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INTERVISTA LGL: Dragan / Metruk

INTERVISTA LGL: Dragan / Metruk

E finalmente riprendono le pubblicazioni delle Interviste Doppie, dopo quasi 7 mesi e mezzo dall’ultimo pezzo pubblicato!
Scusate l’assenza, ora recupereremo tutto.
A causa del periodo di stallo, alcuni abbinamenti sono completamente saltati, altri sono stati modificati: ne è la prova questa intervista, in cui Dragan è stato lasciato privo della sua controparte, a tal punto che non è più riuscito a capire con chi fosse stato abbinato...
Ma non è mai troppo tardi per ricominciare…
In questo pezzo parleremo principalmente di Lupo Solitario e di Joe Dever: la Redazione ritiene quindi questa intervista molto interessante e vi suggerisce vivamente la lettura.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.





Eccoci giunti al Livello 3. Ti aspettavi di arrivare fin qui quando hai fatto la prima intervista?
Dragan: Ah davvero? L’ho fatta???
Metruk: Ci speravo, ma non avrei mai creduto di arrivarci.
Si può dire che oggi il settore dei librogame stia vivendo una seconda giovinezza?
Dragan: Ci sono alcuni editori coraggiosi che si impegnano, ma il gioco economicamente continua a valere appena appena la candela ed è comunque una cosa per nostalgici, non sarà mai di massa, quindi non sono così ottimista.
Metruk: Questo sicuramente anche se difficilmente si riusciranno ad ottenere i fasti di un tempo.
Rispetto a quando eri bambino, cosa è cambiato nel tuo approccio alla lettura dei librogame?
Dragan: Mi interessa molto meno la dinamica di gioco e molto più la costruzione della storia. Detesto i registri di gioco complicati e sono molto più attratto dalle scelte che influenzano la trama.
Metruk: Bhè innanzitutto il modo in cui ci gioco. Son passato dal consumare i vari registri presenti sui librigame a suon di matita e gomma, ad oggi che mi limito a leggere soltanto il libro e ad annotarmi tutti i progressi su fogli di carta. Vi dico questo… son talmente maniaco del non rovinare i registri che me li sono stampati tutti e inseriti in un quaderno ad anelli di modo da consultarli di volta in volta. Per quanto riguarda la lettura, invece, non credo sia cambiato molto…. sicuramente impiego meno tempo a terminarli, ma la passione nel rileggerli è rimasta invariata.
Di recente, la notizia della scomparsa di Joe Dever ha sconvolto tutta la community di LGL. Cosa ha rappresentato Joe per tutto il settore della narrativa a bivi?
Dragan: Sicuramente il creatore di una delle saghe più longeve e centrate, per la crescita del personaggio, l’universo progettato minuziosamente e i valori che infonde. È stato l’imprenditore-scrittore che ha portato il librogame a diventare di massa, non è poco e non è da tutti.
Metruk: Negli ultimi anni ha rappresentato la rinascita dei librogame secondo me. Ricordo come se fosse ieri le volte che mi recavo a Lucca Comics e lo trovavo in compagnia di tanti appassionati lettori che come me gli chiedevano di terminare il grande lavoro incompiuto su Lupo Solitario. E lui ci diceva che ci stava lavorando. Da quelle parole si è passati ai fatti fino a quando ha presentato LS 29… è stato quel Lucca Comics che ha sancito una sorta di “secondo tempo” per questi magnifici libri. Per quanto riguarda il passato (mi riferisco agli anni ’80) è stato uno dei massimi esponenti di questo genere letterario, senza ombra di dubbio.
Tra le sue varie opere, quale ti è piaciuta di più?
Dragan: Vado oltre Lupo Solitario e dico California Countdown, il terzo di Guerrieri della Strada: dovendo curare l’editing della nuova edizione ho dovuto studiarlo bene e passarlo al “pettine fine”, e ho scoperto un’opera tragica, lirica, epica.
Metruk: Ho adorato la serie Guerrieri della Strada: mi hanno sempre affascinato le tematiche “post atomiche” e per quel periodo era il massimo per me leggere quella serie.
Hai mai avuto il piacere di incontrarlo di persona? Se si, raccontaci che impressione ti ha fatto.
