I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
sto giusto rispondendo alle tue osservazioni. credo che entro stasera/domani dovrei riuscire a postarlo, sebbene abbia rievuto nel complesso poche critiche, volevo controbbattere tutte le osservazioni.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio) Ora rispondo ad appunti e osservazioni (fateve st'attrippata):
Seeeeee, a Laure’, te piace vincere facile: quando eravamo rimasti in 3 m’hai sgamato, ma va, và…Le preove del totoautori servono, non le chiacchiere
E lo rifarei (meglio un po’ di presunzione alla falsa modestia). Il motivo principale per cui mi sono assegnato tale voto è stato lo sviluppo e la gestione del fattore “tempo”, ovvero il fatto che nel corto il tempo passa e che a seconda del momento in cui visiti un certo luogo succederanno cose diverse. Per quanto forse il sistema non sia precisissimo al 100%, ci va molto vicino, e fare una cosa del genere in un corto di 50 paragrafi è stata una cosa da farmi venire le lacrime agli occhi più di qualche domenica…
Ti ho già maledetto e ringraziato più sopra per questo: hai fatto centro su tutto, e amore tossico lo so a memoria.
Comprensibile la critica agli eccessi fiabeschi, ma il fatto è che tali personaggi sono ispirati a persone realmente esistenti, per quanto come spesso accade la realtà supera la finzione, voglio dire: il baba, venuto dall’india che te lo ritrovi alle 5 del mattino al rave party in mezzo ai pasticcari di vent’anni, che predica a richiesta ai giardini pubblici, che incontrato alla fermata dell’autobus ti riprende perché “non si fuma quando si leggono le sacre scritture” e alle tue stupite proteste in cui affermi che in verità stai leggendo un semplice quotidiano replica imperturbabile “non importa: quando si fuma si fuma e basta, non si legge”. Dai, come puoi resistere a descrivere questi personaggi? All’epoca veramente non sapevo se ero io che stavo impazzendo o se erano reali.
Ma caro Yazt! È ovvio: perché sono una bestia cresciuto in una famiglia d’animali! A casa mia si è sempre detto “lo” ciao, e quando il fidanzato di mia sorella mi ha ripreso, l’ho pure cazziato dicendo: Ahi Ahi somarello, mi fai come gpet, mi metti “il” ciao coniugando l’articolo con il motorino…
Anche qui: parte del dialogo addirittura l’ho davvero sentito con i miei orecchi,ma accetto la critica. Non so chi sia il cinesino di matrix (ho visto solo il primo e non ricordo cinesi) e Carletto non è sotto oppio, ma sotto stramonio, contenente atropina e scopolamina che più che allucinogeni stictu sensu, sono considerati dei “deliranti”, il che è tutto dire …
Qua ti sei totalmente confusa Laura, e difatti mischi passaggi diversi perdendo anche la cognizione del tempo: Carletto lo puoi incontrare alle 17 circa (appena arrivato a roccabandita), nel qual caso se hai preso il metadone stiri le gambine, se invece non lo hai preso (e al primo bivio del corto ti sei dato al furto) è praticamente l’unica cosa che ti salvi da morte certa, dato che qualsiasi altra cosa tu faccia incapperesti nell’astinenza delle 18:00. Con l’oppio tracci dritto senza astinenza fino alle 21 dove c’è l’altro ceck (questi orari non sono esplicitati nel testo ma sono accuratamente annotati nello schema utilizzato per tracciare il corto). Al contrario se al primo bivio sei andato al sert allora devi iniziare dall’altro percorso, quello della villa, se infatti vai da Carletto stiri e da Flavia a quell’ora c’è la pula e becchi l’istant death indipendentemente dalla scelta iniziale. (l’alternativa di visitare i pescetti la puoi scegliere in entrambi i casi e fa solo variare il livello di denaro, con gli sviluppi del caso).
Nessuna contraddizione, moltissimi giovani si facevano, ma erano pur sempre una minoranza rispetto alla totalità della gente del paese considerando tutte le età.
