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INTERVISTA LGL: perseo / Evernight

INTERVISTA LGL: perseo / Evernight

Buon lunedì a tutti!
Questa mattina vi presentiamo l'intervista Liv. 3, i cui protagonisti sono perseo e Evernight.
Di quale serie di librogame si parlerà? Di Blood Sword.
Mettetevi comodi e godetevi la lettura.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Eccoci giunti al Livello 3. Ti aspettavi di arrivare fin qui quando hai fatto la prima intervista?
perseo: Non sapevo ci fosse un terzo livello!!! Credo di aver aggiunto un potere Ramas... e coi 3 in partenza siamo a cinque!
Evernight: Onestamente non riesco neppure più a ricordare le altre due...
Stavolta parleremo esclusivamente di librogame. Si può dire che oggi il settore stia vivendo una seconda giovinezza?
perseo: No, non credo. Semplicemente con l'ausilio di internet gli appassionati si ritrovano.
Evernight: Difficile stabilirlo. Imputo la situazione attuale prima di tutto al ricambio generazionale. Sono passati 20-30 anni e chi ai tempi leggeva librogame, adesso ne scrive di nuovi. Il genere però si sta interfacciando anche col nuovo pubblico offrendogli sia vecchie ristampe che succose novità. Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda.
Rispetto a quando eri bambino, cosa è cambiato nel tuo approccio alla lettura dei librogame?
perseo: Ogni cosa. Da bambino hai una percezione diversa delle cose. Era meglio da bambino! Anche se giudicavo i libri dall'immagine di copertina...
Evernight: La libreria. Questa è molto più piccola della precedente ed è ormai stracolma, obbligandomi a ponderare gli acquisti con più attenzione.
Ed ora parliamo un po’ di Blood Sword:
-   Qual è il volume che più ti è piaciuto?

perseo: Sicuramente il primo. È stato il primo librogame che ho avuto, e ho letto e riletto fino a sapere a memoria ogni paragrafo. Obiettivamente il terzo è quello che ritengo più un capolavoro.
Evernight: Non saprei decidermi tra il quarto e il quinto... ma se proprio devo sbilanciarmi pendo a favore di Spyte, delle sue rovine e del giorno del giudizio.
-   Qual è il volume che ti è piaciuto di meno?
perseo: Non adoro il secondo.
Evernight: Immagino l'artiglio del demone: vedersi fregare così la spada è veramente un colpo basso. Il che ironicamente è un tributo all'efficacia della scena finale e quindi prova della buona riuscita del libro.
-   Cosa ne pensi delle classi dei personaggi?
perseo: Bello, mi ricorda molto il D&D old stile, guerriero mago ladro chierico.
Evernight: Morris è riuscito a identificare quattro tipi di personaggi radicalmente diversi in poche pagine e con ottimi risultati.
-   E delle griglie di combattimento?
perseo: Un abile stratagemma per dare più profondità ai combattimenti. Peccato per il sistema di movimento che è stato mal congegnato. Bastava pochissimo e si poteva mutuare un librogame in un rpg...
Evernight: Domanda apparentemente innocente che nasconde una delle trappole su cui si litiga da anni sulla serie. Non ci casco.
-   Quando giochi, quale personaggio scegli con più frequenza, e quale invece scegli raramente?
perseo: Se è uno solo, scelgo il Saggio. Più raramente lo Stregone.
Evernight: A che ora un elefante sale su una recinzione? Se non sapete la risposta è perché non avevate un Saggio con voi. La classe che scelgo di meno invece dipende dal libro. Inizialmente tralasciavo il Guerriero che, avendo come previlegio solo l'armatura più pesante e valori maggior di combattività e danni, non mi sembrava offrire quanto gli altri. Dopo il quarto libro le cose cambiano parecchio con l'ambidestria e lo rivaluto a danno del Ladro.
-   Il personaggio che ritieni più misterioso?
perseo: Nella saga? I veri maghi, la Luna Blu.
