Ammetto di non conoscere per nulla il videogioco da voi citato, quindi non ne terrò conto nella sezione originalità. Ciononostante, a me proprio non piace quando un racconto interattivo è formulato come se fosse un videogame: ti sposti, posi l'oggetto, prendi l'oggetto... E' un discorso che tocca quello che penso io del futuro della narrativa a bivi, e andrei fuori argomento. Continuiamo. Non capisco nemmeno quale sia stata la volontà dell'autore nel citare nomi della prima edizione dei Corti, ma per quello dovremo aspettare lo showdown a fine maggio!
I nomi anche a me piacciono poco, specialmente Faccia di Ferro.
Questo racconto ha un'ambientazione molto (troppo) tradizionale, e sicuramente si avvicina molto (troppo) a quello che è
il classico librogame che tutti abbiamo sugli scaffali: il vendicatore, il cattivo, la torre da esplorare... E' chiaro, questo lo si vede benissimo dopo aver letto il primo racconto, che poco (niente) ha da spartire con i canoni classici del genere. Ma vado nel dettaglio.
AMBIENTAZIONE: Quando leggo qualcosa che mi prende, visualizzo gli ambienti e i personaggi. Ecco, io la torre, Cuore Nero, Prothias ecc. ecc. non sono riuscito a vederli: c'è qualcosa nello stile, o forse nella vicenda, che non è riuscito a prendermi. Le descrizioni degli ambienti non mi hanno detto nulla di particolare, i personaggi non hanno la profondità che mi piace e che, comunque, anche in soli 40 paragrafi potrebbe ben emergere. Apprezzabile comunque la tridimensionalità della struttura, come sottolineo dopo, segno di un bell'impegno dell'autore. Secondo me è un difetto la possibilità di concludere l'avventura senza aver incontrato il figlio di Prothias, che può far crollare il pathos della scelta del 40. Ancor più grave, a mio avviso, come è posta la domanda che chiude l'epilogo: immagino che significhi sfidare il maestro, ma sembra quasi che io debba scegliere se ammazzare lui o suicidarmi io. Inoltre lo stesso maestro è sempre stato nominato in riferimento a quello che mi ha insegnato, ma è un nome senza alcuna caratterizzazione. Mi dispiace, ma proprio questo aspetto non mi convince.
Voto 4
GIOCABILITA': Ecco, questa mi convince da matti. Ci vuole uno in gamba per mettere in piedi una struttura a mappa che dia una simile capacità di movimento in soli 40 paragrafi: complimenti davvero. Il regolamento è interessante, ed è ancor più apprezzabile perché non fa uso dei dadi: qualche evento casuale è comunque inserito grazie all'intelligente trovata del "controlla il tempo mancante". I rintocchi sono proprio ogni quarto d'ora (paragrafo 21) e secondo me lo scorrere del tempo è realistico. Bene gli oggetti grassettati come in Guerrieri della Strada. Qualche aspetto negativo c'è: anche a me sarebbe piaciuta una scheda del personaggio, soluzione user-friendly e spesso elegante; anzi, suggerirei all'autore di iniziare a pensarla per la pubblicazione in volume, magari corredandola con illustrazioni appropriate... che so, una clessidra da annerire progressivamente per il tempo, una barra da riempire per il livello di allarme. Forse è stata solo una dimenticanza, visto che nella sezione Livello di Allarme si parla di "riquadro", ma è una dimenticanza grave. Peccato anche per la scelta degli oggetti iniziali: una volta imparati i migliori, la strada è spianata... e se posso prendere un pugnale, perché non posso avere anche una spada in casa da portarmi dietro? A proposito di spade, la necessità di averne 2 o 3 a mio avviso è poco realistica.
Voto 8
ORIGINALITA': Ahia, ahia, ahia. E' originale il regolamento, è originale descrivere Cuore Nero come avviene al paragrafo 6, è originale il doppio finale aperto. Non lo è, ahimé, il losco figuro che deve far fuori il gran capo che vive nella sua magione ultrasorvegliata. Magari è poco, però qui è un bel problema, visto che è il cardine della vicenda.
Voto 5,5
STILE: Molto lineare, dove il primo era a tratti schizofrenico (senza offesa, eh!
). Non molto vario, ma ben leggibile: purtroppo, come detto sopra, non sono riuscito a figurarmi la vicenda... magari questo è colpa della mia struttura neuronale!
Qualche refuso qua e là, per cui rimando ai commenti di EGO e monpracem aggiungendo la mia lista sotto. Ripeto l'apprezzamento per il paragrafo 6, l'insoddisfazione che si possa arrivare alla scelta finale senza aver incontrato il figlio di Prothias e il disappunto per la domanda finale che avrebbe richiesto maggiori informazioni sul maestro.
Voto 5,5
Media: 23/4 = 5,75
Considerando tutto il mio affetto per i regolamenti senza dadi, arrotondo volentieri.