io premio l'autoironia (sempre più rara nella nostra società) con un 6 definitivo.
inoltre dubito che l'autore abbia partecipato con l'intento di vincere il contest.

Io l'ho letto... per certi aspetti mi ricorda "Esercizi di Stile", ma ovviamente non ne raggiunge le eccelse vette. Direi un 6,5.

Aprofitto del tema sollevato da questo racconto per segnalare una serie che mi ha incuriosito, nei dintorni di "spazio e steampunk". Anzi fu Gpet che qualche tempo fa posto' uno strano logo "1889" (perche' si era arrivati a quel numero durante il topic dell'infinito). Non so se l'avesse messo dopo averlo casualmente trovato su internet, fattosta' che mi incuriosi'. Dopo breve ricerca, scopri' che la serie "Space:1889" e' una curiosa quanto suggestiva ambientazione che vede l'inghilterra vittoriana alla conquista dello spazio.
Alla base di questa sorta di "storia alternativa" del mondo c'e' che la scoperta di un motore a levitazione che rende i viaggi spaziali possibili anche con la rozza tecnologia dell'ottocento. Sicche' abbiamo illustrazioni di fucilieri del Re all'attacco di Marte, Prussiani su navi volanti a vapore, etc...
Ne usci anche un videogioco per Amiga/Atari e piu' in generale esistono fan-site, miniature, ambientazioni per giochi di ruolo etc...

Conigliomannaro ha scritto:

Oggi sono talmente buono che levito a un metro da terra spargendo una luce divina e un intenso profumo di santità.

Il tuo cognome inizia per caso con la B?





Comunque continua a dispiacermi vedere che i lavori inferiori agli standard suscitano discussioni molto più ampie di quanto accada per i lavori migliori. Mi sorprende anche la reticenza di molti nell'esprimere un voto basso.

ilsaggio79 ha scritto:

bè, dietro ogni lavoro anche questo che sta suscitando tanta discussione c'è comunque un idea e una certa quota di tempo spesa, facendo parte tutti di una stessa comunità e conoscendosi, con un pò di sensibilità magari si vuole evitare di offendere l'autore con giudizi troppo negativi.

“La migliore amica è quella che ti dice onestamente se un abito ti sta male”