Bon, vediamo un po' di spiegare due cosette sul racconto, visto che alcuni aspetti sono stati vilipesi oltre ogni mia aspettativa.
Partiamo dall'illustrazione. Quando mi sono messo seriamente a decidere che cosa scrivere, ho guardato quel disegno e ho notato che è perfettamente statico. C'è quello che sembra un fungo atomico, ma i palazzi all'intorno sono integri; e non so perché, ma questo mi ha subito colpito come un dettaglio assurdo, perché nel momento in cui il fungo si estende a quell'altezza e prende forma, tutto ciò che c'è all'intorno è già stato distrutto o vaporizzato. Perciò mi sono chiesto: come posso giustificare proprio quell'immagine, ossia un'esplosione atomica che però non sta distruggendo ciò che la circonda, come se fosse congelata? E poi non potevo fare a meno di pensare che il fungo sembra più un albero; e allora mi è scoccata la scintilla.
Anche il vituperatissimo paragrafo 27 parte da questa considerazione iniziale: l'immagine dell'esplosione è ritratta da lontano, dunque ho pensato che l'osservatore dovesse essere a una certa distanza, e perciò estraneo all'evento. E allora mi è venuta l'idea di aggiungere un tocco di mistero inserendo il punto di vista di chi ha assistito all'evento, ma non ha capito che cosa sia successo. Per questo, però, dovevo uscire dalla narrazione principale e fornire un'"inquadratura" del tutto diversa.
Il "Paese X"? In quel momento mi sono tornate in mente analoghe soluzioni che devo aver letto, credo, in un fumetto o in un manga, forse di Toriyama: un termine generico, indistinto, buttato lì per indicare che non importa chi sia esattamente, basta che si capisca che è un nemico. Dal momento che il racconto non è incentrato sulla visione di altri personaggi, e che solo quel paragrafo esula dalla storia personale del protagonista, mi pareva, e ancora mi pare, che "Paese X" stia meglio di Brutopia o Culonistan o qualsiasi altro nome preciso. Un nome preciso avrebbe introdotto un'altra storia nella storia, e questo volevo evitarlo.
La cosa che mi ha lasciato stupefatto, è che tutti abbiano pensato, senza il minimo dubbio, ad un link mancante, nonostante i link funzionino tutti correttamente (grazie LGC!) e il racconto abbia pochissimi refusi (tanto che qualcuno ha detto che non ce ne sono affatto). Mi ha sbalordito, perché ero convinto che dei fan di librogame avrebbero fiutato un elemento di gioco, basato sui numeri (!!!), come un gatto fiuta una bistecca. Ero davvero graniticamente certo che una parentesi vuota avrebbe fatto scattare il meccanismo che sempre scatta di fronte a un enigma, e che il collegamento nascosto sarebbe stato prontamente scoperto, con soddisfazione. E invece no: tutti hanno pensato a un errore.
Nessuno ha collegato il fatto che ad un certo punto si possono incontrare 12+12+12 uomini con il paragrafo "nascosto" 36...
Nessuno ha fatto caso che al massimo si possono incontrare due animali, e che il "significato" degli animali viene svelato al paragrafo 2...
Nessuno, infine, ha riflettuto sul fatto che il 37 contiene un presunto link mancante, ma permette comunque di andare al 38, perciò il flusso della narrazione non viene interrotto, e dunque di errore non poteva trattarsi...
Nessuno, insomma, ha capito che quella parentesi vuota è un invito a mettere da sé l'eventuale numero che si può ricavare dal dialogo. Pensare che avevo inserito quel "Forse... o forse no" proprio per accennare al fatto che bisogna effettivamente aver incontrato più di un uomo o di un animale per poter scegliere la prima opzione, e che quindi bisogna aver fatto un po' di attenzione agli eventi.
Posso solo concludere che il racconto vi abbia tanto annoiato, da dissuadervi dallo scoprire tutti i bivi, o da distrarvi dalle considerazioni che mi aspettavo che faceste. Pensavo che la passione per Steve Jackson vi facesse drizzare le antenne ad ogni numero presente nel testo, in cifre o in lettere che fosse, e che una parentesi vuota fosse un irresistibile invito a riempirla con informazioni ricevute da qualche altra parte nel "librogame". Ho fallito clamorosamente!
Per l'impostazione della storia, be': partendo da uno spunto soprannaturale (l'esplosione che non distrugge), mi è venuta quasi automatica l'impostazione onirica e indefinita del tutto. Non ho precisato niente: né luoghi, né popoli, né la durata del viaggio o delle varie tappe. L'idea del nipotino che chiede espressamente come deve continuare il racconto deriva da un'esperienza personale, di quando il nipotino ero io. L'idea che il fungo atomico fosse visibile benché trasportato in un altro mondo la spiego con la grande energia che l'esplosione emana: così come noi vediamo la luce di stelle che in realtà l'hanno emessa ormai da moltissimo tempo, così dell'esplosione rimane per un attimo "stampata" l'immagine nel nostro mondo, sebbene essa si sia consumata altrove.
Qualcuno si è lamentato di presunte incoerenze per l'iniziale scelta delle colline che non esistono. A me sembrava lapalissiano: le colline non ci sono mai state, le montagne invece sono lì da sempre. Quindi le montagne si potevano percorrere, ma le colline no, perché non c'erano e nessuno avrebbe potuto farle spuntare dal nulla in una notte.
Ho voluto esplorare le possibilità offerte da un racconto a bivi, seguendo un'impostazione che mi permettesse di giustificarne le varie alternative: i racconti popolari non vengono mai narrati da tutti allo stesso modo, nemmeno i miti greci hanno un'unica versione "ufficiale". Ecco allora che il bambino può sentirsi raccontare la stessa storia con episodi diversi, magari chiedendo lui stesso di sentire la versione che gli piace di più, anche se forse il narratore intendeva raccontargliene un'altra. Notate anche una cosa: sebbene al bivio del paragrafo 21 si faccia riferimento ad informazioni ricevute in precedenza, in realtà niente impedisce di "barare" e di scegliere un'altra opzione. Chissà, forse il nipotino si è distratto e il nonno non vuole farglielo notare... o magari è il nonno ad essersi distratto e a non ricordare più quello che ha detto poco prima...
Personalmente credo che Collector's Item fosse un racconto più interessante e originale dell'Albero di fuoco; se mi fossi votato, mi sarei dato un 7. Certamente non mi aspettavo così tanti voti sotto il 6, un chiaro segno che non sono andato incontro ai gusti del forum e a ciò che generalmente ci si aspetta da un "librogame", al di là della correttezza formale.