Evernight: Sicuramente Stregone e Saggio viste le poche informazioni sul loro passato (certo, anche gli aneddoti del Ladro fanno intendere una vita densa di eventi).
-   Qual è la Regione della Mezza-terra che preferisci?
perseo: Selentine (quella del terzo).
Evernight: Sicuramente Sheol, sebbene tecnicamente non sia proprio appartenente alla Mezza-terra.
-   Per quanto le ambientazioni variegate possano essere un punto di forza, credi che le differenze marcate tra i cinque libri della collana siano un pregio o un difetto?
perseo: I libri raccontano un viaggio epico... ci sta che tocchi più ambientazioni variegate. È un punto di forza a mio parere.
Evernight: In Blood Sword viaggiamo per tutto un mondo alla ricerca dei pezzi di un artefatto smembrato e disperso chissà quanto tempo fa. I nostri antagonisti principali sono ormai a loro volta materiale delle leggende e la posta in ballo è il giudizio universale. Non è qualcosa che possiamo concludere girando nel cortile di casa.
-   Secondo te, qual è il cattivo più antipatico?
perseo: Circe. Che riduce i tuoi amici a pupazzi o maiali.
Evernight: Sussurien resta impresso praticamente solo per quello. Il più molesto invece è Mago Tor (meglio noto come la Luna Blu) che sono convinto ci spii continuamente, anche in bagno. Molto, molto indiscreto.
-   E quello più difficile da affrontare?
perseo: I tre semidei del terzo. Gli "umbracoli" di Susurrien. Fattibili si, ma una volta su 30.
Evernight: Blood Sword elargisce a secchiate avversari in grado di mutilarci e/o ucciderci senza particolari sforzi. Qui si rientra di nuovo nella controversa discussione circa l'applicazione delle regole.
-   Rispetto alle altre serie, cos’ha in più Blood Sword?
perseo: Molti punti. Ambientazioni variegate, un bel sistema di combattimento, una storia piacevolissima, godibile e giocabile.
Evernight: Blood Sword è stata l'unica vera serie multigiocatore (gli altri tentativi erano estremamente macchinosi e/o poco appaganti sotto altri aspetti) valida sia dal punto di vista che di regole che di storia, giocabile da soli o in compagnia. Si è rivelata oggettivamente superiore alla concorrenza sia interna (partita a 4, faccia a faccia) che esterna (libri come quelli della Giunti-Marzocco). E questo senza considerare la rara concomitanza di un regolamento articolato, una storia solida e una narrazione affascinante.
-   Se potessi apportare miglioramenti alla serie, cosa sceglieresti?
perseo: Modificherei pochissime cose come il movimento in combattimento, e la potenza di certi attacchi (gli incantesimi dello Stregone fanno gli stessi danni al primo e al quinto episodio, ma i nemici cambiano).
Evernight: Probabilmente uno script semiautomatico per la gestione del combattimento e una ricalibrazione degli avversari. L'unica cosa che permette di sopravvivere a molti combattimenti della serie è il fatto che sia il giocatore a decidere come far agire gli avversari.
-   Descrivi un momento della storia che ti ha colpito particolarmente.
perseo: Quarto capitolo. Il ladro che imbroglia il pipistrello e il cane.
Evernight: L'incontro con Azrael nella piana di Sheol e l'ultimo duello con Icon sono senza dubbio emblematici. L'angelo della morte cieco ma dagli innumerevoli occhi che si chiudono allo spegnersi delle vite umane, che fa da pubblico al nostro scontro finale con un uomo per cui siamo diventati ossessione (Icon non è la nostra nemesi, ma di certo noi siamo la sua) sia nella vita che oltre la morte. Ma anche la scacchiera del Re Stregone di Wyrd o il vagare tra le mura di Spyte sono momenti di grande trasporto nell'immaginare da una parte gli eserciti che appaiono dal nulla pronti alla battaglia o cosa mai sia accaduto in quella città (in particolare il passato del titano insettoide mummificato).
