Pur non capendoci molto di librogame non posso che dar ragione ad Auramazda: una cosa percepita come "cool" attirerebbe i giovani indipendentemente dal supporto. Forse si potrebbero sfruttare le specificità del cartaceo: una carta e una confezione di pregio, illustrazioni belle e ben riprodotte, elementi collaterali fisici (come segnalini), dimensioni più grandi dello schemo di uno smartphone...

Non ho la minima idea di come si potrebbe allargare ai giovani, lo potrebbe fare solo un'azienda che già conosce bene quel tipo di pubblico e sa come prenderlo (ad esempio Salani, anche se in tutta onestà l'edizione Scholastic mi sembra un fallimento annunciato, trattandosi di libri mostruosamente vecchi e con uno stile grafico che taglia fuori i nostalgici. Vedremo).

Sul nuovo pubblico io dico sempre che bisognerebbe puntare ai tanti venti/trentenni che non sono cresciuti coi librogame, non conoscono la EL, non hanno mai sentito parlare di Lupo Solitario ma tra fantasy, giochi di ruolo e affini non vedrebbero l'ora di provare un libro interattivo... se sapessero che esistono - e che non sono cose vecchie di trent'anni presentate come se fossero nuove.

Si parla tanto di "giovani" ma non ci rendiamo conto che tra il quarantenne vecchio appassionato e il ragazzino delle medie che leggeva gli LG all'epoca c'è una quantità enorme di persone a cui gli editori non si sono mai rivolti finora.

Zakimos ha scritto:

Sul nuovo pubblico io dico sempre che bisognerebbe puntare ai tanti venti/trentenni che non sono cresciuti coi librogame, non conoscono la EL, non hanno mai sentito parlare di Lupo Solitario ma tra fantasy, giochi di ruolo e affini non vedrebbero l'ora di provare un libro interattivo... se sapessero che esistono - e che non sono cose vecchie di trent'anni presentate come se fossero nuove.

Concordo, però ci dev'essere un'offerta adeguata a un pubblico di questo genere. Ora io dico una cosa che può sembrare impopolare in un forum di appassionati, ma io Lupo solitario lo leggevo in quarta elementare. E mi appassionava tantissimo, sia chiaro ma per quanto sia divertente leggerlo anche da adulto non credo che possa essere il modello di un racconto da proporre a persone grandi. Non è un problema tanto di "genere" o "tematiche", tutto può essere affrontato, ma bisogna pensare che deve leggere un venti/trentenne e il linguaggio, gli enigmi e la parte "gioco" deve essere adeguata.

Kinn ha scritto:

Zakimos ha scritto:

Sul nuovo pubblico io dico sempre che bisognerebbe puntare ai tanti venti/trentenni che non sono cresciuti coi librogame, non conoscono la EL, non hanno mai sentito parlare di Lupo Solitario ma tra fantasy, giochi di ruolo e affini non vedrebbero l'ora di provare un libro interattivo... se sapessero che esistono - e che non sono cose vecchie di trent'anni presentate come se fossero nuove.

Concordo, però ci dev'essere un'offerta adeguata a un pubblico di questo genere. Ora io dico una cosa che può sembrare impopolare in un forum di appassionati, ma io Lupo solitario lo leggevo in quarta elementare. E mi appassionava tantissimo, sia chiaro ma per quanto sia divertente leggerlo anche da adulto non credo che possa essere il modello di un racconto da proporre a persone grandi. Non è un problema tanto di "genere" o "tematiche", tutto può essere affrontato, ma bisogna pensare che deve leggere un venti/trentenne e il linguaggio, gli enigmi e la parte "gioco" deve essere adeguata.

rileggendo la saga qualche anno fa ho notato che Dever aveva cominciato a mettere dei riferimenti più costanti alle bevute di birra e a situazioni più violente, diciamo circa dal 13 in poi, forse interpretando quelle che pensava fossero le esigenze del suo pubblico che stava crescendo. L'ho notato solo io?