Accetto le critiche (è la parte meno riuscita) anche se mi sembrano un po’ esagerate, comunque il problema vero è che sono stato costretto a ridurre questa parte ad un solo paragrafo a causa delle 15'000 parole imposte dal bando (Gpet ti tormenterò fino al letto di morte per questo) e non si poteva più “mostrare” delle cose che facessero capire cosa fosse successo, bisognava “dire” e purtroppo dire un po’ come si riusciva. Ho dovuto tagliare 7'000 parole, una gran (credo più di 1000 se non erro) son venute via da qui, dato che gli altri paragrafi erano già stati spolpati e spolparli oltre avrebbe significato e forse è significato, privarli della loro eleganza.
Questa è una cosa che m'ha fatto veramente sgarrare dal ridere: tutti, e dico tutti, hanno considerato il finale col Baba il migliore: per me il finale migliore è, è sempre stato, e sempre sarà quello della vendetta. Questo perchè vendichi tua sorella, e continui a farti, cosa che in verità, come qualunque tossico di qualunque droga, vuoi veramente. Oltretutto raggranelli anche dei soldi falsi da spacciare: è il paradiso.
Nessun errore, non nel testo almeno: l’errore è stato dare troppo per scontato che il gentile pubblico conosca i meccanismi dell’astinenza. Sebbene per semplicità di trattazione nel presente corto io abbia standardizzato le crisi d’astinenza in intervalli di circa 3 ore dall’ultima pera, la realtà è più complessa: innanzitutto l’astinenza vera, quella coi tossici che vomitano e delirano sopraggiunge intorno alle 48 ore, prima c’è un intenso desiderio, seguito da dolori via via crescenti. Il sopraggiungere della rota dipende da X fattori: quanto era buona la roba (quindi quanto principio attivo, alias eroina, c’era nella miscela di taglio e roba che ci si è iniettati; quanto in quel tale momento il tuo fegato stia lavorando bene (pensate a tutte le volte che 3 birre v’hanno rintronato e quelle volte in cui avete vuotato una cassa essendo ancora in grado di guidare, il principio è il medesimo. Se il fegato lavora bene smaltisci prima la roba, ergo arriva prima la crisi; eventuali sostanze prese assieme; lo stato emotivo:l’agitazione accellera il metabolismo, il che di solito significa smaltire prima la roba.
Verissimo. E infatti lo speedball (da non confondersi con la/lo speed) o cavallo, come era chiamato in italiano, è una mistura di eroina e cocaina che permette di stare fatto ma comunque attivo. Cmq il tossico di roba cerca attivamente più che altro quest’ultima, anche perché solo per questa ha i soldi.
Molto quasi: ci sono due percorsi principali (villa-gioele-pescetti-wizard con metadone e città vecchia-pescetti-wizard con mercato di partenza), con numerose varianti: puoi passare subito ai pescetti per fare un futo extra, puoi o non puoi andare da gioele, se vai puoi o non puoi prendere speed, puoi o non puoi passare da carletto (non è indispensabile se fai le scelte giuste).
I carabinieri del prologo sono quelli di Vignaiola, dove, come detto nel testo, è stata trasferita la salma rinvenuta a Vignaiola; a Roccabandita incontri i carabinieri di la, che presumibilmente non hanno avuto mai occasione d’incontrarti o non si ricordano di te. Non so come girano le cose da te, ma qui ogni paesino o quasi ha la sua piccola caserma, poi per cose particolari la competenza è delle più grandi, per esempio il medico legale non è in tutti i paesi, ergo la salma va trasferita alla sede di competenza. Magari potevo essere più chiaro.
mi serviva creare un immagine d’animale da coniugare con la visione di Carletto, ma c’è anche un riferimento che non potete cogliere a un personaggio realmente esistente.
E non sai quanto ti ringrazio. M’è durata gran fatica scriverlo, esser snobbato a priori mi sarebbe proprio dispiaciuto.
Naturalmente erano anni in cui c’ero, all’izio dei ’90 facevo le medie,ma comunque per ricreare le atmosfere ho fatto un bel po’ di ricerca.
In parte voluto: il buco è il termine volgare che utilizziamo tutti i giorni per indicare un vuoto, una parola grezza, brutta; calzante per un tossico, poi il buco è il termine con cui si chiamano spesso le pere; infine mi piaceva sapere cosa avrebbero ipotizzato i siori del pubblico solo dal titolo.
