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Somora La Città della Menzogna Sussner Sussner Raven/Vincent Books - 0.8%
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Verso la Terrasanta Cresci Aristea - 9.5%

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The Necronomicon Gamebook

Re: The Necronomicon Gamebook

Dragan ha scritto:

Nella traduzione dell'edizione che ho preso la disciplina dei carcerieri invece che "liberale" (come nel librogame) viene definita "blanda": un termine appena diverso ma che pure mi ha dato molta più contezza della scena.

Questo non per dire che è sbagliata la traduzione, ma che a volte per suscitare un'impressione accettabile al lettore invece di una che lascia interdetti è sufficiente una soggettivissima sfumatura.

Sulla traduzione di Lovecraft si è scritto molto, di fatto ce ne sono due principali. Quella di Lippi, più libera, e quella di Fusco, che adatta meno. Se hai preso l'ultima edizione Mondadori è quella di Lippi, se vuoi quella di Fusco è disponibile per la Newton Compton. Le versioni in lingua originale si trovano in rete.
Al contrario dei testi originali, le traduzioni sono protette.

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Ubik
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Re: The Necronomicon Gamebook

Grazie a Valentino per le risposte date e per aver letto le nostre critiche. C'è però un punto residuo su cui vale la pena chiarirsi ancora.

ValentinoSergi ha scritto:

Se, DA PURISTI, l'avete vissuto come un errore e non come un'esperienza, nei vostri confronti sono io a essere in difetto. Punto.

Quell'inciso, "da puristi", non mi convince. Non vorrei pensasi che chi non ha apprezzato gli elementi "folli" del libro, tra l'altro scambiandoli per errori, lo abbia fatto perché si aspettava una narrativa standard, molto legata ai classici. Kenfalco ha chiarito che lui si aspettava un libro più standard, ma per me e altri non era assolutamente così.

Vorrei fosse chiaro che nessuno in questo topic ha criticato questo libro perché "troppo sperimentale". Tutti noi apprezziamo le esperienze. Il problema semmai per alcuni è che le parti sperimentali non erano ben fatte. Siamo anzi tutti d'accordo che:

ValentinoSergi ha scritto:

Da lettore, credo che la rinascita dei librigioco riuscirà a resistere al volo della meteora solo se la scrittura sarà in grado di rinnovarsi.

Il punto è che non è possibile rinnovare ciò che non si conosce o si conosce superficialmente. L'idea del loop di paragrafi per dare un senso di straniamento era un'ottima idea, ma doveva essere realizzata in modo tale da non ingenerare nel lettore il dubbio che si trattasse di un vero e proprio bug (ossia un rimando sbagliato). Un ottimo esempio in tal senso lo trovi nel libro "Il mondo perduto" di Alexander Abati.

Allo stesso modo, l'idea di (la metto sotto spoiler)

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utilizzare nella battaglia finale un oggetto recuperato in una vita precedente è interessante, ma così com'è non ha alcun senso tematico. Il libro non è costruito intorno a questa opzione, sembra aggiunta alla fine della stesura come farebbe un game designer alle prime armi. Così facendo l'ottima trovata non colpisce con il forte effetto sorpresa che avrebbe potuto avere, manca quella sensazione che si trova in libri come Le fatiche di Autolico, in cui il lettore legge costantemente col sorriso sulle labbra di fronte non solo alle trovate degli autori, ma anche a come sono presentate e rivelate man mano. Si poteva integrare il medaglione nella narrazione, rendendo evidente che si trattava di QUEL medaglione solo nel momento clou, oppure lavorare sul viaggio nel tempo come accaduto in Prisoners of Ice (sempre a tema Lovecraft), oppure ancora sfruttare il Mondo dei Sogni per unire tra loro le varie partite, o ancora semplicemente  ragionare nell'insieme del racconto come un unico, immenso incubo, trasmettendo al lettore vera paura attraverso testi pensati e scritti in tal senso e non, come adesso, la buffa sensazione di saltare tra libri scritti da persone diverse, in alcuni casi con registri linguistici che nulla hanno a che fare con l'horror.
A ciò aggiungo che il senso di straniamento nei videogiochi a tema Lovecraft è reso più facile dal fatto che c'è un elemento terzo, il software, che agisce fuori dal controllo del lettore: penso a Eternal Darkness, dove accadono veri e propri "finti bug" per rompere la quarta parete. In un libro questo elemento non c'è. Puoi sfruttare solo le parole e per questo i testi assumono un'importanza fondamentale.

Sarebbe quindi da affrontare anche il discorso stilistico, ma su quello il gusto personale è supremo e non esiste nulla di oggettivo.

