Come già detto in privato all'admin, secondo me questa è la soluzione migliore possibile al momento

Anima di Lupo ha scritto:

Prodo ha scritto:

Ma stiamo procedendo per gradi: è normale che se domani vedo dieci DA 22 in vendita su Ebay a prezzo maggiorato, con qualcuno che fa anche offerte, getto la spugna. Vuol dire che non ci sono speranze.

Esatto, è proprio quello che, ho paura, potrebbe accadere.
Magari non subito ma potrebbe succedere.
Speriamo bene.

Il servizio LNACV sarà soppresso se questo nuovo metodo andrà in porto?

Se in copertina viene riportato il prezzo finale (spedizione esclusa) ed il link dal quale il libro è regolarmente acquistabile, un utente furbo li acquisterà al massimo una volta su ebay pagando un sovrapprezzo (se c'è). Poi si renderà conto da sé di aver commesso una gaffe.

Ma lo scopo sarebbe comunque raggiunto: un lettore appassionato è riuscito a prendere la copia di un libro che desiderava ed avrà scoperto dove procurarsi gli altri. Così la passione si riaccende.

Figo! Vi dò volentieri fiducia e aderisco!

Ah vedo che è Lulu.com!
Amici miei lo hanno usato estensivamente in passato senza mai avere subire problemi o disservizi!

Se questa cosa funzionasse risolverebbe un sacco di problemi... anche se questo si tradurrebbe nella fine del "mio" Servizio LNaCV. L'idea ammetto che mi mette una grande malinconia.
Il servizio l'ho immaginato, creato, difeso (anche contro chi nello staff lo aveva come fumo negli occhi) visto crescere e affermarsi. Infine, prima di andarmene, l'ho affidato alle mani capaci di Ivano.
Anche se la "Soluzione Lulu" è più comoda (ti fai stampare i volumi che vuoi e quando ti pare) mi da l'impressione che causera la perdita di quella sensazione di festa e di appartenenza che, almeno io, provavo tutte le volte che mandavo in stampa una nuova tornata. Insomma, si aprivano discussioni per prenotare un volume, dopo aver prima deciso tutti assieme su quale LN orientarci, si raccoglievano le adesioni, trepidanti nel vedere il numero crescere e consci che una maggiore adesione significava minori spese. Poi, l'attesa, i commenti e infine la gioia di mettere online la foto dei volumi nuovi di pacca e l'orgia delle spedizioni, con gli utenti felici che scrivevano man mano che il volume gli arrivava a casa (e quei quattro taccagni che avevano scelto il Piegolibri non tracciabile che si disperavano e struggevano in attese a volte infinite)...
Insomma, al di là dell'aspetto sentimentale, che poi magari provo solo io, quello che voglio dire è che la produzione/distribuzione dei LN tramite il Servizio LNaCV era un forte momento di appartenenza per tutta la community di LGL e non un mero "Clicca qui, paga e aspetta che ti arrivi il libro".

Però mi rendo conto che le cose cambiano. Lo fanno sempre e, spesso, dolorosamente. Opporsi al cambiamento per motivi nostalgici non ha senso. Quindi ben venga Lulu.
A mio avviso così perderemo qualcosa e guadagneremo qualcos'altro. Solo con il tempo potremo dire se ci abbiamo guadagnato o no, ma per dirlo dovremo provarci.

Mi rimangono un paio di dubbi pratici.
Immagino che il prezzo basso sia dovuto al fatto che è stata selezionata un opzione "0 guadagno". Insomma il prezzo è dato dai meri costi di produzione + guadagno di Lulu... Ma qui mi casca l'asino. Se Lulu ci guadagna non si può più parlare di operazione senza scopo di lucro, giusto?
Ok, mi direte, anche la tipografia dove mi sono servito per anni ci guadagnava qualcosa. Vero! Però si trattava di operazioni fatte in piccolo, solo per pochi utenti, e in forma strettamente privata; invece a Lulu possono accedere tutti e chiunque, anche non iscritto a LGL può andare a comprarsi un LN, fornendo così un guadagno a Lulu.
La questione è leggermente più che accademica, secondo me. Infatti ho notato che anche nella versione di Lulu è stata mantenuta la grafica di copertina della E.Elle. Grafica il cui utilizzo la stessa E.Elle aveva "informalmente" concesso a LGL per i suoi LN, a patto che questi fossero distribuiti digitalmente ed esclusivamente NON a scopo di lucro.
inoltre il libro messo su Lulu è scritto da Livingstone, ma il sig. Livingstone non ha mai dato il permesso di stampare e diffondere in Italia la traduzione di quel suo FF, giusto? Immagino che al sig. Livingstone piacerebbe avere una % delle vendite... insomma, sarebbe anche nel suo diritto, no?
Ora, fino a che la produzione di un DA/FF tradotto ammontava a una ventina di copie, e fino a che tutte le operazioni di prenotazione, produzione, rilegatura, pagamento e spedizione dei volumi era gestita in forma strettamente privata e anonima da me o da Ivano eravamo in una botte di ferro (o simili). Ma adesso che, potenzialmente, potrebbero andare in stampa centinaia di volumi e chiunque può rendersi conto della cosa semplicemente avendo una connessione, io vedo un potenziale problema con la E.Elle e con gli autori dei volumi tradotti.

Ecco, queste le mie perplessità.