Dragan: Sono stato il primo a portare Lgl a Joe Dever e Dever a Lgl, nel lontano 2006, facendogli una breve intervista e donandogli il celebre segnalibro con la testata del sito (che comprendeva anche lui) stampato dalla stampante di casa. Sono anni che ricordo con affetto, perché ero un ragazzino, perché avevo molto tempo libero, perché il settore sonnecchiava e noi “donchisciotte” cercavamo di risvegliarlo in un modo o nell’altro. Ho conosciuto poi, nel tempo, e in molti altri incontri, una persona disponibile, alla mano, simpatica con i fan. Ma anche inflessibile sul lavoro, pronta a discutere ma con le idee ben chiare sulle direzioni da prendere. Vorrei averci chiacchierato un po’ di più, la notizia della morte mi ha sconvolto.
Metruk: Hai voglia…. credo di averlo incontrato una decina di volte almeno in occasione dei vari Lucca Comics. Ho praticamente i suoi autografi sparsi ovunque su tutti i suoi librogame. Che persona era…. un uomo semplice, discreto, educatissimo e molto gentile. Era un piacere scambiare 4 chiacchiere con lui prima che arrivasse ai vari stand di Lucca Comics. Credo di essere diventato una sorta di incubo per lui con tutto quello che gli ho fatto firmare ahahahahah.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per descriverlo, quali sceglieresti?
Dragan: Fantasioso, sorridente, imprenditoriale.
Metruk: Leggete sopra…
Secondo te Joe era stupito dal numero di ragazzi ancora appassionati di librogame?
Dragan: All’inizio sì, poi probabilmente ha semplicemente accettato la realtà dei fatti e ha studiato un modo per portare a compimento i suoi sogni e, al tempo stesso, valorizzare il suo prodotto sul piano imprenditoriale. Vorrei che fosse chiaro questo aspetto di Joe, non un artista scanzonato innamorato di un’idea ma uno scrittore professionista che realizzava le sue opere per trarne, legittimamente, un profitto.
Metruk: Non ho dubbi a riguardo e sono convintissimo che adorasse proprio noi italiani in particolar modo. La riprova di questo è che ogni anno era in prima fila alle manifestazioni ludiche nostrane. Gli piaceva tantissimo Lucca e LS 29 dove è stato presentato in anteprima mondiale???
Cosa ne pensi di Lupo Solitario 29?
Dragan: Mi è piaciuto e l’ho scritto nella post-fazione che ho curato, mi ha fatto tornare bambino e mi sono gustato una bella storia Ramas dopo tanti anni. È chiaro che, come tutti i sequel e i ritorni, dopo molti anni non poteva avere lo spirito e l’efficacia di volumi come Traversata infernale. Ma è stato sicuramente un prodotto più riuscito e curato, prima di tutto dall’autore, di tutti gli ultimi 4-5 volumi degli anni Novanta.
Metruk: Non l’ho letto ancora Adriano. Sarò un pazzo a pensarla in sto modo, ma mi piacerebbe rileggermi l’intera serie LS quando verranno pubblicati gli ultimi tre libri. Quanti anni dovrò attendere???????
E riguardo alla conclusione della saga, cosa ti aspetti ora che la scrittura non sarà più opera di Joe?
Dragan: Ho curiosità, voglia di sapere come andrà a finire e un po’ di timore. Aveva un progetto e un obiettivo, quando ha capito che non ce l’avrebbe fatta ha lasciato istruzioni e piani per far sapere alla sua squadra dove andare anche senza di lui. Arrivarci, però, sarà improbo. Vedremo.
Metruk: Bella domanda…. oltre a non saperti rispondere mi chiedo anche se Joe abbia mai scritto qualcosa in merito all’ultimo libro che dovrebbe uscire (il 32). Non so proprio che aspettarmi riguardo a questo. Di certo ripongo tanta fiducia in Ben e Vincent.
Non solo librogame, ma anche musica, videogiochi e giochi di ruolo. Cosa ti ha più stupito della vita di Joe?
Dragan: La capacità di progettare e costruire, in qualsiasi campo delle opere dell’ingegno o della cultura dovesse mettere mano.
Metruk: Della musica conosco ben poco di Joe. Libri, giochi di ruolo e videogiochi hanno caratterizzato tutto il suo percorso di vita.  Un vero peccato che non sia riuscito a concludere la saga di LS.