Parlando invece di game design, concludo facendoti i complimenti per la tua voglia di creare qualcosa di originale quando sai benissimo che potresti stampare delle parole a caso su un foglio con quel tema e quelle illustrazioni e vendere comunque un sacco di copie. Ti fa onore, ma non basta la buona volontà per creare un prodotto al passo con i tempi.

Per cui, se la tua intenzione è proseguire sulla strada della sperimentazione, non posso che consigliarti di dedicare tempo a leggere più opere interattive moderne possibile, prima di metterti al lavoro sul seguito. In particolare ti consiglio di leggere più Corti possibili, che troverai qui:

https://librogame.net/index.php/forum/forum?id=15

Si tratta di opere amatoriali che riescono in pochissimi paragrafi a condensare situazioni di gioco innovative e sperimentali, e molti di loro hanno come obiettivo creare una sensazione di straniamento nel lettore. Insieme a loro ti consiglio di leggere i relativi giudizi, estremamente severi, nei relativi topic, così da poterne individuare anche i punti critici.

Non esiste palestra migliore per un autore interattivo e, se vorrai partecipare al concorso di quest'anno (il termine di scadenza è il 15/02/2019), te ne accorgerai con mano :-).

Zakimos
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Re: The Necronomicon Gamebook

Zakimos ha scritto:

Kenfalco ha chiarito che lui si aspettava un libro più standard

Beh si, se guardi bene, il concetto di libro sperimentale è partito dal mio post per giustificare gli errori, e così, solo per coincidenza abbiamo scoperto che in effetti tutto il progetto era in realtà già dall'inizio un esperimento di avanguardia. Io continuo a vederci gli errori ma ormai l'esperimento è fatto.

kenfalco
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Re: The Necronomicon Gamebook

Zakimos ha scritto:

Sarebbe quindi da affrontare anche il discorso stilistico, ma su quello il gusto personale è supremo e non esiste nulla di oggettivo.

A questo proposito ricordo che esistono le scuole di narrativa. Il "gusto soggettivo" ce l'hai quando parli di tema, ambientazione, trama, periodo storico, originalità - e tante altre cose.
La capacità di mettere insieme un romanzo (a bivi o normale) è una cosa che va studiata, proprio come studieresti cinematografia, architettura e danza.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: The Necronomicon Gamebook

ValentinoSergi ha scritto:

Anch'io abitavo a Borgomeduna  , magari abbiamo fatto pure le elementari insieme.

Può darsi! Io le ho iniziate nel 1985. Stiamo proprio organizzando la cena delle elementari il prossimo gennaio.

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: The Necronomicon Gamebook

Nei corsi di scrittura creativa si insegna che ci sono tre trappole disastrose in cui può cadere il lettore durante la lettura. Se qualcuno cade in una di queste trappole, immediatamente esce dal mondo della storia e si ritrova nella propria stanza con il libro in mano.

Le trappole sono:
1) e allora?
2) che cosa?
3) ma dai, è troppo!

Esempio:
1) l'eroe sale su una strana carrozza misteriosa e... fine.
2) l'eroe è sconvolto da una precisazione ambigua.
3) l'eroe tira un sasso verso l'enorme mostro che cade e muore.

La regola si può applicare anche ai giochi.
Quindi tu, autore generico di libri o giochi, evita di farmi cadere in una di queste trappole.

kenfalco
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Re: The Necronomicon Gamebook

Valentino, ho un po' di domande sparse per te:
1) perché un Corto e non un libro-game?
2) perché usare kickstarter (mi pare che sia una eccezione nel panorama della letteratura innovativa)?
3) cosa ne pensi dei formati elettronici, in tutte le declinazioni: epub, PDF, app. Quale probabilità di vedere la tua opera fruibile in formato diverso dal cartaceo?

Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...

babacampione
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Re: The Necronomicon Gamebook

