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Il periodo tardo antico

Re: Il periodo tardo antico

SULLA SCHIAVITU' E ALTRE QUESTIONI

L'età antoniniana è il periodo di massimo sviluppo dell'agricoltura e dei commerci

ORCO NON LASCIARE CHE IL SOLE TRAMONTI SU DI TE DA QUESTE PARTI.
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Conigliomannaro
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Re: Il periodo tardo antico

Una cosa che ci terrei a sottolineare era che, accidenti climatici a parte, i latifondisti cercavano di avere una sovraproduzione solo quando potevano vendere il surplus di produzione: nei regna romano barbarici (in Gallia e in Spagna, ma non in Italia, isole comprese, che era praticamente distrutta dalla Guerra Gotica e dai relativi strascichi) compravano aratri, costruivano fattorie, mulini ad acqua e persino a vento e anche canali e altre cose. Tutto questo però, alla fine età Carolingia quando: Normanni, Arabi e Ungari scorazzano per l'Europa, per un po', perde senso (altro che coltivare per vendere: c'è da chiudersi da qualche parte e pregare il proprio santo preferito di portare la buccia a casa).

Questo è importante perché sennò non si capisce come funziona la schiavitù, secondo me, in Europa tradizionalmente gli schiavi erano pochi, c'era però un clientelismo diffuso, in Spagna, in Gallia e persino in Germania, in Italia c'erano molti schiavi molto specializzati, molto più che in Grecia e in Oriente. ...Però in Italia, pare, fosse più facile diventare liberti.

Con il medioevo si torna un po' dappertutto alla situazione descritta nel de Bello Gallico: la gente ha bisogno di protezione e a chi si rivolge? Beh a quelli che sanno combattere, in cambio ne diventano clienti, cioè gli danno il necessario per sostentarsi.
Questo processo non va vanti ovunque con tutte le velocità: ad esempio in Britannia lo adottano subito, partite le legioni, ma nella Marsilia dello stesso periodo, oppure a Gades è del tutto folle l'idea di metterlo in piedi (stiamo parlando di città con migliaia di abitanti, un fisco che deve spupazzarsi tonnellate di spezie, monete d'oro, argento etc.).

Se non devi produrre degli schiavi non te ne fai nulla: e del resto anche stare lì a controllarli è una bella seccatura.
Per certi versi il medioevo fu molto bonaccione: i signori feudali, molto spesso devolvevano, alle popolazioni di certe zone dei "diritti" o i territori proprio. Tipo in Italia settentrionale c'è pieno così di foreste che per gli abitanti di questo o quel villaggio o territorio erano completamente esentasse o erano beni comuni in proprietà a tutto l'abitato: tutto quello che veniva cavato fuori era esentasse, o veniva considerato roba di quella gente lì.
Pascoli, diritti sull'acqua et coetera: in Italia vengono massicciamente revocati nel XIV secolo, la cosa provoca un fotio di rivolte ovunque e alla fine i popolani hanno la peggio ma la vittoria delle altre forze non è affatto completa.  ...E la cosa non riesce completamente dappertutto certi beni comuni sono arrivati dritti fino al XXI secolo.
Nel resto dell'Europa li hanno "revocati" più tardi ma molto più rapidamente e molto più a fondo che non in Italia.

In Europa dopo il mille c'è un problema: ormai è inconcepibile che una persona che non sia un nobile o un eclesiastico non sia un servo (cioè alla fine della fiera un cliente) di qualcuno. Per gli ecclesiastici francesi e tedeschi mantenere questa struttura era una questione di principio e d'abitudine perché pensavano fosse l'organizzazione meno peggiore.

...In Italia la mia impressione è che non gliene fregasse niente a nessuno, non veramente: si litigava molto per le terre ma lo status, a parte il solito vezzo tutto italiano di farlo sembrare più altolocato di quanto non fosse, era una questione che non interessava a nessuno.
In teoria la legge Longobarda era molto precisa, pure troppo, c'era chi aveva il mundio (cioè facoltà di parola cioé pieni diritti politici e legali) ed era un mundiatore, e chi non ce lo aveva ed era munduato; questo almeno in teoria, perché poi si erano persi con una cosa che più che germanica era un'italianata cioè non c'erano SOLTANTO i liberi e i servi: c'erano i Longobardi, i liberi, i semiliberi... Poi nella realtà di fatto anche i giudici facevano fatica a capire chi fosse libero, semilibero e schiavo e difatto si chiedeva ai testimoni come aveva vissuto questo e quello: a torta finita era ancora come ai tempi delle invasioni in cui era libero chi viveva come tale.

Penso che per gli italiani del medioevo la questione fosse un gran pippone mentale, ma del resto avevano altre pare mentali: un amore sfrenato per i titoli, la mano morta, le medagliette e i nastrini.
Se il papa aveva notizia che c'era un appezzamento di terreno di un monastero sfatto e distrutto e mandava alla casa madre un letterina che gli suggeriva di ricostruire il malloppo o metterlo all'asta all'estero facevano o l'una o l'altra casa, generalmente, in Itialia? Col cavolo  smile2 . ...E il tenore delle risposte era offesso, piccato, perplesso.
In generale in Italia la cosa più cretina che potevi fare era revocare un titolo o un privilegio (anche se ormai non aveva senso alcuno) s'incazzavano molto più dei loro omologhi esteri.

La sciavitù torna sempre in auge quando c'è richiesta e ti serve mano d'opera a basso costo: Sacchetti nel XIV secolo parla di schiavi pagani (cioè non cristiani o non cattolici) fatti arrivare dall'Oriente dai Genovesi a Firenze (città industriale).

