Recensione "Invasione!"
Protagonista/Tema
Nonostante la bella descrizione dell'odiosa razza dei Duernar, il protagonista di questo Corto ha un non so cosa che lo rende simpatico. Mi spiego meglio: anche se ha qualche punto in comune con Hitler (nano, quindi è di bassa statura e la sua razza pensa di essere superiore a tutte le altre. Inoltre, potremmo fare il parallelo tra il culto del Ragno Grigio e la cosidetta “Società di Thulè” di cui sarebbe stato membro), lo trovo un cattivo fallito. Sembra appena maggiorenne (378 anni? 3+7+8=18) ed è vittima del “bullo del quartiere” che lo deride palesemente. Quindi, questo Griznar mi sembra un cattivo di serie B che vuole invadere un mondo a lui sconosciuto con l'aiuto di un branco di duergar ancora meno esperti di lui (tipo “L'Armata Brancaleone” o “Fascisti su Marte”). Non so se lo conoscete, ma ritrovo molto Iznogoud in questo nano dei sotterranei megalomane.
Il tema dell'invasione, suggerito dal titolo, non mi pare azzeccato per niente per i motivi già evocati. Però, alla fine, ho capito che il vero tema non è l'invasione: ma
L'Apocalisse. Mi spiego: il mondo di sopra è diventato uno sterile deserto dove la mera sopravvivenza sarebbe impossibile per un duergar. Le due nazioni di sopra se ne sono date di santa ragione e ne rimane un deserto che fa sembrare quello di Gobi per Gardaland. Complimenti amico autore, hai inventato l'Apocalisse nucleare fantasy!
. Quindi, il titolo ci ha ingannati tutti e dobbiamo arrivare alla fine per capire tutto, forte!
Sbaglio o la storia è ambientata nel mondo di AD&D? Con i nani dei sotterranei, i drow, draghi di bronzo... mi ricorda delle partite caotiche-stupide ed il videogioco “Icewind Dale 2”.
Stile/Narrazione
Niente male, l'ambientazione mi piace ed è gradevole fare una passeggiata in questo piccolo mondo sotterraneo con interessanti approfondimenti sulla mentalità Duergar. Ma a volte, l'autore insiste troppo sulla cultura di questi nani, facendo precisioni tra parentesi che appesantiscono il testo. Penso che ci si immedesima bene nei panni XS di Griznar ed una volta che si pensa come un Duernar, si finisce rapidamente il Corto. Bene i PNG che hanno tutti una forte personalità e mi sono piaciute le interazioni tra PG-PNG.
Giocabilità
All'inizio, ho fatto una smorfia vedendo i vari tipi di paragrafi, la mappa e le tabelle. Però, mi sono buttato ed ho capito che non era così difficile, anzi era fluido e divertente. La struttura con la mappa non mi piace molto, ma c'è qualcosa in più di “Onyrica” e “Lucca caves and goblins” che permette una migliore giocabilità. Il sistema di vendita degli schiavi mi ha ricordato il mio caro “Seas of Blood”, la scelta dei poteri è interessante, i combattimenti sono lunghi ed è difficile sempre uscirne senza troppi cerotti. Non mi è piaciuta la bestiaccia nella fenditura della roccia e quello che custodisce non serve molto se riesci a pensare come un
vero bastardo autentico Duergar.
Chicca
I soldi si chiamano “Gpettoni”, ma cosa succede se ne abbiamo precisamente 74?
Conclusione
Una simpatica avventura fantasy che ha i suoi pregi e anche i suoi difetti, ma non è male. Mi sono divertito a leggerla ed a giocarla, calandomi bene nei panni del povero Griznar, afflitto dalla sindrome di quel topo bianco che vuole conquistare il mondo. Un bel divertimento, davvero, ma il mio voto non sarà eccelso, senza neanche essere troppo basso.
Voto inviato a Babacampione con un Lasciapassare
"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"