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Recensione

Ninja 2: Assassino!
Edizione EL 1991
autore/i Jamie Thomson,Mark Smith
Recensore spadadelsole

Da cacciatori a prede, da inseguitori a inseguiti...  Non ci sono termini migliori per introdurre il secondo volume della serie Ninja. L'aura del dio Kwon che, dopo averci restituito la nostra energia, concesso una nuova arte, e promesso il suo aiuto quando ci troveremo in un caso disperato, ha fatto appena in tempo a scomparire, e già ci troviamo ad affrontare la dura realtà. Siamo stati scoperti e tutti vogliono la nostra testa. Scendere dal torrione, dove eravamo approdati al termine dell'avventura precedente, sarà un impresa a dir poco ardua, indipendentemente dalla strada che sceglieremo, e le possibilità di dover ricorrere da subito all'aiuto di Kwon tutt'altro che trascurabili.
Dopo quetsa faticosa fuga iniziale, dovremo scegliere tra alcuni differenti percorsi e sotto-percorsi, che solo verso la fine della storia si ricongiungeranno, quando arriveremo alla città di Harith e poi all'isola di Lemnè.  Le possibili stradei variano, ma le difficoltà no e saremo presi di mira da accoliti delle varie sette cui abbiamo ucciso i capi, nonchè da altri tagliagole interessati alle nostre pergamene. Come in pochi librogame ci troviamo ad affrontare una situazione riassumibile con la frase noi contro resto del mondo.
Giunti ad Harit, saremo momentaneamente ospitati dai monaci della tigre e dovremo rifiutare la loro offerta di conservare le nostre pergamene presso il loro tempio. Subito dopo incontreremo una banda di delinquenti, compagni del feroce Olvar il barbaro che abbiamo sconfitto nel libro precedente.
Desiderosi di vendicare il loro antico capo, faranno sudare sangue anche ad un ninja del nostro calibro. Particolarmente agguerrita sarà la spadaccina Cassandra, di cui potremmo aver ritrovato il pugnale durante la nostra fuga: un oggetto molto utile, in questo e nei prossimi libri, anche se di difficile reperibilità. Giunti a Lemnè saremo ospitati dal governatore e accolti dal nostro compagno Gorobei: la meta finale è a un passo, ma il pericolo più grave ancora incombe sulle nostre teste. Un ninja uguale a noi entrerà nottetempo nella nostra camera e cercherà di ucciderci. Non che i duelli contro il boss finale a conclusione deglii altri volumi della serie  siano normalmente facili, ma questo sarà davvero proibitivo. Solo al raggiungimento dell’ultimo paragrafo il nostro cuore si alleggerirà e potremo assaporare il gusto della vittoria.
Assassino! chiude benissimo la prima parte delle avventure del ninja. Indubbiamente il livello di difficoltà è molto alto, forse troppo, dato che saremo costretti a fronteggiare tutti gli elementi che rendono complessa questa serie, compresa scarsissima possibilità di trovare nuovi shuriken, particolarmente grave per chi li avesse finiti nel volume precedente.  La grande ricchezza di percorsi e sottopercorsi contribuisce ad aumentare la longevità dell'opera ma  costituisce anche un difetto, a causa di uno strano senso di mancanza di libertà: mentre nel primo volume ci si sentiva in grado di scegliere il proprio itinerario qui prevale una percezione di maggior vincolo, visto che il ventaglio delle nostre scelte è forse troppo stretto.
Incomprensibile è anche il titolo, dato che non effettueremo nessuna missione di omicidio, salvo una del tutto volontaria giunti a Lemne. Verrebbe da pensare che il termine sia più adatto al boss finale, come già detto davvero letale.
La caratterizzazione dei personaggi, amici o nemici che siano, è sempre ottima e molti saranno i momenti degni di memoria. Ottima è anche la possibilità d’invocare in proprio aiuto il dio Kwon una volta, cosa inevitabile, a meno di disporre del’acrobatismo: sinceramente sono dispiaciuto che non si sia potuto fare anche nei successivi volumi.
Alla fine ci troviamo di fronte a un libro molto valido, anche se non si raggiungono i livelli eccelsi di Vendicatore!, primo capitolo della collana.

Longevità 8: 

Alta, se si vuole sviscerare ogni singolo passaggio del libro bisogna rileggerlo più volte e con attenzione.

Difficoltà 8: 

Volume complesso, condizionato da un alto livello di difficoltà che metterà a dura prova i novellini. Ma tutto sommato è meglio così rispetto a un'eccessiva semplicità che avrebbe rovinato il volume.

Giocabilità 8: 

Alle molte possibilità interattive tipiche della serie si aggiunge un'eccellente caratterizzazione dei personaggi e delle ambientazioni. Non guasta poi l'ottima verve narrativa degli autori.

Chicca: 

Chi ha giocato il primo volume ha ricevuto in premio un'arte aggiuntiva a sua scelta ma, dato che alcune richiedono degli oggetti particolari per essere impiegate, e non vi è alcun segno di aver ricevuto anche tali oggetti, diventa lecito chiedersi se l’arte sia utilizzabile o meno in questa avventura...

Totale 8: 

Pur non raggiungendo le vette qualitative del primo volume resta un titolo imperdibile.