rimasto segnato dal metallo della gabbietta nel suo disperato tentativo di fuga.
Si mette a verbale che la pressione sulle sbarre è stata talmente forte che ora il canarino ha delle strisce prive di piume.
Tutti i danni morali verranno addebitati alla segretaria (art. 67 cod. di aerazione degli immobili n. 679-ter).

La Gazzetta 2019 è mia!
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Re:

Un'altra riunione andata in vacca in un'escalation senza controllo applauso  applauso  applauso  lol  lol  lol

La Gazzetta 2019 è mia! ha scritto:

Giudizio sulla struttura: ONOFRIO DEL GRILLO prende la parola e chiede di verbalizzare questo segue: “Possibile che nessuno abbia notato che la Delibera n. 3 è errata e che vengono mischiati primo e secondo corto?”.
L’assemblea, per protesta, abbandona l’aula, tra atroci urla e rumore di vetri infranti.

yikes Ma è vero!
In realtà quando ho letto la delibera n. 3 non avevo ancora letto il secondo corto! Visto il regime di caos delle riunioni, ad ogni modo non ci avevo trovato nulla di eccepibile smile2

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
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Re:

La Gazzetta 2019 è mia! ha scritto:

Ore 12:51. I componenti del gruppo rientrano in sede: OXFORD è completamente sporco di fango, ONOFRIO DEL GRILLO è così zuppo che neanche il contatto con un termosifone riuscirebbe ad asciugarlo. EL LOCO appare completamente disidratato e in grave stato di ipotermia. CHISSENEFOTT’, infine, è completamente ricoperto di miele (probabilmente miele d’acacia, stando alla smorfia della scimmia intenta a leccarlo), coriandoli, noce moscata e basilico.

Questa scena è di una profondità unica.
Facendo due conti, l'assemblea è iniziata alle 12:34, ammettiamo anche che la prima analisi sia durata circa 6 minuti: sono le 12:40, ora ipotetica in cui i quattro escono dalla sede [cit.] "tra atroci urla e rumore di vetri infranti".
Rientrano alle 12:51, dopo 11 minuti.
Ora, ammettiamo anche che fuori ci sia stato un uragano (cosa che non mi risulta essere avvenuta ieri in Italia...), le condizioni di ONOFRIO DEL GRILLO potrebbero pure essere plausibili, magari si è fatto un bagno da qualche parte... Pure le condizioni di OXFORD potrebbero essere plausibili: magari si è rotolato in un campo di maiali. Ok, ma dove? Siamo in città, se non ho capito male. Come ha fatto questo scemo in 11 minuti a trovare un posto pieno di terra e fango, abbastanza umido da impiastrarsi così? E poi, questo implica che i due si sono separati... scelta voluta o semplice casualità? Mistero.
CHISSENEFOTT' rientra in maniera indegna, e diciamo che ci potrebbe anche stare. Ma...
La cosa davvero incomprensibile è lo stato di EL LOCO. Completamente disidratato e in grave stato di ipotermia? Cioè come diavolo ha fatto questo in 11 minuti ad andare, disidratarsi in questo modo, andare in ipotermia (????) e tornare? Dov'è stato, per ridursi così?
Avete tutta la mia stima per aver partorito una scena così assurda!  applauso

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re:

Gazzetta 2019
Delibera n. 6 (05 marzo 2019)


Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  Discussione del corto “Il destino di Dardleb”;
-  Varie ed eventuali.

Si passa alla discussione del primo punto all’ordine del giorno. “Il Destino di Darled” infiamma subito le discussioni:

Il destino di Dardeb
Informazioni di base:
Titolo: Il destino di Darbel
Illustrazioni: Darkel non viene illustrato
Ambientazione: Fantasy (Raldeb dà la chiara idea di essere un elfo)
Enigmi: Il corto è stato messo sotto inchiesta da parte dell’FBI causa assenza di enigmi.
Resoconto statistico:
Numero di pagine: 38
Numero di paragrafi utilizzati: 60
Instant Death: 8 (si ringrazia DarkSeed per il dato fornito. Entro questo weekend l’utente ha privatamente comunicato che fornirà anche un pacchetto di Fonzies a testa per la lettura del prossimo corto.
Utenti che hanno espresso un giudizio: 15? 16? 17? 75? Tanto il dato ufficiale verrà fornito alla fine del concorso…
Pagine del thread alla mezzanotte: 5
Numero di messaggi alla mezzanotte: 43
Resoconto dei contenuti:
Attinenza col tema: “Il destino di Bardel” è un corto che rispetta in pieno il tema di quest’anno (cit. Alberto Angela)
Giudizio sulla struttura: Ma secondo voi, in un corto in cui bisogna ricordarsi a memoria oltre 30 oggetti nell’inventario, la gestione delle monete tra spese folli e giochi di vario genere, PF, note speciali e diversi luoghi in cui recarsi, ce ne sbatte qualcosa della struttura?
Giudizio sulla trama: Lardel è il prescelto, deve salvare il mondo. Un obiettivo nobile. Viene accompagnato da un’armata di guerrieri sanguinari e assetati di sangue dei demoni? No! Viene accompagnato da 4000 arcieri pronti a piantare la freccia nel culo di un cerbiatto da 4 Km di distanza? Noooo... Viene accompagnato da 700 stregoni, maghi, fattucchiere e guaritori? Pffaaahahahahah... Macchè! Darrel parte da solo, senza provviste, senza coperte, con un mucchietto di frecce in croce... è il suo destino: il destino di Dalber.
Giudizio finale del Gruppo Autonomo Antidemocratico: A nostro insindacabile giudizio, Dadded è un personaggio positivo. Abbiamo assegnato al corto un voto di 9,5 che tiene conto di struttura, trama, ambientazione, regolamento, lanci di dadi e tabelle del destino. Faremo di tutto per corrompere giudici, avvocati e cancellieri di corte affinché “Il destino di Barbell” sia il corto vincitore di questa edizione.

