Avevo perso l'altro topic

Allora giro l'argomento.
Negli anni dorati i librogame erano chiaramente un sostituto dei videogame, il formato EL ricordava le famose cartucce Nintendo e i librogame venivano recensiti su Zzap! la rivista di videogiochi. Avevano un motivo di esistere anche per il fatto che contenevano una storia, proprio come in un film, cosa che mancava nei giochi arcade dell'epoca. Avevano anche belle illustrazioni, più belle di un gioco da console!
Oggi che i videogiochi hanno storie migliori dei film, a cosa serve un librogame?
Pechè ci sono recensioni di ragazzi che parlano di questa strana novità, un libro con i paragrafi che si può giocare?

E non dimentichiamoci che ai librogame non gli si scaricano le pile!
(tratto da una storia vera)

Nel video già citato in testa si parla se nasca prima il pubblico o il prodotto, ma non può esserci pubblico senza prodotto.

Mi trovo molto d'accordo con l'esposizione di Zakimos, il quale ha sottolineato finalmente il segreto di Pulcinella: i librogame anni 80/90 - fatte salve alcune illuminate eccezioni - non erano prodotti ben fatti. Spesso la colpa non era da cercare tanto nella capacità dell'autore, quanto nel poco tempo a disposizione per perfezionare il meccanismo.

Abbiamo sottolineato tante volte problemi come:
- brutture di stile
- enigmi mal tradotti
- rimandi sbagliati
- traduzioni incomprensibili e fuorvianti (mi ricordo in Blood Sword 2: "Uraba è una Seer"; ancora non so se si intendesse come popolo o semplicemente come una veggente.)
- regole mal scritte
- sbilanciamento nei combattimenti
- morti gratuite e inaspettate

Di tutto questo abbiamo discusso in lungo e in largo, e ci aspettiamo che i prodotti dei tempi moderni abbiano superato queste difficoltà dovute all'inesperienza del passato.

Dove invece i librogame 80/90 vincevano a man bassa... è una cosa semplicissima: il formato. Gli E.L. e i Mondadori erano tascabili, maneggevoli, agili. Molti dei libri moderni sono invece pesanti, grossi, con copertina rigida e sovracopertina. Non si possono tenere con una mano (mentre con l'altra reggi la matita, la gomma, i dadi, e tieni anche il dito su tre paragrafi precedenti). Non si possono sfogliare rapidamente.

Certi sono pure scritti in piccolissimo, cosa che va a sfavore del pubblico nostalgico al quale inizierà inevitabilmente a calare la vista.