GGigassi ha scritto:

Nell'ultimo libro di Zerocalcare (in realtà prima parte di un dittico) c'è una citazione dei "libro-game

Assolutamente sì: a seguito di quel rimando (che avevo notato anche io leggendo il libro) volevo provare a intervistarlo, ma poi proseguendo la lettura e constatando cosa pensa della marea di gente che lo infastidisce con richieste varie ho deciso di lasciar perdere .

Zerocalcare è disponibilissimo, comunque: a una Lucca lo avevo incrociato per caso e siamo andati a bere una cosa insieme (e ha offerto lui) ma poi è dovuto scappare perché aveva un'intervista.
Mi dicono inoltre, e la cosa è testimoniata da varie fonti, che alle sessioni di dediche lui non vada via finché non ha soddisfatto anche l'ultimo dei suoi molteplici ammiratori, cosa che lo porta a fare le ore piccole.
Un'eventuale domanda per l'intervista potrebbe essere: "Ma come, ti fai tanti problemi a non mischiarti coi politici italiani e poi ti fai fotografare insieme aquel fascistone di Frank Miller?"
Forse è il caso di spostare questa discussione nella "nemesi"?

Oggi ho preso in mano il volume in una libreria ma non ho trovato il passo in cui parla dei Librogame.

Comunque quello di Zerocalcare è un fenomeno editoriale che a me pare veramente incredibile e mi fa molto pensare, mi spiego, siamo nell'anno domini 2018 e questo signore vende tonnellate e tonnellate di copie incentrate sull'immaginario del giovane "ribelle-alterna-politicizzato-centro-socialaro" degli anni 90.
Mai e mai avrei potuto pensare che questo tipo di immaginario anni 90, che, se pur ebbe una certa diffusione, quasi moda, fu comunque non certo maggioritario tra i giovani di allora, potesse riscuotere così tanto successo tra i giovani e giovanissimi di oggi così lontani e diversi da quel clima e da quelle idee.
Questo è quello che si chiama "un caso editoriale", onore al merito dell'autore comunque.