OXFORD dissente. EL LOCO dissente con OXFORD. CHISSENEFOTT’ dissente con EL LOCO, che dissente con OXFORD, che dissente con la segretaria, che dissente con ONOFRIO DEL GRILLO, che sinceramente chiede di mettere a verbale il fatto che non riesce più a capire chi dissenta con chi, né per cosa!
Si genera una rissa amichevole, che termina con dieci feriti, due tumefatti, un ustione di primo grado, una degenerazione polmonare e una frattura da crollo che nessuno riesce a spiegare o giustificare.

Ore 10:12.
L’assemblea riprende nel reparto di degenza di Castellammare di Stabia.
Il gruppo al completo ci tiene a verbalizzare che l’assemblea può subire un leggero slittamento per la merendina mattutina. EL LOCO chiede una flebo al succo di frutta all’albicocca, ma l’infermiere si rifiuta. Al grido “Darblep è un decerebrato”, EL LOCO preme il suo pulsante, ma non si sentono deflagrazioni nei paraggi.
La segretaria verbalizza la replica di OXFORD: “Ma non è esploso niente? Che minchia hai premuto?”.
L’infermiere fa un eloquente gesto dell’ombrello a EL LOCO, alzando più volte il dito medio e perfino il pollice! In preda ad una profonda frustrazione ed impotenza, EL LOCO sprofonda in un sottofondo di bestemmie ed imprecazioni che si perdono nell’imbottitura della coperta.
Si verbalizza che l’infermiere esce dalla stanza sfottendo EL LOCO a più non posso.
A 357 km da qui, un chiosco di cocomeri e frittelle è appena saltato in aria. A terra, il cadavere di un anziano. Suo figlio, un infermiere di Castellammare di Stabia, scoprirà solo tra qualche ora l’orribile fine che ha fatto il suo vecchio.

Ore 10:34
La guardia medica di Rimini scorta il gruppo fino all’aeroporto.

Ore 10:45
Il gruppo fa perdere le sue tracce.

Ore 10:48
Rientrati in sede, il gruppo si spartisce un mucchio di oggetti rubati, ma poiché non possono prendere appunti la situazione degenera e si scatena un’altra rissa, stavolta di stampo violento..

Ore 10:50
Dall’ospedale di Venezia parte un ambulanza. Il bilancio sembra tragico: 25 morti, quattro folgorati, una carbonizzazione, due circoncisioni ed una pellicina strappata.

Ore 10:52
Il direttore del TG1 si sfrega le mani: gli accadimenti dell’ultim’ora gli hanno fornito materiale in grado di far schizzare l’audience per almeno sei giorni.
Bruno Vespa, in preda ad una folle eccitazione, sta già preparando plastici e modellini in scala 1:5 per la ricostruzione degli eventi.

Ore 10:55
Di ritorno dall’ospedale per la seconda volta, il gruppo si rinchiude in un silenzio stampa angosciante.
Contro ogni previsione, la scimmia dichiara conclusa la seduta espletando le sue funzioni corporee sul verbale d’assemblea, impedendo così all’opinione pubblica di conoscere il prezioso contenuto del secondo punto all’ordine del giorno.

La Gazzetta 2019 è mia!
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Re:

Mi sembra di cogliere una leggerissima perculata da parte del Direttorio sul nome del protagonista scritto ogni volta con uno spelling diverso bigsmile

La Gazzetta 2019 è mia! ha scritto:

Si genera una rissa amichevole, che termina con dieci feriti, due tumefatti, un ustione di primo grado, una degenerazione polmonare e una frattura da crollo che nessuno riesce a spiegare o giustificare.

lol  lol  lol
E meno male che era amichevole  smile2 applauso

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
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Re:

Bella e delirante l'edizione di questa Gazzetta 2019, complimenti a tutti i 4 i misteriosi autori!  applauso

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 ..e che dire poi di ¿„ãßꪧ¬  che e' regolarmente sempre il primo a postare dopo ogni emanazione del gruppo?
Premio: utente davvero attento e "in sintonia" dell'anno!!!  lol

Seven_Legion
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Re:

Gazzetta 2019
Delibera n. 7 (16 marzo 2019)



Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  Confronto amichevole in merito al ritardo della pubblicazione della presente Delibera;
-  Discussione del corto “Sotto terra”;
-  Varie ed eventuali.

