Scusate, è successo un disguido per il quale ne ha fatte le spese El_Tipo, che non ha potuto inviare in tempo la sua giocata, nonostante fosse in fremente attesa del mio ok per giocare. Con gran cavalleria SkarnTasKai gli ha concesso di rigiocare l'incontro.
L'esito, fortunatamente (per me e per Skarn) è rimasto invariato, cambia solo il parziale: SkarnTasKai vince l'incontro per 3 a 2 parando tre rigori consecutivi.
Non riscriverò la telecronaca, ci piace ricordare El_Tipo spensierato, che pedala col sorriso. Coraggio, hai due partite per rifarti.

PS: ovviamente mi dispiace che qualcuno dimentichi di giocare, mi dispiace anche che qualcuno perda una partita per questo motivo. Vorrei non trovarmi a gestire questioni del genere, il regolamento è pensato apposta per fugare qualsiasi dubbio su "aggiustamenti" di risultato. Ricordiamoci che è un gioco, che non si vince e non si perde nulla*, e che si fa tutto questo per interrompere la monotonia di luglio.

Le date servono ad assicurare che il torneo vada avanti, e sono abbastanza distanziate da non costringervi ad "andare in ritiro con la squadra", né costringono me a un superlavoro estivo. Mettete voi stessi in condizioni di divertirvi, e giocate (o non giocate, che va bene uguale) responsabilmente.

GIORNATA 1

Pirata delle Alpi - Adriano

In sella alla bicicletta, col pallone incastrato nel telaio, il Pirata delle Alpi passa sul Col di Tenda.
"Adriaaaanoooooo!" si sgola.
La gente applaude e lo accompagna lungo la salita, indicandogli la strada.

Sudaticcio e stanco, Pirata delle Alpi raggiunge il Moncenisio.
"Adriaaaaanoooo!"
La gente gli mostra la valle sottostante e gli allunga borracce.

Dopo due tornanti a uovo, Pirata delle Alpi è in vetta al Passo dello Spluga.
"Adriaaaaanooo!"
Davanti a lui, una motopattuglia e un'ammiraglia liberano la strada.

E Adriano? La leggenda lo vuole bendato, intento in un'epica dimostrazione di scacchi.
Al tavolo 1, Asparagov annuncia: "fianchetto il Geometra in b2!"
Adriano: "Arrocco Corto!"

Al tavolo 2, Casablanca dichiara: "il Guardalinee da h in e1!"
Adriano: "Arrocco Lungo!"

Al tavolo 3, Deep Blue (intervenuto di persona, e bendato pure lui), gioca "barriera a tre, pedone in h3"
Adriano: "Arrocco Siffredi!" che è un arrocco più lungo dell'arrocco tradizionale, e si fa con la Donna avversaria.

Solo che quando pronunci certi nomi, non conviene essere quello bendato.

Per quanto riguarda i rigori, li ha vinti il Pirata.

gabrieleud ha scritto:

GIORNATA 1

ChaddaDarmane - Tumassa

Un omone a torso nudo, tutto rosa, con la faccia priva di lineamenti, si presenta sul dischetto. No, non è Patrick Stella. Al suono del gong l'omone si sbuccia la faccia e ne tira fuori un pallone da calcio. Poi finisce di togliersi la copertura in gommapiuma, e dal costume ne esce ChaddaDarkmane! A lui spetta il primo tiro.
Sulla linea di porta, Tumassa si inchina rispettosamente a 10°.

Si china anche Chadda, a 15°. Tumassa risponde a 20°. Chadda a 25°. Tumassa a 45°. In un crescendo di rispetto, Chadda scende fino a 70°. Tumassa si abbassa fino a 89° e due terzi, che va bene essere rispettosi, ma troppo rischia di essere controproducente.
E a quel punto ChaddaDarkmane calcia. Quando Tumassa si rialza dall'inchino si è già sull' 1 a 0.

