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Recensione

Dimensione Avventura 9: Missione nei Cieli
Edizione EL 1993
autore/i Martin Allen
Recensore Yanez

Eccoci al numero nove della collana Dimensione Avventura, numero anomalo e discusso per molti versi.
In presentazione abbiamo una splendida e colorata copertina con un guerriero che combatte un drago, la classica immagine scolpita nell’immaginario fantasy ma aprendo il libro avremo una sorpresa: è una storia di fantascienza!
Messe da parte le perplessità ci lanciamo presto nell’antefatto e da subito notiamo che la narrazione è di tipo diverso dal solito:

"Dopo aver contratto debiti piuttosto consistenti, L’Bastin si rivolse al re e gli chiese un aumento del suo modesto stipendio, che lui riteneva di meritare dopo tanti anni di fedele servizio. Re Vaax, però, rifiutò con fermezza, sostenendo che, nell’interesse della nazione, nessun abitante di Ensulina aveva ottenuto un aumento di stipendio negli ultimi duecento anni. Concederlo a L’Bastin, disse il re,, avrebbe costituito un pericoloso precedente, che poteva causare lo scompiglio nell’economia del pianeta, a svantaggio di tutti.
L’Bastin si infuriò ritenendo che il re fosse troppo taccagno".


Tutto ciò è assolutamente delirante, un mancato aumento di stipendio provoca una crisi stellare!
Nelle vesti del Signore dei Cieli Jang Mistral bravo tra i bravi, bello tra i belli, comandante delle truppe solari, agente speciale e guerriero umanoide con quattro braccia della sedicesima era cosmica, dovrai dare la caccia a L’Bastin in una missione solitaria ed eliminare il pericolo che minaccia gli universi, e solo il migliore agente degli Ensulvari, cioè tu, può avere qualche probabilità di successo.

Senza troppi giri di parole vado al dunque:
questo libro è chiaramente un parodia delle saghe fantascientifiche, è demenziale, ma soprattutto è senza senso, assurdo ed ingiusto; qualsiasi azione da intraprendere in questa vicenda è totalmente rimessa al caso, non ci sono mai indizi o indicazioni per dedurre quale sia la scelta migliore.
Visto sotto questa ottica se apprezzate il demenziale, se vi siete emozionati a guardare Balle Spaziali o se godete nel veder soffrire il vostro eroe… Missione nei Cieli fa per voi!
Viaggiare attraverso il tempo o la luce fino a che non riuscirete a raggiungere la fortezza laboratorio di L’Bastin attraverso peripezie assurde ed ingiuste, dove Jang Mistral sarà più sfortunato di Paperino, costretto ad affrontare una mole assurda di combattimenti all’arma laser se non quando dovrà cimentarsi nel pilotare (rullo di tamburi !!!) lo StarSpray! Versione Alleniana del Millenium Falcon, che sembra perennemente in avaria poiché qualsiasi sia la traiettoria adottata per avvicinarsi allo scafo nemico, questa sarà inevitabilmente incomprensibile e sbagliata!

Se vi piace l’idea di essere inseguiti da un Blob arancione  attraverso una stazione orbitale potrete divertirvi a lanciargli contro gli oggetti più assurdi e disparati nei quali vi imbatterete: una tibia, una pompa per ingrassaggio, un  cosciotto di montone, un bilanciere, una palla medica, una lattina di birra… insomma neanche J.H Brennan avrebbe partorito cotanta assurdità rendendo l’episodio simile ad un cartone animato.
Nel loro assurdo i personaggi sono ben caratterizzati e memorabili, oltre al sopracitato Blob incontreremo strambi comprimari che ci strapperanno un sorriso… come Zud il maestro delle serrature a bordo del suo carretto, che ci infilerà un cilindro metallico nel petto  trasformandoci in serratura umana! E non finisce qui, per farcelo togliere dovremo portargli un cervello di Bicefalo che gli permetterà di controllare il suo infernale macchinario, solo che inavvertitamente durante le nostre assurde evoluzioni acciaccheremo con il nostro piedone l’agognato cervello con risultati esilaranti, citando praticamente la scena di Frankeinstein Junior di Mel Brooks nel quale il cervello del genio destinato alla creatura viene distrutto da Igor;  parlerei ancora dell‘unguento per i piedi (chi ha parlato di balsamo o unguento guaritore presente ne “La Rocca del Male” ?) o di Sam la Lumaca, ma ce ne sono veramente troppi ed è arrivato il momento di tirare le somme sul valore effettivo di quest’opera.

Assodato che Missione nei cieli è un libro fuori dagli schemi, regge però il confronto con gli altri librigame?
A mio giudizio no, perché seppur piacevole nella sua demenzialità, fallisce totalmente dal punto di vista narrativo e nello schema di un buon librogioco; ogni bivio del libro è da prendere totalmente a caso e qualsiasi sia la scelta fatta verremo puniti, e dove non verremo puniti ci ritroveremo a dover  far fronte ad un combattimento ingiusto, o buttati in un minigioco incomprensibile.
Verremo perfino derisi  e sbeffeggiati vicino alla meta, al paragrafo 24:  ”Questo fino a poco tempo fa , era il centro di difesa, stipato di complicati sistemi computerizzati, ma il mio creatore, L’Bastin il genio, ha deciso che sarebbe stato più sicuro spostare i computer in un altro luogo. Dunque vedi, la tua missione non  aveva senso fin dall’inizio!
A quel punto avrei voluto avere tra le mani il collo dell’autore, che dopo tutte le angherie subite mi deride pure…

E’ un vero mistero del come e del perché  l’Editrice Elle abbia scelto di pubblicare questo volume tra la vastissima scelta di Fighting Fantasy, fatto sta che è il peggior volume della serie Dimensione Avventura ed uno dei più controversi librogame di sempre, tanto da farci chiedere se l’editore triestino  leggeva i libri prima di pubblicarli. Amato ed odiato perfino in patria, qui da noi in Italia Skylord ha tutt’altro che dato lustro al genere; l’alone dei misteri s’infittisce ulteriormente se pensiamo che è stata scelta una copertina totalmente fuori ambientazione, che deve aver fuorviato torme di lettori ancora increduli davanti al testo assurdo (anche se discretamente tradotto da Mariangela Bruna, questo bisogna ammetterlo) e alle orribili illustrazioni di un Tim Sell molto lontano dai cupi disegni di House of Hell.

Longevità 1: 

Leggerlo la prima (ed unica) volta è anche troppo, fortunatamente  è pure abbastanza corto.

Difficoltà 2: 

Senza senso.

Giocabilità 3: 

Frustrante, incomprensibile e ingiocabile.

Chicca: 

/

Totale 4: 

Questo voto alto è dato solo dalla narrazione delirante e dalle risate che a volte strappa, ma non trovo altro motivo da giustificarne la sua presenza nelle vostre mani se non per puro spirito di collezionismo . Evitatelo.