ONOFRIO DEL GRILLO apre l’assemblea introducendo il primo punto all’ordine del giorno.
A maggioranza secca, i componenti del gruppo autonomo danno la colpa del ritardo a EL LOCO, il quale scarica su CHISSENEFOTT’, il quale accusa pesantemente la segretaria di contraffazione del registro delle delibere.
Segue un severo processo (volontariamente non deliberato) nel corso del quale la segretaria viene praticamente accusata di aver commesso stupri, omissioni, mancanze di rispetto nei confronti delle vecchiette ai semafori, omicidi, pirateria (sia informatica che effettiva), spaccio di zafferano, atti osceni in luogo privato, rapine e sobillazione di infermi.
Costretta ad ammette le sue colpe, la segretaria ha fatto ammenda e se l’è cavata con una multa di 1250 € (+ IVA), che il gruppo ha allegramente speso in videogiochi, fuochi d’artificio, coca cola e cartucce per stampanti. Quando CHISSENEFOTT’ fa notare che in sede non ci sono stampanti, la segretaria subisce una seconda multa, pari al doppio della precedente.
Calmata la sete di vendetta, si passa alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno, e gli istinti omicidi affiorano dal profondo:

Sotto terra
Informazioni di base:
Titolo: Sotto terra
Illustrazioni: Non se ne sentiva il bisogno
Ambientazione: Allucinogena
Enigmi: A forza di cerchi concentrici, triangoli, rombi, trapezi ci è preso un attacco isterico! Grazie! (P.S.: qualcuno morirà per questo!)
Resoconto statistico:
Numero di pagine: 33
Numero di paragrafi utilizzati: 52
Instant Death: 10 (si ringrazia DarkSeed. Visto che ci sei, possiamo inviarti anche un paio di funzioni, una derivata e due problemi geometrici da risolvere? L’esame di Analisi 1 incombe!)
Utenti che hanno espresso un giudizio: Si
Pagine del thread alla mezzanotte: 6
Numero di messaggi alla mezzanotte: 58
Resoconto dei contenuti:
Attinenza col tema: Diciamo che è stato abbastanza attinente, almeno l’ultimo paragrafo (per la serie: meglio tardi che mai). Si suggerisce, comunque, di leggere il presente corto mentre il vostro compagno/a – schiavo/a vi gettano sulla testa centinaia di decine di migliaia di tonnellate di terra, così giusto per calarsi meglio nella parte...
Giudizio sulla struttura: Struttura? Ahahah! Sparatevi un po’ di acidi e anfetamine in corpo e vedete che le allucinazioni ce le avrete pure voi!
Giudizio sulla trama: Siamo sommersi da una frana. Chi siamo, come ci chiamiamo, cosa facevamo, con chi lo facevamo, con cosa lo facevamo, perché lo facevamo e fino a che ora lo facevamo sono dettagli inutili ai fini del racconto.
Giudizio finale del Gruppo Autonomo Antidemocratico: Il corto ci è piaciuto. Come punizione, faremo leggere alla segretaria il corto nelle stesse condizioni del protagonista, visto che ha dichiarato di non possedere i 2500 € (+ IVA) di cui sopra.

A questo punto, mentre la segretaria giace sommersa da una frana (se volete sapere come ci è finita sommersa nel bel mezzo dell’assemblea, sappiate che non ce ne fotte una minchia di comunicarvelo!), EL LOCO fa presente che è sorto un problema: non c’è nessuno a mettere nero su bianco le decisioni dell’assemblea.
Pertanto, si decide democraticamente (!!) di saltare il terzo punto all’ordine del giorno e di finire tutta la coca cola a disposizione.
L’assemblea termina in caciara dopo che il marito della segretaria irrompe nella sala per reclamare la sua dolce metà.

Dal palazzo di fronte, un anziano signore rabbrividisce nel sentire le urla strazianti di un poveraccio soffocate dalle note della Polacca n. 5 di Chopin, dalla Sonata “Al chiaro di luna” di Beethoven e dalla telefonata n. 3 di Mario Magnotta (beh, qui non c’è musica, però fa lo stesso), tutte emesse in sequenza da un grammofono del ‘700.

La Gazzetta 2019 è mia!
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Re:

Gazzetta 2019
Delibera n. 8 (20 marzo 2019)



Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  Discussione del corto “Macchine mortali”;
-  Risentimento per i mancati commenti degli utenti di LGL alla Delibera n. 7;
-  Varie ed eventuali.

L’assemblea si apre con l’esplosione di artifici carnevaleschi innocenti (coriandoli, stelle filanti, zucchero a velo), al quale iniziano ad intervallarsi dei banali miniciccioli. Tra i vari miniciccioli si confonde lo scoppio di un rauto, e quando i rauti formano ormai un tappeto sonoro insormontabile fa capolino un magnum. La situazione sfugge di mano e in men che non si dica degenera in una valanga di esplosioni sempre più violente, frammiste a grida di eccitazione e risate varie.
Quando finalmente al canarino prende un infarto, il gruppo si rende conto di aver cacato fuori dal vasetto e l’atmosfera torna sobria.
In lontananza, una micidiale esplosione causa un’onda d’urto tale che fracassa i vetri della sala riunioni.
EL LOCO, disarticolatosi in una fragorosa risata, viene percosso a morte dagli altri membri dell’assemblea.
Viene messo a verbale lo stato pietoso in cui viene ridotto, con allegate fotografie a colori ed un referto medico in cui un’inquietante “PROGNOSI RISERVATA” viene sottolineata con una drammatica linea rossa.
“Ce l’ho. Ce l’ho. Ce l’ho. Mi manca!”, esclama OXFORD, sfogliando le foto scattate dalla polaroid di CHISSENEFOTT’.
Dopo un pugno in faccia a EL LOCO ed un nuovo flash, finalmente OXFORD esclama: “Ce l’ho! Grazie”.
ONOFRIO DEL GRILLO, quindi, placa gli animi esagitati ed introduce il primo punto all’ordine del giorno.

