Simpatica avventura, per ora sono bloccato all'enigma della scacchiera.
Quello che però mi ha lasciato un po' perplesso è stato il modo in cui viene presentato il concetto di librogame:
...mi dilettavo con i LibroGame. Lupo Solitario era la mia collana preferita.
Personalmente colloco questo tipo di intrattenimento nel retrogaming...
...Oltre a dare al lettore la possibilità di scegliere cosa fare e dove andare, alcuni disponevano anche di abilità, di equipaggiamento, era possibile combattere contro mostri, curarsi, equipaggiarsi con armi sempre più potenti ecc. Le collane erano poi sviluppate in più libri spesso connessi tra loro. Tra un libro e l’altro potevi ereditare equipaggiamento, abilità ecc….
Da quello che leggo sembra che l'intrattenimento chiamato librogame sia un fenomeno del passato e rimasto vivo solo nei ricordi di alcuni nostalgici.
Il formato librogame ha avuto origine negli anni '80 ma ha continuato ad evolversi nel tempo, al pari dei videogames o giochi in scatola a cui si ispira.
È chiaro che i primi volumi originali di Lupo Solitario oggi possono essere considerati retrogame, ma non gli ultimi, scritti utilizzando tecnologie che quaranta anni fa non c'erano. Oggi nuovi librogame sono presenti nel mercato, hanno una migliore qualità, complessità, sono testati e offrono un'esperienza di gioco superiore rispetto a quelli del passato.
Il librogame è un formato letterario che non può essere considerato vintage solo perché il fenomeno di massa è terminato.
Il racconto, il romanzo, il fumetto, il librogame hanno avuto ciascuno le proprie stagioni d'oro ma non sono retrogaming, continuano a farci divertire con prodotti sempre nuovi.
A parte le mie considerazioni, un bravo all'autore!