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Voti totali: 126

FARO D'ARGENTO - Concorso

Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

In attesa del voto dei giudici e del conteggio finale....

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Mornon
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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

Mornon ha scritto:

Ecco i voti della giuria popolare:
Aloona 6,5
Jegriva 4,5
Prodo 6
7Legion 5,5
Yanez 5
GoGo 6,5
Leccese77 7
Falco 7,5
EGO 5,5
Firebead 8

Totale votanti 10. Numero complessivo ottenuto: 62

Voto della giuria popolare: 6,2

Almeno è uscito un numero semplice! :-D

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Jegriva
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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

dovete scusarci.. stiamo ancora in ambasce per un ultimo voto..

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Mornon
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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

Ecco il voto mancante: il mio ! Causa impegni sono stato lontano da casa in questa settimana e soltanto in extremis ho avuto modo di leggere e giudicare il racconto, per cui mi scuso per il ritardo nella votazione. Pubblico di seguito le recensioni ed il giudizio dei 3 giudici, e nel post successivo il risultato della valutazione con voto finale per il racconto.

BenKenobi   5,5

Il Faro d'Argento è un racconto che si presenta abbastanza bene all'inizio: l'introduzione è affascinante e costruisce bene il background ed il regolamento, molto semplice, è perfettamente in linea con le esigenze di un Corto. Durante la lettura devo confessare che le mie aspettative sono state tradite: la trama parte da un contesto scolastico/universitario quotidiano ed evolve in maniera tutto sommato banale, con lo zio del protagonista nelle vesti del "mad doctor" pazzo ma in buona fede che rischia di distruggere il pianeta.

Lo stile narrativo è pesante. Passi la lunghezza del paragrafo iniziale, ci ritroviamo ad avanzare tramite alcuni paragrafi decisamente lunghi per i ritmi narrativi di un librogame. Solitamente infatti il genere librogame impone paragrafi abbastanza scarni e che pongano il più velocemente possibile il lettore di fronte alla scelta o all'elemento ludico (come l'uso di un oggetto, una variazione nelle statistiche, un combattimento). L'autore invece insiste con una narrazione prolissa che in alcuni punti diventa veramente eccessiva, come ad esempio nel caso del paragrafo 30 in cui il protagonista incontra suo zio che gli svela il suo piano: troppo lungo !

Anche le meccaniche ludiche soffrono di difetti visibili a mio parere. Ho trovato sufficiente dotare il protagonista di un elevato punteggio di destrezza per superare tutti i combattimenti senza troppe difficoltà e di aver concluso l'avventura quasi illeso. Ammetto inoltre di non essere riuscito a capire la soluzione dell'indovinello, che ho risolto col metodo "forza bruta", ossia cercando direttamente il paragrafo della soluzione.

In conclusione il mio voto è 5,5. Secondo me il Corto è sotto la sufficienza per i problemi di trama, stilistici e di meccaniche di gioco; tuttavia lo spunto iniziale è interessante e sono convinto che l'opera avrebbe potuto essere stata sviluppata molto meglio.

Mornon   5,5

Un'avventura dalla trama inefficace e dallo stile ancora non sufficiente.
Dopo la possibilità di giocare un racconto a mappa e uno ad "alcova" ecco che ci troviamo di fronte ad un racconto "a trama", una storia di fantascienza basata maggiormente sullo scorrimento dell'azione e della storia piuttosto che sulla componente ludica e strategica.
L'attinenza al tema è buona e così la giocabilità: le regole sono semplici e i percorsi conducono tutti avanti, anche se ci sono alcuni piccoli intoppi qua e la che tuttavia non sembrano fuori posto. Non ci sono troppi combattimenti e si riesce ad introdurre la possibilità di compiere scelte tattiche e fronteggiare un enigma (che purtroppo non sono riuscito a risolvere). Anche la difficoltà mi sembra discretamente ben calibrata: con un paio di partite si dovrebbe raggiungere la fine senza ulteriori intoppi.

