SOTTO TERRA - Un rapido post mortem
Quando uscì il bando del concorso, a ottobre, io e la mia ragazza (che è grafica e illustratrice) decidemmo di creare un corto visuale, fatto di sole immagini; avevamo già un bel canovaccio, supportato da diverse idee interessanti. Come troppo spesso accade però - e il buon Murphy ama sempre ricordarci - un imprevisto intensificarsi dei suoi impegni lavorativi ne vanificò sul nascere la realizzazione.
Un po' scocciato e un po' scorato, interpretai la cosa come l'ennesimo segno del destino che non fosse aria; così non pensai più ai corti fino a metà febbraio quando, durante una serie di riflessioni più ampie, mi dissi che avevo proprio bisogno di concludere qualcosa, di vedere la fine di una mia creazione. Ed ecco che mi tornò in mente il concorso e decisi, proprio all'ultimo, di partecipare, con l'obiettivo di concludere un racconto e di vederlo "in pasto" al pubblico.
Nasce così "Sotto terra", in quattro intense sessioni notturne dell'ultima settimana utile, quella della consegna. Da dove? Da un'idea che mi era già frullata in testa varie volte, quella di creare uno spin-off di "Soli nelle Tenebre" dove il lettore potesse vivere una parte della storia non raccontata nel libro, dove potesse vedere una parte che, altrimenti, sarebbe rimasta nascosta.
Quindi leggendo "Sotto terra" e "Soli nelle Tenebre" si avrà la visione completa di quello che successe a quel poveretto, rimasto imprigionato sotto una frana. Infatti tutto quello che accade nell'incubo di "Sotto terra" non è casuale, ma il parto onirico di ciò che il nostro sepolto vivo ha visto, incontrato, percepito nel corso della sua storia in "Soli nelle Tenebre".
Ora veniamo alle note dolenti: l'essermi ridotto all'ultimo ha comportato una serie di nodi che, come mi aspettavo, sono venuti al pettine. La scarsità di tempo e la relativa complessità del racconto hanno chiesto un pegno sul fronte della cura e della revisione. Ecco quindi spiegati i refusi, il testo non sempre ottimale e snello come avrebbe dovuto essere, i due rami narrativi non perfettamente bilanciati e la parte finale senza bivi.
Nessuno di questi difetti mi rende felice, anzi, ma l'ultimo è quello che mi è dispiaciuto di più, sia perché ha di fatto ridotto l'efficacia del corto - e sapevo che mi sarebbe costato parecchio - sia perché su carta avevo tutto il grafo degli eventi finali, ma non ho avuto il tempo di svilupparlo.
La cosa positiva è che nulla andrà perduto e convoglierà nella versione finale - riveduta, corretta e comprensiva di tutti i feedback ricevuti durante il concorso - in appendice a "Soli nelle Tenebre". Grazie, ancora una volta, a tutti!
E ora, l'enigma grafico: altra pezza dell'ultimo momento! In origine doveva esserci un altro enigma, illustrato dalla mia ragazza, che purtroppo non ha fatto in tempo a realizzare nemmeno lui. Quindi ho dovuto improvvisare all'ultimo, inserendone uno che poco si legava con il racconto (complimenti a quelli che si sono accorti della "discrepanza" nell'uso del foglio e della penna e no, non c'era alcun intento polemico con il regolamento, anzi!)
Easter egg: la locazione della scogliera e quella delle braccia omaggiano due opere di Zdzislaw Beksinski, artista polacco che amo moltissimo e di cui, prima o poi, realizzerò l'idea antica di un racconto/romanzo dove ogni luogo ed evento narrati sono la trasposizione di una delle sue splendide opere.
Qui potete vedere le due omaggiate da "Sotto terra":
https://www.facebook.com/zdzislawbeksin … 541551556/
https://www.facebook.com/zdzislawbeksin … 758291556/
Partecipare al concorso è stato davvero divertente, utile e istruttivo. Grazie a tutti, organizzatori, autori e votanti: è stata una gran bella cavalcata!