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Riflessioni post Play

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Prima di tutto lasciatemi ringraziare le persone che hanno supportato il quadrilatero. Sono state davvero tante e non voglio fare elenchi, loro lo sanno. È stato un immenso piacere trovarne molte di esse a Modena, e incontrare dal vivo per la prima volta utenti del forum che non avevo mai visto prima (Federico Bianchini, dopo 13 anni di conoscenza virtuale, Raffaele Alessio, Andrea Liverani, Andrea Mollica con cui ho chiacchierato online molte volte e che solo a Modena 2019 ho finalmente conosciuto, il grande Dario Leccacorvi, che stimo tantissimo per il coraggio che ha avuto di lanciarsi nel settore editoriale con la sua Aristea, Luca, Riccardo Metruk).
Insomma l'esperienza è stata esaltante anche se faticosissima (in questo momento sono abbastanza fuso e sicuramente dimenticherò qualcosa o qualcuno).
L'osservazione che volevo proporvi però è un'altra. In tre giorni di quadrilatero, tra organizzazione e gestione di eventi e incontri con i lettori nel ruolo di admin di LGL, ma anche di autore e curatore, ho notato una presenza enorme, come mai prima in nessuna fiera, di ragazzi e soprattutto ragazze. Intendo lettori e lettrici di una ventina d'anni che venivano a cercare librogame, a informarsi e, cosa assolutamente inedita rispetto al passato, a comprare. E che si portavano Autolico in pausa pranzo e lo leggevano mentre mangiavano un panino smile.
Al di là delle considerazioni autoreferenziali, mi sono chiesto: ci siamo? Che finalmente le nuove generazioni, soprattutto quelle interessate al gioco e all'intrattenimento ludico, siano pronte per una nuova stagione della narrativa interattiva? Ve lo chiedo perché, in tanti anni di fiere, è la prima volta che assisto a un fenomeno simile, tanto massiccio e capillare.
Che ne pensate?

Ultima modifica di: Prodo
Apr-08-19 10:16:09

Prodo
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Re: Riflessioni post Play

Confermo tutto. I bambini e gli adolescenti vengono ancora "trascinati" in questo hobby dai genitori, ma nella fascia 20-25 ho notato una presenza di interessati spontanea e fuori scala, comprese le ragazze.
"Ah sì, i librigame... li adoro!" "COSAAA?" mi veniva da rispondere...
Speriamo davvero di poterci rinnovare

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
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Re: Riflessioni post Play

Sono contento e insisto sulla necessità di avere un catalogo unico fra tutti gli editori.

kenfalco
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Re: Riflessioni post Play

Da parte mia posso confermare:

- grossa presenza femminile di ragazze in età compresa tra i 20 e i 25, interessatissime all'idea dei libri interattivi e incuriosite dalle tematiche particolari ("adoro la Londra vittoriana" mi hanno detto in tante) e che spalancavano gli occhi quando rivelavo loro la presenza anche di un libro steampunk scritto da un'autrice donna, fiondandosi allo stand Acheron Books;

- ragazzini (ma soprattutto ragazzine!!) con genitori al seguito, che cercavano libri da leggiocare insieme: tante, TANTE richieste per titoli multiplayer, com'è ovvio visto che si trattava di una fiera di giochi;

- un unico ragazzino che non poteva avere più di 14 anni che è arrivato da solo allo stand, ma che ha vinto per me la palma del miglior avventore dicendo "eh, lo prenderei ma Jekyll e Hyde l'ho appena letto - bellissimo libro tra l'altro" e che poi chiacchierando insieme ha dimostrato di conoscere davvero tutta la storia e adorarla, restando affascinato dall'idea che questa volta fosse in prima persona.

- tanti di ex lettori di librogame che si presentavano con la consueta frase "leggevo Lupo Solitario..." e volevano sapere come si erano evoluti i librogame da allora - tutta gente che capisce di giochi (non erano a Play per caso) e che ascoltavano con evidente interesse le spiegazioni sulle meccaniche, anche quando scivolavano sul tecnico. Ma anche tanti giovani estranei al giro che impazzivano allo scoprire che su librogame's land si può scaricare la conclusione della serie Ninja, che hanno trovato in soffitta in campagna etc!