A questi elementi positivi fanno tuttavia da contraltare altri fattori negativi, che non possono essere negati. Innanzitutto l'ambientazione mi sembra incoerente e la trama stessa abbastanza banale. Alcune trovate sono potenzialmente belle, ma sembra di assistere ad un film di fantascienza hollywoodiano degli anni '50: tutto sembra un pò finto e sotto la superficie ci sono delle inverosimiglianze immani.. Razzi e ololibri che fanno a pugni con materie universitarie dai nomi latini.. tecnologia futuribile e termosifoni che perdono acqua.. a volte sembra tutto come nel futuro, altre volte come nel '600, altre volte come ai giorni nostri. I nomi sono un misto di fantasy, inglese e italiano e la storia dei "creatori", del Complesso e dello scenziato pazzo da operetta mi sembra un'occasione sprecata..
Anche lo stile di scrittura non mi convince.. ci sono troppi spiegoni, troppa morale facile e buttata li per caso, troppe aggettivazioni, troppe parti "raccontate" invece che "descritte" e altri errori fondamentali di narrativa.. Nonostante si noti l'impegno profuso e la volontà di creare una prosa scorrevole e curata, è evidente una certa mancanza di dimestichezza con le regole del "buon scrivere" e il numero di refusi e delle frasi contorte, immature e banali è troppo elevato. Se fossimo la mondadori, pubblicheremmo senz'altro quest'opera, che ha lo stesso stile della saga del mondo emerso o delle opere di Dan Brown.. ma siccome vogliamo parlare di qualità oggettiva, siamo ancora lontani da un livello professionale.
Anche molti bivi e molte situazioni sono poco eccitanti o poco caratterizzanti: giri a destra o sinistra? corri lungo la biblioteca o l'altra stanza, che però è in cima alle scale (e che sarà mai?)? Scivoli nell'acqua del termosifone e perdi 2 punti forza, ma sorridi perchè anche Sebast è caduto? E il Wendigo nel sotterraneo? e se vai nel bioparco ti cade un ramo in testa? e la punizione scolastica? Ci sono molte cadute di stile che andavano evitate..

Detto questo e senza aggiungere altro, auspicando che lo scrittore si dedichi in futuro ad una preparazione piu attenta dei propri elaborati, il mio voto ragionato e calibrato è: 5,5

Gpet74   4
Ho a lungo pensato a come iniziare questa piccola recensione e a cosa scrivere. Infatti il lavoro di giudice mostra tutti i suoi lati peggiori quando ci si trova a dover emanare responsi negativi.
Mi rendo conto che l’autore de Il Faro d’Argento deve aver speso parecchio tempo a ideare e scrivere il proprio racconto e solo questo andrebbe premiato.
Purtroppo queste considerazioni non diminuiscono il peso di questo giudizio: A mio avviso Il Faro d’Argento è scritto male!
L’autore dimostra di avere una conoscenza approssimativa della lingua italiana e delle regole che la sorreggono. Inoltre spesso la punteggiatura viene usata in maniera impropria contribuendo a rendere più difficile la comprensione dei periodi, già di per se sono intricati e di difficile comprensione. Ai veri e propri errori poi si aggiunge un tipo di prosa farraginosa e ridondante, traboccante di aggettivi inutili.
L’impressione è quella di un racconto scritto troppo velocemente e non ricontrollato a sufficienza. Certo, è possibile che l’autore sia arrivato all’ultimo momento e che non abbia avuto materialmente la possibilità di fare neppure una veloce correzione… E’ possibile, ma non è sulle ipotesi che posso basare il mio giudizio.
Forse qualcuno penserà che sono cattivo o che ho preso in antipatia l’autore. Per allontanare tali sospetti  (anche perché non conosco l’identità dell’autore) voglio impiegare qualche riga per portare chiari esempi degli errori che costellano questo racconto:
Lasciamo da parte le regole di gioco e diamo un occhiata al prologo. L’autore parte in quarta con un prosaico quanto poco utile, ai fini della trama, panegirico al quale manca proprio il soggetto. Che questo sia la luna si capisce solo dopo diverse righe e soltanto perché il satellite in questione è uno dei tre possibile temi per questo concorso. Altrimenti occorrerebbe arrivare alla undicesima riga prima di trovare scritto il soggetto di tali sproloqui. Il testo, poi, vorrebbe essere poetico ed evocativo ma invece riesce solo ad attorcigliarsi attorno a numerosi luoghi comuni, inutili ai fini della trama, come ho già detto, con un eccesso davvero pleonastico di aggettivazioni e una quantità di espressioni tautologiche da far impressione.
Ad esempio, la luna è muta e silenziosa , schiva e timida o dolce e placida, mentre le nubi sono leggere, la luce è fioca, il rifugio sicuro ecc. A questo aggiungiamo anche qualche cacofonia (crudeli criminali) e abbiamo un prologo difficile da digerire.
A condimento del tutto vi è poi un errore di logica  vero e proprio. Infatti il prologo è ambientato nel futuro rispetto alla storia narrata nel racconto. Vediamo Ged, il protagonista, appoggiato al parapetto che racconta una storia alla luna. La storia che il lettore/giocatore si appresta a vivere … peccato che alcuni finali del racconto che seguirà conducono alla morte del protagonista mentre il Complesso, sulla cui alta Torre Centrale si trova Ged, viene distrutto. Per cui è evidente che il prologo entra in aperto contrasto con numerosi finali che al giocatore capiterà di leggere. Inoltre se il prologo è narrato al presente della seconda persona singolare sarebbe stato corretto scrivere il resto del racconto al passato della prima persona singolare.
I problemi sopra elencati non si limitano al prologo, ovviamente, ma si ripetono costantemente lungo tutta la lettura. Accentuati, come già detto prima, da un uso singolare dei segni di interpunzione, e da una prosa eccessivamente prolissa.

