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INTERVISTA LGL: Intervista Speciale n. 9

INTERVISTA LGL: Intervista Speciale n. 9

Dopo quasi un anno di assenza, tornano le Interviste Speciali!
Per la precisione, siamo alla n. 9, e i fortunati (o sfortunati) partecipanti sono Kinn, LuciusRayne, samurai74 e stefanet.
Oggi andrà di scena il patriottismo, perchè parleremo di Made in Italy, accennando anche a qualcosa sull'argomento "coronavirus".
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.




-   Quanto sei felice di vivere in Italia?
Kinn: Abbastanza.
LuciusRayne: A volte molto a volte per nulla.
samurai74: Parecchio: bel paese, buona cucina, belle donne... che volete di più? Politici migliori? ...ehm.
stefanet: Non ho molti termini di paragone, nel mio piccolo mi sento fortunato.
-   Il coronavirus ha scatenato il desiderio di scoprire le bellezze del nostro paese anziché andare all’estero. Tu cosa ne pensi?
Kinn: Che le due cose dovrebbero convivere, non c'è e non ci deve essere una contrapposizione tra vacanze in Italia e all'estero, è un modo di pensare che non mi piace. Si possono alternare, bello vedere altri posti in Italia ma andare all'estero è importante per rapportarsi ad altri popoli, perché finché non si vedono sembrano brutti e cattivi. Più si viaggia e più si è aperti, tendenzialmente.
LuciusRayne: Ottima cosa.
samurai74: Vero. Anche se ho sempre amato viaggiare all'estero, si riscopre volentieri il nostro territorio mettendo finalmente in evidenza anche l'immenso bagaglio storico culturale. Perché non trovare qualche spunto positivo in questa situazione difficile?
stefanet: Qualche aspetto positivo doveva pur esserci...
-   Qual è la località italiana che hai visitato che più ti ha affascinato?
Kinn: Trieste.
LuciusRayne: Torino.
samurai74: Banalmente Roma e Venezia, ma in modo più analitico e capillare possiamo riscoprire piccoli borghi estremamente suggestivi, divertendoci a scattare fotografie con approcci inconsueti, magari grazie all'uso di un drone.
stefanet: Vivo a Venezia, difficile fare paragoni, ma devo dire che le nostre Dolomiti, tutte, sono un Paradiso.
-   E quella che ti colpisce di meno, o ti ha colpito di meno?
Kinn: Forse Catanzaro, ma ci sono stato davvero pochissimo.
LuciusRayne: Firenze.
samurai74: Una volta ho avuto modo di recarmi per lavoro a Foggia e ritrovarmi poi con una mezza giornata di tempo libero. Non voglio offendere nessuno, ma non mi è piaciuta molto.... In compenso ho trovato una buona libreria piuttosto in centro, con alcuni libri usati molto interessanti (ma nessun librogame della mia mancolista).
stefanet: Non ho località in particolare ma generalmente certi paesotti della campagna veneta sono agglomerati di casermoni senza identità.
-   Sei felice di abitare dove abiti?
Kinn: Si, anche se a volte è davvero faticoso vivere a Roma sia per la disorganizzazione che per la grandezza.
LuciusRayne: Si.
samurai74: Sì, non mi posso lamentare. Non ho vicino nessun lago, né mare o montagna. Ma nulla è troppo lontano da non riuscire a raggiungerlo in poco più di un'oretta.
stefanet: Sì.
-   Mare, campana o montagna?
Kinn: Mare.
LuciusRayne: Città d'arte e montagna.
samurai74: Direi mare d'estate e montagna in inverno. Campagna in moto (sterrato) nelle mezze stagioni. Laghi ottimi nei weekend. Ma vi rendete conto di che paese meraviglioso è il nostro? È anche il primo a risvegliarsi dal letargo in cui sono caduti i librigame!
stefanet: Mi basta la tranquillità, sono vecchio :-)
-   A livello di cucina, cos’ha l’Italia che l’estero non ha?
Kinn: Dovremmo farcelo dire da chi viene, noi siamo troppo abituati a mangiare a modo nostro. Penso che in generale la dieta mediterranea sia un po' più varia ed equilibrata di altre, ma boh.