Macchine mortali
Informazioni di base:
Titolo : Il titolo viene ritenuto impreciso, avendo generato erroneamente l’idea di uno stile steampunk.
Illustrazioni : Inutili, tanto il senso di rincoglionimento compensa la loro assenza
Ambientazione : la terra, prossimi mesi del 2019
Enigmi: L’autore ha inserito nel corto una caterva di dati e numeri. Solo alla fine capiamo che quei dati e numeri non servono a una ceppa!
Resoconto statistico:    
Numero di pagine : 42
Numero di paragrafi utilizzati : 33
Instant Death : nemmeno mezza (DarkSeed ha appena denunciato l’autore per boicottaggio)
Utenti che hanno espresso un giudizio : Non gliene frega niente a nessuno di quanti abbiano votato, tanto il voto sarà talmente basso che il dato è irrilevante
Pagine del thread alla mezzanotte : 5
Numero di messaggi alla mezzanotte : 48
Resoconto dei contenuti:  
Attinenza col tema : il nostro calcolatore automatico conferma che il corto ha piena attinenza col tema. Non ha attinenza con la letteratura interattiva, ma questo è un altro discorso...
Giudizio sulla struttura : Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Il corto è finito. Oh cazzo, ma che gli è saltato in testa all’autore?!?
Giudizio sulla trama : Dei trattori vengono dal futuro per aggiungere ingredienti al loro minestrone. L’autore ha finito le parole a disposizione, altrimenti sarebbe toccato alle carote, poi ai fagioli, poi alle patate. (si ritiene di fermarci qui con l’elenco, perché sono le 13:01 e abbiamo una fame che solo Dio sa...).
Giudizio finale del Gruppo Autonomo Antidemocratico : Il corto ci è piaciuto molto. Se non fosse per averci fatto impersonare un uomo viscido. Ah no, impersoniamo non solo lui, ma anche tre soggetti. Però al passato. Ma la descrizione dell’uomo viscido è al presente. Però abbiamo molte scelte. No, in realtà non ci sono scelte! Però ci sono gli enigmi. No, non ci sono enigmi... Autore, ma che ca**o di macello hai combinato?!?!?

Completamente rincoglioniti dal saltare di personaggio in personaggio, il verbale di assemblea salta dalle parole di OXFORD a quelle i CHISSENEFOTT’, poi salta a quelle della segretaria, poi salta a quelle di ONOFRIO DEL GRILLO, quindi si passa nuovamente al punto di vista di CHISSENEFOTT’, poi di OXFORD, poi di CHISSENEFOTT’, poi di EL LOCO (ricoverato su una barella improvvisata nei pressi dell’ascensore), poi di OXFORD, fino a che nessuno capisce più una ceppa di quello che sta succedendo, mandando a scatafascio un’assemblea che fino a quel momento si era rivelata una delle più ordinate e pacate di tutta la serie.

A posteriori, una mano rugosa scrive nel libro delle delibere quanto segue: “Il sciecondo e il terscio punto all’ordine del sciorno sciono rinviati a data da destinarsci”.

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Re:

La Gazzetta 2019 è mia! ha scritto:

rauto

Questo tradisce la tua regione!

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

La Gazzetta 2019 è mia! ha scritto:

Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  Risentimento per i mancati commenti degli utenti di LGL alla Delibera n. 7;
[...]
L’assemblea si apre con l’esplosione di artifici carnevaleschi innocenti (coriandoli, stelle filanti, zucchero a velo), al quale iniziano ad intervallarsi dei banali miniciccioli. Tra i vari miniciccioli si confonde lo scoppio di un rauto, e quando i rauti formano ormai un tappeto sonoro insormontabile fa capolino un magnum. La situazione sfugge di mano e in men che non si dica degenera in una valanga di esplosioni sempre più violente, frammiste a grida di eccitazione e risate varie.
[...]
In lontananza, una micidiale esplosione causa un’onda d’urto tale che fracassa i vetri della sala riunioni.
[...]
Giudizio sulla struttura : Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Salta qui. Salta lì. Il corto è finito.
[...]
Giudizio sulla trama : Dei trattori vengono dal futuro per aggiungere ingredienti al loro minestrone. L’autore ha finito le parole a disposizione, altrimenti sarebbe toccato alle carote, poi ai fagioli, poi alle patate.
[...]
il verbale di assemblea salta dalle parole di OXFORD a quelle i CHISSENEFOTT’, poi salta a quelle della segretaria, poi salta a quelle di ONOFRIO DEL GRILLO, quindi si passa nuovamente al punto di vista di CHISSENEFOTT’, poi di OXFORD, poi di CHISSENEFOTT’, poi di EL LOCO (ricoverato su una barella improvvisata nei pressi dell’ascensore), poi di OXFORD, fino a che nessuno capisce più una ceppa di quello che sta succedendo, mandando a scatafascio un’assemblea che fino a quel momento si era rivelata una delle più ordinate e pacate di tutta la serie.