Insomma: secondo me il pubblico di Play è davvero perfetto per questo tipo di pubblicazioni. Si tratta soprattutto di famiglie di livello culturale medio-alto con una spiccata tendenza al socializzare, al gioco e allo stare insieme. Lo hanno confermato anche allo stand MS edizioni, uno dei più "caldi" editori GDT sul mercato italiano, che mi hanno detto di stare puntando tantissimo sul connubio tra narrativa e gioco.

Il momento più bello cmq è stato conoscere di persona i tanti utenti del forum: Dario III, Sephirot0, Shaman, Mark Phoenix, Moloch, djmayhem, GGigassi e il grandissimo Metruk che in realtà avevo già conosciuto, ma ero così fuso da essermelo dimenticato bigsmile e mi scuso se sto dimenticando qualcuno, ma sono stati tre giorni di fuoco!!

A proposito del catalogo unico: sì, servirebbe, ma devo dire che ho apprezzato il fatto che le persone non potessero passare, prendere un qualcosa (un catalogo etc) e fuggire dicendo il classico "poi ripasso" bigsmile. Qualcuno ha pure cercato di prendere la busta bonus di Jekyll pensando che fosse gratis!

Però a tal proposito devo segnalare una cosa che mi è dispiaciuta tantissimo: ossia il fatto che i lettori nuovi e interessati CI SONO, ma non fanno mai "filotto".

Mi spiego meglio: mi è parso che chi ha acquistato un libro alla Watson... poi non lo abbia fatto negli altri stand. E viceversa. La mia sensazione è stata che i lettori al momento siano curiosi ma giustamente titubanti, e quindi acquistino UN SOLO LIBRO o comunque da UN SOLO EDITORE, ignorando gli altri.

Anche la posizione dei banconi tutti attaccati rischia di diventare negativa: ritengo ad esempio che Aristea sia stata penalizzata dalla sua posizione nell'angolo, perché per arrivarci bisognava passare necessariamente davanti ad altri stand, con il rischio di fermarsi, comprare e non proseguire oltre.

Questo non si è percepito tanto sabato, quando la gente era così tanta da scorrere in ogni dove (e i banconi sempre tutti occupati), ma nelle giornate morte di venerdì e domenica, in cui vendere è stato DAVVERO difficile per tutti - tranne che per Librarsi e Raven, che si confermano - in forma e con numeri diversi, ovviamente - delle macchine da guerra inarrestabili. Bravi, bravi davvero!

D'altro canto il riunire tutti gli editori in un unico punto è stata sicuramente una mossa positiva, per cui è difficile valutare i pro e i contro. Possiamo solo sperare che, una volta letto quell'unico libro comprato, questi utenti tornino alle prossime fiere per comprarne altri - e magari stavolta, non trovando novità, passando a un altro bancone!!

Ultimo appunto sugli eventi: tanti, belli, ma forse troppi. L'unica conferenza dell'anno scorso aveva attirato più pubblico e le sessioni di letture di gruppo con 3/4 persone sono state un po' un'occasione sprecata. Forse attirerebbero di più dei "tavoli demo" con copie di lettura e una persona che spiega rapidamente le regole, come i giochi da tavolo, ma disponibili per tutta la fiera.

In conclusione: un'esperienza assolutamente positiva per il settore, rovinata solo dal fatto che quando mi agito perdo il controllo e divento una persona insopportabile - e sono stato agitato per TRE GIORNI DI FILA, per la gioia dei poveracci che mi hanno avuto attorno :-(. Grazie a tutti per avermi sopportato.

Zakimos
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Re: Riflessioni post Play

a me ha impressionato davvero la marea di gente presente venuta per giocare al tavolo, considerando che siamo nell'era dei videogame non me lo aspettavo proprio.

nel nostro quadrilatero ho portato da vedere i miei librinostri cartacei e davvero in tanti sono fermati per chiedermi se erano in vendita e dove comprarli, attraggono parecchio

Piango perché una volta ero un fratello, ed ora non lo sono più (K.Von Erich)

djmayhem
Re dei refusi
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Re: Riflessioni post Play

Personalmente, come ho scritto su FB, è stata una bellissima esperienza. Il Play ormai è la mia fiera preferita e ha sostituito Lucca dove per questioni di sovradosaggio di persone in spazi ristretti non vado da anni.
Il Play è vivibilissimo, sabato non ho visto questo pienone folle che molti dipingono (forse non sono mai stati a Lucca Comics smile ) e anzi ho trovato molti tavoli disponibili per fare demo. Ovvio che se uno voleva provare Cryptid o Signore degli Anelli doveva prenotarsi e farsi le sue attese.

