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Recensione

Bloodsword 4: Viaggio all'Inferno
Edizione EL 1992
autore/i Dave Morris,Oliver Johnson
Recensore spadadelsole

Nelle battute introduttive di questo nuovo capitolo della saga di Dave Morris finalmente Fatima spiega il significato della sua promessa: una possibilità per recuperare Bloodsword esiste e potrà essere Entasius, un potente mago che vive in un isola in mezzo all’oceano, ad indicarci la via per raggiungere il regno dei morti. Non avremo scelta: dovremo salutare la nostra amica e, dopo una breve visita da Emeritius per alcuni consigli e informazioni sullo Sheol, ci recheremo al porto per cercare una nave che ci dia un passaggio.  Ne troveremo ben due, ma in entrambi i casi il prezzo da pagare per il biglietto sarà molto salato: la nave signorile ci costerà 250 monete, mentre quella più popolare 150.
Se non avremo soldi dovremo darci da fare per reperirli nelle poche ore che ci separano dalla partenza.  Lo stregone, in particolare, ci consiglierà di compiere una rapina in un magazzino ove è ubicata una cassaforte incustodita: se daremo retta al ladro invece lo vedremo cimentarsi in evoluzioni spettacolari alla caccia del denaro che ci serve.

Il viaggio sul battello sarà piuttosto lineare, e non vi sarà una gran differenza tra l’uso di una nave piuttosto che dell’altra: consiglio perciò di ricorrere a quella più economica.
Ci sarà anche un’interessante quest secondaria in cui equipaggio e passeggeri sbarcheranno su un'isola, come attratti da un incantesimo: in effetti scopriremo poi di essere approdati nella terra di Circe e potremo scegliere se andare anche noi ad affrontarla o restarcene tranquilli sulla nave, per poi proseguire verso la non lontana isola di Entasius.
Giunti a destinazione scopriremo che il mago, incredibilmente anziano, sarà disposto ad aiutarci, ma in cambio, in una nuova versione del mito di Orfeo, ci chiederà di ricondurre al suo cospetto, dall'aldilà, l'amata Cordelia, suo amore di gioventù, morta da molto tempo. Non ci resterà che accettare la proposta e iniziare l'operazione di recupero.

Il mondo dello Sheol si rivelerà lugubre e, dopo breve tempo, incontreremo una guida: si chiama il viaggiatore e il suo compito è scortare i nuovi arrivati. Anche se il suo atteggiamento silenzioso e sarcastico non lo rende certo molto simpatico, le sue indicazioni ci saranno utilissime nel lungo viaggio fino alle zone più remote dell’inferno, ove si nasconde la spada e dove potremo ottenere il permesso per riportare alla luce Cordelia.
La prima tappa del nostro percorso coinciderà con una sosta al Tempio della Chiamata, ove potremo evocare lei e altri personaggi, tra cui eventuali compagni caduti che ci faranno compagnia per tutto il viaggio.
Il lungo cammino si snoderà attraverso paesaggi e situazioni che ricordano i più vari scenari mitologici, le difficoltà saranno molte ma, se si seguiranno i consigli della guida, non impossibili da superare.
Alla fine, giunti in presenza della Morte, riceveremo una terribile notizia: per riportare Cordelia tra i vivi uno di noi dovrà restare negli inferi e prendere il suo posto! Non ci sarà comunque tempo per cadere nello sconforto, perché dovremo lottare per recuperare la spada. Saaremo chiamati ad affrontare in un duello decisivo un nostro vecchio nemico che rispuinterà nell'oltretomba più determinato che mai a farci fuori. Si tratta di Icon l'Empio, e sarà obbligatorio sconfiggerlo per proseguire nella nostra ricerca.
In ogni caso si tratterà di un duello davvero entusiasmante: ottenuta la vittoria torneremo finalmente indietro tutti quanti, perché il vecchio Entasius deciderà di sacrificarsi e morire al posto dell’amata.
Il viafggio a ritroso sarà in salsa agrodolce, caratterizzato da molte e differenti emozioni che ci dilanieranno: la gioia per aver recuperato la spada sarà raffreddata dalla rabbia per aver perso tutti gli oggetti che avevamo con noi (alcuni dei quali, ottimi, trovati nell’altro mondo) e anche l’ingratitudine di Cordelia risulterà piuttosto irritante.  A consolarci, comunque, ci sarà l’acquisizione di nuovi poteri, utilissimi per la battaglia finale, ormai alle porte.

In una saga epica non poteva certo mancare un capitolo dedicato alla discesa agli inferi, tra l'altro ben descritta ricorrendo, come accade in altri frangenti nella serie, a una narrazione influenzata da elementi ispirati alle più diverse mitologie: notevole la contaminazione tra cultura classica e dantesca, che aiuta l'autore a caratterizzare il mondo degli inferi in modo eccelso.
La storia, dopo i tanti percorsi del terzo volume, torna ad essere lineare e la difficoltà non elevatissima, specialmente se si deciderà di prestare ascolto ai consigli della guida.
Sarà impossibile non identificarsi con i personaggi incontrati e interagire intensamente con loro, non percepire la sfida del viaggio infernale, non sentire un colpo al cuore quando la Morte ci parlerà della necessità di sostituirsi a Cordelia, e non restare un po'delusi, per i motivi già citati, una volta raggiunto l'epilogo.
Punto dolente dell'opera è la non perfetta omogeneità nel presentarci l'evoluzione della storia, dato che in alcuni momenti non viene rispettato l’ordine cronologico degli eventi e vengono date per scontate cose che non abbiamo fatto o che dovremo ancora fare.
Nonostante l’impegno e la genialità degli autori, comunque, il risultato finale lascia un po’ a desiderare: è impossibile concludere l’avventura senza essere permeati da un senso di  delusione, come se mancasse qualcosa per nobilitare definitivamente l'avventura, anche se non è facile capire cosa, dato che la struttura caratterizzata da un percorso lineare, come ci mostra lo splendido secondo volume della collana, non è certo un problema assoluto per giudicare a validità di un librogame.  Anche la spoliazione degli oggetti a cui saremo costretti risulta molto irritante e non si capisce bene perché gli autori abbiano voluto punirci così duramente, specialmente dopo il ritrovamento di ottime corazze nel corso del viaggio.

Longevità 7: 

Non molto alta, sia perchè ci sono pochi percorsi alternativi, sia per il vago senso di delusione che ci rimane addosso una volta completata l'avventura, che è comunque valida. Probabilmente la collana ci ha abituati troppo bene...

Difficoltà 7: 

Non è troppo complesso arrivare fino in fondo: si tratta di un volume caratterizzato da un taglio molto più semplice rispetto ad altri della serie, sebbene tutto sommato un certo livello di sfida permanga, garantendo la giocabilità del titolo.

Giocabilità 8.5: 

Splendide le svariate possibilità interattive che il libro ci offre: l'ambientazione e i personaggi sono oltremodo stimolanti, e non è possibile non restare affascinati dalla sfida e dai rimandi epici dell’avventura. A nobilitare uleriormente il tutto contribuisce un livello narrativo molto alto, grazie a Morris che in questa occasione appare particolarmente ispirato.

Chicca: 

/

Totale 7.5: 

Intendiamoci, Viaggio all'Inferno non è affatto male, ma lascia quella spiacevole sensazione del "Si sarebbe potuto fare di più"...