lol  lol  lol  applauso
Un'altra riunione andata a ramengo senza nessun motivo apparente smile2
Se non c'è almeno un'esplosione con vetri infranti e una rissa, la riunione non viene considerata valida, presumo applauso

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
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Re:

Gazzetta 2019
Delibera n. 9 (27 marzo 2019) (penultimo numero)



Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  limitazione delle eccessive esplosioni;
-  Discussione del corto “La grande opera”;
-  considerazioni sulla fine del concorso;
-  anticipazioni all’ultima Delibera della prossima settimana.


Con un pacifico colpo d’ascia, OXFORD dichiara aperta l’assemblea, radunata qui il 1 gennaio nella Delibera n. 9 di cui sopra.
Il primo punto all’ordine del giorno prevede la discussione di un aspetto importante, per la quale a gran voce si richiede un intervento.
ONOFRIO DEL GRILLO, da padrone di casa qual è, sciorina un monologo di 76 minuti (non messo a verbale per una questione squisitamente atmosferica), al termine del quale tutti convengono che bisognerebbe limitare le esplosioni per evitare guai con l’amministratore di condominio.
“In culo l’amministratore di condominio!”.
Questa frase ingiuriosa, gridata a gran voce da EL LOCO a seguito della scelta suddetta, viene controbattuta con una serie di occhiatacce da parte di tutti i presenti (canarino e scimmia compresi), seguita dal sequestro coatto e cautelativo di tutti i cioccolatini e caramelle in dotazione allo stesso EL LOCO.
In via precauzionale, ONOFRIO DEL GRILLO sequestra l’apparecchio nero di EL LOCO, verbalizzando quanto segue:

Sequestrato piccolo oggetto di colore nero, di forma analoga ad un telecomando, comprensivo di un unico pulsante di colore rosso dall’aria potenzialmente pericolosa.

L’oggetto viene inserito in una busta bianca formato A4. La busta viene piegata e inserita in un plico di cartone. Il plico di cartone viene avvolto in circa 20 metri di cellophane e custodito in un pacco rigido, riempito di scotch fino alla formazione di vesciche su palmo e dorso di entrambe le mani.
Si verbalizza che viene contattato un apposito fattorino [a spese della segretaria (il cui peto, stavolta, passa completamente inascoltato e inodorato)].
Giunto il fattorino, il pacco scompare alla vista dei presenti.
Si verbalizza quindi che il problema delle esplosioni è ritenuto risolto.
Ripristinata l’atmosfera di gioia e spensieratezza, si passa alla discussione del secondo punto all’ordine del giorno.

La grande opera
Informazioni di base:
[axb – (ab+ac)/a-1]: a=2 (quindi il titolo è corretto)
Illustrazioni: Si chiede a gran voce una versione del corto con foto, figurine ed autoritratti.
Ambientazione: qualche laboratorio in giro per il mondo.
Enigmi: Guarda che si può vivere tranquillamente anche senza enigmi, eh...
Resoconto statistico:      
Numero di pagine: 57
Numero di paragrafi utilizzati: 52 (riteniamo che questo numero abbia un grande significato intrinseco. Si veda lo spoiler).

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Non ci credo che tu abbia pensato che qui ci fosse il "grande significato intrinseco appena citato". Complimenti per aver aperto inutilmente questo spoiler!
Instant Death: dato non pervenuto causa eccessive precipitazioni.
Utenti che hanno espresso un giudizio: Sai una cosa? Ora non ho tempo di contarle... diciamo meno di 20, ok??!!
Pagine del thread alla mezzanotte: 4
Numero di messaggi alla mezzanotte: 38
Resoconto dei contenuti:    
Attinenza col tema: il nostro calcolatore automatico è andato in tilt: la SIAE non certifica l’attinenza col tema.
Giudizio sulla struttura: la struttura ricorda un po’ le poesie di Boudelaire e lo stile dei pittori rinascimentali. Quelle caselle messe in fila nella sezione centrale, però, infastidiscono non poco. Si consiglia il rimescolamento dei paragrafi.
Giudizio sulla trama: Un tizio e il suo assistente vogliono plasmare un corto aggiungendo ingredienti all’interno di un pentolone. Solfuro di potassio, solfato di sodio, ipoclorito di magnesio, perclorato di zolfo, acido solfidrico, acido fosforico, e permanganato di stagno tormenteranno le vostre notti in un corto utilizzabile nei corsi di chimica dell’Università di Cambridge. Ma l’obiettivo non è vincere: è partecipare. O vuoi vincere? Se vuoi vincere vai al 2, se vuoi solo partecipare vai al 52.
Giudizio finale del Gruppo Autonomo Antidemocratico: Il corto ci ha emozionato. Poi però abbiamo scoperto di essere arrivati sesti, e ci sono girate le palle!