Piccolo aggiornamento: una copia di questo libro ho avuto modo di comprarla anche io al recente San Dona' Fumetto. E' andata cosi', avevo appena conosciuto Mornon (alias Mauro Longo). Dopo la conferenza alla quale aveva partecipato, ci siamo fatti un giretto e lui mi fa: "c'e' quello del librogame Necronomicon, l'hai visto?". In effetti Valentino Sergi, l'autore, era presente con una stand molto curato e cordialmente s'e' presentato, rispondendo a varie mie domande. Indubbiamente il libro colpisce positivamente sotto un profilo estetico, con carta di qualita' e ricche illustrazioni. S'e' gia' detto della copertina di Alberto Del Lago ma anche l'interno rispecchia certamente una gran cura del formato.
Sicuramente un limite e' nella dimensione ridotta dell'opera, che a prenderla in mano rivela uno spessore piu' da albo "compact" che da libro. Questo si riflette anche nei testi che sono molto essenziali e a volte risultano anti-climatici (nel senso che antefatti tragici ci vengono comunicati in uno stile molto "asciutto"). Va detto che questa e' una caratteristica comune anche al 90% dei librogame del periodo d'oro, il classico: "tutto il tuo villaggio e' stato sterminato ma tu sei miracolosamente sopravissuto, raccogli la spada impaziente di iniziare l'avventura. Cosa Fai?..."
Era uno stile senza fronzoli o grandi approfondimenti, diretto agli adolescenti di allora e concentrato essenzialmente a valorizzare la dimensione del gioco...
Sicuramente piu' incontro ai gusti moderni l'idea di proporre un regolamento alleggerito, anche in considerazione del numero ridotto di paragrafi.
Visto che e' passato quasi un anno dall'ultimo intervento dell'autore, immagino che quantita' di copie vendute abbia superato quota 1000 da un pezzo. Mi chiedo se abbia fatto una ristampa o stia ancora distribuendo la prima edizione...
Lui ricordava di essersi iscritto al nostro forum, ma e' chiaro che poi ci ha perso di vista. Chi di noi lo "beccasse" ad una prossima fiera, fara' bene a dirgli di farsi sentire ogni tanto anche qui,  che ci ha lasciato con delle domande in sospeso....  smile

Seven_Legion
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Re: The Necronomicon Gamebook

Buongiorno a tutti,
è passato un po' di tempo dal mio ultimo intervento. All'epoca ho ricevuto molti spunti dagli iscritti al forum, cosa di cui vi ringrazio, e alcune domande che mi erano state fatto erano rimaste in sospeso, perché anch'io dovevo darmi una risposta chiara.

babacampione ha scritto:

Valentino, ho un po' di domande sparse per te:
1) perché un Corto e non un libro-game?
2) perché usare kickstarter (mi pare che sia una eccezione nel panorama della letteratura innovativa)?
3) cosa ne pensi dei formati elettronici, in tutte le declinazioni: epub, PDF, app. Quale probabilità di vedere la tua opera fruibile in formato diverso dal cartaceo?

1) Dagon e Carcosa hanno una struttura diversa, il primo è più agile e snello (e ha rivelato di essere un agile "filler - gdr"), il secondo è più corposo, aggiunge complessità e ha un livello di difficoltà più marcato; oltre a rappresentare un'opera di intreccio tra stili diversi con davvero pochi precedenti (nessuno nel librogame). I due rappresentano il primo e il secondo atto (finale) di un unico racconto. L'unico perché è da ricollegare alla scelta dei classici che s'intrecciavano al meglio tra loro.

2) Perché Kickstarter è un servizio che offre una vetrina, una visibilità e un'affidabilità non comuni nel settore editoriale. Lanciarci con successo un titolo e fare anche il bis con il seguito aiuta molto con la successiva vendita dei diritti agli editori e/o alla distribuzione internazionale (uno dei sostenitori più importanti della seconda campagna, ad esempio, è il nostro esclusivista greco)

3) Dell'eBook penso tutto il bene possibile. Il primo, dopo la campagna, è stato realizzato dal buon Matteo Poropat e in un anno sullo store on-line ha registrato un volume di vendita notevole considerato anche il prezzo (5€). Il secondo verrà venduto solo dopo la campagna sullo store, ma verrà donato a tutti i sostenitori.

Seven_Legion ha scritto:

(...) immagino che quantita' di copie vendute abbia superato quota 1000 da un pezzo. (...) Lui ricordava di essersi iscritto al nostro forum, ma e' chiaro che poi ci ha perso di vista. Chi di noi lo "beccasse" ad una prossima fiera, fara' bene a dirgli di farsi sentire ogni tanto anche qui,  che ci ha lasciato con delle domande in sospeso.... 

Il primo è già stato ristampato, l'ultimo conteggio risale a prima della ristampa (quindi a prima di Romics e San Donà) e avevamo raggiunto quota 3000. Adesso, tra Kickstarter e Lucca, credo che aggiungeremo qualcosina in più.

Per il resto, eccomi qua, meglio tardi che mai wink

ValentinoSergi
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Re: The Necronomicon Gamebook

Ciao Valentino, bentornato! Complimenti per la scelta delle illustrazioni di Carcosa, davvero belle!

kenfalco
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