Ricordo ancora benissimo: avevo tra i 6/7 anni, i miei genitori mi portavano sempre al mare sebbene io lo odiassi. Una sera, (la città, lo ricordo ancora era Cattolica) stavamo andando ad assistere allo spettacolo delle fontane danzanti, quando ci imbqttemmo in una libreria. I miei si erano fermati all'interno, perché mio padre è un fissato di libri storici, perciò voleva controllare se, in una libreria lontana da casa, avesse potuto trovare qualcosa per ampliare la sua collezione. Sta di fatto che, girovagando insieme ai miei, notai diversi scaffali con libri ammucchiati, come fossero tipo libri dell'usato. Costavano anche piuttosto poco. Mi avvicinai per curiosità e rimasi attratto dalle copertine così varie, con mostri e personaggi fanyasy. Sfogliandone uno, capii trattarsi di un libro interattivo. La cosa mi colpì tantissimo. Ero euforico di aver trovato un libro così insolito, decisamente più divertente degli altri libri dove dovevo limitarmi a leggere la trama senza poter mai intervenire. Convinsi i miei a comprarmene uno (scelsi il castello della morte, ricordo perfettamente). Videro che mi stavo divertendo un sacco con quel libro. In questo modo, facemmo un patto: dal momento che era abitudine per i miei andare ogni anno a Cattolica, se io avessi smesso di lamentarmi del mare, ogni anno me ne avrebbero comprati uno o due (dipende se facevo il bravo). Andai avanti così per circa 8 anni, quando poi, la tragica notizia: la libreria chiuse!
Ci rimasi malissimo, alché tornando a casa, provai a informarmi se anche altre librerie li vendessero (con gli anni, mi ero convinto quasi che i librigame fossero uno prerogativa di quella libreria, ma diventando grande, ovviamente capì che avrei potuto cercarli ovunque). Tuttavia ormai mi trovavo nell'era in cui i librigame erano pressoché morti in Italia, e nonostante la mia insistenza, fallì la mia ricerca.
Sta di fatto che, in seguito a quell'occasione, parlai seriamente con i imiei di quanto odiassi andare al mare, e che i librigame erano l'unica cosa che sapeva distrarmi dall'idea. Lì convinsi finalmente a cambiare meta, preferendo la montagna (poi vabbe, i miei scelsero Cascia, meta religiosa, che a quel punto davvero, eh, o ci fate o ci siete!)
Ora di anni ne ho 26, e da alcuni anni ho avuto modo di riscoprire con estrema euforia il fatto che i librigame sono tornati in auge e, per celebrare la cosa, ho deciso persino di imbarcarmi io stesso nella scrittura di uno di loro.
Purtroppo, a seguito di un paio di traslochi, i librigame che avevo ottenuto con gli anni, sono andati sciaguratamente persi, ma almeno posso sempre collezionarne di altri: vivo con la mia imminente moglie (ci sposiamo il 4 ottobre), entrambi odiamo il mare, e lei non ha nulla contro questi libri. Relazione perfetta! XD

¿„ãßꪧ¬ ha scritto:

Io ancora non ho capito che cos'è un librogame.
Sono qui solo per rimorchiare.

Sei nel posto giusto

Il mio amarcord e':

