Io abito in un quartiere "fighetto", l'Eur, e nonostante di solito non si faccia troppo chiasso per le partite di calcio, ieri sera sono saltati fuori fuochi d'artificio e trombette. E' difficile fare un'analisi lucida della partita: si è verificata una di quelle congiunture rare, per cui una squadra, oggettivamente inferiore come valore complessivo dei giocatori, ha azzeccato tutto e quella avversari nulla. Messi non ha toccato palla né all'andata né al ritorno, Suarez impalpabile (e solo un regalo scriteriato di Gonalons all'andata lo ha fatto segnare), ieri sera ci si è messo pure Piqué che non ne ha azzeccata una. Dall'altro lato una squadra che ha azzeccato tutto. Grande serata di calcio oltre che di Roma: onore al merito.

ilsaggio79 ha scritto:

Lo stesso vale per la partita della Juve col real, tutti a tifare gobbo: romanisti, laziali...

Questo io non credo...

ilsaggio79 ha scritto:

Francamente penso che a tutti piaccia vedere le rimonte e soprattutto che dopo un decennio di solo Spagna per nazionali e per club che ha fatto degli spagnoli, calcisticamente parlando, il popolo più arrogante di sempre, le squadre iberiche le vorrebbero tutti fuori dai trofei...

Non la metterei molto su questo piano, che poi uno rischia di dimenticarsi i problemi di casa nostra...

Di questo discorso, che secondo me è giusto ed effettivamente anche io l'ho percepita come il Saggio a livello di tifo "super partes", credo che rimangano esclusi i tifosi laziali. Non so chi di voi sia romano (a parte Adriano), ma l'ipotesi che la Roma possa arrivare in finale di CL è vissuta quasi con terrore dai tifosi biancocelesti.
La rivalità cittadina é molto forte in questo, e spesso negli anni ha fatto più male che bene alle due squadre.

ilsaggio79 ha scritto:

Giustamente tutta la città acquistava prestigio e anche la rivalità ne guadagnava: vuoi mettere fare il derby con un'altra squadra blasonata piuttostoche con una squadra da serie B?

Sono d'accordo su tutto, ma sono concetti che non è facile far passare. E purtroppo questo provincialismo, insieme alla percezione del derby come "partita della vita" negli anni hanno portato danni sia alla Lazio che alla Roma.
Poi come giustamente dici tu è possibile che a Roma città e dintorni, dove la preponderanza numerica dei romanisti è schiacciante, sia più difficile per un laziale fare discorsi misurati rispetto alle restanti province del Lazio, dove invece i tifosi laziali sono di più e quindi devono anche misurarsi meno con diatribe e sfottò.