-   Hai mai giocato con l’uomo-squadra?
perseo: Quasi sempre.
Evernight: Nella maggior parte dei casi.
In un'ipotetica gara di braccio di ferro tra Mago Vyl e Icon l'Empio, chi potrebbe vincere?
perseo: Icon l'empio, più subdolo.
Evernight: Onestamente? Quando mai Icon ha mai vinto? E intendo contro avversari del suo livello, senza bisogno di metterlo davanti a un Mago vampiro.
Scegli la tua avventura o Realtà e Fantasia?
perseo: Non conosco il genere, purtroppo!
Evernight: Realtà e fantasia mi ha turbato eccezionalmente quando mi ha messo davanti alla scelta di che abito indossare per la sera. Quindi scelgo lei (ma non saprete mai quale fosse il mio vestito).
Che ne pensi del cambio di molti nomi avvenuto in fase di traduzione di diversi libri?
perseo: In certi casi è inevitabile...
Evernight: Questione controversa. Avendo fatto io stesso qualche traduzione posso dire che alcuni cambi di nome si rendono necessari. Stabilire il quanto e il dove sta al giudizio del traduttore. Non bisogna mai perdere di vista il fatto che il risultato finale debba risultare armonico, quindi pur stabilendo regole e linee guida alla fine tutto va verificato caso per caso.
Enigmi e giochi numerici nei librogame: cosa ne pensi, e quanto sono importanti ai fini del gioco?
perseo: Mi piacciono un sacco. Li ritengo delle chicche all'interno di un buon libro.
Evernight: Sempre favorevole e trovo che i libri ne giovino, potendo esplorare una direzione in più nel catturare l'attenzione del lettore.
Un regolamento che non preveda caratteristiche del pg può essere un buon regolamento?
perseo: Dipende dal resto. Manca un po' di caratterizzazione però.
Evernight: Realtà Virtuale funziona (ok, ci dà una caratteristica, l'energia vitale, ma non è che dobbiamo farci nulla tranne perderla, quindi...).
Il denaro è un aspetto che è stato sfruttato bene in tutte le serie in cui compare?
perseo: No. in qualche serie è sfruttato bene, in altre peggio.
Evernight: No, anzi. Tra bug, errori, il troppo poco bisogno di soldi o la loro eccessivamente ridotta reperibilità, le finanze sono probabilmente l'aspetto più sottovalutato nella fase di scrittura di un librogame che mi sia capitato di vedere.
I grafi aiutano nella comprensione della struttura di un racconto?
perseo: Si certo!
Evernight: Spesso si. Che si tratti di cercare un asfissiante true path o l'uscita da un labirinto composto da un elevato loop di paragrafi, ci consente comunque di verificare come i singoli elementi siano interconnessi tra loro (e idealmente permetterci di notare errori).
Cosa ne pensi di Lupo Solitario 29?
perseo: Non l’ho letto. Se è la conclusione voluta da Dever, fino al 32, lasciamogliela fare, poi giudichiamo a lavoro concluso.
Evernight: Che in 17 anni Dever, anche tenendo conto di tutte le altre cose e probemi che poteva avere per la testa, poteva fare di meglio. Lupo Solitario non è mai stata la mia serie preferita, ma specialmente i primi volumi sono un trionfo di percorsi, scelte e bivi. LS 29 ricorda strutturalmente Oberon 3, una tipica struttura "Entri in una stanza con tre porte, una è quella da cui sei entrato, una è il cesso, la terza dà su un corridoio, dove procedi?" fatto solo di instant-death, false scelte e controlli di abilità. è stato divertente notare però come la jella di Lupo Solitario si trasmetta anche ai Grandi Maestri da lui addestrati, che sia una disciplina a parte? Chi accompagna un Ramas (Kai non mi andrà mai giù) quasi sempre ci lascia le penne. Diciamo che LS 29 mi lasciato con l'amaro in bocca, Dever ha dimostrato di saper fare estremamente di meglio.