Cercando di lasciare da parte la forma per analizzare la storia in se, la situazione migliora un po’ ma comunque in troppi punti mostra di avere difetti anche strutturali di non poco conto . La storia è molto lineare divisa in due parti, nella prima troviamo alcune strade parallele che vanno a convergere nello studio dello zio del protagonista. Quindi si deve risolvere un indovinello il cui risultato da il numero del paragrafo a cui andare. Da qui si dirama la seconda parte della storia che condurrà fino all’unico epilogo positivo della vicenda. Strutturalmente non abbiamo quindi nulla di innovativo ma ci si attesta su livelli dignitosissimi con una buona possibilità di scegliere tra varie opzioni, un uso forse un po’ limitato delle abilità date all’inizio del gioco e vari combattimenti.
Dove la storia offre più lacune non è nella struttura ma nella logica stessa del racconto. Ho trovato poco plausibili i comportamenti di quasi tutti i comprimari. Ad esempio scegliendo di andare a studiare con Jada si imbocca un percorso in cui si viene narcotizzati da Sebast,  tramite un “caffè soporifero” (perché, come viene detto in un altro paragrafo, Sebast ci ha messo dentro del soporifero. Non sonnifero o narcotico ma proprio soporifero. Mah?!) ; anche prendendo per buono questo evento che di per se mi sembra poco plausibile, il fatto che poi Sebast entri nel nostro campo visibile (proprio così! Non visuale ma campo visibile)  spiattellando senza motivo che sta per andare a rubare l’Artefatto (Che a volte è scritto con la A maiuscola e a volte con la a minuscola e che non si capisce mai cosa diamine sia).
La discussione con lo zio, poi, è ridicola. Sembra di leggere gli sproloqui di uno dei mad-doctor della letteratura di fantascienza anni ’50, l’impressione poi aumenta ancora di più quando scopriamo che lo zietto ha costruito un missile proprio nei sotterranei del Complesso. Ma dai! Sembra davvero il dottore di Flash Gordon che, nei ritagli di tempo, si è costruito un razzo interstellare in giardino. Qui la sospensione dell’incredulità va a farsi benedire. Tanto più che scopriamo, nel caso in cui non si risolva l’indovinello, che quel geniaccio dello zio non ha pensato di costruire anche un buco dal quale far uscire il razzo per cui, anziché la luna, è il Complesso ad andare in mille briciole.
In generale tutti i comprimari sono mal caratterizzati e illogici nei loro comportamenti.
Volendo potrei continuare ancora a lungo ma penso di aver reso bene l’idea del perché ritenga di dare a questo lavoro un 4.

Cerchi di strappare la mannaia di mano al vecchio pazzo, ma il tuo gesto lo fa infuriare ancora di più: maledice Re Ulnar, i Ramas e i cittadini di Holmgard, accusando tutti di essere agenti dei Signori delle Tenebre. [...]

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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

Ecco la valutazione finale:

BenKenobi5,5
Mornon5,5
Gpet744
Giuria popolare6,2
----------
Voto finale5,3

Cerchi di strappare la mannaia di mano al vecchio pazzo, ma il tuo gesto lo fa infuriare ancora di più: maledice Re Ulnar, i Ramas e i cittadini di Holmgard, accusando tutti di essere agenti dei Signori delle Tenebre. [...]