EL LOCO, giunto all’esasperazione e in preda ad un furioso attacco di claustrofobia, inizia a spaccare tutto il mobilio residuo, al che CHISSENEFOTT’ lo immobilizza con uno sfollagente.
Si verbalizza che la scimmia tenta in tutti i modi di placare gli animi, riuscendoci per un breve momento.
Per evitare inutili spargimenti di sangue si decide di passare al terzo punto all’ordine del giorno: il concorso è giunto al termine, e siamo solo ad aprile. Dopo un minuto di silenzio e meditazione (minuto in cui EL LOCO non fa altro che elaborare la sua rabbia repressa per il sesto posto raggiunto durante la lettura del corto di cui al punto 2 all’ordine del giorno), si conviene e verbalizza che ci corti in gara erano effettivamente un po’ pochini... l’assemblea vota all’unanimità che venga redatto un documento da inoltrare alla redazione di LGL, affinché l’anno prossimo la partecipazione possa essere maggiore.
Sebbene il documento contenga minacce di morte per nulla velate, ONOFRIO DEL GRILLO con un sorrisetto alza le spallucce, nascondendosi dietro all’enigmatica frase “Tanto non ci arriveremo a maggio...”, quindi passa la sua mano sulla tasca posteriore dei suoi jeans per controllare che ci sia qualcosa. Un suo cenno della testa dimostra che quel “qualcosa” c’è.
L’assemblea non comprende il senso della sua frase, e si genera un clima di inquietudine compresso e pesantissimo (grazie al quale non viene udito un secondo peto della segretaria, stavolta più soffice e rilassato del precedente).
A smorzare la disperazione non è tanto l’annuncio del quarto e ultimo punto all’ordine del giorno (che resterà inevaso, come vedrete a breve), quanto un terribile boato, espressione tangibile dell’esplosione di un ordigno malefico piazzato non si sa dove, ma la cui micidiale potenza esplosiva giunge fino a qui. Lo spostamento d’aria è micidiale. La vampata di calore è insopportabile. Dall’altra parte della città, una schiera di palazzi è stata rasa al suolo. Urla e grida disperate ricoprono la città di un odore di morte.
Ma perché?
E chi lo sa? Lo venite a chiedere a me?
Lo sbigottimento diventa paura, la paura diventa terrore, il terrore diventa rabbia, la rabbia diventa sbigottimento, in un loop inverecondo ed allucinato che perpetra sé stesso con un’atrocità tale che solo una seconda esplosione potrebbe rompere questa catena degli eventi.
E questa seconda esplosione giunge, con una potenza esplosiva tre volte più grande della precedente.

Circa 10 minuti dopo
L’intera provincia è stata sconquassata da una sequenza di ordigni che solo a parlarne ci si stringono le chiappe!

L’assemblea, dopo minuti di vago terrore, torna alla serenità. Fuori gli uccellini cantano. Un babbo natale con una zampogna e due maiali al seguito allieta gli animi (seppur le strade siano piene zeppe di cadaveri e corpi mutilati).
Il canarino riprende a cinguettare.
La segretaria si mette il rossetto mentre sgancia un altro missile terra-aria così prolungato che si perde nei meandri del tempo.
In fondo alla sala, un uomo rannicchiato in un angolo.
OXFORD e ONOFRIO DEL GRILLO lo notano da lontano. E si avvicinano. Il puntino si ingrandisce. La sagoma prende forma. EL LOCO!
Il suo corpo raggomitolato giace su un substrato di senape, burro e sottilette Kraft, che EL LOCO nel suo più grande momento di lucidità si ostina a definire “Solfato di potassio... Solfato di potassio...”, con una litania incessante accompagnata da un ghigno sobrio e tranquillizzante.
“Ma, che caz”.
“Tu non hai ancora capito Jack, eh, la bellezza di tutto questo. Una bomba è fatta per esplodere! È questo il suo significato, il suo scopo! La tua vita è vuota, e lo sai perché, Jack? Perché la passi tentando di impedire alle bombe di esplodere! E per chi? Per che cosa? Tu lo sai che cos'è una bomba che non viene fatta esplodere Jack? È un orologio d'oro da quattro soldi ecco che cos'è!”. Queste parole sibilline, espresse da EL LOCO, sfuggono completamente alla comprensione generale.
E’ impazzito.
Ma il suo delirio preannuncia qualcosa di ancor più terrificante: nelle sue mani, un telecomando bianco con un pulsante nero.
La segretaria, sudando freddo, verbalizza che quel pulsante non suggerisce nulla di buono.
Poi il dito di EL LOCO lo preme. ONOFRIO DEL GRILLO riesce ad emettere solo uno strozzato “No!”, che si perde negli occhi iniettati di sangue di quell’individuo all’angoletto.

Tre ore dopo, presso una nota testata giornalistica nazionale.
“Buonasera a tutti gli ascoltatori. Sono rammaricato di annunciarvi la più grande sciagura ambientale nella storia dell’uomo. L’integra Groenlandia è scomparsa dalle carte geografiche!”.

