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Recensione

Pirati 1: Thunderbrat
Edizione Librogame's Land 2014
autore/i Caterina Rodowicz,Yanez Servadei
Recensore Ardianna2015

In questa avventura vestiremo i panni di Jeff Rocknan, tredicenne giamaicano nato nel 17° secolo e destinato a grandi avventure. In “Thunderbrat” non incontreremo stregoni o creature fantastiche ma dovremo lottare in tutti i modi per aiutare il giovane Jeff a farsi strada nel duro mondo dei pirati.

Le illustrazioni di questo primo libro dedicato alla categoria “Pirati” (reperibile esclusivamente qui su Librogame's Land) intrattengono piacevolmente durante la lettura e altrettanto piacevolmente ne analizzeremo i dettagli. Particolare merito va dato all'illustrazione del Foglio d'Avventura (qui chiamato “Registro”) dove sono addirittura segnati appunti sulle dinamiche di gioco, utili quando affronteremo i primi combattimenti o prove di difficoltà.

Come nei canonici librogame avremo bisogno di avere a portata di mano foglio, gomma e matita per tenere aggiornato il nostro Registro. Visto che è presente anche qui l'elemento fortuna utilizzeremo due dadi o, in alternativa, un dado normale a sei facce più un dado da dodici.

“Thunderbrat” si gioca come un normale libro-gioco, ma a differenza dei classici in “Thunderbrat” non dovremo calcolare la forza o la destrezza iniziale del nostro Jeff perché, in fin dei conti, è un ragazzino; ci viene, però, data la possibilità di caratterizzarlo con alcune abilità speciali apprese durante l'infanzia, come quella di maneggiare lame o svariate arti di combattimento.

Il regolamento iniziale è molto dettagliato e per poter godere appieno della storia è indispensabile comprendere bene come creare il personaggio, come affrontare combattimenti e prove di difficoltà e qual'è il contesto in cui ci stiamo avvicendando.

Che sia per sconfiggere un avversario oppure per evitare i lavori più noiosi su una nave, dovremo affrontare dei check di abilità. Semplicemente, tirando i dadi e sommando eventuali punteggi dovremo ottenere un numero inferiore o uguale a quello indicato nel paragrafo, per superare la prova. In caso di combattimento faremo la stessa cosa per l'avversario.

La storia di Jeff comincia nella sua città natale, Port Royal, definita nel prologo: “covo di pirati e assassini di ogni specie, provenienti da diverse zone del mondo”.
Sin da subito le sue vicende sono movimentate e, tra una peripezia e l'altra, ci ritroveremo a diventare mozzi su una nave di pirati. Dovremo, nonostante la giovane età, affrontare combattimenti con uomini spietati e superare prove di difficoltà di diverso tipo per tentare di uscire illesi da situazioni poco gradevoli. 

Particolare molto interessante è che le nostre azioni modificheranno la nostra reputazione: con le nostre scelte potremo aumentare gli indicatori “Fama” o “Infamia”. Una scelta che ci rimanda a un autentico pilastro della narrativa interattiva, la mai dimenticata saga di Grecia Antica, e che certamente non mancherà di provocare un brivido di piacere sulla schiena dei più accaniti appassionati. Come vorremo modificare il destino di Jeff dipenderà unicamente da noi! Verso la fine di Thunderbrat dovremo decidere quale sarà il punto di partenza per il secondo volume della saga. L'opera finisce, infatti, con un Jeff oramai ventunenne e nel pieno della sua giovinezza.

Lo stile è semplice, ma mai superficiale. Grande attenzione, come detto, è data alla parte di preparazione del personaggio e alla definizione dell'ambientazione. Impossibile, quindi, sentirsi spaesati. I paragrafi ci raccontano ciò che è essenziale senza perdersi in descrizioni ridondanti e contengono spesso appunti di aiuto per la gestione del Registro (è sempre possibile dimenticarsi di segnare qualcosa!).

Infine, in caso di morte, è possibile tirare le somme al paragrafo 320. Qui potremo calcolare la reputazione raggiunta e il destino che ci è riservato. Verremo ricordati per il nostro onore o per la nostra malvagità? Oppure non verremo ricordati affatto e scivoleremo tristemente nell'oblio?

Longevità 7: 

L'avventura, nonostante le numerose scelte che renderanno unico il nostro trascorso, riporta sempre ad un filo conduttore principale. Il primo capitolo della storia del giovane Jeff finisce più in fretta di altre narrazioni, ma siamo contenti anche così. Meglio un percorso breve, ma ben congegnato, che una cosa lunga e poco piacevole da leggere. Attenderemo con più ansia il secondo volume!

Difficoltà 7: 

Come scritto dagli autori, la difficoltà diminuisce con l'uso di due dadi a sei facce, piuttosto che con l'uso di un dado da dodici facce.  Quindi, per coloro che possiedono questa seconda tipologia di dado, il superamento delle prove sarà più impegnativo.

Giocabilità 9: 

Il tempo passato a sviscerare “Thunderbrat” è davvero piacevole ed è possibile completare l'avventura anche nel giro di una lettura unica.  Abbiamo un inventario ben articolato e una storia ben narrata: non ci sono momenti di calo d'attenzione.

Chicca: 

Le appendici, dove è possibile:
1.    scoprire il nostro destino;
2.    leggere la vera storia di alcuni pirati famosi citati in “Thunderbrat”;
3.    leggere la bibliografia utilizzata per la stesura del libro, che, ricordiamo, è un'avventura storica!

Totale 8: 

Il primo volume della serie: “Pirati” incomincia alla grande. Libro scorrevole e piacevole da leggere, che lascia con l'ardente desiderio di saperne di più sul futuro del giovane Jeff, del quale ci saremo sicuramente innamorati.