"L'idea di andare a Quadrille mi piace, contate sulla mia presenza, il travestimento lo lascio decidere a voi" disse Weston

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"Di bene in meglio, dimentichiamoci di tornare indietro con questa nave, vista la situazione potrebbe non durare... e non sprecherei forze per difenderla da qualche equipaggio di disperati. Salvo non possiate farlo con facilità o possiate dotarla di qualche difesa temporanea. Propongo piuttosto di unirci alle carovane in rotta, non avrete neanche bisogno di giustificare il vostro arrivo insieme...e questo è positivo. Io troverò il modo di seguirvi a distanza, per non mettervi in pericolo..." - Mi rivolgo a Kleph, guardando poi tutti gli altri a turno "Se qualcuno di voi ha modo di comunicare a distanza, parli adesso, le informazioni che possiedo su Quadrille e il modo per raggiungere quegli individui vi saranno essenziali. Io devo prima di tutto sincerarmi che mia figlia stia bene e che sia al sicuro, quindi non potrò raggiungervi subito. State pur certi che lo farò, comunque".

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[MOSSA] "Sono pronto. Possiamo ancora farcela" [/MOSSA]

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"E sia!" dico con convinzione, mentre rimetto il RUBINO ROSSO nello zaino
" Andiamo a Quadrille"

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Dato che in questo caos nessuno bada troppo a chissà chi, mi concedo di andare insieme a loro, ben coperta dal cappuccio del mantello, come una viandante. Non si sa mai.
Il mio atteggiamento è chiaramente ansioso: anche se tento di non darlo a vedere, mi guardo spesso attorno con agitazione. Qual'è la casa dove ho lasciato Lian?
"Beh, quindi?" - mi rivolgo ancora ai miei compagni, quasi per distrarmi dallo scenario. "Qualcuno di voi ha modo o potere di comunicare ad una certa distanza?"

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