Aloona ha scritto:
Pregi: L'impatto visivo è impressionante: i disegni trascinano, incantano, coinvolgono, straniano e suscitano tante emozioni quanto è il miscuglio di stili utilizzato, gettandoci realmente in questo mondo onirico e conservando comunque un filo conduttore "spirituale". Davvero un plauso a questo fumetto-game, che è riuscito a farmi commuovere profondamente, come solo corti quali "L'Agone degli Erranti" e, sopra tutti, "Spettromante". Concept bellissimo nella sua semplicità drammaticamente potente, ma trattato con la stessa leggerezza dei sogni. Bella l'idea del robot "avatar", anche se siamo di fronte a un nuovo esperimento a filo di rasoio.
L'autore, lo confesso, ci ha un po' "fregati" inserendo effettivamente un protagonista robot con tutti i crismi visivi e teorici, ma anche qui (peccato anche stavolta) la differenza tra l'avatar robot o un qualsiasi umano/pokémon/chedirsivogliaessere adeguatamente equipaggiato si sente davvero ben poco. L'unico punto e dico l'unico in cui la figura prende senso è il momento della distruzione e ho dovuto rivalutarla anche alla luce della spiegazione "sovrastrutturale" fornita dall'autore.
Difetti:
Un po' di confusione sulla questione del barrare le caselle: inizialmente viene da farlo quando ci capita, poi si scopre improvvisamente che è sempre specificato. Inoltre, quando si capita su una casella già vista, si deve proseguire per poi finire comunque all'11, posso saltarle o sono costretta a ripetere l'esperienza? Ad esempio, devo ripetere per forza ogni volta il picco dell'oracolo, dove so già rischierò 5 punti vitae, che mi risparmierei saggiamente?
Non è specificato (anche se ci si arriva a intuito) che i paragrafi del combattimento in arena contro le ombre sono da farsi di seguito. Sarebbe meglio, perché l'istinto è anche quello di tornare all'11 e aspettarsi di arrivare al combattere per il titolo di Campione d'Argento da un'altra via. Invece così non è, quindi il corto non risulta a prova di casalinga nerd.
Graficamente, devo constatare anch'io, purtroppo, scelte infelici nella sovrapposizione delle scritte, sia dal punto di vista dei colori che delle dimensioni. Alcune scene sono davvero poco leggibili e la scheda che ci spiega la tipologia dei punteggi lo è totalmente in alcuni punti. Sarebbe bastato, in quel caso, inserire l'immagine precedentemente abbassata di opacità e sarebbe stato molto meglio.
Nota di demerito: quella foto di scheda fatta a mano (non proprio benissimo), inserita in un corto complessivamente così bello e curato a livello di illustrazioni, fa venire le lacrime e la voglia di strappare una pagina. Non me ne voglia l'autore, che è sicuramente il realizzatore, ma doveva pensarci: a quel punto, tanto valeva realizzare un esempio in grafica o farla redigere come si deve dal disegnatore.
Dal punto di vista strutturale c'è qualche discrepanza; almeno una scena suona "scollegata", mi riferisco alla collina con le Ombre e i soldati del Re: ci si può arrivare tranquillamente senza passare per l'Assedio, ma se non siamo passati prima da lì… chi sono questi soldati, sbucati dal nulla? Anzi, fino a quel momento non sappiamo realmente di trovarci in un mondo che somiglia a un regno medievale o che ci sia un Re. D'accordo, siamo in un "sogno", la prendiamo per buona, come si fa appunto nei sogni.
Tutto il meccanismo, almeno prima di trovare la famosa Bussola d'Oro, è pensato abbastanza bene; non so quanto semplice da elaborare (lo ammetto), ma credo richieda l'impegno. Certamente ben congegnata l'idea delle caselle da sbarrare e il rimando alla successiva nel riuscire a proseguire senza girare a loop tutta la vita. Sequenza che avrò richiesto calcoli per me inimmaginabili (= oltre la tabellina del 5).
Dal momento in cui sei libero di girare dove vuoi, puoi saltare i paragrafi di combattimento e prenderti le parole d'ordine che vuoi… forse è troppo. O, se non era previsto, andava specificato.
Così possiamo anche finire l'avventura e via. Non che non si debbano affrontare dei combattimenti, capitando in alcuni paragrafi e a uno sono sopravvissuta per miracolo, ma sono tutti evitabili. Si può conservare i punti vitae e affrontare direttamente il signore delle Ombre. Ci roviniamo il gioco, ma ovvio che viene da bruciarsi tutto per andare a curiosare.
A proposito di curiosità, mi domando se la scelta delle parole latine, soprattutto "vitae", non nasconda un giocatore di Vampire.