(Master, non voglio prenderli con me, voglio raccoglierli dalla scala per portarli a loro. Almeno in questo caso, non me lo contare come equipaggiamento...se no vale anche ogni volta che prendiamo in mano un bastoncino per scrivere o un bicchiere per bere. In ogni caso, risolvo subito)

LORELAI:
Dopo qualche minuto in cui sembro armeggiare con i mantelli sulla scala assieme a Zagrabal ed attendo che sistemi il suo mascheramento, mi rialzo e richiamo entrambi gli altri: "Aspettate ad entrare. Prima indossate i mantelli e le maschere, è più prudente."

Zagrabal armeggia con evidente disgusto con i mantelli: "Sono pieni di pidocchi!" esclama, soffocando la voce per farsi udire a mala pena dai suoi compagni. Li getta a terra con disprezzo e prosegue: "Non ho intenzione di indossare tale sudiciume. E, dama Lorelai, suggerisco che nessuno di noi debba farlo. Ma non oso impormi sulla volontà di chi non è sotto la mia autorità. Che ognuno faccia ciò che meglio preferisce!".
Dopodichè si accosta alla fattucchiera per accompagnarla verso la porta, che il Rosso e il Cacciatore stanno per aprire.

Il Rosso, che stava finendo di sistemare lo zaino, vede Lorelai avvicinarsi e dà segni evidenti di nervosismo.
Quando però la dama gli dona il pugnale, con mano tremante lo accetta e con un sorriso le risponde:
"Lo conserverò come un tesoro e semmai doveste averne bisogno, ricordate che è vostro."
Quindi, senza staccare gli occhi da lei, ripone la lama nel fodero del pugnale rotto che aveva gettato e ripone la lama alla propria cintura, accanto alla spada.