La domanda sembra quasi scontata, invece nasconde secondo me una certa profondità Al di là del passare e ripassare per il n.1, l'idea di Ken è più ampia: è possibile creare un librogame talmente complesso da richiedere una lunga esplorazione ma capace di consentirla rinunciando si alla morte che alla necessità di ricominciare? E' certamente possibile strutturando l'opera con semplicità, ma se si ricorrono agli enigmi, gli incastri e il true path diventa terribilmente complesso.
Ci sono tuttavia esempi validi di tentativi simili: La Città dei Misteri, libro indubbiamente molto complicato, in taluni momenti consente di "tornare indietro" e ricominciare ad esplorare la città cercando di recuperare uno dei versi della quartina che abbiamo mancato in sede di prima esplorazione.
E' chiaro che la vera difficoltà della proposta di Falco sta nel rendere sistematica una scelta simile, cioè rendere l'esplorazione, in condizioni di complessità, strutturata in modo tale da consentire conntinuamente al lettore di poter tornare sui suoi passi e continuarla. In pratica un librogame dove si può andare sia avanti che indietro.
Idea stimolante, con un unico, ma grandissimo limite: la difficoltà. Un libro del genere non potrebbe che essere terminato: non ci sarebbero possibilità di sconfitta, e il tutto si ridurrebbe a un lungo gioco di pazienza. Ma tutto sommato questo vale per tutti i libri-gioco, nel senso che se muori puoi riocominciare e ricominciare fino a  finire l'avventura...

Interessante discussione. Sono fondamentalmente d'accordo con Prodo per quel che concerne i Librogame per il gioco in singolo; forse però nei libri Marzocco per due giocatori si arriva ad un sistema molto vicino a quello azzardato da Kenfalco. E' vero, è possibile morire facendo tutto da soli, ma accade di rado (e solitamente andandosela palesemente a cercare), ma i due libri sono grossomodo strutturati come descrive Kenfalco, ossia permettono di girare anche all'infinito all'interno dello scenario, come si trattasse di un videogioco, oltretutto modificando e riadattando lo scenario in conseguenza a quello che accade. Questo è un qualcosa che ho apprezzato tantissimo (errori a parte...) e che si contrappone invece al sistema di gioco a due ad esempio di Sfida per il Trono, difficile di suo e doppiamente frustrante nel gioco a due - dover ricominciare da soli è un conto.. ma in due a meno di non essere davvero super-appassionati, dopo un po' qualcuno si stufa.

EGO ha scritto:

Alternativamente, si può usare il metodo "attimo fuggente" e strappare via il paragrafo 1 dopo averlo letto

Si ma così devi ripartire sempre dal paragrafo 2

kenfalco ha scritto:

Avevo letto che in un librogame di Andrea Angiolino era possibile tornare a paragrafi precedenti e trovare una descrizione diversa degli eventi.

Non mi stupirebbe, Angiolino è un bravo autore e senza dubbio profonde molto impegno in quello che fa, da vero appassionato.

Si ma nella Trappola quando ripassi dagli stessi luoghi succedono le stesse cose. Io pensavo ad un mondo che cambia a seconda dell'esperienza fatta. Il tuo racconto è diverso perchè è descritto come un ricordo. Chi ricorda qualcosa non può morire per essersi ricordato di essere morto eheh