Tumassa va sul dischetto per il suo primo tiro. Chadda pensa "adesso mi fa il Cucchiaio."
Tumassa si aggiusta il pallone. Chadda: "adesso mi fa il Cucchiaio."
Tumassa prende la rincorsa. "Adesso mi fa il Cucchiaio."
E invece Tumassa non gli fa il Cucchiaio, ma giustamente gli fa la Bacchetta-Da-Sushi, che consiste nell'afferrare il pallone contemporaneamente con entrambe le gambe e schiacciarlo forte. Come da tradizione il pallone, stranamente simile ad un norimaki, schizza lontanissimo nell'angolino sotto la traversa.
1 a 1. I due si inchinano e si scambiano cerimonialmente di posto.

Chadda sistema il pallone sul dischetto, corre verso la porta opposta, si dà lo slancio sulla rete e torna come un forsennato sulla palla. Nei duecento metri di tragitto, Tumassa ha piegato la bandierina del corner dandole la forma della "volpe-che-ride" gialla e rossa fosforescente, che se tiri la coda la volpe muove la bocca. Chadda arriva sul pallone, gli cade sopra e, in un'imitazione del tiro precedente, spedisce la palla in mezzo alla porta vuota.
Tumassa, con un inchino, gli regala la volpe-che-ride.
E tira. Chadda nemmeno vede la palla, perché nei tre secondi trascorsi la volpe-che-ride è diventata una barchetta che Chadda si diverte a tenere in equilibrio sulla testa.

Al terzo tiro Chadda sale sulla bandierina e si strappa la maglia mandando in visibilio il pubblico. Da lì, si tuffa sul pallone con una spanzata a effetto biliardo che si insacca.
Turno di Tumassa, che parte da centrocampo piroettando e sferzando l'aria con calci e ventagli. Arrivato sul pallone, il tiro è fortissimo, ma Chadda non si fa sorprendere: para il pallone con la destra e lo zoccolo con la sinistra. 3 a 2 per Chadda.

Quarto tiro. Chadda, immobile davanti al pallone, punta il dito a sinistra di Tumassa e annuncia: "Katso heitä". Tumassa risponde, "Nanatsuki da kara".
Chadda però non si stava lamentando del caldo in giapponese, ma stava suggerendo la direzione del tiro in finlandese. Tumassa si butta dalla parte opposta.
Tumassa va sul dischetto, stringendosi alla fronte una fascia bianca con un sole rosso raggiante, e guarda la panchina in cerca di assenso. Dalla panchina un ometto mezzo calvo e col panciotto, gli fa cenno con gli occhi di "tirare alto, alla destra del portiere, fortuna giunge alla porta di chi ride."
Tumassa si concentra. Ride. Calcia col piede scalzo. Ed è gol.
4 a 3.

Ultimo tiro. Tumassa va in porta, consapevole che deve parare a tutti i costi. Tumassa guarda la panchina. Il suo mister scodinzola l'orecchi destro per dirgli "mantieni la calma. Fra i fiori, il ciliegio. Fra i pali, il portiere."
Tumassa mantiene la calma, mantiene la concentrazione, mantiene la posizione. Fermo immobile come il bambù senza vento.
Chadda calcia un piattone sinistro e segna.
Tumassa guarda incredulo il mister: l'ometto allarga le braccia per dire "sette sconfitte, otto vittorie".

Per formalità e per rispetto, al quinto tiro di Tumassa, Chadda fa una capriola all'indietro finendo oltre i cartelloni pubblicitari. La palla entra inutilmente in rete.

ChaddaDarkmane vince per 5 a 4, e lo si sente gridare per i corridoi "ti troverò, Uomo Tigre!"

Quanti ricordi, non ce la faccio, la cintura di campione di wrestling sfumata di un soffio...
Solo Applausi, per la telecronaca e per la vittoria

gabrieleud ha scritto:

GIORNATA 1

ChaddaDarmane - Tumassa

Un omone a torso nudo, tutto rosa, con la faccia priva di lineamenti, si presenta sul dischetto. No, non è Patrick Stella. Al suono del gong l'omone si sbuccia la faccia e ne tira fuori un pallone da calcio. Poi finisce di togliersi la copertura in gommapiuma, e dal costume ne esce ChaddaDarkmane! A lui spetta il primo tiro.
Sulla linea di porta, Tumassa si inchina rispettosamente a 10°.

