L'autore mi perdoni se questa recensione non arriva in tempo ma nel luogo in cui sono internet è quello che è ed è già un miracolo che io sia riuscito a scaricare il corto/mandare qualche pm e mi perdoni già in anticipo se ho criticato qualcosa perché non sono riuscita a capirla.
L'impressione generale che ho avuto (e che, da quel che ho potuto vedere, è la stessa di molti altri) è stata abbastanza positiva, ma non raggiunge i livelli di eccellenza che avevo immaginato leggendo la premessa. Sicuramente il miglior corto fra questi primi tre, ma non a livelli da vincitore del concorso.
Il maggior pregio di questo corto, è che fa passare il tempo senza annoiare, dimostrando di offrire un buon livello di intrattenimento, di sfida e spingendo il lettore a riflettere su alcune tematiche attuali. La scorrevolezza dei paragrafi, molto brevi e mai dispersivi, contribuisce ad alleggerire l'opera . Un corto, insomma, che si legge molto volentieri e che riesce ad essere interessante sia nella trama, che nell'ambientazione, che nel sistema di gioco. Mi ha divertito, addirittura, spulciare nei paragrafi prima di recensirlo e ricostruiree tutti i vari collegamenti che mi ero perso.
Andiamo con ordine.
La prima cosa che ho provato leggendo questo corto, è stato un inizio di infarto, considerando che ho in cantiere (ormai da qualche anno) usa serie di piccoli LN a tema giallo che hanno meccaniche molto simili e temevo di essermi fatto bruciare sul tempo: in realtà ho constatato che, pur avendo premesse simili, la mia storia e questo corto hanno svolgimenti molto diversi, ma ciò per il corto è quasi sempre un male.
Il principale problema del racconto (almeno secondo me) è, infatti, che parte come ottimo investigativo, ma finisce ben presto per diventare la brutta copia di "Liberami disse l'uomo". Sarò sincero, sentivo il bisogno di un corto sul genere Apologeta (in cui la vera "indagine" è ricostruire l'ambientazione partendo dai piccoli indizi disseminati dall'autore), ma, purtroppo, sotto questo aspetto il corto è deludente per due motivi;
1) l'autore non ha molta abilità nell'immergere il lettore nel mondo in cui si svolge la vicenda. Sicuramente è molto abile in altri ambiti come, ad esempio, nel creare il sistema di gioco, nell'essere chiaro e cristallino, nel creare un intreccio buono, nel creare una storia così lunga e piena di possibilità in sole 40 pagine di narrativa, ma sull'immedisimazione non ci siamo proprio, soprattutto si notano le descrizioni quasi assenti.
2) la parte di risoluzione del caso e quella di esplorazione del mondo cozzano fra loro, invalidandosi fra loro
Tento di spiegarmi:
il concetto matematico di deduzione è che, rifacendosi a delle affermazioni che si considerano sempre vere ("assiomi" e "teoremi"), è possibile giungere ad una conclusione da una premessa.
ESEMPIO: siccome il perimetro di un cerchio è sempre 2*3.14*raggio, allora se so che il raggio è 5(premessa) deduco che il perimetro sia 2*3.14*5
Nei corti alla "Liberami, disse l'uomo" al lettore viene fornita la premessa e il risultato (ad esempio se vediamo una persona di colore e un bianco assieme e vediamo sempre che il bianco comanda sul nero, deduciamo che questo é un mondo dove vige il razzismo)
Nei corti investigativi, invece, ci viene data solo la premessa, ma possiamo basarci sull'esperienza comune per arrivare alla conclusione.
Qui, non avendo né assiomi, nè la conclusione, è molto difficile dedurre, e il lettore, alla prima partita, si trova davvero impotente perché non sa cosa aspettarsi.
Il regolamento è uno dei migliori mai visti a livello teorico, perché offre un sacco di possibilità.
Se il corto le sfruttasse, sarebbe anche meglio
-Il sistema di raccolta chiavi è macchinoso e inutile perché ci sono poche chiavi (una dozzina, o poco più), e, quindi, potevano benissimo essere evidenziate sottolineandole/ mettendole in blu/in grassetto
-anziché spiegare all'inizio come trasformare le parole in numeri, si poteva benissimo farlo in un'appendice a cui rimandare il lettore in caso di bisogno
-i codici, non sono neanche lontanamente tanti quanti le lettere dell'alfabeto. i poveracci che non hanno una stampante a disposizione, sono obbligati a farsi 26 caselle, quando potevano farne meno della metà
-il fatto che i codici debbano avere due cifre per essere usati è un'informazione inutile, perché nel gioco le due cifre ci vengono date sempre insieme e mai spezzate
-idem avere più codici per lettera: accade una sola volta e si poteva benissimo risolvere "sdoppiando" il codice e creandone uno nuovo
qui però, non voglio penalizzare, perché il titolo dice chiaro "sistema enigma", per cui immagino che il regolamento sia stato pensato per piú corti.
La trama è carina, ma poteva essere resa meglio, perché
1) alla fine i "colpevoli" sono, per caso, due persone che conosciamo per tutt'altra ragione da una vita
2) malgrado le deduzioni siano fattibili, si tende quasi sempre ad andare per esclusione (ad esempio, alla fine, quando ci chiede chi potrebbe essere il colpevole)
Detto questo, per il resto, mi associo alle recensioni di chi mi ha preceduto (in particolare a quella precisa e puntuale di AdL)
Voto inviato ad Aloona