Alla fine dopo le demo e gli acquisti di rito ho passato molto più tempo del previsto al quadrilatero e secondo me è stata l'idea vincente della fiera. Una zona "lettura interattiva" dove se cerco i librogame li trovo tutti (o quasi) e se non li cerco ma ci passo per caso rimango colpito e magari mi fermo, attirato dai tanti libri esposti. Il singolo stand (penso anche agli editori più piccoli) affondato tra quelli di giochi da tavolo si perde moltissimo.

Spero riusciate a farla diventare un'idea presente non solo al Play. Avere non uno stand XY che gli appassionati chiamano "il quadrilatero in librogame" in amicizia ma un luogo fisico, delimitato, che compare sulla mappa della fiera, è un risultato fantastico.

Il catalogo cartaceo per me non è una mancanza ma lo vedo più un retaggio del passato, ormai inutile. E' più importante avere nelle fiere e sul web un punto di riferimento, come accade per i GdT. Non ho visto, ma potrei essermi sbagliato, volantini di Librogame's Land è questa è stata per me la mancanza più grave. Un foglio di carta con scritto "ti piacciono i LG? passa a visitarci" con sito web e siti social, da distribuire a ogni acquirente o a chi passava per "la zona".

Interessanti le note uscite da chi era "dall'Altra Parte" e riferisce di acquisti sia informati che di novizi e novizie, con richieste e manifestazioni d'interesse di genere che potrebbero essere interessanti spunti per scrittori che intendano darsi alla pubblicazione cartacea. Magari i librogame "vittoriani" sono una nicchia inesplorata che meriterebbe più attenzione e potrebbe essere un aggancio per filoni come l'horror che mancano del tutto o la fantascienza (che vede in Andrea Mollica un esponente di spicco in questo momento, con tre LG fantascientifici all'attivo, se ho contato bene).

Ultimo appunto su eventi "sociali" in fiera, letture al tavolo e via dicendo. Secondo me per con i LG non ci azzeccano molto, la gente ha poco tempo e vuole vedere e comprare molte cose. Il modo migliore per vincolarli a un luogo fisso per un tempo elevato, oltre a legarli fisicamente smile è la dedica o meglio ancora il disegnetto, come ho visto fare da qualcuno.

A livello personale come sempre la fiera è una bomba, ho conosciuto nuovi appassionati e rivisto decine di amici, e c'è stato il tempo per fare due chiacchiere e salutarsi con la santa calma, stupendo!

Matteo
Autore dell'Editor per la narrativa interattiva LibroGameCreator 3

Shaman
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Re: Riflessioni post Play

Shaman ha scritto:

Il catalogo cartaceo per me non è una mancanza ma lo vedo più un retaggio del passato, ormai inutile. E' più importante avere nelle fiere e sul web un punto di riferimento, come accade per i GdT. Non ho visto, ma potrei essermi sbagliato, volantini di Librogame's Land è questa è stata per me la mancanza più grave. Un foglio di carta con scritto "ti piacciono i LG? passa a visitarci" con sito web e siti social, da distribuire a ogni acquirente o a chi passava per "la zona".

Verissimo. Ci avevo pensato, ma poi, travolto dalle mille cose da fare, me ne sono dimenticato completamente. Rimedieremo in futuro.

Shaman ha scritto:

Spero riusciate a farla diventare un'idea presente non solo al Play. Avere non uno stand XY che gli appassionati chiamano "il quadrilatero in librogame" in amicizia ma un luogo fisico, delimitato, che compare sulla mappa della fiera, è un risultato fantastico.

