Ubik ha scritto:

ma premia molto quella semplicità che un librogame moderno dovrebbe avere.

Secondo me se il libro contiene un regolamento e si richiede al lettore di sforzarsi ad impararlo, è importante che poi non sia il libro stesso ad indurre il giocatore a barare con una difficoltà spropositata o con regole assurde. (Fire*Wolf e Rupert er Servaggio cascano in questa trappola)

gabrieleud ha scritto:

Ubik ha scritto:

ma premia molto quella semplicità che un librogame moderno dovrebbe avere.

Secondo me se il libro contiene un regolamento e si richiede al lettore di sforzarsi ad impararlo, è importante che poi non sia il libro stesso ad indurre il giocatore a barare con una difficoltà spropositata o con regole assurde. (Fire*Wolf e Rupert er Servaggio cascano in questa trappola)

A prescindere dal regolamento, il libro deve essere (il più possibile) bilanciato, sì. E, giustamente, il regolamento stesso deve essere sensato.
Sembrano banalità, ma in effetti non lo sono, perchè i libri che citi cascano proprio in questi errori.