ViaticoRe: Viatico
Io c'ho pensato seriamente all'inizio a scriverne due, molto diversi fra loro. Poi ce l'ho fatta a mala pena a scriverne uno! Il numero di pecorelle scannate dai pastori è di gran lunga superiore al numero di pecorelle mangiate dai lupi. Per cui, se qualcuno si proponesse di essere il vostro pastore per salvarvi dai lupi, pensateci bene
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Re: ViaticoComplimenti Apologeta! Salsapariglia addicted
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Re: ViaticoMi accodo ai complimenti e cercherò di leggerlo... dai commenti che ho visto sono certo di essere io a non aver capito qualcosa...
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Re: Viatico
Parole sante. Ciò non toglie che, se il racconto non è scritto molto bene e non tiene desto con un ottimo comparto narrativo, l'interesse del lettore dall'inizio alla fine, l'assenza di un regolamento e di un sistema di combattimento può pesare negativamente sul giudizio finale. Non è questo il caso però, almeno secondo me.
Questa cosa ce la devi spiegare: perché questa tendenza alla totale casualità? E' stato l'unico elemento che mi ha un po' indispettito del corto. Se ci pensi anche il raggiungimento i due finali "positivi" è legato all'esplorazione di due rami della storia completamente accessori e che possono benissimo essere saltati.
Complimenti vivissimi: un altro ottimo lavoro dopo quello che ti ha consentito di vincere il concorso un anno fa. E anche questo, secondo me, da podio se fosse stato in gara.
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Re: Viatico Ho scaricato il racconto appena uscito e ne ho letto 3 paragrafi, mi è sembrato molto interessante e ben scritto ma non sono riuscito, per questioni di tempo, a proseguire.
Il buongiorno si vede dal mattino.
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Re: Viatico Beh, che dire, grazie a tutti per i complimenti... mi mandano in brodo di Gocciole!
Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
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Re: Viatico
In realtà un altro piccolo indizio su uno dei possibili epiloghi non mortali lo hai lasciato: ascoltando le parole di Kuntul infatti si può intuire in anticipo qual'è la natura della nostra tossicodipendenza. Un indizio però questo che, se non ricordo male, non influenza alcuna scelta direttamente.
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Re: Viatico Orbene, ecco il tanto atteso (più o meno) making of. Come al solito è una lunga e autocelebrativa sbrodolata.
[Hidden text - guest user]Ancora toccato da l’Albero di Fuoco, volevo un regolamento snello: pensavo mi sarebbero bastate le parole in codice, poi ho eliminato anche quelle. Mi piaceva l’idea che un assoluto profano potesse prendere in mano Viatico e leggerlo senza aver mai toccato un librogame in vita sua. Missione fallita... sono arrivate solo opinioni di scafatissimi librogiocatori! Finito di scrivere il Corto, ho visto che i paragrafi erano molti lunghi (a parte quelli di combattimento: scelta voluta, se ti becchi una pallottola in testa muori e mica ci stai a filosofare su) ma che si arrivava a una conclusione al massimo in una decina di passaggi. Soprattutto, mi sono accorto che c’erano ben 10 finali, 8 negativi, 1 quasi positivo, 1 positivo. Ok, non era una cosa cercata ma mi andava benone. Volevo il true path e l’ho avuto: senza regolamento, allunga la longevità. Longevità che ho cercato di mantenere anche mettendo tanti riferimenti interni che facessero “divertire” a una seconda lettura (conoscere Viky di persona/ascoltare come la descrivo a Kuntul; scoprire cosa è il viatico/prendere in giro Fatima che lo ritiene una caramella per la gola) o che comunque rendessero diverse le scelte dei bivi (ad esempio, se per primo vado dal rabbino, sento una bambina che gioca felice nel prato a fianco... beh, per lei è meglio che passi adesso e non dopo). Rimanere nei limiti è stato un dramma: 18 pagine, con tanti dialoghi, sono poche. Mi avrebbero fatto comodo anche 1-2 paragrafi in più, ma volevo rimanere nei limiti del concorso (pur essendone fuori!) Ultima parole, prometto: discorso dei "simboli". Scusatemi se ripeto il confronto con Alla Luce del Buio, ma avendo scritto solo questi due non ho una gamma così ampia... Comunque, l'anno scorso il mio corto era fortemente simbolico, era progettato per esserlo e all'epoca mi aveva soddisfatto (adesso ho molte riserve). Stavolta ho deciso di narrare una storia e basta... e cosa mi è successo? I simboli sono sbucati da soli, senza cercarli, e Viatico si presta a più livelli di lettura. Il concorso di quest'anno ha insegnato a me - dilettante - che quando una storia è valida, l'importante è raccontarla, senza farsi troppi viaggi e senza pretendere nulla di speciale. Le interpretazioni e tutte le altre cose "superiori" vengono fuori da sole, se i personaggi e i fatti sono abbastanza veri. Ho già finito. Grazie per la pazienza a chi ha letto questo concentrato di superbia. Attendo ancora fiducioso i commenti (pubblici o privati) di chi vuole farne, e mi raccomando: abbondate in critiche, che sono la cosa più utile! *** Solo qualche risposta a osservazioni arrivate: @ Benkenobi (in alcune situazioni non è chiaro perché una scelta è migliore dell'altra): la cosa è voluta. Sul perché ti ha già risposto Prodo: nel caso in cui l'autore abbia optato per questa impostazione di proposito non si può non riscontrare in lui una certa punta di sadismo @ Lamello 1 - (Ci sono pochi refusi (che non mancano mai: ma secondo voi i correttori di bozze a cosa servono? Caustica domanda rivolta a chi si lamenta sempre dei refusi nei Corti): io mi lamento sempre dei refusi, anche quando li faccio in prima persona! Me li sai indicare, così da correggerli? Grazie! 2 - (Ma lui era talmente convinto che era accesa e che sarebbe morto, che ha addirittura sviluppato tutti i segni dell'assideramento. Potere della mente.): sì, l'idea di fondo è la stessa. Io non mi sono spinto così avanti, alla fine sono "semplici" visioni senza psicosomatizzazione: i morti di paura ci sono sempre stati. @ Mornon (vira a volte forse troppo su toni brutali e grotteschi): bene, era proprio quello che cercavo. Il grottesco mi piace perché mette in discussione la "sensibilità comune", il brutale mi piace molto meno ma era richiesto dai personaggi. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
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Re: Viaticomolto bene... grazie del making of e di averci spiegato i retroscena... rimane una delle mie storie preferite della stagione, seppure fuori genere (per me)... "Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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