Ottima idea nel magazine di settembre!    Bravo Monpracem!

Bell'articolo Monpracem!
Con il quale mi trovo in buona parte d'accordo.
L'editoria eletronica conoscerà sviluppi enormi (e in forme che forse nemmeno ci immaginiamo ancora), mentre il cartaceo, per quanto mi riguarda, rimane un bel ricordo, che dedico al collezionismo.
La domanda che viene posta su come si svilupperà la narrativa interattiva nel futuro troverà risposta proprio nell'utilizzare al meglio il nuovo medium.
Che ci piaccia o no...

Ottimo articolo!

Anima di Lupo ha scritto:

Sulla rinascita dei Lg invece la vedo dura qualunque sia il formato.

Invece non sarei così pessimista: forse basta rendere semplice la creazione di un LG in qualunque formato a partire da una sola idea, o "sorgente". Questo con il formato elettronico si può fare mentre con quello cartaceo è praticamente impossibile...

babacampione ha scritto:

La domanda che viene posta su come si svilupperà la narrativa interattiva nel futuro troverà risposta proprio nell'utilizzare al meglio il nuovo medium.

... da cui un approfondimento che forse varrebbe la pena di fare in un prossimo articolo: che ne pensate dell'autoproduzione? Cioè, della produzione e vendita di LG non mediata da editori? Nell'articolo non sembra un'ipotesi presa in considerazione... ma forse i nuovi media richiedono nuove strategie commerciali!

ciao Anima di Lupo, i tuoi sono spunti molto interessanti!

Anima di Lupo ha scritto:

i Lg negli Anni '80 hanno segnato un'epoca. Sono stati l'anello di congiunzione tra passato e futuro, gli antesignani del videogame. Conquistarono le fasce d'età prefissate e andarono bene. Poi la tecnologia li ha pensionati relativamente presto.

Negli anni '80 lo scenario tecnologico era di un certo tipo, e oggi è radicalmente diverso. Se in quegli anni la penetrazione nelle fasce d'età era molto alta, i ragazzi dell'epoca oggi hanno quasi quarant'anni... mentre i ragazzi di oggi non sanno quasi neanche cosa sia un librogame. Quello che conoscono bene sono i videogiochi, ma anche qui il mainstream non è certo quello degli adventure.

In sintesi: per me è ancora una novità, commercialmente parlando.

Anima di Lupo ha scritto:

Ora a chi ci rivolgiamo? Agli adulti? Ai bambini?

Trasversalmente a tutti... purché i libri siano scritti bene!

Anima di Lupo ha scritto:

Fecero scalpore anche perchè furono innovazione. Sono passati i tempi adesso, ci vuole uno spunto nuovo.

Per me sono ancora una innovazione, e per ogni cambio generazionale diventa di nuovo una innovazione. Lo sono per i più anziani, perché loro non hanno vissuto per niente l'epopea dei librigame; lo sono per i più giovani, perché è una cosa diversa dai videogiochi e meno noiosa della semplice lettura.

Anima di Lupo ha scritto:

" Ecco dove sta la difficoltà di guadagnarti da vivere con l'arte. Devi vedertela con il mercato. E il mercato, il mercato di massa, mira a soddisfare i gusti della media. È da li che arriva il guadagno, e suppongo che questa sia la realtà dei fatti."

Essì... questa citazione è molto pessimista.

Se fosse vera non ci sarebbe il mercato del lusso... e la grande pervasività dei nuovi mezzi permette di ripartire il mercato su una fascia piuttosto grande di pubblico. Pensiamo solo ai micropagamenti, o a siti come Google Play, Apple Store, iTunes... se il costo è abbastanza limitato, più o meno tutti finiranno per provare a giocare almeno una volta a un librogame.

Ciò implica la trasformazione di un mercato di nicchia in un mercato di massa.

spotlessmind1975 ha scritto:

i ragazzi di oggi non sanno quasi neanche cosa sia un librogame.

È vero. Anzi toglierei il "quasi".
Fin dalla generazione di mio fratello (1988) i Lg hanno iniziato ad arrancare (almeno nella mia zona). Lui sa che esistono perchè ha me, un pericoloso fissato maniacale di LS, ma in tanti anni ha letto due volte Traversata Infernale (forse per farmi stare zitto) e una volta Una spia ad Isengard (vedi effetto cinema). I suoi amici e coetanei (e sono tanti) niente sanno! Le generazioni degli nei '90 poi credo proprio che siano cresciute a pane e tecnologia.

Quindi i ragazzi di oggi non hanno bisogno dell'effetto novità perchè hanno di "meglio", dal punto di vista tecnologico e ludico almeno.
Noi invece prima delle adrenaliniche emozioni delle avventure a bivi avevamo la staticità dei soldatini di plastica comprati alle fiere!  Il salto è stato notevole, giusto?

spotlessmind1975 ha scritto:

Ora a chi ci rivolgiamo? Agli adulti? Ai bambini?

Trasversalmente a tutti... purché i libri siano scritti bene! 

Ma gli adulti siamo noi ormai!
Quindi possiamo tranquillamente starcene nella nostra nicchia dove si sta bene, al fresco d'estate e al caldo d'inverno, e goderci questa magnifica supremazia intellettuale che solo in pochi hanno ( ).

Scherzi a parte, se i Lg torneranno sul mercato di massa ci saranno scrittori per bambini e per adulti, secondo l'indole di ogni persona che scrive.