LuciusRayne: Tutto.
samurai74: La varietà. Ogni regione offre squisitezze locali come in nessun altro paese che ho avuto modo di visitare. Non dimentichiamo gli ottimi vini e le birre artigianali.
stefanet: Non ho molti termini di paragone ma noto che amici stranieri apprezzano il fatto che utilizziamo molta frutta e verdura e che, generalmente, molti piatti sono essenziali, leggeri e con pochi condimenti.
-   Quale cibo, invece, vorresti venisse importato per poterlo gustare ogni volta che vuoi?
Kinn: In questo momento non mi viene in mente niente.
LuciusRayne: Sushi.
samurai74: Non insultatemi, ma mi piacerebbe assaggiare gli insetti. Potrebbero essere una (parte della) soluzione ad alcune problematiche importanti.
stefanet: Qualche specialità giapponese.
-   Come ci vedono all’estero?
Kinn: Meglio di quanto crediamo, in realtà. Ad esempio Roma è sporca e disorganizzata, ma la maggior parte dei turisti con cui ho parlato non mi parlano di questo, ma della sua bellezza, sembra quasi non se ne accorgono delle problematiche. A livello politico siamo imbarazzanti, perché siamo famosi per rimangiarci tutti gli accordi presi.
LuciusRayne: Male ma in parte è colpa nostra.
samurai74: Un po' ci invidiano, secondo me. Un po' ci prendono in giro per alcune nostre idiosincrasie.
E hanno anche ragione, ....in entrambi i casi.
stefanet: Spesso meglio di quel che pensiamo, almeno a sentire amici stranieri.
-   C’è chi afferma che il coronavirus ha risvegliato un certo patriottismo, o comunque, un’unione nazionale. Sei d’accordo?
Kinn: Ma quando mai, ognun per sé più di prima ed è anche intuibile che sia così. Se si è spaventati per la propria salute e magari peggiorano le condizioni economiche la gente tende da diventare più egoista, non altruista. In ogni caso, il patriottismo in sé non mi piace perché si chiede un orgoglio indipendentemente dal resto, senza chiedersi il perché. Pensare di essere meglio perché siamo noi è una roba tribale che nella storia non ha mai portato a niente di buono.
LuciusRayne: Ma dove l’hanno visto anzi ha aumentato le divisioni.
samurai74: Spero di sì. Non sarebbe male avere almeno qualche cosa di buono in mezzo a tutto il casino.
stefanet: No, ma ha risvegliato gli animi di chi vuole approfittare della situazione per motivi tutt’altro che patriottici… Per fortuna il tempo è galantuomo.
-   Pensioni, immigrazione e lavoro: come vedi la popolazione italiana tra qualche decina d’anni?
Kinn: Siamo tra i popoli più vecchi del mondo e che fa meno figli del mondo. Stanno per andare in pensione quelli del baby boom. Dall'altra parte, a livello lavorativo siamo un paese arretrato, che a parte qualche nicchia non è capace di investire su innovazione e che ha una classe politica che vive di retorica e non si fa le domande giuste sul futuro del lavoro. Saranno più i pensionati che i lavoratori? E come pensiamo di gestire chi non lavora? Se si continua così, vedo una situazione desolante.
LuciusRayne: Scomparsa temo.
samurai74: Forse meglio che in altre parti dell'Europa. Siamo più abituati di altre nazioni a situazioni complesse. La genialità italiana e la piccola imprenditorialità che frammenta in tante realtà le nostre numerose eccellenze, sono la nostra vera forza. Non è frutto di un copia incolla tratto dalle solite cavolate che dicono i politici. Ne sono veramente convinto.
stefanet: Ieri a Superquark c’era un servizio sulla proiezione della popolazione italiana del 2100, -54% rispetto ad oggi. Questo se non si interviene. Inevitabilmente dovremo diventare una popolazione ultra-mega-multi etnica se vogliamo sopravvivere come identità. L’immigrazione, ben gestita, sarà la nostra salvezza.

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