Shaman ha scritto:

Sembra veramente interessante, e la cover è perfetta.
Ci sono illustrazioni interne? Stesso disegnatore?

le illustrazioni sono di un altro disegnatore e sono di altissimo livello, paragonabili a quelle di Howl of the Werewolf.


Esiste anche un artbook formato A4 acquistabile a parte: l'ho preso per sbaglio credendo che fosse il librogame, ma lo sto restituendo ad Amazon perchè anche se è bellissimo lo trovo troppo macabro e non mi piace...

L'ho ordinato anch'io...

Gott ha scritto:

1) Ignoravo l'esistenza di questo volume, e l'ho preso su Amazon dopo averlo sentito nominare dall'autore in persona.
2) è un FOTTUTO CAPOLAVORO OVER 9000 CHE NON AVETE IDEA.
3) Vergognatevi se non ce l'avete, qui si cavalca l'onda di Howl of the Werewolf in sella a un surf di pura letteratura, in un'atmosfera gotica e macabra che Silent Hill "può accompagnare solo".

Alice's Nightmare in Wonderland e' proprio bello e merita. E' uno dei pochi librigame pubblicati (ormai l'anno scorso) con distribuzione mondiale e chi puo' legger el'Inglese non puo' perderselo.

Comprato approfittando di un abbassamento di prezzo su amazon. Non so quando avrò il tempo di leggerlo (e recensirlo), ma le premesse sono ottime, la carta su cui è stampato pure. Le illustrazioni viste su carta sono anche meno disturbanti di quel che temevo, gotiche il giusto senza essere stomachevoli.

Riguardo al timore che avevo sui combattimenti, Green non abbandona lo standard (noiosissimo) di FF a cui non sembra saper rinunciare, ma almeno concede di poter colpire contemporaneamente più avversari nei combattimenti multipli. E' già qualcosa!

(inoltre non sono sicuro di aver capito il punto 3 del combattimento. Aggiungo un punto per ogni round di combattimento a chi ha l'iniziativa? Quindi al primo round aggiungo un punto, al secondo due e così via?)

Finito, confermo i giudizi lusinghieri già espressi in questo thread. Disegni strepitosi, l'unico dubbio è su una componente del true path, cerco di rimanere vago per limitare spoiler
non l'ho sviscerato in ogni dettaglio ma sono ragionevolmente certo che per terminare il libro occorra conoscere (almeno discretamente) il goco degli scacchi