Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Cerca nel sito

Il Sondaggione!!

Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

Recensione

Altre Serie : Can You Survive the Zombie Apocalypse?
Edizione Gallery Books 2011
autore/i Max Brallier
Recensore Mornon

Un’avventura a bivi ambientata in una New York invasa dai morti viventi e dove il protagonista sei TU, alla disperata ricerca di un modo per sopravvivere all’Apocalisse Zombi e trovare un rifugio e una salvezza che, quasi sicuramente, nemmeno esistono…
Con i suoi 114 paragrafi e 50 finali, le scelte multiple di fine paragrafo e la mancanza di qualsiasi apparato regolistico, Can You Survive the Zombie Apocalypse si configura come uno “Scegli la Tua Avventura” molto cresciuto. Il paragone non è peregrino, perché il numero di paragrafi e finali è in linea con gli standard dei libriccini suddetti, eppure le differenze sono altrettanto importanti.
Innanzitutto le dimensioni: il libro di Max Brallier è un bel volumotto spesso, di dimensioni più o meno doppie di quelle di uno SLTA e con un numero di pagine che arriva a sfiorare le 400. Come è facile calcolare, i paragrafi sono lunghi in media 3-4 pagine, con una narrazione che riesce a snodarsi compiutamente attraverso i vari rami della trama, molto meglio che nei paragrafi ben più brevi della maggior parte di avventure a bivi e librogame. I diversi percorsi dell’intreccio non si intersecano mai, ma vanno via via allontanandosi tra loro, esplorando zone sempre diverse di New York, incontrando personaggi e comprimari ogni volta differenti e sviluppandosi sempre indipendentemente l’uno dall’altro. La maggior parte dei percorsi occupa circa 5-8 paragrafi (e una ventina di pagine complessive), prima di risolversi in un finale: una struttura abbastanza regolare che preferisce puntare sul numero delle alternative (e delle riletture) piuttosto che su sviluppi della trama troppo lunghi. Nonostante ci sia una sola “the end” rispetto a 49 “an end”, non è solo l’ultimo capitolo a rappresentare la vittoria, ma ci sono molti finali degni di nota, positivi o tragici che siano, nei quali il protagonista avrà conquistato un suo dignitoso posto al sole. In tutte le altre conclusioni della vicenda, la fine del lettore sarà atroce, desolata o triste con orride e puntuali descrizioni dell’infierire dei morti viventi sulle sue carni.
Anche le immagini a tutta pagina (12) ricordano un po’ il formato dei più esili SLTA: in questo caso però il tema ricorrente non è ameno o infantile, ma sempre e solo a tema “morti viventi”.
Al contrario di quanto accade in molti SLTA, invece, i percorsi e i finali alternativi non “riscrivono” ogni volta la trama di fondo, che si mantiene sempre uguale e costante, qualsiasi siano le scelte del giocatore-lettore: gli Zombi irrompono dal Mount Sinai Hospital e si spargono per tutta New York, per poi invadere il mondo. In questo scenario di distruzione, orrore e terrore totali si muoverà il protagonista della storia, tentando le varie possibilità offerte dal libro per scamparla, salvare qualche innocente e trovare un punto sicuro dove continuare a sopravvivere…
Il libro mi pare ben scritto (per le mie conoscenze di inglese), il tono è scanzonato e divertente, con una giusta dose di linguaggio gergale, quotidiano e giovanile e molte sono le situazioni trash, come da stilemi del genere. Tutti i cliché delle storie di zombi ci sono e sono ben adattati alla trama: i militari freddi e spietati, l’isteria collettiva e individuale, i saccheggiatori, i sopravvissuti, la descrizione variegata degli zombi incontrati, le armi da fuoco, gli elicotteri, le esplosioni, lo yacht o la moto su cui fuggire, le bande di bikers e chi più ne ha…
Anche lo scenario di New York è ben vivo e rappresentato: potremo infilarci nella metropolitana o barricarci in un isolato di appartamenti, entrare in un bar o puntare alla Liberty Island, sgusciare in uno strip club o puntare allo Yankee Stadium, conquistare l’Empire State Building o distruggere il Madison Square Garden, cercare disperatamente un taxi o dirigerci a Central Park, fuggire dalla città verso il New Jersey o provare a difendere il MET. Come una sorta di guida turistica in chiave zombi, l’autore ci tiene a portare il lettore via via nei diversi punti caratteristici della città, per fargli godere di ogni dettaglio e situazione che la grande mela marcia può offrire.
Il mio voto è assolutamente positivo per quanto riguarda lo stile, il linguaggio, le situazioni, le citazioni infinite, il tono pulp-sarcastico-orrido e ironico allo stesso tempo. C’è molto mordente e si vivono grandi scene d’azione, emozione, avventura, eroismo e orrore allo stato puro.

Longevità 10: 

La struttura del libro, i 50 finali diversi (tutti godibilissimi), la possibilità di declinare tutte le possibili varianti di un’Apocalisse Zombi e di esplorare la città di New York garantiscono una elevatissima voglia di giocare e rigiocare il libro fino ad averne letto ogni paragrafo. Longevità totale.

Difficoltà 9: 

Il libro mi sembra ben bilanciato. Tutte (o quasi) le scelte sono lecite e per raggiungere uno dei finali positivi basta solo ragionare con intelligenza, scegliendo quello che al nostro posto farebbe un qualsiasi eroe pulp di storie di zombi.

Giocabilità 8: 

Non ci sono regolamenti o meccaniche: bisogna solo compiere delle scelte e seguire l’andamento della trama. Le scelte sono tutte interessanti e intelligenti e quelle che portano ad una fine ingloriosa sono facili da individuare da un lettore attento. Vengono sempre  premiati il coraggio, l’intelligenza e la conoscenza degli zombi e non ci sono finali “pazzi”. Il voto sull’aspetto ludico non è il massimo perché effettivamente l’interattività è un po’ sacrificata rispetto alla componente narrativa.

Chicca: 

Ficcarsi in uno strip club, essere assaliti da un branco di Zombi-Strippers, venire salvati da una spogliarellista ninja armata di katana, fuggire con lei in limousine verso lo Yankee Stadium, irrompere in mezzo alla finale di stagione mentre i 52.000 spettatori diventano zombi e fanno invasione di campo, schierarsi a cerchio con gli Yankees, impugnando la mazza da baseball di Babe Ruth fianco a fianco alla spogliarellista-ninja e al capitano della squadra e infine essere salvati da un elicottero in mezzo a decine di migliaia di zombi. Non ha prezzo!

Totale 9: 

Un libro eccezionale, indispensabile per gli amanti della narrativa interattiva e/o per quelli degli Zombi.