Charles Petrie-Smith ha scritto:

non sopporto la terza persona nei librogame

Attenzione però che in questo caso la terza persona è funzionale alla storia.

abeas ha scritto:

Charles Petrie-Smith ha scritto:

non sopporto la terza persona nei librogame

Attenzione però che in questo caso la terza persona è funzionale alla storia.

Vero
Ma poi come non apprezzare il modo per passare da un paragrafo all'altro senza spezzare troppo la lettura?
Francamente a me piace perché "come io sto in crisi" è una scriptio continua non ci si ferma nemmeno per cambiare paragrafo.
Stilisticamente molto curato

Questo "Liberami, disse l'uomo" è stata una sorpresa per me.
In genere sono restio a leggere storie a bivi senza un minimo di regolamento, ma l'autore è stato bravissimo sia nello stile di scrittura (davvero eccelso, ci sono un paio di passaggi che raggiungono la lode) che nel tratteggiare una storia fuori dal comune.
Il modo con cui si scopre l'ambientazione è gestito ottimamente, non ho trovato alcuna incongruenza e il tema si sente eccome.
Non so che altro dire, mi è piaciuto TUTTO: storia, ambientazione, finali.
Complimenti all'autore, davvero. E' sul podio, fra i miei corti preferiti, e non solo per questa edizione del concorso.
Il mio voto è 9.

Questo racconto ha molti elementi positivi e qualche elemento che mi ha lasciato perplesso e che mi rende difficile esprimere un giudizio appropriato.
Come originalità della storia, mi è sembrato oltremodo interessante e anche il punto di vista utilizzato rende tutto più misterioso, chiedendo al lettore di interpretare ciò che viene descritto. Ricercare tutti i possibili finali è stato oltremodo intrigante, ma, e questa è la prima pecca, questi non mi hanno granché soddisfatto. Insomma mi aspettavo qualcosa di più per un racconto di questo tipo.
La prosa è di colui che ha scritto e sa scrivere, ma talvolta l'autore esagera, quasi compiacendosi della sua abilità. Periodi di lunghezza altalenante cambiano il ritmo della narrazione, ma qua, tuttavia, non ottengono il risultato di tenere desta l'attenzione, anzi, talvolta ottengono il risultato opposto.
Il collegamento tra i vari paragrafi è l'elemento sul quale in assoluto avrebbe dovuto lavorare di più l'autore. Troppi rimandi allo stesso paragrafo spezzano il continuum e mi hanno lasciato interdetto molte volte.
Necessitava di una revisione per smussare la ruvidezza di alcuni passaggi, quindi, ma temo che non ve ne sia stato il tempo. Peccato.
Per questo motivo, limito il mio giudizio ad un 7,5 che sa tanto di "perle ai porci".

monpracem ha scritto:

Forse è un po troppo impegnato per l'audience, ecco tutto.

Come scritto sopra, io sono del parere esattamente opposto: se non fai un corto "estremo" per il concorso dei corti di LGL (al quale partecipano a vario titolo un 20/30 fanatici appassionati del genere), quando lo fai?