Quanto una copertina ti invoglia ad acquistare un librogame?
perseo: Una volta il 100%. Adesso anche niente.
Evernight: Ne è passato di tempo dall'ultima volta che mi sono fatto invogliare da una copertina. Poi naturalmente non sputo certo sopra a una bella illustrazione, anzi, ma non è un criterio che uso per scegliere cosa leggere.
Quanto la presenza di una scheda del personaggio ben fatta influisce sulla valutazione di un librogame?
perseo: Per me non influisce.
Evernight: Per quanto mi riguarda poco o niente dato che ho preso l'abitudine di segnare a parte tutto quello che andrebbe scritto sui una scheda (e se avessi cominciato prima avrei molti libri in condizioni migliori).
Associ mai l’ascolto di brani musicali alla lettura di librogame?
perseo: No, tengo separate le cose.
Evernight: No, di solito no.
Qual è il tuo illustratore preferito?
perseo: Chalk senza dubbio.
Evernight: Don Rosa probabilmente, ma se parliamo di librogame non saprei dire. Ho trovato evocativi i disegnatori di Sortilegio e Oltre l'incubo, e decisamente affascinante quello di Horror Classic. Questo riferito alle immagini interne.
Hai mai ritagliato, compilato e spedito alla E.Elle l'ultima pagina per dare suggerimenti e/o per richiedere il catalogo?
perseo: No, mai fatto.
Evernight: Non che ricordi, ma mi domando come mai... magari l'ho fatto?
Sei affezionato al formato E.Elle con le fascette o preferisci i formati moderni?
perseo: Sono affezionato alle vecchie fascette blu.
Evernight: La El con le fascette ha fatto centro, inutile nasconderlo.
Le nuove generazioni potranno mai appassionarsi ai librogame come avvenuto in passato?
perseo: No. È finita un’epoca.
Evernight: Le premesse ci sono. I videogiochi, che hanno spazzato via i librogame decenni fa, si sono fatti sempre più sciatti rincorrendo un modello economico che predilige l'impatto grafico alla trama e la tendenza a poter venire conclusi anche da qualcuno privo di occhi e mani per aumentare il bacino d'utenza. Non è un caso se quando esce un nuovo titolo lo si sente spesso definire come "il successore spirituale" di questo o quel capolavoro... risalente perlomeno a 15 anni fa!!! Inoltre da quando ci sono le patch spesso i prodotti vengono rilasciati prematuramente con l'idea di dare gli ultimi ritocchi in seguito (o in alcuni casi di abbandonare il progetto una volta incassati i soldi, purtroppo). In parole povere il predatore alpha del librogame attualmente ha zanne e artigli smussati. Di contro la digitalizzazione imperversa e la gente si sta scordando cosa sia leggere, atto a cui ho visto reagire con meraviglia o come uno stigma sociale. Molti hanno orami l'idea che leggere sia faticoso (specie quando puoi vedere il libro al cinema) o "da sfigati"; ed è dura forzare questi paradigmi laddove hanno preso piede.
Alla luce degli ultimi volumi pubblicati, dimmi qual è la serie di LibriNostri che ritieni migliore, e la seconda in ordine di preferenza.
perseo: Non ho avuto modo di leggerne nessuno x intero. Non amo leggere al computer, e non ne ho mai stampati. Tuttavia un’occhiata qua e là l’ho data. Credo sia una missione epica il riuscire a concludere una serie lasciata inconclusa, e in questo caso in "misteri d'oriente" è stato fatto un lavoro che definire epico è poco...
Evernight: Il mio è il caso inverso, detesto leggere da PC. Questo significa che mentre ho letto diversi LibriNostri, non ne ho letti lontanamente abbastanza da poter stilare una simile classifica.
Ti è piaciuta di più quest’intervista o le prime due?
perseo: Questa sicuramente.
Evernight: Quali prime due?
Saluta il tuo compagno di intervista.
perseo: È sempre un piacere!
Evernight: Trentaseo?

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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