La Gazzetta 2019 è mia!
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Re:

Sempre peggio! applauso  applauso

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re:

La situazione è leggermente sfuggita di mano lol  lol  lol
applauso  applauso  applauso

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

¿„ãßꪧ¬
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Re:

Gazzetta 2019
Delibera n. 10 (8 aprile 2019)



Si mettono all’ordine del giorno i seguenti punti:
-  regola del silenzio;
-  vincitore dei Corti 2019;
-  vincitore del TotoAutori 2019;
-  bilancio preventivo 2020;
-  saluti conclusivi.


Un grido disumano della scimmia apre l’assemblea, annunciando il primo punto all’ordine del giorno.
Si stabilisce la regola del silenzio: questa assemblea dovrà svolgersi in un clima sobrio, tranquillo e pacato.

Bang!

La scimmia si affloscia su sé stessa, forse colpevole di aver infranto la sacra regola – infranta, per altro, prima che la stessa sia stata enunciata.
Ma tant’è: inutile discutere sulla retroattività di norme e cavilli, quando la vita ti è stata tolta.
ONOFRIO DEL GRILLO ripone nella tasca dei pantaloni un oggetto, fischiettando delicatamente al cielo.
Si verbalizza che la scimmia è andata.
Approvata per acclamazione la regola del silenzio, si stabilisce che si può passare al secondo punto all’ordine del giorno.
Il vincitore dei Corti 2019 è GGigassi.
A lui e al suo gruppo di lavoro vanno le congratulazioni dell’intera assemblea e di tre quarti della palazzina di fronte (quel che è rimasto dopo le precedenti esplosioni).
Ma l’assemblea, a maggioranza relativa, decide di dare menzione anche agli altri partecipanti, per cui si adopera affinché ognuno di essi abbia il giusto riconoscimento:
Congratulazioni ad Arkham Legacy per il suo secondo posto.
Congratulazioni a Pirata delle Alpi per il terzo posto de “Il destino di Warbled”.
Un po’ meno di congratulazioni a fzgbrvzzzz per il quarto posto, un po’ poco ma sicuramente meglio di...
Adriano! Al quale non va neanche mezza congratulazione, visto l’ultimo posto.
E, infine, DjMayhem, fuori concorso. Ma è fuori per non aver rispettato il tema? È fuori per aver inserito elementi di gioco come dadi o simili? No! È fuori per troppe parole! Dico, potevi scrivere un romanzo, visto che c’eri, no?

L’assemblea vota a grande richiesta (di chi??) una mozione di sfiducia. Colpevoli: tutti!
La questione è presto nota: nessuno dei corti in gara ha preso 10.
Al che, CHISSENEFOTT’ parte con uno sproloquio composto e garbato sulla deriva socio-psichiatrica dei corti, sostenendo tesi assurde sul fatto che i corti odierni non sono più in grado di sollevare moltitudini di 10 come in passato.
Ma EL LOCO, sempre gentilmente, fa notare che anche le torte alle mele fatte oggi non hanno l’aspetto genuino di quelle fatte 30 anni fa… Eppure ci si può sempre ingozzare.
A questo fottutissimo esempio di bacatura di mente, la segretaria perde le staffe e si denuda completamente, rivelando però un particolare osceno e obbrobrioso: un’inquietante sgommata sui suoi slip di pizzo.

Bang!

E tanti saluti a OXFORD!
In preda all’eccitazione, la segretaria si va a rinchiudere nello sgabuzzino dello stabile, ancora completamente nuda.
Si passa quindi in rassegna il terzo punto all’ordine del giorno, quand’ecco che ci si rende conto che la classifica del TotoAutori non è ancora stata rilevata!
EL LOCO, a questo punto, si sente in diritto di avventurarsi in una supercazzola criptica e complessa, l’esatto contrario dei corti di quest’anno!
E mentre tutto ciò avviene, ONOFRIO DEL GRILLO, con una signorilità invidiabile e uno stile quasi nobiliare, si avvia verso la gabbietta del canarino.

Bang!

Il canarino è scomparso, maestoso esempio di un criptico gioco di magia contemporaneo.
Si passa quindi al quarto punto all’ordine del giorno, e qui ci si rende conto che i conti della Gazzetta sono a posto.
Non sono i soliti conti in rosso...
Oddio! E’ un rosso sangue quello di questa Gazzetta, sicuramente la più sanguinaria di sempre.
Ed è per questo che, puramente a fini goliardici, ONOFRIO DEL GRILLO si avvicina a CHISSENEFOTT’.
“Dì ciao alla mammina!”.
“Ciao mammina”.

Bang!

Onore ad un grande uomo!
L’assemblea continua, seppur nel suo sobrio incedere, nell’allegria più spensierata: fuori non si sentono esplosioni, non ci sono cadaveri mutilati oltre la strada, né pennacchi di fumo da dietro il palazzo.
E’ tutto molto tranquillo.
E sono passi tranquilli quelli che conducono ONOFRIO DEL GRILLO davanti allo sgabuzzino, prima che l’apertura della porta riveli una scena di uno squallore inaudito.
La segretaria – che nel frattempo ha continuato a verbalizzare tutto – è ancora completamente nuda, intenta a defecare copiosamente.
Un tanfo immondo fuoriesce dallo stanzino, che neanche la pressione di un tasto rosso da uno dei fottuti telecomandini di EL LOCO potrebbe bonificare.

