Sono arrivato (col mio ladro con abilita' 10) al punto in cui si viene a conoscere che cos'e' lo Specchio di Eblis.
La storia e' forte, coinvolgente e fa perdonare qualche piccolo limatina al testo che si potrebbe ancora dare.
Buono l'approfondimento dei personaggi principali e alcune piacevoli trovate (il dungeon crawl e' un po' sotto media, ma la parte nel villaggio l'ho apprezzata molto... forse si poteva ampliare un pelino la parte investigativa per individuare il traditore (li' ho indovinato piu' che altro per fortuna...).
Il modo di giocare ricorda molto quello di un gioco di ruolo, dove devi saperti gestire al meglio le risorse che hai, e capire quando spendere il mana e quando no, per esempio. Come tutti i giochi di ruolo richiede anche di tenere costantemente aggiornati i punteggi, cosa che infastidisce un po' la mia pigrizia.
Il primo bandito che incontri parlera' se e quando porti la sua resistenza al di sotto di un certo livello (4, se ben ricordo) e poi parla, ma se con un colpo fortunato lo fai secco direttamente e senza passare per un punteggio maggiore di zero e minore di quattro, come fa a parlare? e' un pochino una forzatura...

EDIT: mi permetto una critica "linguistica": capisco che ci sono una marea di citazioni (o reminiscenze) da altri librigame, ma perche' hai volute farlo sembrare un libro in Inglese tradotto in Italiano? Perche' praticamente tutta la tomonomastica, gli dei, e i nomi (nonche' il titolo della serie...) sono, di fatto, in Inglese? Perfino le distanze sono misurate in miglia! Ma che senso ha???

Mi sa che ho trovato un circolo vizioso (pur non essendo socio): 224, 275, 28, 71, 224 di nuovo...

Ho finite il librogame al primo colpo!
Gran storia, che prende proprio il lettore con svariate svolte inaspettate e immagini potenti. Questo pregio fa dimenticare alcuni aspetti stilistici un pochino da limare e qualche passaggio dell'esplorazione non troppo scorrevole, specialmente quando torni indietro per prendere altre strade e ti si ripresenta la descrizione dell'area come se fosse la prima volta che la vedi, oppure non c'e' niente che ti impedisca di ritornare negli stessi posti e rifare gli stessi incontri...
Veramente un lavoro con I controfiocchi!

Yaztromo ha scritto:

Mi e' pero' sorto un dubbio: le quattro volte che le puoi usare si riferiscono solo alle occasioni nelle quali ti riducono veramente i danni (ovvero per esempio quando fai 1 o 2 con un dado da 6), oppure anche quando NON ti riducono il danno (per esempio quando hai fatto 3, 4, 5 o 6)? In tal caso ci avrei lasciato le penne prima della fine...

Scusa ho trovato solo ora questa domanda. Io l'ho sempre inteso come funzionamento effettivo: dopo la quarta volta in cui riesce davvero ad assorbire il danno, si rompe e non funziona più.

Per quanto riguarda le osservazioni precedenti: l'ambientazione di Eblis è più simile ad una "bolla" che non ad un ambiente acquatico vero e proprio, altrimenti tutte le dinamiche sarebbero state diverse. Pensavo fosse più chiaro di quanto forse sia in realtà, non mi avevano mai posto questo interrogativo... Su ciò che concerne lo stile già si è parlato in passato, a volte tende un po' troppo al verboso, e con qualche tempo in più per la revisione iniziale forse il libro avrebbe potuto guadagnarci, ma a me piace lasciarlo così. Idem per qualche mini contraddizione strutturale: dopo alcune sezioni lineari volevo assolutamente che Eblis potesse essere esplorata a mo' di mappa (a parte il piccolo loop del cecchino), quindi preferisco il libro così rispetto a quello che si vive in certi Fighting Fantasy, dove pare proprio che il protagonista non sappia girare i tacchi... 

Ah per la cronaca il volume 2 secondo me è molto meglio dell'1, quindi ogni opinione è bene accetta!

Apologeta ha scritto:

kingfede ha scritto:

Ah per la cronaca il volume 2 secondo me è molto meglio dell'1, quindi ogni opinione è bene accetta!

Con tutto il rispetto per Soulkey 1, non regge il confronto col 2. Volume che peraltro conosco molto bene...
Consiglio di lettura per le vacanze: tuffatevi in Soulkey 2!

Diciamo che a livello narrativo può piacere di più come di meno, mentre a livello di pura componente "game" siamo almeno un gradino sopra. Inoltre può essere giocato più volte con molto più gusto rispetto al primo volume. Spero un giorno riusciremo a mandare in stampa per i LibriNostri anche questo come Soulkey 1, anche se prima sarà necessario apportare qualche modifica (piccoli refusi e qualche errorino di bilanciamento, più forse un paio di ritocchi ad altrettante descrizioni, niente di che ma ci terrei).