Tuttavia avevo visto in TV la pubblicita' degli SLTA Mondadori e quindi, indirettamente, avevo intuito in cosa potesse consistere quella interessante novita' dei libri a bivi e ne rimasi colpito. All'epoca non conoscevo neppure il fantasy ma, studente di informatica, ero abbastanza esperto sull'argomento videogiochi e Adventures testuali al computer. (Ne avevo pure scritta una mezza in Basic) Ebbi percio'  l'ispirazione di usare un diario scolastico in esubero per realizzare un gioco da leggere a scelte. Non si diceva quindi il numero di paragrafo ma cose tipo "vai al 15 settembre".
Era una storia di esplorazione ispirata meta' a "Avventura nel castello" di Enrico Colombini (primo adventure in Italiano) pero' col protagonista ispirato a quello di Dragons Lair, lasergame che era da poco uscito nelle sale giochi. Non si faceva uso di  un registro di gioco ma di segnalibri illustrati che rappresentavano gli oggetti trasportabili in giro per la mappa...
Quindi il mio primo "librogame" potremmo dire che me lo sono scritto da solo senza sapere che si chiamasse cosi'... l'anno forse era l'85 o l'86...ma, dovrei vedere...
Per quanto riguarda il mio primo "vero" librogame, dobbiamo saltare a molti anni dopo: verso al 2000, come molti, mi faccio l'ADSL e comincia un periodo un cui seguo la comunita' di quelli delle Adventures testuali. Dopo vari anni pero' trovo quel formato bello ma potenzialmente noioso e m'imbatto per caso in un vecchio gioco per DOS senza parser ma fatto a bivi, realizzato da un certo Cesare Bacci che afferma di aver preso da OBERON N.1 di un tale Joe Dever. Il nome non mi dice nulla ma inizialmente immagino sia un romanzo fantasy che gli e' talmente piaciuto da realizzarci un gioco testuale. Alla fine pero' mi procuro l'originale (che quindi diventa il mio primo librogame) scoprendo finalmente cosa sono i Librogames. Nelle mie ricerche per approfondire l'argomento siamo al 2005 e sbarco finalmente su LGL da cui non mi sono piu' allontanato...

Non ricordo esattamente i dettagli perchè avevo pochi anni, ma il merito fu dei miei genitori. Mi è sempre piaciuto leggere e loro tra un libro e l'altro (e per puro caso visto che dubito che conoscessero l'esistenza del genere) mi presero una manciata di librogame, non saprei dire se tutti assieme o in un periodo comunque ravvicinato. Ricordo però tutti i miei primissimi libri ottenuti da loro (più almeno uno da un amico): le colline infernali, alla corte di minosse, ombre sulla sabbia, il conte dracula e il regolamento di uno sguardo nel buio (assieme al mio primo d20 che ancora conservo, scheggiato e segnato dagli anni). Rimasi affascinato da tutto: le copertine, le illustrazioni interne, la parte ludica e quella narrativa. Alcune immagini e paragrafi li ho impressi a fuoco nella memoria: la manticora delle colline infernali, l'avvizzire del Conte Dracula, il racconto della nascita del minotauro, la filastrocca del capitano Barbanera..... Nacque in fretta una passione crescente (e magari un po' ossessiva visto che i miei iniziarono a disapprovare notevolmente questo mio interesse) che mi portò a raccoglierne gradualmente sempre di più, anche se apparentemente avrei fatto meglio a darmi maggiormente da fare visto che ancora me ne mancano un pò (tra cui lo stramaledetto sfida di coppa che ai tempi a causa del mio disinteresse per il calcio non degnai di uno sguardo a favore di tante altre scelte). Anche adesso contino a cercare i pochi titoli che mi mancano, ma per il resto non faccio una ricerca indiscriminata. Solo negli ultimi anni ho scoperto che la EL non deteneva il monopolio del genere, come credevo ingenuamente, e che diversi altri editori avevano tentato esperimenti sul genere; ma per qualche motivo non è la stessa cosa. Quando me ne capitano per le mani e a un prezzo non proibitivo sono comunque lieto di prenderli, ma non li associo agli stessi ricordi o alle stesse fantasie e di conseguenza non gli do la stessa importanza o urgenza pur rimanendo invogliato  a finire le serie tronche. Sui titoli nuovi invece mi muovo poco, prendendo solo qualcosa di tanto in tanto.

tyorl ha scritto:

se posso, ti consiglio di rivedere un po’ la cosa: ce ne sono di molto molto belli

assolutamene. ma non faccio acquisti indiscriminati. prima mi documento sull'oggetto in esame e poi decido se prenderlo o meno