Fondamentale invece per presentare tutti i luoghi, permettendomi di non ripeterne le descrizioni ogni volta che ci si recava; in tal maniera ho risparmiato 1'500 parole e evitato di stancare il lettore quando scegliendo percorsi differenti avrebbe dovuto risorbirsi la descrizione della villa, dei pescetti, del bar bianchi, ecc.
Grazie, in verità senza la cartina rendere la disposizione dei luoghi sarebbe stato molto più difficile, e poi speravo servisse a creare atmosfera.
Sbagli! Al paragrafo 39 vine chiaramente detto:Oppure (ma solo se non l’hai già incontrata) vai a bussare alla principessa Fulvia?
Grazie sei l’unico che l’ha notato, anche se forse l’italianità non emerge nella dinamica di gioco come gli organizzatori volevano.
Grazie di nuovo. Della riserva mi son ricordato in un secondo momento e ho dovuto ricorreggere parecchi paragrafi bilanciando la distanza percorsa. Come spiegato più sopra “lo ciao” è proprio un errore di somaraggine.
Questo si, maledetto, è in parte un errore di word, siccome l’apostrofo alle femminili non è una cosa che normalmente metto,ma so che è errore, ho pensato, poi quando correggo tutto, correggo anche questo. Lamia copia di word però non mi segnala l’errore in quanto riconosce “un” come una parola corretta, e io nel revisionare il tutto ho corretto solo quello segnato in rosso da word, dimenticandomi dell un con apostrofo al femminile. Cacca!
Intendevo dire che la strada compie una curva tale da riportarci effettivamente in linea retta sul nostro tragitto; mi sono male espresso.
Questo è un mio mezzo errore: adesso a Roma da tanti anni è in voga dire la speed; ma all’inizio, parlo di circa 15-20 anni fa mi sa proprio che si diceva lo speed. Poiché è in quegli anni che è ambientato il racconto è un piccolo anacronismo.
Comprendo pienamente, e anzi, io pensavo che tutti mi avrebbero fatto il mazzo per questa cosa, invece…
No, un personaggio reale, e che non definirei violento, più che altro schizzato, d’altra parte se ti fai le pere di cocaina…
In effetti carletto risulta un po’ sopra le righe (anche lui ispirato a un personaggio reale); a parte questo perché devi andare da lui? Ma perché è un personaggio trasversale che ha contatti con tutti, lo dico all’arrivo a Roccabandita. Sulle sue visioni uso il condizionale per far capire che non è che poi ci crediamo troppo, ma visto che uno non sa bene da dove iniziare… Comunque il corto si può finire senza passare da lui se si prende il metadone, si fanno un po’ di furti per comprare più roba e s’azzecca a culo Donnola vs Tarzan. Nell’altro caso no, hai ragione, se vai al mercato è tappa obbligata.
Pensa che mi sono impegnato per farli essere tutti e 3 in paragrafi consecutivi. Mi sembrava la soluzione più elegante. Ora mi accogo che ahi ragione
Lo incontri una prima volta appena arrivato a Roccabandita, dove vien detto chiaramente che lo conosci. Il finale è volutamente un Deus ex machina,ma non è stato dovuto al vincolo del bando, con buona pace di tutti quelli che non l’hanno apprezzato l’avrei scritto comunque.
Tutto il corto ruota su un assunto fondamentale: che muoia un tossico non gli frega niente a nessuno, la causa la porta scritta nelle braccia, sia che sia vero che no. Forse oggi non è così, ma ricordo che allora al paese, quando moriva un tossico, un taglietto nel fianco per far vedere che c’era stata l’autopsia e via; o per lo meno a me l’han sempre raccontata così; figurarsi se c’hai ancora l’ago in vena.
Eh, come gia detto, questo paragrafo con Gioele l’ho un poco sofferto: è un paragrafo unico in cui si può convergere da tanti posti la qual cosa non mi fa impazzire ma pure qua evitando di sdoppiarlo ho risparmiato quasi 2'000 parole. Hai pescetti ci puoi tornare perché è un luogo d’aggregazione, un po’ diverso dalla case di carletto e di fulvia e dalla villa; lo so è non è il massimo…
Ci avevo pensato, ma mi sembra che controllai e l’embolo risultava qualcosa di più evidente rispetto al solvente.