Concordo assolutamente

Shaman ha scritto:

Ultimo appunto su eventi "sociali" in fiera, letture al tavolo e via dicendo. Secondo me per con i LG non ci azzeccano molto, la gente ha poco tempo e vuole vedere e comprare molte cose. Il modo migliore per vincolarli a un luogo fisso per un tempo elevato, oltre a legarli fisicamente smile è la dedica o meglio ancora il disegnetto, come ho visto fare da qualcuno.

Concordo anche qui. Io direi una conferenza al giorno in saletta dedicata (dove si possano sentire le voci di chi parla) e nel quadrilatero libri da leggere, sessione di autografi e disegni, esperti che raccontano e spiegano i librogame agli interessati, e volumi dimostrativi (quest'anno li hanno sfogliati e richiesti in moltissimi).

Prodo
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Re: Riflessioni post Play

Shaman ha scritto:

Il catalogo cartaceo per me non è una mancanza ma lo vedo più un retaggio del passato, ormai inutile. E' più importante avere nelle fiere e sul web un punto di riferimento

Non è importante che sia cartaceo, ma basta una pagina web con grafica "moderna" che raccolga le copertine e le trame degli ultimi libri usciti.  Distribuite il volantino con il link alla pagina.
I ragazzi che sono tornati a casa potevano avere un quadro completo per scegliere le proprie serie preferite. E' vero che esiste LGL ma non e' così immediato.

kenfalco
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Re: Riflessioni post Play

Come sapete io sono abbastanza "fuori dai giochi", nel senso che non sono certo un esperto del settore, ma la butto li. Secondo me c'è fame di giochi (non videogiochi) e fame di fantasy (nel senso più ampio, quindi ci sta pure Autolico). Forse stanno riscoprendo i Librogame per quello che sono piccole grandi avventure in solitario.

Detto questo però parliamo anche di qualità, noi che abbiamo che abbiamo sempre tessuto le lodi dei "libercoli" E.Elle, tutte le nuove proposte, esclusi gli FF Salani (per i quali ho già detto che è la bontà dell'operazione sta nel riproporre i Librogame come tascabili economici) sono di alta fattura: formato, carta, ottime illustrazioni di copertina, grafica curata, insomma anche se non li giochi fanno tutti la loro porca figura nella libreria di un "nerd".
L'autore/i e l'opera sono importanti ma secondo me in questo settore grafici e disegnatori fanno la differenza.

Poi c'è il discorso fiera, la gente va, guarda, gioca, si diverte, ma vuole anche tornare a casa con il bottino, alla facciazza di Amazon poter toccare, sfogliare i libro, chiedere due cose all'autore o solo anche alla persona che sta allo Stand è un buon volano. Boh c'è voglia di mondo "fisico"? Non saprei

"Leggi, e diventerai capace di creare i personaggi DELLA fantasy!"
Terza di copertina di Tunnel & Troll Edizioni Mondadori

Mimimmi
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Re: Riflessioni post Play

Zakimos ha scritto:

Però a tal proposito devo segnalare una cosa che mi è dispiaciuta tantissimo: ossia il fatto che i lettori nuovi e interessati CI SONO, ma non fanno mai "filotto".

Secondo me è una cosa normale, alla quale neanche io (appassionato) mi sono sottratto. Ho comprato poca roba e quella che mi interessava.
Non dimentichiamoci il lato economico, un lg costa più o meno sui 15 euro e fare un filotto di acquisti, in una fiera dove magari hai intenzione di comprare anche giochi da tavolo, diventa dispendioso. Quindi a mio avviso è normale che mediamente si compri 1 o al massimo 2 lg e non di più.

Sulle altre considerazioni sono d'accordo, in particolare:

a - la necessità per i prossimi eventi di volantini e/o biglietti da visita di lg+librinostri. Avendo messo in copia visione alcuni librinostri ho notato un alto interesse da parte del pubblico (sono in vendita? dove posso trovarli? etc.). Queste manifestazioni rappresentano un bacino incredibile per portare nuova gente su LGL

b - max 1 o 2 conferenze al giorno, in salette dedicate. La zona del Quadrilatero (a mio avviso ottima per visibilità e opportunità di vendita) era troppo dispersiva per incontri di quel tipo.

Il mondo si divide in 2 categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi.

Ald
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