Si china anche Chadda, a 15°. Tumassa risponde a 20°. Chadda a 25°. Tumassa a 45°. In un crescendo di rispetto, Chadda scende fino a 70°. Tumassa si abbassa fino a 89° e due terzi, che va bene essere rispettosi, ma troppo rischia di essere controproducente.
E a quel punto ChaddaDarkmane calcia. Quando Tumassa si rialza dall'inchino si è già sull' 1 a 0.

Tumassa va sul dischetto per il suo primo tiro. Chadda pensa "adesso mi fa il Cucchiaio."
Tumassa si aggiusta il pallone. Chadda: "adesso mi fa il Cucchiaio."
Tumassa prende la rincorsa. "Adesso mi fa il Cucchiaio."
E invece Tumassa non gli fa il Cucchiaio, ma giustamente gli fa la Bacchetta-Da-Sushi, che consiste nell'afferrare il pallone contemporaneamente con entrambe le gambe e schiacciarlo forte. Come da tradizione il pallone, stranamente simile ad un norimaki, schizza lontanissimo nell'angolino sotto la traversa.
1 a 1. I due si inchinano e si scambiano cerimonialmente di posto.

Chadda sistema il pallone sul dischetto, corre verso la porta opposta, si dà lo slancio sulla rete e torna come un forsennato sulla palla. Nei duecento metri di tragitto, Tumassa ha piegato la bandierina del corner dandole la forma della "volpe-che-ride" gialla e rossa fosforescente, che se tiri la coda la volpe muove la bocca. Chadda arriva sul pallone, gli cade sopra e, in un'imitazione del tiro precedente, spedisce la palla in mezzo alla porta vuota.
Tumassa, con un inchino, gli regala la volpe-che-ride.
E tira. Chadda nemmeno vede la palla, perché nei tre secondi trascorsi la volpe-che-ride è diventata una barchetta che Chadda si diverte a tenere in equilibrio sulla testa.

Al terzo tiro Chadda sale sulla bandierina e si strappa la maglia mandando in visibilio il pubblico. Da lì, si tuffa sul pallone con una spanzata a effetto biliardo che si insacca.
Turno di Tumassa, che parte da centrocampo piroettando e sferzando l'aria con calci e ventagli. Arrivato sul pallone, il tiro è fortissimo, ma Chadda non si fa sorprendere: para il pallone con la destra e lo zoccolo con la sinistra. 3 a 2 per Chadda.

Quarto tiro. Chadda, immobile davanti al pallone, punta il dito a sinistra di Tumassa e annuncia: "Katso heitä". Tumassa risponde, "Nanatsuki da kara".
Chadda però non si stava lamentando del caldo in giapponese, ma stava suggerendo la direzione del tiro in finlandese. Tumassa si butta dalla parte opposta.
Tumassa va sul dischetto, stringendosi alla fronte una fascia bianca con un sole rosso raggiante, e guarda la panchina in cerca di assenso. Dalla panchina un ometto mezzo calvo e col panciotto, gli fa cenno con gli occhi di "tirare alto, alla destra del portiere, fortuna giunge alla porta di chi ride."
Tumassa si concentra. Ride. Calcia col piede scalzo. Ed è gol.
4 a 3.

Ultimo tiro. Tumassa va in porta, consapevole che deve parare a tutti i costi. Tumassa guarda la panchina. Il suo mister scodinzola l'orecchi destro per dirgli "mantieni la calma. Fra i fiori, il ciliegio. Fra i pali, il portiere."
Tumassa mantiene la calma, mantiene la concentrazione, mantiene la posizione. Fermo immobile come il bambù senza vento.
Chadda calcia un piattone sinistro e segna.
Tumassa guarda incredulo il mister: l'ometto allarga le braccia per dire "sette sconfitte, otto vittorie".

Per formalità e per rispetto, al quinto tiro di Tumassa, Chadda fa una capriola all'indietro finendo oltre i cartelloni pubblicitari. La palla entra inutilmente in rete.

ChaddaDarkmane vince per 5 a 4, e lo si sente gridare per i corridoi "ti troverò, Uomo Tigre!"

Chiedo ufficialmente la ripetizione della partita perché luglio si dice "shichigatsu" e non "nanatsuki".

gabrieleud ha scritto:

Vado a fare seppuku.

Eh no! Chi baderà al torneo?!