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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

Nonostante il concorso sia bello e finito
sto leggendo i racconti che non ho potuto per carenza di tempo visionare e votare
mi permetto quindi di votare e commentare a posteriori questo

Partiamo dall'ambientazione: E' tipicamente potteriana, ci troviamo in un università futuristica ( di un mondo parrallelo?) in cui si aggirano studenti di una razza, i primogeniti, creati da alieni venuti dall'interspazio. Francamente non mi fa impazzire, lo trovo un palcoscenico troppo adolescenziale , come molte delle dinamiche che poi si sviluppano nella trama. Detto questo, che è una considerazione di gusto puramente soggettivo, devo però ammettere che la stessa è stata tratteggiata discretamente e man mano che ho proceduto nella lettura son sempre riuscito a visualizzare bene i possibili ambienti.

Lo stile narrativo l'ho trovato molto piacevole e scorrevole, m'è piaciuto anche l'espediente, non originalissimo  ma efficace, di aprire il racconto al paragrafo 1 con una narrazione poco contestualizzata  e fredda che lascia il lettore un pò confuso, salvo poi rivelarsi uno spaccato storico fuori dall'azione vera e propria del racconto e che serve sostanzialmente da continuo a quanto detto nel regolamento. Presenta però una fastidiosa imprecisione: alla fine sti creatori sta creatura la fanno evolvere da una preesistente o la creano loro?non si capisce molto bene( se la fanno evolvere da una preesistente cosa significa la dotarono di braccia e gambe ecc.?)
Il prologo è invece un pò retorico e presenta una contraddizione di fondo già enunciata dai giudici, e l'epilogo che è buono nelle intenzioni s'incarta nelle ipotesi che propone.
Lo svilupparsi della trama non è male, c'è attinenza coi temi e l'ambientazione,l'idea della luna come faro è simpatica (anche se chiaramente sciacallata da 2001 odissea nello spazio),ci sono diversi scontri, un indovinello, e diverse strade da percorrere.  Una cosa ho trovato molto fastidiosa: a seconda della scelta iniziale sarà Jada o Sebast a rubare l'artefatto. Questo per me proprio non va, non ho mai sopportato che qualcosa che nel racconto dovrebbe essere deciso a priori prima che io inizi a giocare possa essere influenzato dalle mie scelte (lo zio di ged aveva deciso di rubare l'artefatto precedentemente al momento in cui iniziamo a giocare ragion per cui o avrà chiesto a jada di rubarlo o a Sebast).
Il regolamento è abbastanza semplice e richiede un minimo d'applicazione da parte del giocatore nello scegliere le caratteristiche del personaggio, ciò è tuttavia vanificato dalla facilità degli scontri (anche a causa di un sistema di combattimento preso paro paro da misteri d'oriente e di cui tutti conoscono i limiti) e dalla possibilità di reperire oggetti. Infine la scelta delle strade arricchisce il racconto di ambienti ma non di dinamiche essendo praticamente le situazioni speculari.

riassumendo: Faro d'argento ha un ambientazione poco originale e pecca nel bilanciamento della componente ludica, è però scritto in maniera decisamente buona (tralasciando errori di grammatica e prologo ed epilogo) e sviluppa l'ambientazione in maniera adeguata (l'incoerenza menzionata da alcuni io non la vedo: da nessuna parte si dice che siamo nel futuro di questa realtà, non è detto che il progresso sia stato eguale in tutte le scienze , e quindi termosifoni che perdono e ololibri mi sembra che possano andare insieme, anche se non proprio d'accordo)
tutto sommato il mio voto è 7,5

P.S. l'indovinello era descritto forse non benissimo ma la soluzione (16) dovrebbe riferirsi alla durata di un mezzo mese lunare

ilsaggio79
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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

ilsaggio79 ha scritto:



riassumendo: Faro d'argento ha un ambientazione poco originale e pecca nel bilanciamento della componente ludica, è però scritto in maniera decisamente buona (tralasciando errori di grammatica e prologo ed epilogo) e sviluppa l'ambientazione in maniera adeguata (l'incoerenza menzionata da alcuni io non la vedo: da nessuna parte si dice che siamo nel futuro di questa realtà, non è detto che il progresso sia stato eguale in tutte le scienze , e quindi termosifoni che perdono e ololibri mi sembra che possano andare insieme, anche se non proprio d'accordo)

Il problema è la storia che è incoerente, poco logica, mal giustificata e cambia in corsa due o tre volte (soprattutto sulle intenzioni e il ruolo dei Creatori) ; e i personaggi che cambiano personalità a seconda del paragrafo.