Bang!

E mentre il tanfo usciva, un minuscolo pezzo di piombo entrava.
I rimanenti componenti dell’assemblea concordano all’unanimità (se di unanimità si può ormai parlare!) che occorre trovare un sistema alternativo di verbalizzazione.
Al che EL LOCO estrae dalla tasca un piccolo registratore audio degli anni ’80, con tanto di nastro da 90 minuti, e preme REC.
La sua ansia si è sciolta: ha premuto il suo pulsante.
La verbalizzazione diventa audio.

“E bravo EL LOCO... anche oggi hai schiacciato il tuo maledetto pulsantino. Sarà l’ultimo che schiaccerai? Hai altro in dotazione”.
La risata maligna di EL LOCO non può essere impressa nel nastro audio, ma rimarrà impressa per sempre negli occhi di ONOFRIO DEL GRILLO come esempio di senso civico e posatezza.
“E quindi siamo alla fine...”
“Ti farò esplodere il culo dall’aldilà! Muahahaumuahuahauhauhua”.
“Tranquillo, mio vecchio pazzo... In verità, in verità ti dico: stanotte verrò a farti visita prima che il gallo canterà tre volte”.
E sono frasi sconnesse quelle che sta sentendo EL LOCO, un misto di sbigottimento e senso di de-ja-vu accompagnano questi momenti estasianti.

Bang!

“A più tardi, caro mio”.

“Qui è ONOFRIO DEL GRILLO parla, l’ultimo sopravvissuto della Nostromo”.
Il monologo, finora composto e con un suo senso logico, ora inizia a diventare delirante, unendo citazioni e un’atmosfera lugubre di fondo.
“E’ per me un onore potervi dare i saluti conclusivi. Quest’edizione dei Corti è stata... scoppiettante, non si può dire il contrario. Vi saluto, quindi. Lascio dietro di me una scia di sangue e maledizioni, lascio dietro di me tanti interrogativi. Lascio dietro di me il mio figlio illegittimo (indicando la scimmia a terra), lascio qui i miei amici più cari (indicando i cadaveri bucherellati post mortem a colpi di coltello), lascio il verbale di quest’assemblea, i conti in positivo e la puzza emanata da una cagna in uno sgabbuzzino.
Ma soprattutto, lascio a voi il dubbio: da questo pomeriggio in avanti, vi chiederete: ma chi sono stati quei quattro squilibrati che hanno creato quest’immondo scompiglio in qualcosa di così delicato come la Gazzetta? Questo, se permettere, non lo saprete mai! E ora, gentilmente, andatevene affan

Bang!



Dieci minuti dopo.
“EL LOCO, amico mio... Ma dove siamo?”.
“Beh, all’inferno, mio caro ONOFRIO”.
“Ah...”.
“Pensavi di essere in paradiso?”.
ONOFRIO DEL GRILLO alza le spallucce, intontito e deluso.
“Ma non devi essere deluso, carissimo amico mio. Noi qui, oggi, inizieremo a fare baldoria!”.
E quando ONOFRIO DEL GRILLO lancia a EL LOCO un’eloquente occhiata interrogativa, EL LOCO estrae un bustone di plastica grande quanto il sacco di Babbo Natale.
Telecomandi!
Un’intera collezione di telecomandi!
“Amico mio! Qui possiamo far esplodere tutto quello che ci pare”.
Il visino innocente di EL LOCO si illumina di una luce spettrale, mentre afferra un telecomando grigio e preme il suo primo pulsante rosso della sua nuova vita!

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Re:

Quanto paaaarlano, non succede mai niente

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re:

applauso
Un'uscita di scena non proprio in sordina smile2
Morti i Direttori, viva i Direttori!
La Direzione della Gazzetta più fuori di testa di sempre!

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

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Re:

So morti tutti.
E quindi?  applauso

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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Re:

Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.

Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.

Otto poveri negretti
se ne vanno a passeggiar:
uno, ahimè, è rimasto indietro,
solo sette ne restar.

Sette poveri negretti
legna andarono a spaccar:
un di lor s'infranse a mezzo,
e sei soli ne restar.

I sei poveri negretti
giocan con un alvear:
da una vespa uno fu punto,
solo cinque ne restar.

Cinque poveri negretti
un giudizio han da sbrigar:
un lo ferma il tribunale,
quattro soli ne restar.

Quattro poveri negretti
salpan verso l'alto mar:
uno un granchio se lo prende,
e tre soli ne restar.

I tre poveri negretti
allo zoo vollero andar:
uno l'orso ne abbrancò,
e due soli ne restar.

I due poveri negretti
stanno al sole per un po':
un si fuse come cera
e uno solo ne restò.

Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò.

Una lacrimuccia che scende dopo la fine di tutti questi amici (assassini).

Tomcat75
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Re:

applauso  applauso

Questa poesia è la degna conclusione di questa gazzetta, anomala e fuori di testa, ma tutto sommato piacevole.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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