Cosa hanno rappresentato le opere di Joe Dever nella tua vita di giocatore?
Dragan: La quasi totalità del mio patrimonio librogamistico fino al 2006, comunque un punto di riferimento negli anni seguenti, negli ultimi due un lavoro che mi ha permesso di mettere a frutto una passione e avvicinarmi, con timore e rispetto, alla cura del testo in italiano.
Metruk: Personalmente la saga di lupo Solitario è stata per me il trampolino di lancio vero il mondo del fantasy in generale.
Credi che la sua prematura scomparsa possa frenare la rinascita della narrativa a bivi, o viceversa possa rappresentare uno stimolo a proseguirne le orme?
Dragan: Nessuno dei due. La rinascita è in corso ma, come spiegavo più su, è una rinascita relativamente confinata in un fenomeno che non credo potrà mai assumere dimensioni e volumi d’affari particolarmente rilevanti.
Metruk: No, non credo. Ha sicuramente dato un duro colpo al settore, ma se le persone che stanno lavorando dietro a questo progetto nuovi libri di LS) sapranno continuare il sapiente lavoro di Joe, secondo me non ci saranno problemi. Fermo restando comunque che il genere librogame continuerebbe ad esistere anche senza LS.
Giocheresti volentieri un librogame se il protagonista fosse un personaggio cattivo?
Dragan: Molto più volentieri! L’insospettabile e incommentabile Aldo Rovagnati aveva ideato un vero capolavoro in tal senso, un librogame strepitoso con un personaggio francamente diabolico, ho ancora tutto archiviato ma purtroppo è rimasto solo un progetto. Peccato.
Metruk: Perché no? Sarebbe interessante sotto certi aspetti.
Oberon o Sortilegio?
Dragan: Non mi piace particolarmente nessuna delle due serie.
Metruk: Belli entrambi. Sortilegio di gran lunga più ostico e complesso.
Che ne pensi del cambio di molti nomi avvenuto in fase di traduzione di diversi libri?
Dragan: Per me i Ramas restano Ramas e come ha detto Lughi non c’è un motivo particolare, suona bene. La scelta di tornare a Kai l’ho accettata e alla fine ci si abitua pure, ma il suono è diverso, è innegabile. Ovviamente non è una regola generale, alcune modifiche erano del tutto arbitrarie, non premianti e, in alcuni casi, perfino penalizzanti.
Metruk: Non ci faccio assolutamente caso adesso, figuratevi 30 anni fa quando a malapena conoscevamo l’inglese ahhahahahah.
Enigmi e giochi numerici nei librogame: cosa ne pensi, e quanto sono importanti ai fini del gioco?
Dragan: So che ci sono moltissimi appassionati e rispetto i loro gusti, personalmente come dicevo sono molto più attratto dalla storia e dalla capacità di poter influire sulla trama con mie scelte che dal gioco. Quindi ne posso tollerare non più di uno per avventura smile
Metruk: Bhè sicuramente danno una motivazione in più nel cercare di risolverli. Personalmente preferisco gli enigmi ai giochi numerici.
Un regolamento che non preveda caratteristiche del pg può essere un buon regolamento?
Dragan: Assolutamente sì, anzi, secondo me un buon librogame può anche non avere affatto regolamento se ha un universo progettato al dettaglio (tanto per tornare a Dever) e, soprattutto, una bella storia.
Metruk: Probabile e probabile anche che sia meno complesso da strutturare rispetto ad uno che preveda caratteristiche.
Il denaro è un aspetto che è stato sfruttato bene in tutte le serie in cui compare?
Dragan: Non eccessivamente, a memoria mia l’uso migliore era proprio in LS, ma relegato a situazioni ben precise. Che odio l’inutilità in Sherlock Holmes, tanto per dirne una.
Metruk: Ricordo che in alcuni librogame dei soldi te ne facevi poco/nulla, quindi direi di no.
I grafi aiutano nella comprensione della struttura di un racconto?
Dragan: Credo siano utili soprattutto in fase di progettazione e scrittura. Oppure, per librogame a mappa particolarmente “interattivi”, quelli che, dopo il quarto passaggio nella stessa caverna, personalmente ormai getto via.
Metruk: Senza ombra di dubbio. Altro discorso è quando e se utilizzarli: durante la lettura oppure dopo averla terminata.