Francamente non condivido: lo svantaggio sta sicuramente nel doversi fare di continuo e nel doversi procurare i soldi per farsi (e LS certo non mangia ogni 3 ore, mica è un poppante), ma in generale lo svantaggio è l’essere malvisto, l’essere fermato dalle guardie ecc. Poi insomma, vedila un po’ come vuoi.
Questa cosa l’avete criticata davvero in molti, ok punti di vista, però debbo dire una cosa a mia parziale discolpa e contemporaneamente a vostra ragione: La parte apocalittica (le prime 8 righe del prologo) non dovevano essere nel prologo, sarebbe dovuta essere nel regolamento, ed era sostanzialmente una strizzata d’occhio alle quarte di copertina della serie EL dove le recensioni terminavano con : il protagonista sei tu; nel nostro caso si parlava di un immortale maledetto, un ombra senza più prospettive né volontà propria[…]. Uno di questi derelitti sei tu!
In alcuni casi sono i nomi veri
La megagufata
Facciamo un po’ di autocritica: essì mi sono accorto solo poi di non aver scritto un rigo che fosse uno per dire com’è ‘sta principessa;
Questa è l’unica cosa che m’è veramente dispiaciuta, io mi sono sforzato di leggerli tutti, almeno provarci…
Proprio mentre scrivevo il corto leggevo Skagboys il prequel di trainspotting, e comunque quasi tutti i libri di welsh fanno bella mostra nella mia libreria. Di Pazienza più che altro citerei (come yaztromo) gli ultimi giorni di Pompeo, letto in gioventù.
Che sia brutta è fuor di dubbio, ma non capisco perché tutti e 3 debbano sapere quello di cui parlano: per come l’avevo pensata io il tizio col cappotto nero è si il capo, ma non il capo assoluto, un superiore che informato che le parti della rotativa ancora non erano state spostate e a cui è stato fatto un sommario riassunto, una cosa tipo “guarda ce stato un problema, quei due imbecilli hanno fatto un casino: hanno ammazzato una, vai a vedere che cavolo è successo” parte va là e gli sta facendo una lavata di capo.
Davvero molto te lo assicuro, credimi sulla parola.
In tutta la tua critica non hai mai fatto un appunto negativo alla parte ludica, ma solo a quella narrativa, quindi non capisco questa conclusione.
Parzialmente hai ragione. In verità nelle prime stesure era notte, poi la cosa non collimava benissimo col pub aperto dove s’ipotizzava che qualcuno avrebbe potuto portarla, non che fosse impossibile: è venerdì sera, nel locale dove lavoravo si chiudeva alle 5, però boh, alla fine mi son convinto che era meglio dire sera, lasciandosi comunque sul vago diciamo che siamo intorno alle 22:30-23; in effetti la droga dura tutta la notte però dormendo il metabolismo rallenta, se se ne assunta abbastanza in giornata si riesce a non svegliarsi stando male, anche se questa è una cosa che spesso accade. Considera poi che la rota come già detto insorge gradualmente, per cui al risveglio non è magari da subito fortissima. Però va bè, lo ammetto la dovevo gestire meglio, dovevo lasciare notte inoltrata o fargli fare un perozzo più grosso
Sui tempi non fissi dell'astinenza già mi sono spiegato, sul discorsoinvece di non poter comprare droga anche se si hanno i soldi, questo è voluto: qualunque vizio tu abbia avere i soldi non t'assicura l'appagamento: devi avere i soldi e beccare un venditore; Giò come minimio ti sarà capitato d'avere una cinquemila lire in tasca e non un tabaccaio nel raggio di chilometri...
La manciata di parole cui accenni è una parafrasi di un testo di Osho, santone indiano, sulla volontà, dove utilizza lo smettere di fumare come esempio dicendo appunto che se davvero vuoi smettere la sigaretta ti cadrà dalle dita.
