Pirata delle Alpi ha scritto:
Per la questione dei nomi, mi sono già espresso l'anno scorso (pensate un po': in 11 anni di Corti, tra i quali vari fantasy, lo sketch di Ptor è stato citato solo l'anno scorso per il mio "Nella bocca del leone") perché non si fa la stessa osservazione quando delle opere fantasy sono proposte in commercio (con tanto di nomi "fentessy")? Non ricordo aver letto le stesse critiche quando si parla di una nuova opera di questo genere sul forum!
È ovvio che un Fantasy debba avere nomi fantasy. In mezzo ad una ambientazione di Elfi, l'unico a chiamarsi "Stewart" o "Rogerio" appare fuori posto, come se fosse stato catapultato da un altro universo.
L'effetto "Pdor, figlio di Kmer" ce l'hai quando i nomi stonano fra di loro, ma anche quando obblighi il lettore a ricordarsene inutilmente un gran numero.
Ora elenco quelli che trovo nel tuo Corto:
Rolen-Zael, Syddh, Lyrie, Ghe, Dardleb Zenikel, Orkeenit.
E siamo ancora all'introduzione (e ho tralasciato le grafie involontarie di Dardleb).
Olmonero, Mondo Sotterraneo, Collina Proibita, Bosco Fulminato, Isola della Nebbia, Lago delle Lacrime.
E questo era il paragrafo 1. Vedi che il tono è cambiato, la morfologia dei nomi è cambiata? I Syddh utilizzano dei nomi "fantasy" (qualunque cosa ciò significhi) per i nomi di persona, ma per i nomi di luoghi abbandonano l'inventiva e usano dei "descrittori" (nome+aggettivo).
L'introduzione si apre con "Rolen-Zael, ossia “L'Antica Foresta” nel linguaggio dei Syddh"
Quindi, in lingua siddh Rolen-Zael significa Antica-Foresta. Perché gli altri nomi di luogo nel libro non seguono questa regola? Per certi luoghi usi il nome elfico, per altri usi il nome tradotto.
Mondo Conosciuto, Mondo Sotterraneo, Uggar, Ugaar, Urrak, Thrull, Ronnad, Bair, Riab, Raib, Ibar Abir, Irab, Ximaron-Ap.
Molti di questi nomi appaiono in un solo paragrafo, ovvero non sono per nulla importanti. L'impressione è che tu abbia inserito dei nomi per dare spessore alla leggenda che hai raccontato, ma così facendo stai distraendo il lettore con particolari inutili.
"La grammatica è tutto ciò che conta"