gabrieleud ha scritto:

Mornon ha scritto:

se a 16 anni non sapresti leggere

Gpet mi ha sodomizzato per molto meno

Mi cospargo il capo di guano, però il mio punto rimane. Vorrei non leggere mai più questa teoria gamberettiana-duchiana secondo cui i libri vanno scritti in un linguaggio da terza media per bambini che hanno problemi DI parlare. I libri sono anche il proprio linguaggio, il mezzo diventa in parte fine. I libri belli ci insegnano anche parole e costruzioni nuove, nuovi paralleli tra concetti vecchi e nuovi accostamenti.
Anche i librogame.

Se mentre leggi un libro trovi delle parole sconosciute e ti lamenti che devi prendere il dizionario 5 volte per capirle (e non ci credo che uno prende davvero il dizionario), allora non hai capito che i libri servono proprio a quello.

Mornon ha scritto:

I libri belli ci insegnano anche parole e costruzioni nuove, nuovi paralleli tra concetti vecchi e nuovi accostamenti.

Il problema è che la scuola italiana fa leggere ai ragazzi solo libri orridi e punitivi, i professori di italiano impongono di leggere libri come "Morte a Venezia", il massimo della noia, nonostante sia un lettore accanito dopo due pagine mi faceva dormire e non sto usando una metafora mi addormentavo sul serio. Tuttavia devo dire che il peggiore di tutti è sicuramente "I Malavoglia" scritto benissimo ma la storia è la quintessenza della depressione cronica, tragedie su tragedie e appena c'è un briciolo di speranza ci sono tragedie ancora peggiori, colera, morti annegati, prostituzione. Io non sono riuscito ad arrivare a metà di quel libro perché mi angosciava troppo e ho comprato il bignami per rispondere al professore, come fai a dare da leggere a un ragazzo pieno di vita una storia simile, che poi con i tempi che corrono uno si tocca anche un po'.
Se proprio devono far leggere dei classici che facciano leggere Salgari, nel "Corsaro nero" c'è tutta una parte che descrive la pirateria e le patenti di corsa, nelle "Novelle marinaresche di mastro Catrame" ci sono un gran numero di notizie ed eventi (questo libro è forse quello da cui si capisce meglio il pensiero salgariano). Oppure che leggano un po' di Guareschi, i primi racconti di Don Camillo sembrano scritti in un altro mondo invece che solo sessantanni fa.

In fondo è come se a una persona che chiede consigli per un LG tutti rispondessero: leggi Lupo Solitario che è il migliore! Invece non funziona così: ci si informa su quali sono i suoi gusti, su cosa cerca nel libro (sfida? Narrazione? Divertimento? Emozione?) e poi si dà un consiglio mirato.
Con i libri è la stessa cosa - ma non a scuola, o non nelle scuole che ho frequentato io. Per fortuna io ero onnivoro e accettavo tutto, a parte Il Piacere che è l'unico libro che ho abbandonato prima della fine per manifesta incompatibilità.

Oh, io non dico che sia tutto rose e fiori. Io pure mi sono fracassato le balle con Pirandello e Italo Svevo (mentre Verga mi è piaciuto un po' di più).

Claudio Di Vincenzo ha scritto:

I Malavoglia, Il processo di Kafka, Se questo è un uomo

Ammemmi hanno ipertritato il mazzo col Gattopardo, finché in un tema non ce l'ho fatto e ho scritto quello che veramente pensavo su quel libro. Il risultato è stato che negli ultimi 3 anni di liceo non ho mai avuto la sufficienza in italiano.
Possa tu morire di congiuntivite, Piccolo Ometto.

PS: Scusate se torno IT: Dove si compra Fabled Lands Terre Leggendarie 1 ?

Il sito dei Libri Arsi dice che bisogna scrivere un'email per ordinarlo, non c'è un comodo ecommerce?