Ahi che dolor! Ma comunque direi che sei stato generoso, un 8 da gpet non si vede poi così spesso
è termine volgare o latino che indicava nel medioevo una particolare tortura dell’inquisizione dove si veniva legati ad una ruota appunto di grosse dimensioni e ogni parte di arto (polso, avambraccio, braccio, spalla, ec.) era fatta passare sotto un raggio diverso. Poi con un martello o bastone venivano rotte a mazzate. L’astinenza viene definita con questo termine in Italia perché una delle sensazioni più peculiari che si hanno è la sensazione dolorosa delle ossa che vengano scheggiate (chi s’è rotto qualcosa se lo può immaginare)
Ho gia spiegato come in verità queste incongruenze non ci siano, non essendo la rota una scadenza sempre fissa, l’unica vera pecca in tal senso è quella evidenziata da gpet74; per l’aggiorna registro, cancella registro nello stesso paragrafo hai ragione ma ahimè, i paragrafi erano finiti e comunque non credo che così poco testo sarebbe stato da spezzare in due paragrafi differenti; una soluzione un po’ goffa l’ammetto derivata da un betatest dove ho constatato che un po’ tutti non capivano o non ricordavano cosa dovessero fare.
In verità l’intento era di fissare l’attenzione sui capannoni della zona industriale, per non rendere la zona del tutto estranea al lettore quando ci sarebbe tornato di notte. Il buio non mi avrebbe permesso una descrizione e non volevo che il luogo restasse troppo anonimo.
Fomentare a Roma e dintorni è verbo di uso più che comune, semmai mi reputo un somaro perché dopo tanto cercare di nascondere la localizzazione geografica del corto, poi ho utilizzato questo termine che irrimediabilmente avrebbe dovuto caratterizzarmi come Romano.
Dov’è qua l’errore?
Se ti trovi delle rose in camerino sai chi te le manda: grazie!
Bravissimo:hai colto la citazione !
Il saggio o Er Saggio a seconda di chi mi chiama.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Non è esatto. proprio la mia recensione si apre con una frase inequivocabile: "Questo corto affronta contemporaneamente due temi: l’Italiano e lo svantaggiato."
Su Paz confesso la mia ignoranza, essendomi fermato alle "avventure" di Zanna e dei suoi soci. DI Welsh mi manca proprio quel libro: lo ho regalato a mia sorella per compleanno, ma a naso mi pareva una roba commerciale per scavare ancora nel filone di Mark Renton.
Sì, messa così la cosa diventa molto più plausibile.
Ti credo senza problemi.
Anche questa affermazione non è esatta.
"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio) Scusa, ma per scrivere il maxi post qua sopra c'è voluta una giornata sana in cui ho letto i commenti ho ricercato le cose sul corto (considera che con il rimescolamento dei paragrafi fatto da LGL creator non sapevo più dove cercare le cose) e risposto. Quindi le cose le ho commentate man mano durante la giornata e poi non mi ricordavo do aver fatto quel commento a Heimdall. Pardon.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Ma... io mi ci sono messo a leggerlo (testimone la mia fidanzata che era con me)... il fatto è che:
Io la penso più come Confucio:
Mi domandavo appunto chi è l'artefice della splendida mappa che correda il tuo corto. Complimenti a te per la progettazione, ma fai anche alla tua fidanzata i miei più vivi complimenti per il suo grande lavoro! VIVA LE FIDANZATE DI LGL!
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)Ma che scherzi? Tra l'altro i complimenti te li ho gia fatti anche se forse non il quel topic (e li rinnovero' quanto prima). È che purtroppo sono proprio nella cacca sta settimana. Guarda quanto tempo ci ho messo per rispondere al mio di thread.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Scusa, la chiami "rota" e vuoi che non ti sgamiamo come romanaccide/lazialotto? "Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)
Questo mi ricorda una barzelletta yiddish: ci sono due studenti di una yeshivah (una scuola di teologia, diciamo); il primo chiede al maestro "rebbe, posso fumare quando studio la Torah?", al che il maestro scandalizzato risponde "Assolutamente no! Sarebbe un sacrilegio". Il secondo studente fa al primo "hai sbagliato a porre la domanda, sta a sentire - e al maestro, ad alta voce - rebbe, posso studiare la Torah quando sto fumando?" "Ma certo - risponde quello raggiante - ogni momento è buono per studiare la Torah". Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio)stupenda "Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Re: I CORTI 2014 - Sull'orlo del buco - (19-25/ Maggio) Ahhahahahha.
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