Se non l'avessi letto, questo è il mio commento.

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Jegriva
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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

Jegriva ha scritto:

Il problema è la storia che è incoerente, poco logica, mal giustificata e cambia in corsa due o tre volte (soprattutto sulle intenzioni e il ruolo dei Creatori) ; e i personaggi che cambiano personalità a seconda del paragrafo.

l'ho letto l'ho letto jeg
e non lo trovo sballato anzi fai un analisi anche divertente e che condivido in più punti (non in tutti, a volte ti basi su tue mere illazioni soggettive quando nel testo non sono chiaramente specificate delle cose. Cmq si: Jada è proprio una tro**a), tuttavia anche negli altri che ho letto c'erano delle pecche, perfino nel tuo, che veramente è stato un lavoro coi controca**i,e la linea che ho tenuto fino ad ora è quella di essere un pò di manica larga, lo sono stato con tutti, e lo sono anche con faro d'argento.Cmq diciamo che forse avrei dato 7 se non 7,5 ma più giu non sarei cmq andato.Alla fine è di un librogame che stiamo parlando non della divina commedia, non sono andato a scavare tutte le possibili implicazioni del comportamento dei personaggi. Tutti i miei voti si sono basati sulla bellezza dello stile , l'atmosfera che hanno saputo generare (il tuo 9 viene da questi due parametri),dalla struttura ludica (che nel presente caso aveva secondo me degli spunti molto interessanti anche se firebead l'ha sviluppati malino) e infine quanto effettivamente mi sono divertito a giocarli (parametro molto soggettivo mi rendo conto, ma non è per divertirci che li leggiamo in fondo?). La coerenza nei miei giudizi l'ho un pò tralasciata, come puoi arguire anche dal voto che ho assegnato a "La lettera" dove la coerenza era veramente un fantasma (e pure la scrittura non era proprio brillante), però l'atmosfera secondo me c'era e m'ha divertito molto risolvere gli indovinelli
Probabilmente se fossi stato giudice sarei stato più severo e avrei fatto più caso anche a quello che dici tu, da semplice fruitore mi permetto di dare un giudizio meno accademico  smile

ilsaggio79
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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

Sì sì, per carità, ognuno giudica come vuole :-)

Anzi, spesso l'ho ripetuto, ma secondo me Faro d'Argento aveva un buon soggetto, che aveva delle potenzialità.

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Jegriva
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Re: FARO D'ARGENTO - Concorso

Eccomi!
Innanzitutto che dire, ringrazio davvero ilsaggio per essersi preso la briga di leggere e commentare il mio racconto anche dopo la fine del concorso. Prima di tutto, beh, Jada mi è riuscita proprio bene, se tutti concordate su quel punto smile! Secondo, devo ammettere che è vero che la storia e i personaggi hanno delle evoluzioni poco credibili da un paragrafo all'altro, ma inserire un minimo di indagine psicologica in 40 paragrafi si è rivelato più complesso del pericolo. Ammetto che c'è qualche falla nella storia, che è stata sviluppata un pò troppo in fretta. Il saggio ha inoltre beccato il riferimento corretto della luna come faro in 2001 Odissea nello Spazio applauso! Bravo! Altro punto che volevo sottolineare è che come dice giustamente ilsaggio, la fantascienza di Faro d'Argento è all'acqua di rose, come si può notare da apparenti incongruenze come termosifoni che perdono e apparecchi ultratecnologici, nonchè da affronti alle leggi della fisica smile2! Dal punto di vista ludico ( preso appunto da Misteri d'Oriente, anche se non ci ho mai giocato) ammetto di averlo sviluppato malamente, a causa di uno svarione nell'assegnare i punteggi al nemico, e al mancato betatest. Appena ho tempo, posterò una genesi più dettagliata nel topic making of, ringraziando ancora tutti coloro che hanno in un modo o nell'altro trovato il tempo e la voglia di leggere e commentare il mio racconto.

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