Quanto una copertina ti invoglia ad acquistare un librogame?
Dragan: Molto, anche se ormai gli acquisti avvengono a botta sicura, dopo aver valutato prerogative, storia, recensioni e quant’altro.
Metruk: Mi piacciono un sacco le copertine a tematica fantasy. Non resisto all’acquisto se trovo un librogame che mi manca ed ha una copertina con quella tematica.
Quanto la presenza di una scheda del personaggio ben fatta influisce sulla valutazione di un librogame?
Dragan: È uno strumento utile ma continuo a ripetere che la cosa centrale è la storia: tanto che quasi sempre le statistiche del personaggio me le segno su fogli bianchi utilizzando simboli e spazi come pare a me.
Metruk: Sulla valutazione? Bhò non saprei. Io non valuto se un librogame è bello da leggere o meno dalla scheda del PG. Piuttosto posso valutarlo dal regolamento del libro gioco se proprio non ho voglia di leggerlo, ma di certo non dalla scheda del personaggio.
Loop nei librogame: cosa ne pensi?
Dragan: Sono il colpevole di averne creato uno dei peggiori, in Squilibrio 3... è anche questo uno strumento, se serve a comunicare qualcosa va bene, se è un errore di progettazione, naturalmente, no.
Metruk: Fastidiosi e per fortuna che ci sono ragazzi/e volenterosi/e che li testano.
C’è qualche Corto per il quale vedresti bene una versione estesa?
Dragan: Quelli del signor “Cacca”!
Metruk: Chiedo perdono, ma non leggo Corti. Giuro non riesco a leggere da PC e la voglia di stamparmi eoni ed eoni di pagine è pari a zero.
Qual è il tuo illustratore preferito?
Dragan: Direi Gary Chalk, il suo stile assurdo era perfetto per le prime vicende di Lupo Solitario. Alcune immagini restano scolpite nella mente, dai criminali di Sommerlund al capitano Kellman e così via.
Metruk: Uno su tutti: Gary Chalk.
Hai mai ritagliato, compilato e spedito alla E.Elle l'ultima pagina per dare suggerimenti e/o per richiedere il catalogo?
Dragan: No e me ne pento, visto il valore commerciale che hanno assunto wink  ma non volevo rovinare i miei libri.
Metruk: Ricordo di averla compilata (ultima pagina di LS 4) e di aver chiesto dove potevo trovare una libreria che avesse tutti i librogame sin lì usciti, ma di non averla mai spedita. Quel Lupo Solitario n.4 ovviamente è ancora qui con me ;-)
Le nuove generazioni potranno mai appassionarsi ai librogame come avvenuto in passato?
Dragan: No, le nuove generazioni hanno Heavy Rain e prodotti successivi...
Metruk: Temo proprio di no. Vedo troppi bambini che ha 10-11 anni hanno già in mano un tablet dei genitori o addirittura un cellulare…. chissà, magari tra qualche decennio ci si stancherà di troppa tecnologia e ci sarà una sorta di “ritorno alle origini”.
Alla luce degli ultimi volumi pubblicati, dimmi qual è la serie di LibriNostri che ritieni migliore, e la seconda in ordine di preferenza.
Dragan: Squilibrio, senza dubbio, perché è geniale. La seconda direi Soulkey di Federico Righi ma anche gli spin-off di LS di Andrea Tupac Mollica li ho apprezzati parecchio. Vorrei leggere presto Pirati e sono molto legato anche a Calibro 70.
Metruk: Ho acquistato tramite il servizio di Lulu un po’ tutti i LibriNostri sin qui usciti ed ho apprezzato molto i 4 volumi di Star Wars. Raffaele ha fatto un grandissimo lavoro. Stupendi!!! Al secondo posto metto tutti i Dimensione Avventura: un lavoro titanico di traduzione che ha portato in Italia dei volumi inediti e che meritavano sicuramente di essere letti dal maggior numero di appassionati di librogame.
Ti è piaciuta di più quest’intervista o le prime due?
Dragan: Forse questa.
Metruk: Come ho detto nelle prime due interviste, son tutte belle!!!!
Saluta il tuo compagno di intervista.
Dragan: E chi è???
Metruk: Un saluto al carissimo Alberto… un onore questa doppia intervista con lui!!!

Ultima modifica di: Adriano
Apr-20-18 11:20:03

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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