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Conigliomannaro
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Re: Il periodo tardo antico

Le scorse settimane mi sono letto un libro, se riuscirò a ritrovarlo metterò le indicazioni bibliografiche, sul basso impero una cosa interessante è che gli agri decumates a giudicare dai dati archeologici:
1) erano già spopolati e in pieno declino prima di essere invasi (vuoi per le migrazioni, vuoi per la peste, vuoi per le incursioni),
2) lì per lì non ci sono state grosse distruzioni,
3) il via vai di merci che passava di lì non è cambiato, nel senso, già prima che il territorio fosse occupato dagli alemanni ci passavano merci in uscita ma anche in entrata tra cui le derrate che consumavano i legionari stanziati in zona,
4) la cultura materiale non è cambiata poi di tantissimo nel senso che gli aristocratici nuovi usavano stoviglie e suppellettili d'importazione tanto come i vecchi, i contadini circa gli stessi strumenti e insomma l'artigianato è rimasto tal quale vuoi perché dopo l'invasione vasai, fabbri etc sono tornati, vuoi perché probabilmente un certo numero di artigiani locali andavano a lavorare in Gallia, tornavano e importavano le tecniche.
5) si sono degradate le infrastrutture ma perché non c'era il personale e perché quella lì non era più una provincia romana ma un'imitazione alla buona anche se la coesione e il progresso civile e sociale rispetto a cento anni prima è aumentato, cioé le tribù armate di spiedi e inette alla lavorazione dei metalli che risolvevano tutto a mazzate descritte da Tacito lì non ci sono più, a giudicare dai dati archeologici, c'è una lega tribalica, quella degli Alemanni & associati (a giudicare dal fotio di usi funerari diversi), che fin che si tratta di produrre piccoli manufatti è circa al livello di una provincia romana e che riesce a garantire una discreta sicurezza e perfino un certo benessere nel suo territorio.

Anche se dei passi in avanti c'erano stati non erano però enormi: duecento anni dopo i romani non hanno più un senso d'appartenenza e un rispetto della cosa pubblica sufficiente per tenere in piedi l'impero e i barbari, anche quelli più romanizzati, non ce l'hanno ancora.

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Conigliomannaro
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Re: Il periodo tardo antico

Circa i Visigoti

Per certi versi i goti avevano un maggior progresso civile, sociale e morale (avevano un senso d'appartenenza più sviluppato che andava al di là del seguire un condottiero, erano già quasi una nazione per così dire) e avevano una mezza idea di cosa fossero le città, la vita urbana e la legislazione, testimoniate dalla loro produzione giuridica ma in ultima analisi l'irresponsabilità delle loro classi dirigenti gli ha tarpato le ali e gran parte dei loro successi sono dovuti al fatto che a un certo punto si sono versati nelle province romane come budino caldo in uno stampo, prendendone la forma. La dinastia dei Balti, quella di Alarico, a partire da Alarico stesso si è segnalata più per la sua incompetenza e chiudendosi in modo inglorioso con la decapitazione dell'ultimo rampollo reclamata a furor di popolo per la sua infingardaggine e incapacità.
Per altro saranno gli intrighi dell'alta aristocrazia gota a provocare l'invasione araba.
Detto questo se non altro avevano avuto l'intelligenza di perseguire in modo coerente la politica di mantenere i territori conquistati come li avevano trovati, ottenendo in questo un indiscutibile successo.

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Conigliomannaro
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Re: Il periodo tardo antico

Piccola annotazione mia.
Le popolazioni barbariche quando arrivano si stanno barcamendo tra ordinamento assembleare e ordinamento regale.
L'ordinamento assembleare ha funzionato bene dove la gente poteva farsi gli affari suoi (tipo l'Inghilterra) ma comunque serviva di base una popolazione con un minimo di morale pubblica, un minimo di capacità di fare sforzi collettivi sensati, tipo gli Anglosassoni che come ha ricordato Bunny non erano dei bruti.

Ursha ma citare Bunny o librogames land nell'amanacco almeno nei credit no, he? wink

I longobardi tra l'ordinamento assemblerare e quello monarchico avrebbero preferito l'avrebbero preferito quello assembleare ma per come erano messi quello regale era l'unico che gli avrebbe permesso di fare una politica estera sensata, il problema è che avevano delle classi dirigenti di una dabbenaggine tale che buona parte di loro era convinta che con Carlo re in Francia avrebbero potuto farsi gli affaracci loro e vivere felici.

Il miglior materiale per gdr gratuito da 150 anni: http://makemake.forumfree.it/

E.A. Coockhob
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Re: Il periodo tardo antico

E.A. Coockhob ha scritto:

Ursha ma citare Bunny o librogames land nell'amanacco almeno nei credit no, he? wink

Mi dai l'impressione che parli senza aver letto bene l'almanacco. Guardati bene la bibliografia, è citata questa discussione e anche:

Ursha ha scritto:

Un particolare ringraziamento all’utente Coniglio Mannaro di www.librogame.net
per la preziosa consulenza servita per la parte storiografica.

Non ho rubato nulla senza prima chiedere il permesso. smile

Ursha
Dott. Ing. Magister Laitiano
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Re: Il periodo tardo antico

post duplicato nella sezione sbagliata - ieri sera ero veramente stanco

Ultima modifica di: Ursha
Gen-12-13 07:59:03
Ursha
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Re: Il periodo tardo antico

Scusa, me l'ero perso.

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E.A. Coockhob
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