Originalità/Trama: la scelta inaspettata del robottone mi ha fatto enormemente piacere. Non che sia un appassionato di robots, tutt'altro, ma questa scelta esce ampiamente dagli schemi, come pochi altri corti hanno fatto sinora.
Il plauso però termina qui perchè la storia lascia un pò il tempo che trova. Gli schemi dei cartoni nipponici d.o.c. sono rispettati con poche innovazioni. Queste ultime tra l'altro mi indispettiscono.
A parte il già citato contrasto tra la prima tranche, all'acqua di rose, e la seconda invece tragica (cosa che non mi è piaciuta), anche l'aver scomodato gli antichi sacerdoti egizi proiettandoli in queste battaglie avveniristiche mi ha lasciato in bocca uno sgradevole sapore dolceamaro.
Non riesco ad accostare concettualmente l'Egitto ed il Giappone nemmeno a sforzarmi, che ci volete fare?
Inoltre:ma solo a me il finale "positivo" ha ricordato quello della prima serie di Heroes?
Sistema di Gioco: prendendo in esame le regole ne sono rimasto entusiasmato. Sono stupende le tabelle riassuntive di armi e colpi con relativi danni. Veramente mirabili!
Anche il metodo di combattimento è molto soddisfacente. Per gusto personale toglierei lo scudo che aggiunge quel tiro di dadi in più che, alla lunga, potrebbe annoiare.
Come precisato già da Prodo, c'è la necessità di una sistemazione dei valori tra le nostre armi, alcune delle quali risultano completamente inutili.
Purtroppo però nella voce "sistema di gioco" rientrano anche i rimandi e l'articolazione dell'avventura.
Qui mi è venuto un pò di mal di testa nel cercare di raccapezzarmi tra paragrafi mancanti e inarrivabili.
In alcuni casi però questi paragrafi inarrivabili risultano identici ad altri arrivabili, quindi si perde veramente poco (vedi 5 e 21 per esempio).
La via verso il finale quantomeno è completa ma le poche varianti dell'avventura cambiano ben poco della trama.
Stile di Scrittura: i dialoghi volutamente semplici calzano a pennello con l'ambientazione ma bisogna fare i conti con le numerose ripetizioni lessicali.
No, non mi riferisco ai copiancolla. Di quelli ce ne sono a iosa e sono loro il vero cancro del corto. Per quanto mi riguarda non c'è nulla di peggio di leggere un paragarafo identico all'altro. Preferirei piuttosto un paragrafo secondario mancante.
Anche alcune (poche in verità) espressioni da mafia americana non c'entrano assolutamente con il contesto.
Es:
"Maledetti figli di puttana!" par. 18 /
"Siamo nella merda fino al collo..." par. 32
Ultima considerazione: i paragrafi sono, in alcuni casi, lunghissimi e proprio quelli finali si esauriscono in poche righe.
Sostanzialmente l'unica parte veramente buona di questo corto, fatto di corsa, è il regolamento, sicuramente da riutilizzare per un LG più esteso.
Questo non basta però per salvare MUTEKI CHOJIN HYPERION dalla distruzione!
Voto Finale: 4