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Recensione

Dimensione Avventura 3: I Viaggiatori dello Spazio
Edizione EL 1989
autore/i Steve Jackson
Recensore spadadelsole

In questo volume interpreteremo un comandante di nave spaziale e il suo coraggioso equipaggio.
Catapultati da un incidente in un universo parallelo, lontano dal sistema solare, dovremo cercare il modo di tornare a casa. Peregrineremo per lo spazio, tra pianeti stranissimi, alla ricerca delle due coordinate indicanti il buco nero da attraversare e la velocità necessaria per farlo e riuscire così a tornare sani e salvi a casa. Tre informazioni in tutto, quindi. Il viaggio tra pianeti, civiltà aliene, mondi selvaggi e strani animali sarà interessante e non certo privo di stimoli filosofici tipici di certa narrativa fantascientifica.
Bellissima e realistica sarà altresì la gestione dell’equipaggio Oltre a noi, infatti, ci saranno il dottore di bordo, lo scienziato, l’ingegnere, l’addetto alla sicurezza e due guardie: ognuno di questo personaggi avrà punteggi suoi propri In molte circostanze il loro aiuto sarà decisivo, così come lo sarà la scelta di chi portare con noi quando sbarcheremo su un pianeta. Se qualcuno dovesse morire, cosa non improbabile, sarà sostituito dal suo secondo che risulterà però meno abile e non potrà scendere sui pianeti per evitare che dipartisca a sua volta, lasciandoci soli. Vi è anche la possibilità di combattere battaglie spaziali con l’astronave o cimentarsi in scontri a fuoco con la pistola, scegliendo se sparare con l’arma a pieno regime o depotenziata, allo scopo di stordire invece di uccidere.
Sembra proprio di essere in un adattamento deio grandi classici della fantascienza, come per esempio Star Trek, "convertiti" in formato librogame; un’opera che ha indubbiamente il grande merito di mostrare come i volumi della serie Fighting Fantasy e, in generale i librogame, possano avere un piglio fantascientifico e non solo fantasy.
Il problema è che il libro ha molti difetti.
Come spesso accade nei lavori di Jackson, infatti, il volume non può prescindere dall'attenersi a un unico percorso vincente, particolarmente insidioso Non solo perché troveremo anche false coordinate volte a depistarci, per un totale di ben otto combinazioni, ma anche perché una scelta a inizio libro si rivelerà decisiva per lo svolgimento di tutta la missione!
Scendere sul pianeta giusto non implica quindi il reperimento delle informazioni, perché appunto molto dipende da quello che accade a inizio avventura. Anche lo stile di scrittura non è il massimo perché troppo asciutto. Certo, forse Steve voleva trasmetterci il senso di odissea, di incertezza, che accompagna il nostro cammino, e in parte vi è riuscito, ma ha davvero esagerato nel complesso. Personalmente ho provato una grande emozione nel sentire il peso dell’equipaggio sulle mie spalle, l’angoscia di perdere lo scienziato già al quinto paragrafo e il dottore a metà missione. La storia, come schema, sembra ricordare la foresta maledetta di Livingstone, dato che anche in quell'occasione si esploravano luoghi allo scopo di reperire due oggetti ed entrare nello stesso ambiente da destra piuttosto che da sinistra non portava ad ottenere gli stessi risultati. Tuttavia risulta ancora più difficile data l’importanza delle primissime decisioni, mentre lì, al contrario, un oggetto lo si trovava subito, con una certa semplicità.

Deprimenti a mio parere le illustrazioni che, invece di aggiungere fascino all'opera, la penalizzano, a causa di uno stile troppo semplicistico e confusionario.
Ho letto I Viaggiatori dello Spazio più volte con una certa soddisfazione, ma non sono mai riuscito a risolvere l’enigma del gioco e, sinceramente, non lo consiglio, se non a chi fosse particolarmente interessato a creare mappe dettagliate dell'intero percorso; è un'opera povera, che non vale i soldi spesi per acquistarla. Ed è un peccato perché il libro potenzialmente è ottimo. Sembra, in fin dei conti, che l’autore abbia avuto fretta di finire tutto o abbia subito pressioni perché lo facesse. Peccato, perchéin questo modoè stato rovinato quello che sarebbe potuto essere un piccolo gioiello.

Longevità 6.5:  Uscirne vivi sarà un problema, non perchè il libro sia particolarmente lungo, ma perchè azzeccare la giusta combinazione di azioni e imboccare il true path è impresa improba. Libro quindi che richiede parecchio tempo: per molti però la lettura finirà prima, interrotta da noia e frustrazione.

Difficoltà 5.5:  Il vero tallone d'Achille del volume: esagerata, non tanto per i combattimenti o le difficoltà, quanto per la quasi impossibilità di incastrare tutti gli elementi e completare l'avventura con successo. Piacerà solo agli appassionati duri e puri del "metodo Jackson".

Giocabilità 6:  Acune trovate sono molto graziose, come la buona possibilità di interagire con l'ambiente, la possibilità di gestire gli altri membri dell'equipaggio e armi da fuoco. Purtroppo ci sono altri elementi negativi, come lo stile di scrittura troppo asciutto e l'obbligo del percorso unico, che abbassano un po' il voto finale

Chicca:  /

Totale 6:  Da leggere un po' di volte, senza lasciarsi imprigionare dalla frustrazione...