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Recensione

Advanced Dungeons & Dragons 11: I Signori del Destino
Edizione EL 1992
autore/i Douglas Niles
Recensore lonewolf79

Un altro numero di AD&D ambientato nel mondo di DragonLance.
Vivere in prima persona, fatti accaduti nella saga, sembrerebbe un'esperienza entusiasmante se fossero trasposti bene in un librogame. Qui l’ esperimento riesce a metà…

Il protagonista è l' elfo Gilthanas di Qualinesti, un mago-guerriero, fratello di Laurana. Dopo aver respinto l’assedio di Palanthus con le Dragonlance, la stupenda donna elfo dei Kaganesti , Silvara, chiede a Gilthanas di accompagnarla in una missione disperata. Egli sa che la donna che ama è in realtà un drago argenteo, ma nonostante il dolore che prova non riesce a negarle il suo aiuto. Silvara sente che le uova dei draghi buoni, tenute in ostaggio dal nemico, sono oggetto di scempio da parte dei sacerdoti della Regina delle Tenebre. Per scoprire la verità i due si recano a Sanction, roccaforte del Supremo Signore Ariakus, una città oscura sorta alle pendici di tre vulcani, i Signori del Destino. Nelle profondità della roccia si cela un segreto che può ribaltare le sorti della guerra, se solo venisse rivelato. Forse la comparsa dell’eccentrico mago Fizban non è casuale (e anche lui cela sotto le spoglie del bislacco usufruitore di magia ben altra identità, chi conosce la saga sa a cosa mi riferisco...).

Il librogame crea molte aspettative ma il progetto che caratterizza il volume si rivela non completamente azzeccato.
Il sistema di combattimento non è sfruttato al meglio in questo numero, ma per una volta si ha qualche brivido in quanto i punti di energia vitale che si perdono sono veramente tanti, sebbene la presenza di morti istantanee sia quasi assente. Comunque i lanci di dado la fanno da padrone relegando la componente delle scelte a un ruolo marginale. Non è possibile, in molti punti, scegliere tra due percorsi diversi se in tutti i casi saranno i dadi a decidere la sorte del nostro protagonista!

Gilthanas è un guerriero-mago e usa la sua spada Quicksilver con la stessa abilità con cui lancia gli incantesimi, i quali, in questo volume, non falliscono mai il bersaglio. Tra le tre caratteristiche dove è possibile distribuire i punti abilità abbiamo quella chiamata  “Incantesimi “ ( punteggio base 1). Quest’ultima è trattata al pari delle altre quando occorre ripartire le nostre risorse in termini di skill, mentre nel gioco cala  di una unità ogni volta che il giocatore sceglie di avvalersi della magia. Purtroppo è Gilthanas a scegliere che formule impiegare, sempre con ottimi risultati; la magia non solo risolve più rapidamente i combattimenti, ma alle volte apre possibilità altrimenti inaccessibili per il proseguio della nostra avventura. Si tratta quindi di una caratteristica importante che andava forse gestita con più attenzione e utilizzando un parametro differente.

Poter finire il librogame seguendo due percorsi distinti, entrambe debitamente sviluppate, rende il volume sicuramente migliore di altri. Sia che si proceda via mare, a bordo de La Vedova Allegra, oppure che si attraversino le Montagne di Vingaard, gli incontri hanno una buona varietà e a tratti si gioca realmente.
La magia rimane pero’ una componente utilizzata in malo modo (mai ai livelli tremendi della precedente trilogia della Stregoneria per fortuna).

La storia in sé non è il massimo che ci si può aspettare dall’ambientazione di Dragonlance; Ad ogni modo è solida ed abbastanza generica da consentire al lettore di muovere il suo Gilthanas sufficientemente bene anche senza avere grande esperienza della saga.
Ottima copertina del volume di Larry Elmore (chi non conosce questo nome molto famoso, forse se lo ricorda per le illustrazioni sulle scatole di D&D) al contrario dei disegni scadenti interni di Diane Magnuson.

Longevità 7: 

Buona, vista la presenza di due differenti percorsi che garantiscono una certa rigiocabilità al volume. Offrono infatti situazioni molto differenti e vanno esplorati entrambi se si vuole sviscerare a fondo l'opera.

Difficoltà 7: 

Alcuni combattimenti è meglio evitarli e nel gioco è possibile perdere molti punti vita in fretta. Tutto sommato però ci troviamo di fronte a un titolo discretamente bilanciato.

Giocabilità 6: 

Parametro che raggiunge la sufficienza, ma risente dell'insulso metodo utilizzato per l'impiego della magia. Se si fosse curato meglio questo dettaglio tutt'altro che trascurabile, il voto sarebbe potuto essere ben più alto, perché il volume tutto sommato è ben strutturato.

Chicca: 

Un'ottima copertina a fronte di scadenti disegni interni.

Totale 7: 

Da prendere sicuramente se la serie di Advanced D&D è una delle vostre preferite.