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Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Riallacciandomi a una discussione (amichevole) tra me e Ubik in un topic poco adatto ne apro uno dedicato qui. Leggete Dylan Dog? Che ne pensate del nuovo corso inaugurato con la nomina di Roberto Recchioni a responsabile della testata? Dylan Dog è migliorato, peggiorato, rimasto invariato?
Credete che il calo di vendite (di cui si vocifera molto in rete ma non è stato mai confermato dalla Bonelli che non fornisce dati ufficiali al riguardo) dipenda dall'endemica difficoltà che sta attraversando il settore editoriale a tutti i livelli o sia correlato a problemi relativi al personaggio in sé e alla struttura delle storie?
E' un argomento su cui ho riflettuto più di una volta negli ultimi mesi, e mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.

Ultima modifica di: Prodo
Mag-22-17 15:43:00

Prodo
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

perchè dopo il numero 100 esiste Dylan Dog?  tongue

Il poeta costruisce castelli in aria;
il matto li abita;
lo psicologo incassa l'affitto.

kagliostro
Specchioriflesso
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Rispondo da persona che non è mai stata fan di Dylan Dog e del modo di creare fumetti bonelliano in genere, ma che spesso e volentieri ha letto le sue storie facendosele prestare da un amico.

Ho apprezzato molto i primi numeri post Recchioni per il modo in cui erano riusciti (in parte) a liberarsi dei soliti cliché associati al personaggio. Passato qualche numero però fatico a distinguere il nuovo corso dal vecchio.

(Aggiungo che il mio primo approccio a DYD è stato attraverso i videogame della Suimondi che per un ragazzino delle medie negli anni 90 erano abbastanza inquietanti. Oggi come da molti anni fatico a trovare in DYD qualcosa di anche solo vagamente "inquietante").

Zakimos
Cavaliere del Sole
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Zakimos ha scritto:

Suimondi

Suimondi? Intendi Simulmondo?

Prodo
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Prodo ha scritto:

Suimondi? Intendi Simulmondo?

Sì, mi si è incartato il nome nella tastiera. Questi per intenderci:

https://www.youtube.com/watch?v=bkg99OBSWws

Zakimos
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Me lo ricordo bene, questo e Gli Uccisori che mi pare fosse anche precedente. Ci passai diverse ore, all'epoca avevo l'Amiga.

Prodo
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Ok, come promesso nell'altro thread, mi sposto qua.

Mi piace l'aggettivo amichevole per chiarire la giusta sfumatura della parola "discussione", che può essere presa in altri termini :-).

Prodo ha scritto:

Non ci sono quelli ufficiali (e infatti non ho parlato di cifre ufficiali), ma i dati girano.

Se sono voci di corridoio, quanto sono fondate?

Prodo ha scritto:

E non mi riferisco a quelli di Comixarchive smile. Che non ci sia conferma ufficiale da parte della Bonelli è verissimo, ma anche questo è in linea con il fatto che le vendite non vanno. Anni fa, quando i numeri erano buoni, è successo più di una volta che lo stesso Sergio Bonelli snocciolasse i dati di vendita nella posta di alcune sue testate (Zagor in particolare). Altro esempio era Manfredi che, ai tempi di Magico Vento, quando la testata tirava, parlava spesso dei totali di vendita. L'aura di segretezza è arrivata in particolare negli ultimissimi due/tre anni, ed è coincisa con un calo mostruoso delle vendite. Calo che, come giustamente dici tu, riguarda tutto il mondo editoriale o quasi.

In realtà nessuno diffonde dati di vendita, perché son informazioni rilevanti anche per i competitor. Dove esistono sono o di osservatori neutrali (Nielsen, per esempio) o di distributori (Diamond).

Prodo ha scritto:

Qui si entra sul piano della valutazione personale: io non sono per niente d'accordo, anzi penso esattamente il contrario. E sono un lettore di DYD di vecchissima data, ho la collezione completa tutta originale, integrata da ammenicoli vari. Ma è ovvio che questo è un campo minato, pesantemente condizionato da considerazioni personali, dal proprio gusto, dalle proprie aspettative, e anche dal proprio vissuto. Quindi qualsiasi posizione in tal senso può essere legittima e ricca di argomenti. Quello che riconosco a Recchioni e compagnia è il tentativo di portare aria nuova in un fumetto che era già in pesante involuzione e stava subendo un'emorragia paurosa a livello di seguito.

In parte concordo la questione della valutazione temporale, in parte è sicuramente da lodare il voler dare una svecchiata.

Prodo ha scritto:

Però credo che abbia usato modalità e tematiche non azzeccate, così come i nuovi personaggi e certe tipologie di intreccio, peraltro accennate e poi abbandonate in una precipitosa marcia indietro che mi ha lasciato perplesso.

Non credo ci sia nessuna marcia indietro. Guarda nel primissomo Dylan, l'1, il 25, 43, 100... una certa continuity in DYD è sempre stata lenta, Recchioni ha solamente ripreso ritmi sclaviani. A un certo tutto tornerà, per poi scomparire e tornare dopo parecchio, Dylan è così da sempre.

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Ubik
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Il primo fumetto italiano che abbia letto era un Dylan Dog intitolato"Il pozzo degli inganni". Ed è così che è iniziata la mia passione per i vostri fumetti: Rat-Man (la serie sta finendo ragazzi... lo sapevate?), Dampyr, Brendon, molte serie presenti in "Skorpio" e più recentemente Morgan Lost, il che mi ha fatto scoprire il suo "fratellone" Brendon.

Ma per tornare a Dylan, penso che sia stato colpito dalla stessa maledizione di Spider-Man: visto che è uno dei titoli più popolari, l'hanno messo a tutte le salse con degli illustratori che disegnano un Dylan rachitico fatto con la squadra o con un tratto "sporco", delle trame che non c'entrano niente con quelle di Sclavi e che non sono nient'altro che "c'è un mostro in città, una tipa va da Dylan e palra del caso, lui accetta e ci prova con lei, indaga, arriva il mostro, il mostro fa groar, Dog si fa picchiare ma arriva Groucho con la pistola, Dylan spara, il mostro muore e si sa che aveva un legame antico con la tipa che pianta Dog in asso, battuta finale di Groucho e fine".

Purtroppo, molti albi sono così e ci sono le raccolte "colorfest" che sono costituite unicamente di questo tipo di storie. A volte, i capi della Bonelli provano a mettere delle cose nuove come Bloch che va in pensione e viene sostituito da un nuovo ispettore che odia Dylan. Oppure, ci sono le storie alternative nel futuro: c'è una cosa strana in un'astronave e il governo della Terra fa 5 cloni di Dylan Dog (tra cui c'è il vero che era in ibernazione) per risolvere il problema...e questo è solo un concetto di storia tra mille altri (e non parlo del recente Dylan Dog roadie di un gruppo punk degli anni '70). L'ultimo albo che ho comprato è "Dopo un lungo silenzio" a Febbraio (se non erro): c'è una copertina bianca e una sceneggiatura di Sclavi, ve lo consiglio.

Dylan Dog è stato forse il mio eroe bonnelliano preferito, ma non mi è piaciuto come la serie è stata trattata durante anni, nonostante la presenza di ottimi sceneggiatori o illustratori "occasionali". So che esistono tre film su di lui, ma ho avuto solo pessime recensioni. Forse in futuro, ci sarà qualcuno che capirà la vera essenza del personaggio, ma non penso che sia per domani.

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Pirata delle Alpi ha scritto:

Ma per tornare a Dylan, penso che sia stato colpito dalla stessa maledizione di Spider-Man:

Credo che per Spider-man (come per X-men e FF) ci sono dietro ragioni di diritti cinematografici che non toccano DYD.
Semplicemente, com'è giusto che sia, se un prodotto vende, si propone di più di quel prodotto.
Una delle cose che apprezzo di più nella gestione Recchioni è stato proprio dare una precisa identità a ogni "incarnazione" di Dylan (inedito, Maxi, Speciale, ...).

Pirata delle Alpi ha scritto:

A volte, i capi della Bonelli provano a mettere delle cose nuove come Bloch che va in pensione e viene sostituito da un nuovo ispettore che odia Dylan.

Questa cosa è stata voluta da Sclavi e messa in atto da Recchioni, che non sono "i capi della Bonelli".

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Ubik
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Re: Dylan Dog e il nuovo corso: che ne pensate?

Già, Dylan Dog.
Andiamo con ordine...
Per molti anni durante l'adolescenza collezionato Dyd, (mio fratello Nick Raider), da avido lettore e collezionista ho più di un ma volta spulciato tra bancarelle in cerca di n mancanti ecc. Poi, crescendo, espandendo le mie conoscenze letterarie, narrative e fumettistiche, Dylan Dog ha cominciato ad andarmi sempre più stretto, fino a starmi proprio sugli zebedei. Ho cominciato a diventare insofferente verso le trame copia-e-incolla da film, libri, e tutto quello che si può saccheggiare chiamandolo "omaggio", niente si salva e nessun genere è al sicuro. Fantasy, fantascienza, horror viene tutto fotocopiato e mixato come si fa con il vino di cattiva qualità. Gli sceneggiatori non sanno fare altro che mettere una bella tipa 80% dei casi, la tipa va a letto con Dylan, e la metà delle volte il mostro era qualcosa di differente, di diverso, amava la fanciulla e altre cose molto originali.  Circa 10 anni fa ho regalato in blocco tutti i miei Dyd, compreso n1 e n4 originali, a qualcuno meno esigente di me in fatto di gusti; quella che era la mia collezione continua a crescere e occasionalmente mi capita tra le mani un numero moderno e gli do un occhiata. Benché non parta mai prevenuto in fatto di scrittura, devo dire onestamente che quello che ho visto mi piace poco. Proprio poco. Bloch in pensione e sostituito con una donna. Viva le pari opportunità, ve possino! Cioè, no dai! Il fatto che Bloch continuava ad aspettare di andare in pensione, fin dai primissimi numeri, era uno di quei cardini su cui si badava la narrazione e il concept iniziale. E le litigate con Jenkins?! Via, via, via tutto. A questo punto Groucho potrebbe sposarsi e mettere su famiglia, Dylan assumere un assistente donna, bella e prosperosa?!
Personalmente non spenderei un centesimo per Dyd, però tornerei volentieri a comprare Cattivik e Ratman.

Un altra cosa, Dyd fu inventato così com'era (fisicamente debole, affetto da claustrofobia, vertigini, ubbie alimentari) per riflettere un tipo di pubblico profilato secondo o canoni dell'epoca e poi arricchito con tutti i sogni di tale pubblico (fascinoso, intelligente, brillante, e ovviamente grande amatore). Personalmente a trent'anni suonati sono disgustato da questi tratti.

Tutto quello che il saggio aveva imparato lo scrisse su un libro, e quando le pagine furono nere per l'inchiostro, prese dell'inchiostro bianco e ricominciò.

Farren
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