Cerca nel sito

Il Sondaggione!!

Librogame Magnifico 2024, primo turno: vota il miglior LG dell'anno!

Recensione

Time Machine 9: Il Mistero di Atlantide
Edizione EL 1993
autore/i Ruth Ashby
Recensore uraniborg

Il nono titolo della serie ci catapulta ai tempi della Grecia Antica; la nostra missione consiste nel trovare indizi che confermino, o meno, l’esistenza dell’antica civiltà di Atlantide.

Molti storici scrissero sull’argomento avanzando le più disparate ed affascinanti ipotesi. Una della più curiose è senz’altro quella di Ignatius Donnelly che, in un suo libro dell’800 ipotizzò che Atlantide fosse un lembo di terra che collegava l’Europa all’America.
In mezzo ai vari salti nel tempo, ci sarà possibile assistere anche ad una conferenza di Donnelly, ma Gasperini ci fa capire subito che la verità va cercata altrove, spingendosi molto più indietro nel tempo, per incontrare coloro che per primi citarono Atlantide: Platone e Solone.

All’inizio del libro ci troviamo ad assistere in prima persona ad una gara di bighe durante i giochi di Olimpia. Questo scenario è puro folclore, e poco centra con la nostra missione, dovremo quindi scegliere immediatamente dove spostarci.. Qui inizia un piacevole viaggio che ci darà il privilegio di ascoltare una lezione di Platone al Ginnasio, di conoscere Solone in Egitto, dove i sacerdoti narrano di antiche battaglie tra ateniesi ed atlantidei, popolo rappresentato nei geroglifici accanto a dei tori..
Sbagliando il percorso ci si può cimentare nei duri allenamenti sostenuti dai giovani spartani, o provare l’emozione di ascoltare dal vivo il Sommo Omero. La strada giusta è però quella più affascinante: nei panni di uno dei sette ragazzi che, con altrettante ragazze,  viene inviato come sacrificio nell’isola di Creta dove, per diletto di Minosse, avrebbero dovuto rischiare la vita sfidando i tori.

Questo Time Machine ci mostra numerose cartoline tratte dalla storia e dalla letteratura ellenica, in mezzo alle quali la lettura diventa piacevole, fino ad un finale che non delude, e risulta anche piuttosto convincente. Ci sono diversi momenti degni da ricordare nel libro, tra gli altri l’incontro con la giovane Arianna nella stanza piena di serpenti, la visita all’oracolo di Delfi e la crudele sorte di alcuni ragazzini ateniesi nell’arena di Minosse.
Scoprire la verità su Atlantide è sicuramente una motivazione affascinante per questo viaggio che non delude le aspettative e fornisce alcune brevi, ma utili, descrizioni della vita del tempo. Uno dei migliori titoli della serie.

Longevità 8:  Ci si può accontentare di scoprire la verità su Atlantide, oppure si può navigare nel tempo per scoprire ed apprezzare tutte le situazioni che il testo ci propone. Merita sicuramente una seconda lettura.

Difficoltà 8:  Non difficilissimo, perdersi non è impossibile, ma il testo offre tutti i suggerimenti necessari per arrivare al finale senza affidarsi troppo al caso.

Giocabilità 9:  Arianna è presente nel libro, non il suo celebre filo che guida Teseo fuori dal labirinto. Tra le 123 pagine de Il Mistero di Atlantide si può trovare però, anche con l’aiuto dei suggerimenti, un filo logico che ci conduca al finale. Rispetto ad altri titoli di questa serie, con un po’ di attenzione, il rischio di vagare a caso è molto limitato.

Chicca:  /

Totale 8.5: